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Autore: Yuki_o    20/05/2015    3 recensioni
Quando erano finalmente arrivati al loft lo avevano trovato così: a terra, un lago di sangue che si allargava intorno alla sua testa, apparentemente senza altri segni di lotta, gli occhi chiusi e le labbra leggermente schiuse, come se stesse dormendo. Solo gli arti, che formavano strani angoli e davano la sensazione di un burattino a cui avessero tagliato i fili, suggerivano che ci fosse qualcosa di sbagliato.
Quello e il sangue. Ovviamente.
[Avvertimenti: Amnesia!Derek, Magia!Stiles, Alpha!Scott, Lo Sceriffo Sa Dei Licantropi]
Buona lettura (spero)!
Genere: Angst, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 1: PIERCING BLUE EYES



Stiles armeggiava senza prestare troppa attenzione ai singoli gesti in cucina, mentre il resto del branco se ne stava accasciato sul divano. Aveva provato a rimanere con loro, ma vedere Scott distrutto dalla sua impotenza, Isaac che a stento teneva insieme i pezzi di se stesso ed Erica e Boyd aggrapparsi l’uno all’altra ugualmente affranti…persino Allison e Lydia mascheravano a stento la preoccupazione sotto il fondotinta.
Non ce la faceva. Era come se si trovasse ad una veglia funebre, come se Derek fosse inesorabilmente sfuggendo a tutti e loro. Chi mai avrebbe detto che un giorno si sarebbero trovati schiacciati dalla prospettiva di perdere Derek Hale? Non riusciva nemmeno a ricordare come, a un certo punto della sua vita, avesse potuto desiderare che morisse…
Okay, forse aveva qualcosa a che fare con il credere che fosse un killer psicopatico responsabile di aver ucciso e fatto a pezzi il corpo della sua stessa sorella, ma a sua difesa, Derek era sempre stato restio a fornire qualsiasi spiegazione e lui e Scott erano nuovi a tutto l’affare ulula-alla-luna-e-corri-per-salvare-il-culo della vita da lupo mannaro. La situazione era facilmente fraintendibile e Google non aveva aiutato.
Sospirando pesantemente lanciò uno sguardo al soffitto della cucina, in qualche modo con la mente proiettandolo fino al piano superiore, in una certa stanza degli ospiti recentemente convertita in sala di degenza per pazienti soprannaturali. Magari se ci avesse messo abbastanza convinzione un certo Sourwolf lo avrebbe sentito e sarebbe rinvenuto con un dei suoi epici eyeroll. Magari.
Il fatto che per quanto si impegnasse nessuno dei suoi soliti giochi di parole lupeschi-soprannaturali riuscisse a dargli un minimo di soddisfazione iniziava a preoccuparlo…il sarcasmo era la sua unica difesa, dopo tutto, e se anche quello non funzionava, beh. I suoi polmoni sembravano diventare sempre più piccoli a ogni nuovo respiro, perciò scacciò il pensiero.
Deaton, Chris e suo padre erano ormai da parecchio tempo chiusi nella stanza di Derek. Apparentemente le ferite erano guarite e ora stavano cercando di capire se in effetti fosse solo questione di lasciare al corpo del beta il tempo di guarire quello che non si vedeva o se ci fosse qualcosa che non andava. Beh, Deaton e Chris stavano cercando di capire di cosa si trattasse, suo padre era lì per…per Derek, davvero.
Provvedeva a fornire la necessaria dose di preoccupazione paterna e affetto burbero, miscela speciale originale Stilinski, probabilmente.
A volte lo stupiva quanto suo padre riuscisse ad essere altruista, soprattutto considerando che aveva comunque incriminato Derek per omicidio un paio di volte, anche se questo era stato prima della rivelazione sul sovrannaturale –di  nuovo, estenuanti circostanze, crisi pelosa e di certo la combinazione giacca di pelle/Camaro/sopracciglia apocalittiche non aveva aiutato a perorare la causa dell’innocenza di Derek già di per sé molto esile- ma sapeva bene che la vicenda degli Hale era sempre stata una ferita aperta per suo padre: tra tutti i casi irrisolti era di sicuro nella top ten di quelli che più lo avevano tormentato. Probabilmente lo sceriffo Stilinski vedeva ancora Derek Hale come un adolescente rimasto orfano, distrutto dal dolore e senza guida, sguardo assassino o meno.
E probabilmente Derek lo era ancora, distrutto e perso eccetera. Quindi.
