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Autore: Em_    22/04/2015    5 recensioni
[TEMPORANEAMENTE SOSPESA, riprenderò il prima possibile]
Sequel di "Cosa mi riserva il futuro?"
Ian e Nina sono diventati genitori di una bellissima bambina: Hayley.
Sono passati circa tre anni e mezzo dalla nascita della piccola e finalmente sono pronti per andare in vacanza con i loro amici.
Anche Paul, Phoebe e Candice hanno avuto dei figli e non vedono l'ora di trascorrere del tempo tutti insieme come non facevano da un sacco di tempo.
Ma la vita da genitori non è sempre rose e fiori, tra pianti, pannolini e litigate ce la faranno i nostri protagonisti a superare tutto?
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1. Andiamo in vacanza!

 

Siamo in volo ormai da tantissime ore, ho perso il conto da quanto mi sono addormentata, è buio fuori quindi sicuramente è passato un sacco di tempo. Mi giro a guardare gli altri e stanno tutti dormendo come sassi tranne Candice che sta cercando di far mangiare uno yogurt al piccolo Liam. Il bambino è la sua fotocopia ha i suoi stessi occhi, i suoi stessi capelli e il suo stesso viso, è Candice in versione maschile. Con il cucchiaio imita un aeroplano e il bimbo più che mangiare ride a crepapelle facendo finire lo yogurt sul bavaglino. A quella scena non posso far altro che sorridere, mi ricorda troppo Hayley quand’era più piccola, rideva per ogni minima cosa e una volta ha finito per sputare tutto ciò che aveva in bocca.

«Liam! Lo devi mangiare non ridere di continuo.» dice la mia amica a suo figlio.

Il piccolo la guarda e poi scoppia a ridere di nuovo contagiando anche me e la sua mamma «Candy, non sono sicura che lo mangerà ora come ora.» le faccio notare.

«No, infatti neanche secondo me!» afferma rassegnata pulendo la faccia a Liam e mettendo via la confezione.

«Hayley era uguale non preoccuparti, più di una volta è capitato che bevesse un po’ d’acqua e poi la sputasse sul piatto perché le veniva da ridere.»

«Beh allora vado tranquilla.» mi risponde ridacchiando.

Man mano che passa il tempo si svegliano tutti, bambini compresi e questi ultimi iniziano a parlare e a giocare tra loro non rendendo tanto semplice stargli dietro. Chiedo a mia figlia di parlare a bassa voce perché ci sono almeno altre cinquanta persone a bordo e non voglio che vengano disturbate inutilmente, lei capisce subito e si mette tranquilla a giocare con il suo pupazzetto insieme a Sophia, la figlia di Phoebe e Paul. Dal finestrino noto che poco a poco il sole sta sorgendo, dev’essere quasi l’alba e sicuramente manca pochissimo all’atterraggio, sono contentissima e non vedo l’ora di rilassarmi in spiaggia. Pochi minuti dopo l’hostess annuncia che stiamo iniziando la fase di discesa e di allacciarsi le cinture di sicurezza.

«Sophia, vieni a sederti al tuo posto che tra poco arriviamo.» la chiama Paul.

La bambina scavalca me ed Ian e corre dal suo papà che l’allaccia al sedile, io stesso faccio io con Hayley. Atterriamo poco dopo e si alza un grosso applauso rivolto ai piloti, i bambini partecipano entusiasti e iniziano a chiedere incessantemente quando potranno andare a vedere il mare. Ci prepariamo a scendere prendendo i nostri bagagli a mano e i rispettivi bambini. Phoebe e Paul hanno il doppio di roba avendone due e li vedo un po’ in difficoltà.

«Phoebe, dai Sophia ad Ian così riesci a portare le valigie tranquillamente, prendo io il suo zaino così può portare le bambine.» le dico.

«Mi salveresti la vita!» afferma ringraziandomi. Ian prende in braccio Hayley e Sophia mentre io mi limito a portare i nostri bagagli. Paul ha in braccio Lucas e uno zaino sulle spalle mentre Candice e Joe tengono stretto Liam e un trolley. Scendendo dall’aereo un sole accecante ci invade, lo sento fin sotto la pelle ed è una sensazione piacevolissima, fa caldo e c’è una lieve brezza che ti aiuta a non soffocare, insomma il tempo ideale.

