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Autore: lexismoak    23/06/2015    2 recensioni
Universo parallelo in cui Felicity ha una famiglia numerosa: due genitori, tre sorelle, due cognati, due nipoti. In occasione di una riunione di famiglia chiede ad Oliver di accompagnarla, per evitare che i familiari continuino a stressarla con domande sulla sua vita sentimentale.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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2-
 
Una volta che presero le loro cose dalla macchina, andarono alla casetta. Il nome diceva tutto, era una piccola casa, ma con una sola camera da letto in cui c’era un letto matrimoniale. Quando Oliver ci entrò pensò che era veramente intima. Mise le loro cose sul sofà.
“Bene, adesso che siamo completamente soli, che cosa pensi?” Felicity era veramente curiosa di sapere cosa pensasse Oliver della sua famiglia. La guardò. “Sono grandi, specialmente Kate e Abby, avevi ragione”. Lei gli sorrise. Era molto stanca così cadde sul letto e chiuse gli occhi. Oliver la raggiunse andando di fianco a lei e prendendole la mano. Lei si girò per vedere le loro mani incrociarsi e poi guardò la sua faccia. Si sorrisero.
Poi improvvisamente un’enorme realizzazione venne nella mente di Felicity. “Mmm, Oliver?” “Si?” “Abbiamo un problema!” “Che problema?” lei non riusciva a guardarlo. “C’è un solo letto”, Oliver poi fece la stessa realizzazione; l’unico problema per lui era che a Felicity non piacesse l’idea di condividere il letto con lui. “Non preoccuparti, prenderò il divano, è abbastanza grande per me” “No, voglio dire, siamo entrambi adulti, giusto? Possiamo controllarci … parlo per te perché io non so se posso con il tuo corpo enorme … se sai cosa intendo … voglio dire mi piacerebbe dormire con te, certamente, a chi non piacerebbe, attualmente tu saresti in cima. O mio dio, potresti spararmi prima che mi imbarazzi ancora di più? Sempre se questo sia possibile!” Lui stava solo fermo a guardarla diventare rossa come un pomodoro. Poi le sorrise, perché ancora una volta era stupendamente carino vederla farneticare. “Perché stai sorridendo?” era molto divertito. “ è solo molto carino vederti farneticare” Felicity semplicemente divenne più rossa, se quello fosse possibile.
“Ma hai ragione, siamo adulti, possiamo condividere un letto” Bene, lei pensò, e poi rilasciò un respiro che non sapeva stesse trattenendo.
“Vado in bagno a sistemarmi” Felicity disse mentre prendere alcune cose.
“Va bene”
Una volta dentro il bagno, si guardò alla specchio e pensò cosa diavolo è successo? Ho veramente invitato Oliver Queen a condividere il letto con me? Gli ho veramente detto come mi sento? Oh mio dio! Come diavolo posso fare a sopravvivere a questa notte? La parte peggiore era che ci sarebbe stata un’altra notte oltre quella, perché sarebbero rimasti lì fino a lunedì. Come ho intenzione di sopravvivere? Felicity in che diavolo di situazione ti sei messa?
Quando usci dal bagno, Oliver non era lì, così immaginò che si stesse cambiando nel piccolo soggiorno. Perciò decise di mettersi a letto, per provare a dormire, nonostante, lei lo sapeva, sarebbe stato impossibile sapendo di avere Oliver Queen al suo fianco.
Oliver andò in bagno e chiuse la porta per darle più privacy. Il fatto era che neanche lui riusciva a credere a quello che era appena accaduto. Sul serio stava per dormire accanto a Felicity, per due notti? Doveva essere un sogno. Decise di stare calmo, sebbene sapesse che non era possibile, era di Felicity Smoak che si stava parlando.
Quando entrò nella camera da letto vide Felicity già nel letto, e pensò quanto avrebbe amato vedere quell’immagine ogni singola notte. Così semplicemente entrò nel letto accanto a lei.
Felicity poteva sentire che lui era senza maglietta. O mio dio, Oliver Queen, stai provando ad uccidermi? Sul serio?
