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Autore: Mister    12/06/2015    1 recensioni
"Siamo a WestFalia, un regno situato nell’Overworld, forse il più grande tra i vari regni di questa dimensione. [...]
...costruito dalla dinastia Goth e da loro, dopo ben 700 anni, ancora governato. Un regno che ha sempre dimostrato grande compattezza durante ogni catastrofe che lo attraversava. Ma, si sa, un enorme regno include nel pacchetto anche enormi grane."
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La caduta di Obsidia – Parte 2

 Un fiume di uomini dall’armatura azzurrina si riversò per le strade di quella città.
Ogni cosa che si trovavano davanti diventava un bersaglio da annichilire e polverizzare, ben presto, con questa tattica, la zona commerciale vicino alle mura divenne una comoda piscina di lava.

I soldati di Obsidia, capendo la gravità di quella che inizialmente sembrava il solito attacco di quei deficienti che non si rassegnavano a rivendicare la loro libertà, decisero di dividersi in due gruppi, il primo tentava un ultimo potente attacco verso il golem ed il secondo invece si occupava di far rifugiare i cittadini nella cattedrale e nel municipio.

Dopo che la città era stata sgomberata dai civili, l’esercito prese in mano la situazione ed organizzò la controffensiva. Nel municipio, un locale a due piani con una terrazzina semicircolare ed una torretta che avvertiva i cittadini di eventuali pericoli, c’erano il governatore di Obsidia, il generale Morpheus ed il capitano Scott.

Il primo a parlare fu il governatore, arrivato tutto di corsa strinse la mano prima a Morpheus e poi al capitano, guardò il golem che stava sradicando una palazzina e poi disse:
“Questa volta Obsidia ha poche speranze di farcela, Morpheus?”

Il generale, disse anche lui mentre guardava la bestia che con un calcio fece crollare l’ospedale:
“Obsidia è al collasso, purtroppo. Verso le 4 del mattino penso tutto sarà finito e noi saremo morti. Penso si debba attuare il piano di evacuazione.”

Il governatore replicò subito:
“Se ne sta già occupando il sacerdote, ora noi cosa possiamo fare, avete scoperto qualcosa sul golem?”

I tre si sedettero vicino ad un tavolino, Morpheus mise sul tavolo una cartina di Obsidia e dintorni e Scott prese parola:
“Ciò che ho scoperto con la squadra di ricognizione è tutt’altro che consolatorio, il golem è fatto di ossidiana, a questo punto abbiamo pensato di provare a togliere i blocchi con dei picconi di diamante, così ci siamo avvicinati ad una gamba e abbiamo provato a distruggerla. Il problema è che l’ossidiana non è nella sua forma normale, bensì le sue venature sono rosse e questo penso la rende invulnerabile al diamante”

Morpheus aggiunse:
“Signor governatore, noi ora proviamo a sferrare un ultimo attacco alla cieca, vediamo se riusciamo a fermare quel bestione, ma a questo punto c’è ben poco da fare, quindi vi consiglio di andare via, alla città ci pensiamo noi.”

Il governatore sorvolò sull’ultimo intervento del generale e chiese:
“Come si svolgerà quest’ultimo attacco?”

Tyson rispose:
“È molto semplice, cercheremo tramite 100 cannoni, di sparare all’unisono verso il golem per rallentarlo, da terra invece i nostri soldati uccideranno i figli dei demoni che, come sappiamo, non eccellono nel combattimento quanto i nostri.”

Il generale replicò:
“Certo, il golem non si fermerà, quindi dopo il fuoco dei 100 cannoni e l’annichilimento dei soldati nemici, rispareremo col cannone e da terra cercheremo un qualcosa per ucciderlo.”

Il primo cittadino, a questo punto, dichiarò lo stato d’assedio, ufficializzò l’evacuazione dei cittadini e poi disse a Tyson:
“Capitano, lei prenda il mio vagonetto, viaggi sulla nostra linea d’emergenza e avverta il governo di Nexus, dovete dirgli che Obsidia è stata rasa al suolo.”

Il capitano non era convinto di questa scelta e disse:
“Signore io ci voglio essere, mandi per piacere qualcun altro…”

A queste parole rispose il generale:
“Tyson, lei è uno tra gli uomini più preparati in questo settore di tutta WestFalia, e oggi è l’occasione per dimostrarlo. Io probabilmente sarò morto quando lei annienterà il golem.”
“Morpheus, per piacere, lo sapete tutti che io non sono in grado”
“No capitan Scott, sono sicuro che il governo centrale vi darà il comando della missione, è l’unico in grado di farlo, voi siete destinato a eliminare quel demone, perciò, non rendete vana la mia morte. Prendete il vagonetto e arrivate a Nexus.”

Scott era ancora inesperto di quel settore avendo solo 21 anni, inoltre era legato affettivamente ad Obsidia e ancora di più a Morpheus, uomo che aveva preso a cuore l’addestramento di quel ragazzo e che ora si sacrificava per lui. Così Tyson, col volto rigato dalle lacrime, andò nella stanza della linea ferroviaria d’emergenza, destinata ai casi estremi e non al viaggio dei civili, salì sul vagonetto, e sfrecciò tra quei binari liberando un urlo pieno di tristezza e rancore per non essere riuscito a fermare quel demone in grado di mettere in ginocchio in poche ore la più grande città militare di WestFalia.

Nel frattempo, nella chiesa il sacerdote e dei diaconi fornivano un kit di sopravvivenza costituito di due pezzi di pane, una spada e 4 patate cotte a tutti i civili che, nella paura generale di venire uccisi, scalpitavano per andare via affollando le linee ferroviarie.
Dal municipio invece arrivò finalmente l’ordine di far fuoco, usando il faro della piazza (facendolo accendere ad intermittenza) 100 blocchi di tritolo partirono tutti verso il golem che si fermò per proteggersi da quell’esplosione. In quel preciso istante, i figli dei demoni, distratti dalle bombe, vennero quasi tutti sterminati dai militari, che subito dopo si lanciarono sulle gambe del golem per fermarlo.

Nereus, il tizio che ordinava al golem che bisognava fare, disse al gigante di ossidiana:
“Dirigiti verso la chiesa, lì con un bel calcio la butti giù e poi, prendi il campanile e lo usi per infilzare il municipio. Ora!”

Il golem andò verso la chiesa con ancora su di sé i soldati, sferrò un calcio potente verso le vetrate della cattedrale che ricordavano molto lo stile gotico facendo crollare parte della chiesa, poi staccò il campanile e con un pugno distrusse anche l’ultima parte. Subito dopo si diresse verso il municipio, alzò il braccio avente nella mano il campanile e trafisse il municipio facendo esplodere la scorta di tritolo destinata al cannone.

In quel preciso istante, il generale scrisse:
Ore 04:00, Obsidia è stata rasa al suolo

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Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ci vediamo al prossimo capitolo, quando Tyson Scott darà la notizia alla corte ^^
 
  
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