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Autore: Jencloves    29/03/2015    1 recensioni
Charlotte, il giorno del suo 17esimo compleanno perde entrambi i genitori e viene messa in una casa di accoglienza di New York. La ragazza ha smesso completamente di parlare per lo shock e usa solo il suo diario e il suo album di disegni per esprimersi con se stessa.
E' sola finchè una famiglia del New Jersey non decide di prendersi cura di lei e la cosa la incuriosisce e la spaventa. incontrerà 6 persone stupende, tra loro Nick di cui lei si innamora e che la cambierà, ma con cui non potrà mai avere nulla al di fuori dell'amicizia..
Spero di avervi incuriosite
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frankie Jonas, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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12. Ho bisogno di te
 
*Char's Pov*
Ero riuscita a convincere Joe a lasciarmi da sola dopo aver riportato a casa Sophie e gli ero tremendamente grata perchè avevo bisogno di aria. Avevo bisogno di pensare. Avevo bisogno di pace.
Feci una lunga passeggiata con la musica nelle orecchie e la testa piena di pensieri. Vagavo per le vie del piccolo paesino in cui abitavo senza meta ma con la voglia matta ci tornare a casa con Joe, Frankie ma soprattutto con Nick.
Quel ragazzo era capace di farmi diventar matta pur facendo assolutamente poco. Mi trattava come si trattava un'amica qualunque, ma con una gentilezza leggermente superiore. Non ero ancora definibile sorella per lui, dato che non venivo trattata con lo stesso trattamento che riservava per Frankie e per Joe ma delle volte il nostro rapporto sembrava un misto tra amici e qualcosa in più.
Era strano avere quel tipo rapporto con uno che dovrebbe essere mio fratello, eppure il più delle volte non vedevo Nick come vedevo i Joe o Kevin ma lo vedevo molto più come un amico.. E non era una cosa normale.
La vibrazione del telefono interruppe i miei pensieri contorti e vagamente confusi e per qualche secondo anche la musica, e chi mi stava disturbando era Nick.
"Ho bisogno di te..Ora" diceva il messaggio.
Un messaggio corto ma d'effetto ed ogni volta ed ogni volta che lo rileggevo stentavo a crederci. Dopo svariati minuti avevo ancora il cellulare in mano con quel messaggio ancora impresso sul display con un sorriso enorme impresso sul viso.
Cos'avrei dovuto fare? Lasciando perdere il fatto che non sapessi dove trovarlo visto che erano due giorni che non lo vedevo, avrei dovuto andare da lui per vedere come stava oppure lasciar perdere e aspettare che tornasse a casa? Era difficile perché da quel messaggio si poteva capire che aveva davvero bisogno di me eppure avevo un gran timore di stare da sola con lui perchè ogni volta non riuscivo a reggere il suo sguardo senza accaldare o arrossire.
Il telefono ricominciò a vibrare e per pochi secondi interruppe di nuovo la musica. Era ancora lui.
"Ti prego. Dove sei?" la domanda giusta era dov'era lui. Se avessi dovuto raggiungerlo avrei almeno dovuto sapere dove si trovasse quindi gli risposi chiedendogli dove fosse lui e dopo pochi minuti ebbi una sua risposta
"Hedden Park" diceva solamente.
Accelerai il passo molto velocemente fino a farla sembrare quasi una corsa e dopo una ventina di minuti di piena sudata arrivai ad Hedden Park.
I pini a distanza ravvicinata l'uno dall'altro coprivano la visuale del sole portando l'oscurità. Non era un parco vero e proprio sembrava più un bosco di pini dall'aria sinistra e tetra, e temevo di perdermici dentro.
Mi aveva detto di trovarsi li eppure di lui non c'era nessuna traccia. Per poco non pensai fosse una trappola, non sapevo precisamente perché, ma sentivo che in poco tempo mi sarei ritrovata nei guai quasi come nei film horror.
lo cercai ancora e ancora e per tutto il parco e poco dopo vidi la sua figura buia ed inquietante seduta accanto ad un albero.
"Char" mi cercò lui alzando lo sguardo e tentando di sollevarsi per poi cadere a terra incapace di sorreggersi in piedi.
