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Autore: Pennycake_    10/04/2015    3 recensioni
Questa è la storia di Evangeline,una giovane ragazza con un passato difficile e una vita monotona.
Chi riuscirà a renderla felice?
Chi la farà sentire speciale?
Chi incontrerà..per caso?
Lo saprete solo leggendo..
Siete pronti,a una storia ricca di avventure?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Sono cake!
questa è la prima fan fiction che scrivo e,essendo un accanita fan di mika..non ho potuto perdere l'occasione.
ci tengo a precisare alcune cose.
1- nella storia la descrizione della protagonista sarà a 'pezzetti',poiché mi piace l'idea dell'immedesimarsi nella storia.
2-perdonatemi per vari errori possibili,ci tengo davvero molto a migliorare..mi piacerebbe moltissimo ricevere opinioni e pareri!
beh..detto questo..vi ringrazio di essere qui è...BUONA LETTURA!




Suona la sveglia. Vaffanculo. Sono solo le 9.30 del mattino e ho già il mal di testa.
Spengo la tortura rumorosa e mi libero dalla trappola mortale del mio letto..vale a dire la coperta.
Guardo svogliatamente fuori dalla finestra e mi accorgo che ovviamente,il sole è già alto, ma Non ho voglia di uscire di casa per andare a fare la spesa,oggi è sabato,e il negozio sarà pieno di gente.
'ci andrò domani' penso,rimettendomi a dormire.
A svegliarmi poco dopo,però,con una precisione da fare invidia ad un orologio svizzero,c'è Dust,il mio golden Retriever di tre anni e mezzo.
'Lo so,lo so bello,oggi devo comprare i tuoi croccantini' dico spostandolo da me e accarezzandogli la testa.
'Ma io non ho voglia di uscireeee' preciso poi,sbuffando.
Mi guarda con gli occhioni dolci e mi lecca una guancia.
'Che schifo,Dust!' Esclamo,sa benissimo quanto odio le leccate.
Provo ad ignorare il suo sguardo tenerello,  ma invano..
Forse ha ragione, è meglio uscire oggi,anche perché non so se,domani riuscirò a trovare un negozio aperto.



