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Autore: justastupidunicorn    05/06/2015    1 recensioni
Ho scritto questa fanfiction ispirata dall'ultima parte delle cronache di Magnus bane, ambientata dopo la rottura in cols.
Sono i pensieri di magnus in una notte qualsiasi, dopo la rottura. So che è veramente breve, maaaamamama la tentazione di pubblicarla è tanta quindi give it a look please :)
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Catarina Loss, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il nuovo telefono proprio non smetteva di squillare. Magnus lo guardava con uno sguardo che lo avrebbe fatto impallidire dalla paura, se non fosse stato un oggetto inanimato.
Si tratteneva dal bruciarlo, se non altro perché gli piaceva molto più di quello vecchio: lo aveva “rubato” da un negozio di mobili sulla quinta, che vendeva cose così incredibilmente chic! Non poteva assolutamente bruciarlo. Nossignore.
Si alzò dalla poltrona che sembrava oramai essere il fulcro della sua esistenza, tanto il tempo che ci passava, per arrivare al frigorifero. Una nuova vaschetta di gelato “Ben and Jerry’s”, la miglior cura per i cuori infranti, lo aspettava sul pianale. Di nuovo sulla poltrona. Era diventata la sua routine: poltrona, gelato poltrona. Poltrona, gelato, poltrona. Poltrona, bagno, gelato, poltrona.
Una routine piacevole, per quanto monotona. Era comunque meglio che rischiare la vita quotidianamente per colpa degli shadowhunters. Non che gli importasse granché di loro (benché col tempo si fosse affezionato a Clary e Izzy), faceva quello che volevano solo per amor di alec. Il suo alec, con quegli occhi di un blu così impossibile. Così particolare, così unico. Quel blu che una volta era suo e ora non gli apparteneva più. Ma alec non poteva essere perdonato, no?
Giusto? Giusto? Non posso perdonarlo, non dopo ciò che ha fatto. O almeno penso. Non dovrei perdonarlo però… No. Non posso. Ciò che ha fatto… non sono cose su cui si riesce a passar sopra facilmente.
I ragionamenti sconclusionati di magnus andavano leggermente alla deriva, e ,dopo aver svuotato l’intera vaschetta della vaniglia, si addormentò.
Due ore dopo, aprì gli occhi al fastidioso suono del telefono. Ancora?
Questa volta non resistette: la voglia di sentire la voce di alec, la speranza che fosse lui (si, era un vero masochista) superavano di molto il buon senso.
“che vuoi ancora?”
“salve signore, la chiamiamo per informarla che la nostra compagnia ha appena attivato una nuova promozione soooolo per lei, e che se torna a vodaf-“
“Mavvaffaanculo!”
Magnus stava per tornare alla sua unica grande amica Poltrona, quando rieccolo, sempre lui, l’oggetto di tutti i suoi problemi: Il Telefono.
“Ho detto che non le voglio le vostre promozioni schifose!”
“ehm… magnus, sono solo io..”
“Alec?”
magnus era totalmente impallidito. merda.
“Sì.. sono io… scusa se ti disturbo, volevo solo sentire la tua voce, e chiederti scusa per la ventisettemilionicininquecentotrentunmilaseicentonovantaduesima volta”
“non disturbarti a chiedermi scusa, sto molto meglio senza qualcuno che attenti alla mia immortalità, e Chairman è molto più tranquillo da quando non ci sei più.”
Riappese. Tornò alla poltrona, con le lacrime nere di eyeliner che gli solcavano le guance.
 
 
 
Nota dell’autrice:
yo there, i’m back! Sono tornata con un nuovo capitolo, anche se non pensavo perché la storia nasce come one shot, ma avevo voglia di scrivere un dialogo tra i malec quando ancora non si erano nemmeno un po’ riappacificati quindi non ho resistito ed eccomi qua :3
temo che magnus mi sia riuscito un po’ OOC, e il capitolo è corto da far schifo, ma vabbeeeh
hugs & kisses by a unicorn as known as me :P
   
 
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