Corsi verso di lui più velocemente che potessi e mi sedetti. Sembrava distrutto, completamente senza forze e peggio ancora, sospettavo fosse completamente fatto.
"Char almeno finchè non smaltisco l'effetto stai qui con me" disse sbiascicando quasi obbligandomi
Si stava facendo tardi e i pini mi impedivano di capire se ci fosse ancora il sole o era già calata la sera, eppure non potei fare altro che accettare anche se con tutta me stessa avrei preferito andarmene a casa.
Ero ovviamente bloccata li con Nick senza sapere cosa fare, e sinceramente non potevo e non volevo parlargli. Non che non gli volessi bene, ma non mi fidavo ancora abbastanza di lui. In preda al panico mi ero già lasciata scappare dalla bocca alcune parole e per l'amor del cielo non ne avrei dette più altre.
Il tempo passava lento e Nick si era letteralmente sdraiato su di me convinto che le mie gambe potessero fargli da cuscino, ed io ero in una posizione scomoda in quanto non potessi fare una mossa senza sentirmi dire che non dovevo muovermi.
Mi stavo quasi lentamente annoiando, e finalmente dopo svariato tempo Nick si era addormentato sulle mie gambe e forse era quello il momento giusto per andarmene senza farmi notare, così lentamente cercai di scivolare fuori dalle sue grinfie stando attenta a non fare rumori.
Ancora sullo schermo del mio telefono il messaggio più strano mai ricevuto da Nick. Era evidentemente sotto l'effetto di qualcosa di pesante perché non avrebbe mai avuto il coraggio di dirmi certe cose. Non erano parole di Nick almeno non da lucido. Non pensava davvero quelle cose, evidentemente si sentiva solo e voleva qualcuno al suo fianco.
All'inizio faceva piacere sapere che avesse avuto bisogno di me, ma dall'altra parte, in fondo al mio cuore, sapevo che non ero io la persona che cercava davvero. Ero solo la prima persona capitatagli davanti, e forse anche l'unica stupida che non l'avrebbe abbandonato.
Eppure io l'avrei fatto. A breve me ne sarei andata anche io, lasciandolo in agonia con i suoi pensieri più profondi e le sue paure, ma soprattutto da solo.
Però, non riuscivo del tutto ad andarmene. Lo guardavo e un pò mi faceva pena. Era sdraiato sull'erba agonizzante mentre mugugnava qualcosa, con gli occhi chiusi ed il viso sbiancato. Aveva davvero bisogno di me, e mi era bastato allontanarmi solo un pò per vederlo con i miei occhi.
Il cielo si stava man mano scurendo ed il freddo avanzava prepotente riuscendo a gelare perfino me, che ero già vestita pesantemente. Dovevo portarlo al sicuro, al caldo, lontano da li.
Mi riavvicinai al mio fratellastro e cercai di farlo alzare in piedi e poi lo trascinai a fatica verso casa di Sophie che non era molto distante da dove ci trovavamo.
"Char, sei dolcissima. Ti voglio tanto bene lo sai" sbiascicò Nick facendomi sorridere leggermente. Era completamente impazzito.
Arrivammo più velocemente di quanto pensassi a casa di Soph e quasi in preda al panico bussai. Ci aprii una donna che dall'aspetto poteva essere solo la domestica dall'aria molto gentile, la guardai e sussurrai debolmente il nome della mia amica e poco dopo Nick era stato sistemato nella stanza degli ospiti. Una stanza molto sobria dai colori tenui, con un letto singolo dalle lenzuola scure e i mobili color panna. Mica male insomma.
 
*Sophie's Pov*
Nick sembrava dormire beato sul letto degli ospiti, mentre Char e tutto il contrario. Ancora sveglia se ne stava seduta su una sedia davanti alla porta finestra tutt'altro che calma. Alternava lo sguardo a me e Nick e non la smetteva di agitare i piedi e giocava nervosamente con le mani ed i capelli. Proprio mi dispiaceva vederla in quello stato.
Era notte fonda e avrebbe dovuto dormire, forse anche io avrei dovuto ma era più forte di me. Dovevo starle accanto. Farla sentire calma e al sicuro, e non fuori posto e inutile. Nick era un coglione, l'avevo notato subito dalla prima volta che era uscito con Thomas, e l'unica amica che avevo non meritava di soffrire per lui.
