Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Alyfa_21    20/05/2015    0 recensioni
(ho inventato tutto nulla è accaduto nell'opera originale)(Attenzione contiene spoiler)Le sue orecchie le dicevano che un gigante si stava avvicinando,le sue gambe le dicevano di scappare ma il suo cuore le non la pensava come loro.Il suo cuore era distrutto dal dolore e pieno di rabbia;Sentiva che qualcosa dentro di lei si era spezzato;Il suo migliore amico non c'era più ed era tutta colpa loro...ora l'unica cosa che poteva fare era combattere per non diventare la prossima preda...Lei era la cacciatrice non sarebbe diventata la preda,avrebbe difeso il cadavere di Connie per dargli i funerali che meritava.
Genere: Avventura, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sasha Braus, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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it was only just a dream - è stato solo un sogno
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--->Sasha    --->Historia    --->Jean
Quella figura sfocata le si sedette accanto e le prese la mano fra le sue e la avvicinò al proprio viso.
Ora che era più vicina riuscì a capire che indossava la divisa militare e che doveva essere un ragazzo ma non capì chi fosse perché non riuscì a distinguere i tratti del suo viso a causa della forte luce che entrava dalla finestra e delle lacrime che le riempivano gli occhi.
Sentì che anche lui piangeva mentre le teneva la mano e le stava semplicemente seduto accanto su una sedia vicina al letto,non parlò,non fece domande,la lasciò sfogare mentre continuava a tenerle la mano con fare protettivo e rassicurante. Sasha gli fu immensamente grata per questo,perché l'unica cosa di cui aveva bisogno in quel momento era qualcuno che le stesse vicino.

Lentamente si addormentarono entrambi.

Quando si svegliò scoprì con grande stupore che il ragazzo che si era addormentato sulla sedia accanto al suo letto e che le stava ancora tenendo la mano altri non era che Jean.Lui dormiva e lei iniziò ad osservarlo. Non era il solito Jean;

Sembrava così fragile in quel momento ma lei sapeva quanto era forte,non solo in senso fisico,ora che stava dormendo le sembrò un bambino che aveva voluto crescere troppo in fretta,senza rendersi conto che crescere non era così facile ed ora era finito in un mondo troppo grande per lui,aveva la testa leggermente piegata verso destra e le labbra socchiuse,sembrava davvero un ragazzo come tanti,uno di quelli benestanti cresciuti nel Wall Sina,uno di quelli a cui lei non avrebbe mai immaginato di rivolgere la parola perché sicuramente circondato da ragazzine che gli facevano il filo,lui però non era così,era un soldato,aveva trovato il corpo senza vita del suo migliore amico e aveva deciso di lottare.
Gli voleva bene,col tempo aveva iniziato a capirlo e a volte litigavano solo per divertirsi e far preoccupare Connie che stava sempre dalla parte di Sasha,sapeva che in realtà la sua arroganza era solo uno scudo che si creava attorno per autodifesa ma non riusciva a credere che quel ragazzo che si trovava accanto a lei,che l'aveva confortata e che le teneva saldamente la mano come per proteggerla,fosse lo stesso Jean dall'irritante atteggiamento menefreghista che diceva sempre ciò che gli passava per la testa senza preoccuparsi di ferire gli altri.

Lei non sapeva che quel ragazzo si era sempre impegnato affinché altri soldati non morissero,ma che di nuovo non era riuscito a fare nulla per un suo amico e che di nuovo non sapeva neanche cosa gli fosse successo.

Lei lo stava ancora osservando quando i suoi occhi si aprirono di colpo. Era sconvolto. Si alzò dalla sedia e si avvicinò alla finestra. Sasha voleva alzarsi,avvicinarglisi,chiedergli cosa fosse successo,ma appena provò a muoversi un dolore lancinante le tolse il fiato. Jean si accorse che Sasha aveva provato a muoversi e corse da lei.

---“Hey!Non muoverti!Sei a pezzi,il gigante ti ha stritolata per bene...hai molte ossa rotte,gli altri sono andati in città e porteranno anche un medico. Ma tu sta' ferma!Che stai combinando?!Idiota di una ragazza patata!”

---“Non chiamarmi così...accidenti non riesco neppure ad alzare la voce * cough cough * comunque...sto morendo di fame...”

---“Se aspetti un po' avrai la tua cena. Christa e in cucina,lei non è andata.”

---“Allora anche tu non riesci ancora a chiamarla col suo nome quando non è nei paraggi...
Ti andrebbe di dirmi perché eri così sconvolto?”

---“Lascia stare era solo un sogno...”

---“Anche io ho fatto un sogno,pensavo di essere morta,ho rivisto molte persone di cui non ricordo il nome e ho visto i nostri amici,Connie era lì con Mina e Marco.”