Dietro di lui una mano gentile picchiettò sulla sua spalla facendolo trasalire e girandosi trovò Melissa McCall, angelo del focolare, che gli sorrideva. Fu così che si rese conto di aver preparato abbastanza sandwich per un esercito –o un branco di lupi, ah ah- e ora la sua mano frugava a vuoto nel pacchetto del pane a fette saccheggiato. Cercando di mascherare l’imbarazzo si diresse verso il frigorifero e tirò fuori un paio di bottiglie di succo iniziate –arancia e ACE perché non si ha mai troppa vitamina C- mentre Melissa preparava i bicchieri e li disponeva su di un vassoio in silenzio.
Non era la prima volta che si ritrovava a essere richiamato dal mondo dei sogni da Melissa, o da chiunque altro in città, ad essere onesti, quindi l’imbarazzo che lo colse fu in qualche modo sorprendente.
Era sempre stato il primo a professare la sua insofferenza per Derek –ricambiata da Mister Sopracciglio del Giudizio, ci terrebbe a precisare, nonostante fosse più che certo di aver dimostrato in innumerevoli occasioni che dei due il fragile umano qui presente era di sicuro il più affidabile tra loro- ma quando lo avevano trovato privo di conoscenza e ferito aveva strepitato fino a che non aveva convinto tutti a portarlo a casa sua: non avrebbe permesso che tenessero Derek alla clinica di Deaton –Dio, sul tavolo operatorio ci faceva sterilizzazioni! E poi, stupide battute sui cani a parte, Derek non era un animale e per quanto la casa di Scott sembrasse la soluzione più logica…comunque  lui e suo padre non usavano quella stanza.
Sentirsi così protettivo aveva stupito lui stesso, ma di nuovo, non era la prima volta: aveva accettato di amputargli un braccio quando lo conosceva appena per salvargli la vita –anche senza le minacce lo avrebbe fatto, eternità di incubi post trauma e tutto, non lo avrebbe lasciato morire; aveva rischiato l’annegamento quando erano rimasti per più di due ore a mollo in una piscina con un Kanima incazzato a girargli intorno come un avvoltoio, mentre Derek paralizzato non poteva fare nulla per aiutarlo a non affondare (a parte lamentarsi e lamentarsi. E lamentarsi. Lo stronzo…). Per il momento aveva deciso di evitare di ricordare come quell’idiota avesse avuto il coraggio di urlargli in faccia la sua mancanza di fiducia e persino accusarlo di stare cercando di tenerlo in vita solo per non perdere la sua assicurazione contro i mostri serpenteschi dotati di zanne e pedigree Alpha (all’epoca almeno).
Seriamente, Derek.
Si sentiva sempre meno in colpa per averlo lasciato affondare –temporaneamente- in quell’occasione, ogni volta che ripensava a questi piccoli dettagli.
La soddisfazione però in questo caso sparì in fretta non appena si rese conto che al momento qualsiasi offensiva dimostrazione di sfiducia sarebbe stata un sollievo, pronunciato dalla labbra di Derek che invece, al momento, giaceva immobile nella stanza sopra la sua testa, unico segno di vita il respiro regolare e il leggero sfarfallare delle ciglia, che però fino a quel momento non aveva mai portato allo schiudersi dei suoi occhi.
Cosa?
Okay, no.
Il punto è che non c’era molto da fare durante il suo turno di notte seduto accanto al letto a parte tenere d’occhio in modo assolutamente non inquietante il convalescente!
Stiles non lo fissava. Davvero.
Prese il vassoio e sempre senza essere davvero presente a se stesso si avviò verso il salotto dove tutti i suoi amici continuavano a cercare di sostenersi l’un l’altro nonostante la preoccupazione li stesse chiaramente stremando.
Se Derek fosse stato sveglio per vederli, avrebbe pensato ad uno scherzo. Avrebbe aggrottato le sopracciglia e la sua bocca si sarebbe inclinata in quel modo, come se avesse mangiato qualcosa di particolarmente aspro e incomprensibile, poi sarebbe girato sui tacchi e se ne sarebbe andato senza una parola.
Tipico Sourwolf.
La nitidezza con cui riusciva a visualizzare la scena gli fece un po’ male, si rese conto, mentre distribuiva i sandwich alla pila di adolescenti accoccolati nel suo soggiorno.
Sembravano davvero un branco -un vero branco- per la prima volta, in realtà e a portarli a questo era stato niente popò di meno che Derek Hale, ex Alpha extraordinaire. Ah, l’ironia…faceva anche più male, in quel momento.
Si sedette con loro, la testa di Erica appoggiata al lato del suo ginocchio e i fianchi stretti tra Allison e Boyd. In silenzio fecero passare il cibo e i bicchieri tra loro e iniziarono ad aspettare, insieme.
 