Mi staccai dallo stipite della porta e mi avvicinai velocemente a lei, la strinsi in un abbraccio e lei rimase immobile. Non mosse un muscolo, non scoppiò a piangere, sembrò restare calma. Avevo sempre saputo che era una ragazza forte, ma in quel momento avrebbe potuto tranquillamente lasciarsi andare. Con me non avrebbe corso nessun rischio. Vederla piangere non mi avrebbe di certo allontanata da lei, l'avrebbe solo fatta avvicinare ancora di più.
"Vai a dormire Char, ci penso io a lui" dissi accarezzandole una spalla dandole sostegno.
Lei non si mosse di un millimetro, anzi impuntò i piedi a terra e il suo sguardo diventò serio, capii che non sarebbe andata a dormire almeno finchè non fosse stata sicura che Nick stesse bene.
"Ok hai vinto. Vado a prenderti un bicchier d'acqua e arrivo" poco dopo mi dileguai in salotto.
Casa mia era ancora vuota, mio padre non era ancora tornato e chissà quando l'avrebbe fatto e Mary, beh lei era chissà dove a spendere i soldi di mio padre. Quello non si poteva definire amore.
Il tipo di amore che avrebbe dovuto ricevere mio padre forse l'avevo trovato io in Joe. Quel ragazzo era la persona più premurosa che avessi mai conosciuto. Era stato capace di abbandonare tutto e tutti per venirmi a salvare.
I miei pensieri vennero interrotti dallo squillo del telefono sul tavolo della cucina. Sul display comparve "Joe" e immediatamente mi venne istintivo sorridere.
"Non trovo Char e Nick, non rispondono al telefono. Tu li hai sentiti?" urlò in preda al panico
"Joe calmo, respira. Loro sono qui" spiegai io "Nick credo sia completamente ubriaco o fatto e Char credo l'abbia portato qui perchè i tuoi non lo scoprissero" finii sentendo il respiro accelerato di Joe ritornare normale.
"Vengo li, non ti lascio da sola con il coglione" disse facendomi sorridere
"Joe, i-io.." non riuscii a finire la frase che già aveva riattaccato il telefono.
Merda. Non sarei riuscita a sostenere il suo sguardo senza aver voglia di baciarlo. Le sue labbra erano così belle, così rosee che ogni volta sembravano chiamarmi. Avevo avuto abbastanza autocontrollo per non farlo molto volte, ma temevo che non ce l'avrei fatta di nuovo.
Mi svegliai dai miei pensieri ricordandomi che ero scesa a prendere da bere a Char, così riempii il primo bicchiere con dell'acqua e quando aprii la porta della stanza degli ospiti la mia amica immediatamente si alzò dal letto in cui riposava il suo fratellastro e diventò molto più nervosa di quanto non lo fosse prima.
"Tieni Char, bevi e dopo vai a dormire ok?" le dissi quasi obbligandola e lei annuì semplicemente con il capo, poi lo porsi il bicchiere ed uscii.
il mio cellulare squillò di nuovo, ma questa volta era un messaggio, sempre da Joe. Sorrisi di nuovo solo nel leggere il suo nome. Quel ragazzo aveva uno strano effetto su di me.
"Scendi sono qui" diceva il messaggio e subito il mio stomaco sembrava riempirsi di farfalle, il mio corpo tremava e il mio cuore batteva.
Scesi velocemente le scale e aprii la porta. Davanti a me il ragazzo migliore di tutti, Joe. Lo abbracciai e sentii le sue braccia avvolgermi, ne avevo bisogno.
Immediatamente, tra quelle braccia calde, forti e accoglienti scoppiai in un pianto. Non so perchè lo feci, forse mi ero tenuta dentro troppo dolore e in quel momento, tutto ciò che avevo represso per anni uscii, venne liberato facendomi sentire meglio.
"Shhh, va tutto bene Soph, stai calma" mi disse Joe passando le sue braccia sulla mia schiena riuscendo a calmarmi un pò.
Non smisi di piangere del tutto, ma il pianto si attenuò tanto da riuscire a ringraziarlo.
