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Autore: Cally_91    20/06/2015    0 recensioni
"Quando nel 1997 Voldemort era al potere tutti i registri con i nomi dei nati babbani vennero distrutti. Chi di loro aveva meno di 11 anni,per questo, non ricevette mai la sua lettera per Hogwarts. Il ministero della magia sta ancora cercando tutti i nati babbani tra il 1986 e il 1997". Pensate se un giorno qualcuno vi dicesse che i 7 libri che avete letto non fossero solo una saga per ragazzi, ma una vera e propria biografia di vita. Se improvvisamente anche a 24 anni vi arrivasse quella lettera tanto attesa e vi accorgeste che quel mondo che avete letto nei libri fosse vero. Questa storia è dedicata a tutti coloro che sperano di ricevere un giorno una lettera da Hogwarts.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Neville Paciock, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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1 Settembre 2014

Quella mattina ero a pezzi.

La notte non avevo quasi chiuso occhio, avrò dormito si e no 2 ore scarse. Probabilmente quell’insonnia era dovuta all’eccitazione per tutto ciò che avevo visto in quei 2 giorni. Ed ero consapevole che era solo l’inizio: quel giorno avrei preso il treno per Hogwarts.

Erano le 8 del mattino; restare a letto non aveva senso, perciò decisi di prepararmi per la colazione.

Inutile dire che avevo un aspetto spaventoso: grosse occhiaie violacee, capelli arruffati e un colore di pelle quasi cadaverico. Nulla, però, che un po’ di trucco non potesse sistemare.

Dopo essermi preparata e aver legato i miei capelli in una coda alta, inforcai gli occhiali ed uscii dalla camera.

Una volta scesa al piano inferiore Hannah fece firmare dei documenti per il pernottamento nel locale.

Dopo aver controllato tutto mi chiese “Sei agitata al pensiero di trasferirti ad Hogwarts?”

Domanda scontata direi; annuii.

“Rilassati. Sono sicura che ti troverai benissimo lì; per non parlare del fatto che avrai mio marito Neville come insegnante di Erbologia”

“Neville…?”

“Paciock! Oh ma si scusa tu sei appena arrivata qui; probabilmente non sai nemmeno di chi parlo.”

Lo sapevo eccome di chi parlava.

“Neville Paciock! Si che lo conosco. Wow è fantastico che sia diventato un insegnante!”

“ Si! Lo vedo molto di rado per questo, ma non importa. So che sta facendo ciò che gli piace e questo mi basta. Comunque cara non voglio trattenerti oltre, vai pure fare colazione” mi disse Hannah.
La salutai ed andai a cercare un tavolo dove sedermi. Trovai un posto vuoto in fondo al locale e feci la mia ordinazione: un caffè, un toast e delle uova strapazzate.

Mentre mangiavo mi misi a leggere le indicazioni che mi aveva lasciato Dacre per arrivare al binario 9 e ¾ .

Finita la colazione andai di corsa al piano superiore. Raggiunto il corridoio sentii qualcuno urlare: era il ragazzo che avevo visto due giorni prima. Come lo aveva chiamato Dacre?...Victor? Walter?...Ah no giusto Vince!

Mi avvicinai per capire cosa stesse succedendo e lo vidi in piedi, con le mani incrociate e una faccia tutt’altro che allegra che si lamentava con una cameriera

“Le pare questo il modo di pulire una camera? E’ un disastro! Ne parlerò con la direzione per avvertirli che lei non sa fare il suo lavoro!”

Mi chiusi immediatamente in camera per non farmi vedere.

Dacre aveva ragione. Quel ragazzo aveva una gran faccia tosta per rivolgersi così a quella povera cameriera; anche perché la stanza non aveva niente che non andasse.

Quante persone viziate che esistono al mondo!

Presi i miei bagagli e uscii.

Putroppo dietro la porta mi trovai un Vince incavolato nero che sembrava mi stesse aspettando:

“Scusami ragazzina non so chi tu sia, ma non mi sembra carino da parte tua origliare! Impara a farti gli affari tuoi che ai miei ci penso io”

La rabbia era troppa per tacere, perciò risposi: “Hey stai calmo! Primo ragazzina ci chiami tua sorella e secondo, non credo che quello che ho fatto possa essere definito origliare, perché per quanto urlavi ti avrà sento pure la regina a Buckingham Palace!”

“Come osi! Sai cosa?! Preparati a passare gli anni più tormentati della tua vita a scuola!” e detto ciò si allontanò.

Io gli urlai: “Non mi fai paura,cretino!”

Era ufficiale mi ero già fatta un nemico…un nemico con degli occhi e un corpo niente male, ma pur sempre un nemico.

Lasciata la locanda presi un taxi per arrivare alla stazione di King’s Cross.

La stazione era affollatissima e non sapevo come avrei fatto a trovare il binario senza farmi vedere dai numerosi passanti.

Proseguendo notai una fila enorme di persone intente a farsi la foto al finto passaggio per il binario 9 e ¾ . Avevano tutti una sciarpa e una bacchetta un puro stile Potterhead. Erano stupendi!!!

Lì accanto c’era un negozio dedicato al binario, dove i ragazzi potevano ritirare le loro foto e comprare un souvenir. Vi entrai, così come mi aveva scritto Dacre di fare,e cercai la cassa.

Avvicinandomi chiesi: “Sto cercando Michael Bontur” ( a quanto pare quella era la persona addetta al “controllo maghi”)

La cassiera annui e si recò nel retro. Dopo un po’ ne uscì insieme ad un omone: sarà stato alto 1 e 90, scuro di pelle con degli occhi così neri che sembravano trapassarti l’anima.

“Mi segua signorina” mi disse. Mi portò nel retro del negozio.

“Nome e cognome prego e la sua bacchetta signorina”

Feci come mi aveva chiesto e lo vidi finalmente rilassare il viso e sorridermi.

“Mi scusi, ma negli ultimi anni con l’uscita dei libri di Harry potter in tutte le librerie babbane, qui c’è sempre un gran trambusto e vogliamo evitare infiltrati. Sarebbe terribile”

Secondo me non sarebbe stato così male. Per quanto mi riguarda la magia aiuterebbe a risolvere tante cose nel mondo dei babbani…

Micheal mi destò dai miei pensieri: “Signorina Charlotte, mi segua.”

Mi portò ad un’uscita che dava su un corridoio nel retro del negozio, inaccessibile se non dalla porta da cui eravamo passati. Sul muro di fronte a me lessi “Binario 9 e ¾”.

Era un altro sogno che si realizzava. Poter attraversare quel muro di mattoni fu una sensazione indescrivibile. Era come attraversare in corsa una bolla d’aria.

In un attimo mi ritrovai dall’altra parte e lo vidi: un maestoso, fumante e rombante treno rosso sgargiante.

 «Una locomotiva a vapore scarlatta era ferma lungo un binario gremito di gente. Un cartello alla testa del treno diceva "Espresso per Hogwarts, ore 11". Harry si guardò indietro e, là dove prima c'era il tornello, vide un arco in ferro battuto, con su scritto binario Nove e Tre Quarti". Ce l'aveva fatta.» (Harry Potter e la Pietra Filosofale)

La ricordavo a memoria quella parte del libro, ed ora era lì di fornte a me, più vera che mai!

Tutte le mie paure svanirono. Non volevo essere in nessun altro posto se non lì. Ero pronta per Hogwarts!

Angolo autrice: insomma come va questa storia? Vi piace? E' una stupidata? Fatemi sapere senza problemi :)
 Un bacio!!!
  
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