 
Quando Felicity si svegliò, il sole era già alto. Ma qualcosa la mise in guardia. Qualcuno, in realtà. Poi si ricordò della notte prima e così non riuscì a muoversi. Vedeva che le braccia di Oliver la stavano tenendo per la vita. Impazzì immediatamente, ma poi realizzò che le piaceva molto, lui che la teneva così, nel letto. Voleva vederlo, e anche se sapeva che quello poteva essere molto pericoloso, lo fece comunque; si girò lentamente, cercando di non svegliarlo. E quando ci riuscì, rimase abbracciata ad un Oliver a petto nudo, che sembrava stranamente molto tranquillo e rilassato.
Poi Oliver la tirò ancora più vicina a lui e mormorò nel sonno “… licity” Lei non poteva crederci. Oliver Queen stava sognando lei? E poi, all’improvviso si ritrovò a toccargli il volto. Lui lentamente aprì gli occhi.
“Ciao” disse Oliver completamente insonnolito.
“Ciao” lei rispose. Si fissarono negli occhi per quello che sembrò un’eternità. Tornarono alla realtà quando Felicity disse, “Dovremmo andare, probabilmente loro stanno facendo colazione” “Okay”. Sembrò essere l’unica parole che è uscita dalla bocca di Oliver. Ma nessuno dei due si mosse. Continuarono a fissarsi a vicenda.
Dopo un po’ di minuti, sorridendo Felicity ripeté “Dovremmo andare” e risero. “Va bene” rispose Oliver mentre faceva uno sforzo per alzarsi dal letto.
Quando furono pronti per andare a fare colazione, uscirono fuori, mano nella mano. Oliver e Felicity si godevano i loro momenti insieme. In realtà, Oliver passò l’intera giornata a imparare più cose riguardo Felicity, e non ne avrebbe mai avuto abbastanza di questo. Ma in particolar modo, non ne avrebbe mai avuto abbastanza di lei, del suo sorriso che poteva accendere l’intero mondo, della sua risata che era musica per le sue orecchie, del suo semplice tocco che faceva si che il suo intero corpo tremasse.
In quel momento uomini e donne erano divisi a chiacchierare, i ragazzi da un lato della stanza e le ragazze dall’altro. Oliver stava parlando con il cognato e il padre di Felicity. In realtà non prestava attenzione alla conversazione: non poteva smettere di guardare Felicity, che in quel momento stava ridendo di qualcosa che aveva detto Abby. Sembrava felice, ed era veramente bellissima e incredibile. Poi i loro sguardi si incontrarono e lei gli fece un sorriso enorme, e lui non poteva smettere di sorriderle a sua volta.
 “Oliver, stai ascoltando?”  Terra chiama Oliver.
“Si, scusami”
“No, non è vero. Sei completamente innamorato; è scritto tutto sulla tua faccia, amico!” ma Oliver non poteva rispondere a quello. Era la verità, era innamorato di Felicity.
“Allora perché non glielo dici?” Oliver si girò a guardare Andrew, fu il padre di Felicity a fare la domanda.
“Onestamente, non lo so. Voglio dire, guarda la mia reputazione, e inoltre lei non prova quello lo stesso che provo io” Oliver doveva guardare la realtà.
“Onestamente, non lo so. Ma ti dirò qualcosa. Lei non ha mai portato un ragazzo qui, e anche quando ho incontrato qualche suo vecchio ragazzo non l’ho mai visto come in questo momento, con te. Tu sei certamente qualcuno di speciale per mia figlia” Quel commento fece si che Oliver cominciasse ad avere un po’ di speranza.
“Ma comunque, non voglio ferirla. Non si merita che io la faccia soffrire.”
“Forse la ferirai, forse no, ma devi provare a scoprirlo. O preferisci continuare a vivere con questa domanda?” Oliver realizzò che Andrew in effetti aveva ragione. Ma non sapeva quando fare la mossa giusta, e soprattutto se mai fosse stato possibile farla.
“Andiamo Felicity, non possiamo parlare qui, con i ragazzi laggiù. Dobbiamo avere una seria chiacchierata fra ragazze” mentre stava dicendo questo, Abby stava alzando Felicity dalla sedia; lei in realtà non voleva andare, le piaceva avere la sensazione di avere Oliver che la guardava costantemente, la faceva sentire protetta. E il modo in cui la guardava, o cielo! La scioglieva dentro. Ma sapeva di non avere scelta. Quando Abby voleva qualcosa, la otteneva.
