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Autore: Cassie78    02/05/2015    2 recensioni
I fatti si svolgono dalla 3x21 in poi. Oliver si è già unito alla Lega ma non sa che nel frattempo a Starling City le cose sono cambiate e quando lui tornarà per compiere il suo dovere si accorgerà che le cose non sono più come erano prima. Tutti quelli che ama sono contro di lui, soprattutto la più impensabile di loro. E se Oliver si trovasse a combattere con la donna che ama?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Malcolm Marlyn, Oliver Queen, Thea Queen
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ero ai computer e stavo assistendo ad una scena che aveva dell'impossibile. Stavo osservando un Oliver che combatteva contro Nyssa e che non avrebbe minimamente esitato a ucciderla se Dig e Laurel non fossero arrivati.
-Mio dio Oliver che ti è successo? Questo non sei tu! Non puoi essere tu!- e senza accorgermene ero scoppiata in lacrime.
 
La porta del covo si spalancó di botto ed entrarono Dig e Laurel che sorreggevano Nyssa.
Io mi alzai di scatto e gli andai incontro aiutandola a sedersi sulla sedia.
-è stato Oliver! L'ha ridotta così!- disse Dig- mi dispiace Felicity non è più lui, gliel'ho visto negli occhi.- aggiunse massaggiandosi la testa.
I miei occhi già rossi per le troppe lacrime si chiusero e iniziai a scuotere la testa perché non volevo crederci. Presi il cappotto e la borsa e mi avviai fuori.
-ho bisogno d'aria- dissi io sbattendo la porta.
 
Arrivai a casa di Malcom, dove da due mesi a questa parte andavo ad allenarmi. 
Lui ancora non era a casa ma io entrai comunque e mi sedetti sulla panca che era lì all'ingresso. 
Fissai il vuoto per i cinque minuti che precedettero l'arrivo di Malcom pensando a quanto fossi distrutta, a pezzi.
Malcom entrò lentamente chiudendosi la porta alle spalle.
-ho saputo quello che è successo- disse lui sedendosi accanto a me -ti andrebbe di parlarne?-
Io alzai la testa su di lui, tanto per controllare che fosse serio.
Scossi la testa per dire no.
-sai vorrei che ci fosse una sorta di interruttore per le emozioni, vorrei avere la possibilità di premere il pulsante off in questo momento per non provare né dolore, né rabbia....niente- dissi io prendendomi la testa tra le mani e tirando su col naso.
-hai bisogno di sfogarti- disse lui posando una mano sulla mia spalla.
-e come?- chiesi io.
-io un'idea cel'avrei- disse lui alzandosi e dirigendosi verso la "palestra".
-chissà perché le tue idee non mi attirano per niente- dissi io sbuffando e alzandomi per seguirlo.
Capii presto che la sua idea di sfogarsi era davvero un'idea che non mi piaceva affatto, infatti mi ritrovai vestita con una tuta pronta ad allenarmi.
Al mio ritorno Malcom aveva in una mano una spada e con l'altra mi faceva segno verso la rastrelliera dove erano deposte circa 5 spade diverse per invitarmi a prenderne una.
- scegli quella che vuoi- disse lui.
Io mi avvicinai cautamente e le passai in rassegna tutte. 
Ad un tratto dalla parete a specchio davanti a me notai qualcosa, un movimento alle mie spalle. Feci giusto in tempo a realizzare l'immagine e mi abbassai di scatto per evitare il colpo.
Si sentì il fruscio della spada che fendeva l'aria.
Malcom mi aveva colpito alle spalle.
Mi voltai di scatto furente verso di lui.
-razza di psicopatico potevi uccidermi!- gridai io prima di schivare un secondo tentativo di Malcom. A quel punto non ci vidi più. Presi una delle spade e la sfoderai giusto in tempo per parare il terzo colpo. Ci ritrovammo uno di fronte all'altro.
-sei ancora lenta!- disse lui- fammi vedere cosa sai fare!- 
-con molto piacere- sibilai io. 
Lo spinsi via e lo attaccai.
Iniziammo il nostro combattimento, nella stanza si sentivano echi di lame che si colpivano e respiri affannati. Ci allontanammo nuovamente e iniziammo a girare in tondo fronteggiandoci. 
-forse mi sono sbagliato, forse non sei fatta per diventare una guerriera- disse lui. Quelle parole alimentarono il fuoco che già divampava dentro di me per la rabbia.
Mi scagliai su di lui con tutta la forza che avevo e alla fine dopo poco riuscii a disarmarlo, passai una gamba dietro alle sue e cadde a terra con la mia spada a pochi centimetri dalla sua gola.
Lui mi guardava con un sorriso soddisfatto mentre io stavo ancora cercando di metabolizzare quanto era appena successo. 
Avevo battuto Malcom.
-ora si che ci siamo!- disse lui. Io gli porsi una mano per aiutarlo a rialzarsi.
-lo hai fatto apposta?!- chiesi incredula.
-è stato un esperimento, sapevo che provocandoti avrei ottenuto un risultato. E infatti...- disse lui avviandosi per raccogliere la spada che giaceva a terra.
-cosa significa? Che ora sono pronta?- chiesi io speranzosa ma ancora col fiatone.
-diciamo di si, ovviamente il tuo allenamento non è finito, hai ancora molto da apprendere ma si! Sei pronta per andare sul campo- sentenziò in fine guardandomi. Io sospirai contenta per quello che aveva detto. Finalmente dopo tanto tempo c'ero riuscita. 
-un brindisi?- chiese Malcom che era tornato con due bicchieri in mano.
-è veleno?- chiesi io ironica, anche se effettivamente non ero poi così tanto ironica
-ti sembra che dopo la fatica che sto facendo per allenarti io potrei avvelenarti?- chiese lui come se la cosa fosse abbastanza ovvia.
-in effetti....- constatai io prendendo il bicchiere.
-a una nuova eroina- disse lui alzando il bicchiere, io gli sorrisi e feci tintinnare i nostri bicchieri.
 