Appena recuperate le valigie ci dirigiamo verso l’autobus che ci porterà in albergo, non ci sono moltissime persone dirette al nostro stesso hotel. Saliamo tutti quanti e sistemiamo i bagagli a mano sopra la nostra testa negli appositi spazi, fortunatamente ci sarà solo mezz’ora di viaggio, inizio ad essere impaziente. Faccio per sedermi in parte a mia figlia ma questa mi blocca.

«Mamma! E’ il posto di Lucas, tu vai con papà!» dichiara decisa.

Rimango stupita da quello che ha detto ma la lascio fare. Lucas la raggiunge e lo aiuto a sedersi in parte ad Hayley mentre io mi reco al mio posto. Ian li guarda perplesso e Paul ride guardando i nostri figli tenersi per mano, dire che sono adorabili è riduttivo. Si conoscono da sempre e sono ottimi amici, è bello vedere come vanno d’accordo, sembra di vedere me e Paul versione bambini.

«Per avere tre anni hanno già le idee chiare i piccoletti!» annuncia Candice divertita.

«Ehi, ehi, frena. E’ di mia figlia che stiamo parlando.» risponde Ian.

«Tale padre tale figlio, ci sa fare con le donne il mio ometto!» interviene Paul vantandosi.

«Attento a ciò che dici Wesley o potresti ritrovarti senza un braccio.» lo rimprovera Ian.

«Ragazzi ma vi sentite? Hanno solo tre anni lasciateli essere amici!» li riprendo io ridendo di gusto.

«Hayley dovrà passare sul mio cadavere prima di uscire con qualche ragazzo sia chiaro!» 

«Ian, passeranno almeno dieci anni prima che arrivi a quella fase!» gli dico.

«Facciamo anche venti!» mi corregge.

Alzo gli occhi al cielo, non cambierà mai. E’ sempre stato iperprotettivo con la bambina ed è una cosa che amo di lui, non le ha mai fatto mancare nulla e vederli insieme è la gioia più grande della mia vita. Ogni tanto mi fa veramente impazzire, ma con suo padre è una santa. E’ proprio vero che le bambine venerano i papà.

Giungiamo all’albergo esattamente trenta minuti dopo, la vista è meravigliosa, c’è il sole che riflette i suoi raggi sul mare e l’hotel è a pochi passi dalla spiaggia. Scendiamo restando tutti a bocca aperta, è uno dei paesaggi più belli che abbia mai visto nonostante ci sia praticamente solo deserto tutt’intorno. La hall è gigantesca con i pavimenti in marmo e grosse colonne ai lati che sorreggono la struttura, una delle addette all’ingresso accompagna me, le mie amiche e i bambini nelle nostre stanze mentre gli uomini si registrano al bancone. Le stanze sono fronte piscina e tutte vicine come avevamo richiesto, do appuntamento alle altre per pranzo e ci salutiamo. Entro insieme a mia figlia nella nostra stanza, lei corre sul letto matrimoniale e inizia a saltarci, credo sia contenta almeno quanto me di ciò che vede. Abbiamo un letto gigantesco più uno ad una piazza e mezza per lei, c’e un divano con la televisione attaccata al muro, il bagno ha due lavandini e una vasca in un materiale particolare che sembra pregiatissimo.

«Mamma! Mamma! Guarda il mio letto che grande!» mi chiama Hayley.

«Sì, amore! E’ gigantesco! E hai visto la piscina fuori?» le domando accarezzandole i capelli così simili ai miei.

Lei scuote la testa così l’accompagno in terrazza e lei si arrampica attentamente sulla ringhiera, fortunatamente siamo al piano terra e non corre alcun pericolo. Rimane ammaliata da ciò che vede e mi invita ad osservare il tutto insieme a lei, sentendo delle voci mi giro alla mia destra e noto che anche i gemelli Wesley stanno ammirando in panorama nella stasa posizione della mia bambina.