 
 
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Quella che fino a qualche giorno prima era stata solo una soffocante preoccupazione si era trasformata, nei tre giorni che Derek aveva passato incosciente e immobile nella stanza degli ospiti di casa Stilinski, in una vera e propria cappa di disperazione e impotenza, una enorme rabbia nei confronti di chi aveva fatto quello.
Di fronte all’evidenza che il beta non accennava a svegliarsi, Deaton aveva preso provvedimenti e procurato l’attrezzatura per l’endovena –e il catetere, ma per la sua sanità mentale aveva deciso di non solcare quelle particolari acque. Apparentemente la miscela richiesta per i lupi mannari era leggermente diversa da quella degli umani, qualcosa a che fare con metabolismo accelerato e DNA diverso. Melissa gli aveva spiegato come muovere il corpo di Derek per evitare che si formassero piaghe da decubito, a poco valse le rassicurazioni di Alan che le aveva assicurato che la guarigione accelerata dei licantropi avrebbe impedito che nulla del genere si formasse. Di fronte allo sguardo determinato della signora McCall, però, questi aveva semplicemente fatto un passo indietro e abbassato il capo. Quel tipo sarà anche stato inquietante come un personaggio di Stephen King, ma non si poteva dire che non fosse sveglio abbastanza da capire che mettersi contro Melissa McCall sarebbe stato molto più pericoloso che lasciarle arrangiare i cuscini a suo piacimento.
Quando Scott gli aveva descritto la scena l’immediata reazione di Stiles era stata ridere divertito, ma la  prima volta che aveva assistito alla scena di Melissa che con una tenerezza infinita spostava le coperte e riassestava l’imbottitura dei cuscini per Derek, quando l’aveva vista passare dita delicate sulla sua fronte, scostando i capelli che ormai giacevano piatti e morbidi sulla sua fronte…aveva sentito lo stomaco contrarsi e un calore improvviso pervaderlo. Era una vista che spezzava il cuore, vedere quelle che erano chiaramente le attenzioni di una madre, pensare che Derek non sperimentava quel genere di attenzioni da anni e che ora che gli venivano nuovamente offerte lui…lui non era sveglio per poterle assaporare.
Non sapevano nemmeno se si sarebbe mai svegliato.
 