---“Immagino che ora tocchi a me...Va bene ho visto Marco morto,Connie morto,te che stavi per morire...i loro spiriti che mi giravano attorno dicendo che era colpa mia,che non ero riuscito a proteggere nessuno fra coloro che amavo,che avevo reso Armin un assasino perché io sono un codardo,che presto anche gli altri sarebbero morti e sarei stato io a provocare la loro morte...ho visto l'odio nei loro occhi...ed hanno ragione ad avercela con me,perché è vero non sono riuscito a proteggerli,non ero presente né quando è morto Marco e neppure quando è morto Connie...Saresti morta anche tu se non fosse stato per il caporale Rivaille e Christa...io sono un pezzo di merda!Ecco cosa sono!”

Si lasciò cadere sulla sedia e si mise la testa fra le mani. Cercò di nascondere il pianto e le lacrime ma non ci riuscì.

---“Jean ascoltami ti prego...Togli le mani dalle orecchie per favore...va bene se non vuoi ascoltarmi tanto parlerò lo stesso...Si hai un carattere che a volte fa veramente schifo,sei arrogante,sempre strafottente,menefreghista e tutto il resto,ma lo fai per difenderti,non so da cosa ma ho capito che lo fai per questo e che in fondo i tuoi amici ti sono sempre importati più di te stesso,ricordo il funerale di Marco,guarda che l'abbiamo capito tutti che ti sei unito alla legione esplorativa per vendicarlo. E lo sa anche lui,I nostri amici mi hanno detto che non ce l'hanno con noi,loro ci vogliono bene e ci proteggeranno,sempre fino alla fine. Marco mi ha detto che avevi bisogno che qualcuno si prendesse cura di te...”

Non gli disse che le aveva detto chiaramente che doveva essere lei a farlo,non capiva perché ma non riusciva a farlo.

---“Se ti odiasse,come dici tu,non si sarebbe preoccupato di farmelo notare,lui ti vuole bene Jean!E lo stesso vale per Connie...cosa credi?Come pensi che mi sia sentita io?Come pensi che mi senta io ora?”

Aveva le lacrime agli occhi ma continuò a parlare con voce ferma

---“Jean era tutto solo un sogno...sia il mio che il tuo,ma sono sicura che loro ci vogliono bene e che noi dobbiamo lottare,continuare a combattere e vincere per loro!E ora dammi da mangiare ti scongiurooo...Tutto questo parlare oltre che a farmi un gran male mi ha fatto venire più fame...”

Jean alzò lo sguardo sulla strana ragazza che si trovava di fronte e non riuscì a nascondere un sorrisetto.

---“Possibile che non riesci nemmeno ad arrabbiarti come si deve ragazza patata?”

---“Non chiamarmi così..”

---“Quando ci si arrabbia con qualcuno non gli si chiede di ascoltarti,semplicemente gli urli addosso ciò che hai da dirgli,non bisogna essere troppo educati,qualche parolaccia poi ci vuole!Insomma che lavata di capo è senza nessun termine volgare?Ma cosa più importante...Alla fine della sfuriata non si chiede di avere del cibo dalla persona che stavi sgridando o rischi di morire avvelenata”

---“Ma guarda un po' che maestrino che c'è qui!...”

---“Chris...HIstoria!Ciao!Ti prego dimmi che hai la cena!”

---“Si Sasha è qui. Però non so se potrai mangiare da sola...bisognerà imboccarti...io devo andare a preparare la cena agli altri,quindi caro Jean tocca a tè!”

---“Ehm...ma io...non è imbarazzante per Sasha scusa?Farsi imboccare come una bambina...”

Historia ormai non lo ascoltava neanche più,era uscita e si era chiusa la porta alle spalle. Non che non volesse aiutare Sasha o Jean,ma semplicemente lei non era Christa,lei era Historia e c'erano solo tre persone che le interessavano in quel momento e aveva assolutamente bisogno di stare sola con una scusa qualunque.

---Non fare storie e dammi da mangiare altrimenti rischio davvero di morire a causa tua!”

Jean si irrigidì e Sasha si sentì terribilmente in colpa,ma era l'unico modo per convincerlo ad ascoltarla

---Te l'ho detto è stato solo un sogno. Devi superarlo. E posso continuare a ricordartelo finché non lo avrai fatto.”

Quando voleva sapeva diventare davvero testarda. Sapeva pazientare e aspettare il momento giusto perchè lei era una cacciatrice,lei era la cacciatrice. E se serviva poteva diventare anche spietata.
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Heylà! Ok ora potete anche uccidermi! Si nella mia fanfiction la coppia principale e quella di 
JEAN (il mio amorino*^*) SASHA (io sono Sasha! XD magari fosse così...a parte le ossa rotte eccetera...)
Comunque....spero vi sia piaciuto,lasciatemi tutte le vostre opinioni...ringrazio chiunque sia arrivato a leggere fino a qui...GRAZIE DI CUORE e bhè che altro dire....ho scritto tutte le fregnate che mi venivano in mente.....non mi uccidete vi prego >.< 
E Ancora grazie mille a MIKU-CHAN <3
ALLA PROSSIMA!! (Domani ho la verifica di geometria.....pregate per me ç_ç )

------------------------------------------------------------ Ah per questo capitolo mi sono ispirata alla canzone it was only just a dream su cui ho fatto un video ^-^
https://www.youtube.com/watch?v=uCzjfYQM8k8
   
 
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