'D'accordo,mi alzo' dico rassegnata.
Lui mi guarda felice e,gioioso si avvia verso la cucina.
Mi obbligo a mettere insieme le forze per alzarmi,e solo dio sa come ci riesco.
Sistemo la mia camera da letto velocemente  e rantolo verso la cucina,dove il mio compagno,appoggiato al frigorifero attende la colazione.
'Ti metti lì apposta perché sai che ogni mattina apro il frigorifero. Chiamati fesso' dico.
Mi lascio scappare un risatina ,si,effettivamente non è affatto stupido.
Lui inizia a scodinzolare e si lascia scappare un piccolo abbaio.
'Sei proprio un bravo cucciolotto,tieni' appoggio la ciotola riempita al pavimento.
Ora è il mio turno di mangiare,opto per una brioche e un po' di latte e caffè.
Mentre mangio,però,non riesco a spiegarmi il perché Dust debba fare colazione prima di me.
Quando ho finito,mi dirigo in bagno,dove mi lavo e pettino i miei capelli mossi castani, per poi vestirmi con una semplice canotta  a quadretti bianchi e neri e un paio di leggins.
Finisco l'opera con una linea dì eye-liner è un po' di mascara,mettendo in risalto i miei occhi color nocciola.
Prendo i soldi,il guinzaglio ,la borsa (contenente telefono cuffiette e cianfrusaglie varie) e mi dirigo alla porta.
'Andiamo Dust,a Milano c'è sempre traffico,sono già le..' Prendo il telefono.
10.45. 
'Porca troia! Il negozio chiude tra un ora!'urlo io.
Apro la porta,la chiudo velocemente e inizio a scendere le scale con Dust dietro di me.
'Avanti,bello!' Lo incoraggio iniziando a correre.
Dopo dieci minuti,Sono per le strade di Milano,a correre con un cane a presso.
Non oso immaginare cosa sta pensando la gente e sinceramente,non lo voglio sapere.
Dopo 30 minuti,(estenuanti) sono finalmente arrivata.
Ansimando mi rivolgo al mio compagno. 
'bel modo di iniziare la giornata eh?' 
Mi guarda interrogativo per un secondo,poi si dirige verso l'entrata del negozio.
'No bello mio' lo fermo 'mi dispiace ma non puoi entrare!' E trascinandolo riesco a legarlo al palo più vicino.
Non credo abbia preso bene questo mio gesto,dato che ora non mi guarda nemmeno.
'Avanti cucciolo,lo sai che non si può ' gli accarezzò la testa,ma lui la sposta.
Sbuffo,'gli passerà ' dico tra me e me.
Entro nel supermarket che sono ormai le 11.30.
Prendo un paio di cose,latte,uova,burro,croccantini e un po' di pane fresco.
Mi dirigo verso la cassa,quando il mio telefono squilla.
È la mia migliora amica,Giulia.
~ciao evangeline,come va lì a milano?~mi chiede.
Io e lei non ci vediamo da circa tre mesi,cioè da quando mi sono trasferita da Bergamo a Milano.
Non siamo sempre state amiche,ci conosciamo da quando sono arrivata in Italia all'età di 8 anni.
Mio padre,è italiano. Mia madre francese,lei ha voluto il mio nome.
Sono nata a Parigi e li sono rimasta per un periodo della mia vita.
Mi sono dovuta trasferire a Bergamo perché mio padre era di quelle parti.
Io e lei Non abbiamo mai avuto il tempo di incontrarci a causa di una serie di problemi, mi manca moltissimo e non vedo l'ora di rivederla.
Così le rispondo.
~bene,tutto bene li a bergamo?~ chiedo.
~si, benissimo, tra poco,forse ci incontriamo,in occasione del tuo compleanno il mese prossimo dovrei riuscire a ritagliarmi qualche giorno di pausa per venire da te!~
Il mio cuore perde un battito,sono la settimo cielo.
Lancio un urletto e le rispondo ~che bello,non vedo l'ora di vederti!~
~ anche io! Qualche novità ?~ domanda.
~beh,si qualche giorno fa ho trovato lavoro in un bar vicino al duomo e..~ non faccio in tempo a finire la frase.
~wooow!la mia amica Evangeline russo fa la cameriera in un bar cool di milano! Hai adocchiato qualche ragazzo carino?~ chiede maliziosa.
~ma che dici?!? Ahaha!~ mi lascio scappare una risatina,che in realtà è una risata amara.
Si,quando abitavo con i miei genitori,ero solo 'Evangeline la sfigata' per tutti quanti.
Non ho mai avuto un ragazzo,poiché sono sempre stata vittima di bullismo.
Poi ho trovato lei,Giulia.
Mi ha apprezzato per quello che ero,e per questo non la ringrazierò mai abbastanza.
Anche adesso non mi rendo conto del perché venissi presa di mira,in fondo ero una ragazzina carina,ed ero gentile con tutti,forse troppo.
~beh,ora ti lascio,dovevo solamente darti la notizia~ mi dice,interrompendo i miei pensieri.
~okay,anche io~
~Ti voglio bene...e mi raccomando,al bar,muovi il tuo coso per far colpo!~mi dice soffocando una grassa risata.
In un attimo sono tutta rossa in viso,credo di essere un peperone.
Velocemente la saluto e chiudo la chiamata.
Rimango imbambolata per un paio di minuti,finché i miei pensieri non vengono interrotti ,per la seconda volta ,da una voce acuta.
'Signorina,stiamo per chiudere,vuole rimanere lì a guardare gli scaffali o pagare ed andarsene?!?'la cassiera Sembra furiosa. Come darle torto.
'Oh si,mi scusi' dico imbarazzata,poggiando sulla cassa i miei acquisti.
Mentre l'anziana donna fa passare ogni oggetto sul quell'infernale tavolo,mi rendo conto che inizia veramente a fare caldo.
'Normale per una giornata di luglio' penso,e prendendo i soldi dalla borsa,pago la spesa.
'Grazie e arrivederci' dico io afferrando l'involucro di plastica.
'Grazie a lei' riesco solo a sentire,prima che nelle mie orecchie si presenti il fastidioso rumore di due cani che abbaiano.
   
 
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