«Guarda, ci sono Lucas e Sophia, salutali.» le dico.

Lei si avvicina alla loro terrazza e li chiama «Ehi! Avete visto che grande piscina! C’è anche lo scivolo!» 

«Ho chiesto alla mamma se dopo pranzo ci porta, tu ci vieni?» le chiede Luke.

Hayley mi guarda con gli occhioni azzurri imploranti «Sì, certo che andiamo!» confermo ai bambini. «Però adesso viene ad aiutarmi a sistemare i vestiti così poi prendiamo anche il costume.»

Lei annuisce convinta e mi segue all’interno della suite. Spalanco tutte le valigie e pian piano con l’aiuto di mia figlia sistemo i vestiti all’interno degli armadi mettendoci meno del previsto. Appena finisco sento Ian raggiungerci in bagno, mi schiocca un dolce bacio sulle labbra e saluta anche Hayley.

«Papà! Mettiti il costume che c’è la piscina!» afferma la piccola spingendo il padre verso l’armadio.

«Lo metto, lo metto!» le risponde lui ridendo per i modi autoritari della figlia.

La riprendo per mano e la porto in bagno per infilarle il costumino nuovo che abbiamo scelto insieme la settimana scorsa, è blu chiaro con le arricciature nei bordi e con disegnati diversi tipi di pesciolini. Sopra le metto un vestitino da spiaggia e lascio che indossi le infradito da sola. Io invece opto per un bikini bianco a strisce gialle di pizzo, il pezzo sotto è leggermente a brasiliana e non appena Ian lo nota mi rivolge uno sguardo ammiccante che mi fa sorridere sotto i baffi, sopra ci aggiungo shorts e canottiera. Hayley nel frattempo ha tirato fuori i suoi braccioli, il suo asciugamano e la sua ciambella da piscina, è più attrezzata lei che un istruttore di nuoto.

«Tesoro, prima andiamo a pranzo dopo potrai venire a prendere le tue cose.» le dico vedendo che sta tirando fuori altra roba.

«Andiamo allora che poi voglio nuotare!» mi risponde lei impaziente.

Do un’occhiata all’ora sul cellulare e forse potremmo iniziare ad andare al nostro tavolo in attesa degli altri. Ian si infila una maglietta a maniche corte rigorosamente della ISF ed usciamo tutti e tre dalla stanza. Per il corridoio incontriamo anche Candice, Joe e il piccolo Liam così andiamo tutti e sei assieme verso la sala da pranzo. Si prospetta una giornata impegnativa ma sicuramente sarà uno spasso giocare in piscina e spiaggia con i bambini. Ammetto che la vita da genitori mi piace un sacco.
 

Gratitudine, apprezzamente, ringraziamento.
Non importa che parola usiamo, intendiamo sempre la stessa cosa: Felicità.
Dovremmo essere tutti felici, contenti dei nostri amici, della famiglia,
felici di essere vivi, che questo ci piaccia o no.
- Grey's Anatomy


 

Angolo autrice
Sono stata velocissima! Ditemi brava! u.u ahahah scherzo è solo perchè l'avevo già scritto la settimana scorsa.
Beh, non so cosa dire oltre al fatto che finalmente vanno in vacanza tutti insieme dopo anni. Riassumento un po': Ian e Nina hanno Hayley, Paul e Phoebe hanno i gemelli (Lucas e Sophia) e Candice e Joe hanno un maschietto, Liam.
Sono diretti in Egitto, e come ambientazione prenderò spunto dalla vacanza che io stessa ho fatto anni fa (non sono andata proprio a Sharm ma li vicino).

Inoltre penso metterò in tutti i capitoli delle citazioni, la maggior parte saranno di Grey's Anatomy, ma non credo tutte. Ahaha scusate ma amo Grey's :'D
Ci metto più a trovare le frasi che a scrivere i capitoli LOL

Beh, spero mi farete sapere che ne pensate, ne ho bisogno ahahah
Alla prossima!
Anna
 

 
   
 
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