-Sei sicuro che non disturbo?- chiesi io entrando in casa con Dig.
-finché la lega non se ne sarà andata è meglio se resti qui- disse lui con tono deciso. 
Ad un tratto il suo sguardo si fece preoccupato e prese la sua pistola in mano. Il pianto di Sara si diffuse nella casa e subito ci precipitammo nella cameretta. Io presi in braccio la bimba.
-Lyla?!- inizió a gridare Dig, ma di lei nessuna traccia.
Il suo cellulare squillò e John rispose. Era Oliver, non sapevo cosa gli stesse dicendo ma non era nulla di buono. 
Parlai quando ebbe riattaccato.
-che succede?- chiesi allarmata.
-ha preso Lyla in ostaggio, minaccia di ucciderla se non gli consegnamo Nyssa- disse lui in preda al nervosismo.
-ma è impazzito?- gridai io. Ero sconvolta.
-il problema è che non è rimasto nulla di Oliver, ora ne ho la conferma. Non si può più fare nulla per lui!- disse John poggiandosi alla culla di Sara.- dobbiamo andare da Nyssa.-
Io annuii e ci avviammo dopo aver lasciato la piccola in mani sicure.
 
-mi consegnerò! dove avviene lo scambio?- chiese Nyssa.
-no Nyssa! Non te lo lascio fare!- gridó Laurel.
-nessuno deve morire per colpa mia- ribatté l'altra.
Il silenzio caló.
-un modo per salvarla si può trovare, se la consegnamo anche noi perderemmo la nostra anima- disse Laurel rivolta a me e Dig.
Un'idea mi venne in mente.
-Voi andate al punto di incontro, io vi raggiungo li- dissi avviandomi verso l'uscita.
 
Bussai alla porta di casa di Malcom che mi aprì poco dopo.
-ma come, già ti manco?- chiese lui incrociando le braccia. Io lo guardai alzando un sopracciglio.
-ho bisogno del tuo aiuto!- dissi io superandolo ed entrando.
-per cosa?- chiese lui.
-voglio fermare Oliver- dissi io.
-scusa come?- 
-hai detto tu che sono pronta! Voglio scendere in campo e voglio farlo stasera!- dissi io.
-bene se è questo che vuoi...- disse lui avvicinandosi alla scrivania e prendendo uno scatola che c'era lì sopra- ma per farlo avrai bisogno dell'abbigliamento giusto- disse porgendomela.
Io la presi titubante e la aprii.
-wow- fu l'unica cosa che riuscii a dire. 
Tirai fuori il contenuto e me ne innamorai all'istante. Era una tutina di pelle verde scuro, smanicata e con un cappuccio sempre di pelle.
Io alzai lo sguardo su Malcom.
-io...io non so che dire- dissi io.
-un grazie basta- disse lui.- ah e prima che me ne dimentichi c'è un'altra persona con i tuoi stessi scopi, forse potreste aiutarvi a vicenda- disse lui indicando una persona che stava uscendo dall'ombra.
 
(Oliver)
-Sono arrivati- disse Masao. Io mi voltai e vidi un gruppo di persone avvicinarsi. Sapevo che li conoscevo, sapevo chi erano, ma in quel momento non mi dicevano proprio nulla. Non provavo niente guardandoli, il vuoto più totale.
-amico hai fatto un grosso errore- disse John.
-io non sono tuo amico! legatela!- ordinai guardando Nyssa mentre altri uomini liberavano Lyla. 
Lei corse da John e lo abbracció.
Avrei dovuto essere più vigile e accorto invece mi ero fatto fregare. Lyla estrasse due pistole dal giacchetto di John ed iniziò a sparare colpendo due dei miei. 
Iniziammo a combattere e io mi ritrovai a fronteggiare John. Ovviamente la superiorità dei miei prevalse sugli altri, come io stesso stavo per fare su Diggle.
Lo disarmai e mi preparai a colpirlo a morte.
-Oliver so che sei ancora tu!- gridó prima che lo colpissi. Ma il colpo non andò mai a fondo. Una freccia si piantó nel mio polso.
-Stai lontano da lui!- gridó una voce femminile. Mi voltai di scatto verso quella voce e vidi Thea. L'Oliver Queen che era sepolto in un angolino dentro di me inizió a gridare. 
Tornai di nuovo su Dig non curandomi di lei.
-hai sentito cosa ti ha detto? Stagli alla larga!- disse un'altra voce femminile.
Una voce che conoscevo molto bene. 
Mi voltai di scatto e fu allora che vidi una figura femminile che emergeva dall'ombra. Era vestita con una tutina verde, i capelli biondi sciolti sulle spalle, il cappuccio calato sul volto e una spada in una mano. Quando fu abbastanza vicina da vederle il volto i miei sospetti si concretizzarono. 
Era Felicity. La guardai sconvolto.
Mi stava fronteggiando.
Sorrisi amaro.
-"non ci posso credere, di tutte le persone, da te proprio non me lo aspettavo!"- dissi io mentre dentro la parte umana che era rimasta in me stava morendo.
No! Non anche lei!
 
 
Salve a tutti!! Eccomi qui con un nuovo capitolo che spero vi sia piaciuto. Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo. I due amanti si sfideranno a colpi di spada o a suon di parole?.... E perché no, forse entrambe le cose! Posso dirvi che Oliver continuerà ad essere ancora lo stesso Oliver solo con Felicity quindi ce ne saranno delle belle. Ciao baci! E mi raccomando recensite!
   
 
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