Mi staccai dall'abbraccio con Joe, a pochi millimetri dal suo viso e cavolo quanta voglia avevo di baciarlo. Mi stava sorridendo e il suo pollice stava pulendo via le mie lacrime. Era bellissimo, sotto la luce della luna piena era ancora più bello, ma dovetti trattenermi dal baciarlo. Sapevo che se mi fossi affezionata troppo a lui prima o poi lui mi avrebbe abbandonato, ma dio io credevo di amarlo e quindi per me era difficilissimo, quasi impossibile trattenermi dal baciarlo, abbracciarlo e dirgli che volevo stare con lui.
"Andiamo dentro Soph, stai tremando" disse Joe svegliandomi dai miei pensieri facendomi notare che ero attaccata a lui mentre tremavo come una foglia per via del freddo pungente che gelava la mia pelle coperta da un misero pigiama primaverile.
 
Ero appena uscita dalla stanza degli ospiti dopo essere andata a dare la buonanotte a Char che dormiva ai piedi del letto in cui c'era anche Nick, ed ormai anche io ero pronta ad andare a dormire visto che ormai s'era fatta l'una di notte e Joe non aveva nessuna voglia di tornare a casa.
"Dormo qui posso?" chiese Joe abbracciandomi da dietro mentre stavo risciacquando due tazze in cui io e il corvino avevamo bevuto del thè.
Quel contatto mi portò una scarica di adrenalina tremenda e ad un susseguirsi di brividi lungo la schiena. La voglia di baciarlo in quel momento diventò così forte che non riuscii più a resistere.
Mi girai di scatto, presi il suo viso tra le mani e lo baciai. Quella fu la sensazione più bella del mondo. Le nostre due bocce unite in un bacio, forse il più bello di sempre, mi fecero sentire al sicuro, protetta. Tra le sue braccia mi sentivo amata. Lui mi amava e il sentimento era più che reciproco.
Mi sollevò da terra facendo intrecciare le mie gambe attorno alla sua vita e senza staccare le nostre labbra arrivammo, sbattendo quasi dappertutto, nella mia stanza. Mi adagiò sul letto e sentii il suo peso sopra di me, mentre le sue mani vagavano sul mio corpo.
Non che non mi piacesse la sensazione, ne il fatto che forse finalmente ci saremmo detti la verità sui nostri sentimenti, ma non ero pronta per ciò che sapevo stava accadendo.
Lo staccai da me, quasi a malavoglia, scusandomi.
"Mi dispiace, non so cosa mi sia preso" si scusò anche lui alzandosi di fretta da me e continuando a scuotere la testa. sembrava impazzito.
Mi stava preoccupando, così mi alzai, andai verso di lui e lo abbracciai nello stesso modo in cui lui aveva abbracciato me precedentemente.
"Va tutto bene. Non fartene una colpa" gli sussurrai all'orecchio "Ora andiamo a dormire ok? Ho bisogno di te" lo presi per mano ed immediatamente si calmò. Per fortuna.
Ci sdraiammo sul letto, l'uno abbracciato all'altro e ci facemmo le coccole a vicenda finchè non ci addormentammo.
La serata migliore della mia vita.

SPAZIO AUTRICE:
Ehila ragassuole I'M BACK! Chi non muore si rivede giusto?
Scusatemi amori miei per l'enorme, enormissimo, ritardo. Ho avuto parecchi problemi tra la scuola, i compiti, la tesina per l'esame di fine anno.. E' un periodo orribile e mi dispaice tantissimo per avervi fatto aspettare così tanto. 
Allora, parliamo del capitolo che ha impegnato maggior parte dei miei pensieri. Ero completamente senza ispirazione, ma grazie ad American Horror Story e ad una miriade di film strappalcrime ebbi il lampo di genio.
Sto ancora fangirlando per via di Joe e Sophie (che nomignolo usereste per la coppia? suggeritemi qualcosa) che sono una cosa meravigliosa insieme. Ma secondo voi cosa sarà successo tra Char e Nick mentre Soph era andata a prendere l'acqua?
Spero che l'attesa del capitolo sia valsa la pena.
un bacione,
Jencloves
  
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