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Autore: xstyless    09/06/2015    0 recensioni
«Smettila di combattere contro i tuoi sentimenti» mi ammonì il mio migliore amico Zayn, probabilmente stanco di vedermi così.
«Non posso, non capisci?» risposi con le lacrime agli occhi, quasi in un sussurro.
«No, non capisco. Ti prego spiegamelo, perchè non ci arrivo da solo» aveva alzato il tono di voce, non succedeva quasi mai, per questo rimasi male della sua reazione: non ne ero abituata.
«Non posso perchè se mi lascio andare so che farà troppo male» gli urlai contro in lacrime, lasciandomi scivolare sul pavimento.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"La paura cambia il corpo come uno scultore incapace trasforma una pietra perfetta. Solo che la paura scolpisce dall'interno e nessuno vede quanti frammenti e strati ti toglie. Diventi sempre più sottile e instabile fino a quando la minima emozione ti fa crollare."


Louis' Pov.

Eravamo a pochi metri dal negozio di musica dei nostri migliori amici.
Hazza ed io camminavamo uno a fianco dell'altro.
Dal pomeriggio prima non avevamo più parlato di quello che era accaduto a Heathrow: arrivati a casa, l'avevo aiutato a preparare il divanoletto e come ci mise piede si addormentò.
Stavo rispondendo alla sua domanda quando notai che non mi stava più ascoltando ed era concentrato su un punto poco più in la del Music Inn.
《Amico, ci sei?》gli domandai passandogli una mano davanti agli occhi.
Nel frattempo eravamo arrivati appena fuori dalla porta.
《Sì sì》mi appoggiò una mano sul braccio. 《Ascolta, tu inzia ad entrare, devo fare una cosa e poi ti raggiungo》mi rispose vago.
《Harold è tutto apposto?》provai a chiedere.
《Ho detto di sì》rispose schietto.
Decisi di non insistere più di così, sapevo che comunque non avrei ottenuto niente; avevo già provato durante la colazione a farlo parlare ma, tutto ciò che ottenni, furono rispose che celavano in profondità rabbia.
《D'accordo》ed entrai.
Appena dentro, Liam mi raggiunse, seguito dagli altri due.
《Che fa Haz fuori?》domandò Zayn, indicando, con un cenno della testa, l'amico girato di spalle nella piazzetta di fronte.
Si vedeva che era impaziente di abbracciarlo, dopo tutto quel tempo.
《Non saprei proprio》risposi semplicemente, cercando di non far trapelare la mia preoccupazione mista a nervosismo.
Mi spaventava l'idea che, il mio migliore amico non avesse il coraggio di confidarsi con me. Con noi.
Eravamo sempre stati la sua famiglia e anche nel corso di questi sei mesi, non avevamo mai smesso di esserlo.
Nessuno di noi, credo, nel momento in cui ci disse che sarebbe partito per nove mesi per l' Oceania, si fosse preoccupato del fatto che questo avrebbe potuto cambiare il rapporto che con tanta facilità avevamo costruito.
Ci era sempre sembrato più solido di una distanza di oltre tremila chilometri.
Anzi, sono più che sicuro che, se avessimo dovuto scommettere, avremmo puntato tutto su di noi.
Divertente, no?
Chi l'avrebbe mai detto che avremmo perso?
"Smettila di essere negativo, non è da te" mi rimproverò il mio io interiore.
E aveva ragione: non era da me.
Il problema però, era che quando ti abituavi troppo a qualcosa, a vederla sempre in un determinato modo, a viverla in un determinato modo, poi anche la minima differenza la notavi subito.
L'unico che probabilmente aveva la testa piena di pensieri simili ai miei era Nialler che, era con noi ieri pomeriggio in aeroporto.
Si stava scrocchiando le dita della mano destra: lo faceva sempre quando era preoccupato per qualcosa.
Liam e Zayn non ne sapevano niente ma, l'avrebbero capito immediatamente che c'era un problema, appena Harry sarebbe entrato.


Harry's Pov.

Schiacciai il simbolo rosso sullo schermo dell' iPhone, per spegnere la chiamata e, nonostante me lo aspettassi, deluso lo rimisi nella tasca del giubbetto.
Mi guardai un attimo intorno: l'ultima volta che ero stato in quel posto, era il giorno prima della partenza.
Era pieno di turisti, asiatici soprattutto, che armati di Nikon e Canon fotografavano tutto ciò che capitava nel loro mirino.
Aspirai a fondo: c'era aria di neve.
Amavo la neve, avevo sempre adorato la sua magia; "ha il potere di renderti felice" ci ripeteva sempre nostra nonna, a me e a mia sorella Gemma, quando eravamo bambini.
Ed era vero: aveva sempre saputo farmi spuntare il sorriso.
Im questi sei mesi in Australia mi era parecchio mancata la mia Londra innevata.
Mi voltai per entrare al Music Inn; avevo dimenticato quanto mi piacesse quel posto: avevano davvero fatto un bel lavoro i ragazzi, l'avevano reso in poco tempo, qualcosa di incredibile.
《Ehi straniero》mi salutò immediatamente Zayn che mi venne incontro seguito da Liam. Mi sorrisero entrambi.
《Non ti vediamo per sei mesi e guarda come torni》scherzò divertito Payne.
《Molto trasandato effettivame》lo appoggiò anche Malik.
Sbuffai scuotendo la testa, risi.
《Fatela finita scemi》risposi stando al gioco. 《E venite qui》aggiunsi subito dopo, abbracciandoli contemporaneamente.
《Fermi tutti, abbraccio di gruppo!》proprose Niall aggiungendosi alla stretta e subito lo imitò anche Louis, per completare quel piccolo cerchio.
Ecco un'altra cosa che in questi sei mesi mi era mancata parecchio: i miei migliori amici.