Quella notte, durante il suo turno Stiles fece un sogno, il che era di per sé terrificante visti i suoi precedenti –leggi Nogitsune- al riguardo. Nel bel mezzo dei fumi onirici, mentre lottava per riemergere alla realtà l’unica cosa chiara di fronte a lui era un ritmo sordo e zoppicante, un suono che istintivamente riconobbe come il battito di un cuore. Un cuore forte. E poi una luce, o meglio dei punti di luce, fissi e brillantissimi, blu elettrico.
Quando Stiles si era svegliato, dimenandosi un po’ sulla poltrona accanto al letto di Derek, quasi non aveva realizzato di essersi alzato di colpo e di trovarsi ora in piedi accanto al volto rilassato del ragazzo, cercando freneticamente qualcosa su quel viso, qualcosa che non avrebbe trovato.
Si era stropicciato stancamente gli occhi, a quel punto, portando sotto controllo il respiro appena accelerato dopo lo scatto dalla poltrona. Stupido, stupido, Stiles.
Era solo un sogno.
 
 
Iniziò così.




Angolo dell'autrice (?)

Hello Sterek-shippers!
Devo dire che sono molto sorpresa dalla reazione al mio prologo per questa long! Insomma, le recensioni non mi hanno sorpresa, nel senso che 3 sono nella norma *sospira* ma sono invece molto contenta che ci siano già persone abbastanza fiduciose in me da inserire la storia nelle Preferite e nelle Ricordate, oltre che nelle Seguite! VE SE AMA.
Insomma, dato che c'è in effetti un popolo che mi è fedele eccomi a continuare.
Il capitolo in sè per i miei stanadar è brevissimo ma è anche vero che di solito ci metto mesi a pubblicare e qui invece credo di non aver sforato le due settimane *si batte il cinque da sola* perciò Urrà per me.
In questo capitolo vediamo l'immediato impatto dopo il ritrovamento di Derek e comincio a presentare il cast.
AVVISO: io amo la popolazione adulta di Beacon Hills, quindi saranno presenti nella storia e importanti. Be awere.
Detto ciò io ho iniziato il secondo capitolo, perciò non temete, settimana prossima avrò un esame quindi nel bene o nel male *borbotta* ti prego non segarmi ti prego non segarmi *borbotta* avrò tempo per continuare e magari abbozzare il terzo anche. Yeah. Positività!

nota: Il titolo del capitolo significa *Penetranti occhi blu. In realtà non rende affatto perche -to pierce- rende proprio l'idea di bucare, come un punteruolo o un ago, con le traduzioni è così...piercing vi dice niente? Già...Sono sicura che moltissimi di voi parlano inglese bene o comunque conoscono abbastanza da tradurre da sè, ma non voglio mettere nessuno nella condizione di dire 'questa stronza che mette inglese ovunque, quanto se la tira'. Nope. Io amo l'inglese e lo uso correntemente, perciò a voi la traduzione con tanto ammmmmore.

Riguardo all'uso di gergo...colorito...ho messo apposta l'arancione come avviso subito, anche se la parte Hunky Funky ancora non è in vista -lo so, piangiamo insieme- per questo...perciò non vi scandalizzate suvvia! Volemmose bbbbbene.

Poi...

Lasciatemelo un commentino, dai, fatemi sapere cosa ne pensate di questo start o fatemi domande a cui risponderò in modo enigmatico o sclerando come una fangirl, fatevi sentire! Per favoooooore.
(Sì, ragazzi, i mie commenti post capitolo saranno sempre dei pariri di disagio mentale, ma voi siete delle brave persone quindi li leggerete lo stesso *manda bacini*)


Al prossimo aggiornamento!
Che Finstock sia con voi.

boby (aka Yuki_o) 



P.S. Se vi interessa sappiate anche che questa non è l'unica Fanfiction Teen Wolf che abbia mai scritto: ho in progress una storia di 3 capitoli (di cui due completi e postati) e una raccolta di capitoli imprecisati entrambi su una coppia piuttosto poco diffusa, cioè Derek Hale/Allison Argent. Lo so, lo so, che cosa mi fumo...raga non ne ho idea, ma se ne volete un po' fatemi sapere. Condividere è amare. Se vi va comunque passate, io di solito non sono una multishipper ma che dire...Derek Hale mi fa fare pure questo. Nel caso abbiate voglia, amore extra ai coraggiosi. Fine momento pubblicità, ora mi dileguo sul serio. Bye!

 
  
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