Entrarono in una piccola stanza; la chiamavano la stanza dei segreti, qualcosa che era fra Kate, Abby e Felicity, Lois non era mai stata quel tipo di ragazza. Si sedettero per terra e Felicity si stava innervosendo perché sapeva che cosa stava per succedere. Ma prima che Abby o Kate potessero dire qualcosa, Lois cominciò con tutte le domande noiose  che erano in grado solo di farla impazzire.
Oliver non aveva paura che le sorelle di Felicity l’avessero sequestrata, ma stava cominciando a sentirne la mancanza, aveva bisogno di toccarla ancora. Così andò a cercarla.
Stava per raggiungere una piccola stanza con la porta aperta, quando improvvisamente, da lì, giunsero tutte domande che non gli piacquero affatto. Dal tipo di domande, si immaginò che fosse Lois a parlare. Così rimase in piedi e ascoltò.
“Felicity, sei sicura che è il tipo di ragazzo per te? Voglio dire, sai della sua reputazione? O peggio, sai di quello che ha fatto alla sua ex ragazza, ha dormito con sua sorella!”
E quello che ascoltò poi lo sorprese ancora di più.
“Come osi parlare di lui in questo modo? Non sai niente su di lui. Lui ha una brutta reputazione, è vero, ma è cambiato, me lo ha dimostrato. Lo conosco, conosco tutto di lui. E niente che tu possa dire cambierà questo!” Il volto di Felicity era rosso per tutta la rabbia che stava provando in quel momento. Non poteva credere che qualcuno potesse sottovalutare Oliver in quel modo.
Oliver era senza parole. Nessuno lo aveva mai difeso in quel modo. E decise che era un buon momento per interrompere.
“Felicity, dolcezza! Sei li?” e quando entrò nella stanza vide Felicity alzarsi e raggiungerlo.
“Vogliamo andare a fare una passeggiata?” Oliver offrì.
“Sicuro” fu la sola risposta che ottenne. Così prese la mano di lei e uscirono fuori.
Una volta che furono fuori chiese “Tutto bene?” lei lo guardò, e l’unica cosa che poteva leggere era preoccupazione. “Si, Grazie per l’interesse”, e gli strinse la mano. Camminarono nell’oscurità, sotto le stelle. Era una notte molto bella.
Lui aveva bisogno di dirlo, e lei aveva bisogno di saperlo. Certamente, lei poteva arrabbiarsi nello scoprire che lui aveva origliato la conversazione con le sue sorelle, ma lui lo fece comunque. “Oh, e comunque, grazie per avermi difeso” la guardò negli occhi e lei sorrise. “Prego, inoltre tu avresti fatto la stessa cosa, giusto? E si, per rispondere alla tua domanda, sono arrabbiata perché hai origliato la conversazione, ma non così arrabbiata” un grandissimo sorriso apparve sulla faccia di lui, e rise. “Va bene”. Non poteva crederci, aveva risposto alla sua domanda senza che lui la dicesse veramente. Era una delle cose più grandi che lo stupivano di Felicity, riusciva a leggerlo come se fosse un libro aperto.
Continuarono a camminare, mano nella mano. Poi improvvisamente lui si fermò, sapendo che non ci sarebbe stato un momento migliore di quello per dirle come si sentiva. Si girò per guardarla negli occhi. “Felicity… “ “Che c’è?” lei gli chiese con una faccia curiosa, sembrò notare che era qualcosa di serio. “Sei bellissima, veramente, e … “
“La cena è pronta!” Merda. Ero così vicino.
“Che cosa?” lei sembrava impaziente di sentire il resto.
“Niente. Forza, andiamo a mangiare” e le afferrò la mano per andare in cucina.
Felicity non poteva crederci Oliver le aveva appena detto che era bellissima? E poi non aveva continuato a dirle quello che voleva? Stava veramente programmando di ucciderla!
La cena era silenziosa.
Oliver e Felicity arrivarono alla casetta, disperatamente cercando un po’ di riposo. Quando lei stava per andarsi a mettere qualcosa di più comodo, Oliver la chiamò. “Felicity”, lei si girò. “dicevo sul serio prima, quando ho detto che sei bellissima” e con quello andò dietro la porta per cambiarsi.
Felicity non ci riusciva, non c’era modo che lei potesse credere a quello che aveva appena sentito. Dannazione!
Mentre si cambiava, provò, invano, a calmarsi. Quando uscì dal bagno lui non c’era, Grazie al cielo, pensò,e salì sul letto.