Serena's Pov.

Il mio cuore aveva ripreso a battere, molto più rapidamente di prima però.
Un leggero tremorio mi prese la mano destra in cui tenevo il mio Samsung Galaxy.
Sentii passi muoversi sempre più velocemente verso di me.
"Calmati Serena. Puoi affrontare la cosa" comincia a ripetere a bassa voce come fosse un mantra.
Una mano si appoggiò sulla mia spalla, sentivo il fiatone della persona che mi aveva rincorso fino a li.
Mi voltai lentamente e rimasi stupita quando mi trovai davanti una ragazza che avrà avuto la mia età.
Sollevata.
Era esattamente come mi sentivo in quel momento.
Osservai per l'ultima volta lo schermo del cellulare che ancora vibrava nella mia mano e, dopo aver tolto il volume della suoneria, lo lascia cadere nella borsa: ancora un po' di tregua.
《Serena, giusto?》mi domandò con affanno: stava ancora riprendendo fiato.
La guardai incerta: non ero spaventata da lei, ma non capivo come facesse a conoscermi.
《Ehm.. si. E tu invece sei?》domandai a mia volta.
《Maddy》mi rispose con voce squillante e un sorriso fiero sulle labbra. 《Madison in realtà, ma tutti mi chiamano Maddy》precisò poi.
Notando probabilmente che continuavo a guardarla come se avessi un enorme punto di domanda sulla faccia, si affrettò ad aggiungere altro.
《Frequentiamo lo stesso corso all'università》sorrise di nuovo.
La osservai meglio: ora che me lo diceva mi resi conto di conoscerla.
Era quella ragazza sempre seduta in prima fila che, segnava freneticamente ogni parola detta dal nostro professore di storia dell'arte.
《Oh.. tu sei..》mi bloccai prima di definirla in qualche modo non del tutto carino.《Ho capito chi sei》.
Mi guardava e sorrideva e più faceva così, più mi sentivo in imbarazzo.
《Senti, io sono in ritardo, è meglio che vada altrimenti farò tardi a lezione》le dissi subito prima di voltarmi per riprendere la mia strada.
《Aspetta, vengo anche io》e ci incamminammo.
Prese a parlarmi del più e del meno, come se fossimo amiche d'infanzia che non si vedevano da una vita e avessero un' infinità di cose da raccontarsi con la differenza che, più lei parlava, più io non ascoltavo.
Ripensavo alla telefonata persa.
"Che hai perso volutamente, sottolineerei" mi ammonì quella stronza di vocina interiore sempre pronta a farsi sentire in questi casi.


Harry's Pov.

Ci eravamo appena sciolti dall'abbraccio e stavo per chiedere a Liam come andassero gli affari quando, tra il viavai dei vacanzieri, notai farsi largo verso il negozio una donna dai lunghi capelli neri, non tanto alta e esile.
L'avrei riconosciuta anche a chilometri di distanza: era mia madre, Anne.
Feci appena in tempo a nascondermi dietro il bancone, entrò e subito riconobbi il suo profumo: vaniglia.
Sentivo il cuore in gola; picchia la testa contro il palmo della mia mano più volte ripetendomi quanto fossi un cretino.
《Ciao ragazzi》li salutò lei, con quel suo tono di voce caldo.
《Anne, tutto bene?》domandò Liam, probabilmente per gentilezza.
《Sì, solo mi stavo chiedendo se percaso aveste sentito Harry.. sapete sono circa tre giorni che non ho sue notizie》spiegò, lasciando intendere quanto fosse preoccupata.
Mia madre non era mai stata una di quei genitori che stanno con il fiato sul collo o che cercano di proteggerti da tutto o da tutti però, semplicemente, non è facile lasciare andare il proprio figlio così lontando da casa per tanto tempo.
《Ah, non lo senti da tre giorni?》chiese con stupore Zayn.
《Sapete qualcosa ragazzi?》chiese ancora più preoccupata mamma.
《Ha deciso all'ultimo secondo di partire con altri per partecipare ad una gara di surf non mi ricordo dove e li non prende bene e quindi non riesce a contattare nessuno》intervenne subito Louis, prima che uno dei due, potesse spifferare involontariamente qualcosa.
《Sicuri? Perché non mi ha avvisato di niente》rispose lei incerta.
《È che mi aveva chiesto di avvisarti, ma poi preso con il lavoro come ero, mi è passato di mente》inventò Niall, risultando molto convincente.
《Okay, quindi posso stare tranquilla》affermò più sollevata.
Si fermò ancora qualche minuto a parlare con i ragazzi, poi uscì lasciandosi alle spalle un "ci vediamo presto".
《Puoi uscire》disse con tono accusatore Malik.
Spuntai fuori a testa bassa senza parlare.
《Sbaglio o qui qualcuno si è dimenticato di raccontarci qualcosa?》continuò Liam, fulminando con lo sguardo me, Niall e Tommo.
《L'unica cosa che sappiamo è che sua madre non sa del suo ritorno, il resto è un mistero anche per noi》precisò il biondino.
Non mi aspettavo mi difendessero o provassero a capirmi, d'altronde non ero stato sincero con loro.
《Cosa non va?》mi domandò Payne con tono più alleggerito.
Stavo per rispondere.
《Non osare rispondere con un 'niente'》mi precedette Zayn, come se stesse sgridandomi.
Non so perché, qualcosa nel suo modo di parlarmi, mi diede ai nervi.
《Niente cazzo》urlai prima di uscire dal Music Inn come una furia lasciandoli li a bocca aperta.
Li avevo delusi, lo sapevo.
Che cosa mi stava succedendo?
  
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