Pochi minuti dopo Oliver si unì a lei, ancora una volta senza maglietta, ma questa volta, appena entrò nel letto la abbracciò tenendole la vita. E sorprendentemente lei andò incontro al suo tocco. Si addormentarono con due enormi sorrisi sui loro volti.
 
Quando Oliver si svegliò, il sole era già alto. Non poteva smettere di pensare a tutte le cose che erano successe  il giorno prima. Quel giorno era il loro ultimo giorno insieme, l’ultimo giorno insieme lontani da ogni responsabilità, senza che la realtà li colpisse tutto il tempo. Stava guardando la donna incredibile che aveva nelle sue braccia. Felicity era girata contro il petto, e da qualche parte le loro dita erano intrecciate. L’unico pensiero che aveva in quel momento era che voleva quello, lei, per il resto della sua vita.
Lentamente lei cominciò a svegliarsi. Ma prima di aprire gli occhi lei decise di godersi quell’attimo e sentirlo. Percepiva il petto nudo di Oliver contro il suo seno, per cui probabilmente doveva essere davanti a lui, e sentiva le loro mani intrecciate, e non poteva smettere di pensare a quanto giusto questo le sembrasse. Poi aprì gli occhi. e la vista che ottenne era splendida. Un Oliver completamente sorridente la stava guardando.
“Se devo essere sincero, non voglio alzarmi, potrei passare l’intero giornata con te, nel letto” lei serialmente stava cominciando a pensare che ci fosse qualcosa di sbagliato in lui. Sembrava che fosse un sogno. Ma anche se fosse non voleva che finisse. “Neanche io”, rispose con un enorme sorriso. Continuarono a godersi quel momento insieme e si fissarono, fino a che, improvvisamente, sentirono un colpo alla porta. Il pensiero che attraversò entrambe le loro menti fu: “seriamente, non ci possiamo prendere una semplice pausa!?”
Oliver si alzò e andò ad aprire la porta, per trovare Julia con un enorme vassoio con sopra la colazione.
“Non avresti dovuto, Julia!” disse prendendo il piatto.
“Be, è il vostro ultimo giorno così pensavo che avremmo potuto fare qualcosa di speciale”
“Grazie, e comunque, ha uno splendido profumo”
“Godetevelo!”
“Vi ringrazio”
“Felicity, tesoro! La colazione è pronta”
Felicity non poteva credere ai suoi occhi. Un Oliver senza maglietta veniva verso di lei, con la colazione in mano, e la chiamava “tesoro”, che cosa stava succedendo all’universo?
Di contro, neanche Oliver non poteva credere ai suoi occhi, una completamente assonnata Felicity nel letto, che avevano condiviso, che lo stava aspettando, nel letto!
Fecero colazione a letto, in silenzio, godendosi quel momento.
Poi si prepararono per il loro ultimo giorno. Lo passarono nelle braccia l’uno dell’altra, ascoltando vecchie storie di Julia e Andrew.
Quando erano circa le 4 di pomeriggio, Oliver e Felicity decisero di andare a rimettere in ordine le loro cose. Se ne sarebbero andati per le 5, in modo da non arrivare troppo tardi a Starling City.
Mentre Felicity stava mettendo a posto le sue cose, non poteva fermarsi da lanciare occhiate ad Oliver e pensare al fantastico weekend che avevano passato insieme. Era stato un perfetto gentiluomo con lei. Pensando a questo lei decise che voleva ricambiarlo in qualche modo, così prese la sua mano e gli disse di seguirla. Qualcosa che lui non ebbe problemi a fare.
Entrarono in casa e salirono le scale, fino  a che non raggiunsero una porta arancione. Felicity la aprì, e quello che Oliver vide non avrebbe potuto essere più interessante. Era la vecchia camera di Felicity. Lei non aveva bisogno di dirlo, lui poteva capirlo. Tutti i colori, tutti i computer e vari pezzi di computer. Diede uno sguardo alla collezione dei vecchi cartoni Disney, e alcuni DVD di Doctor Who.
Si girò verso di lei, era poggiato alla parete. Si fermò quando i loro volti furono molto vicini e chiese “Perché?”
“perché mi fido di te”
L’unica cosa che lui poteva negli occhi di lei era onestà e fiducia. Così fece l’unica cosa a cui riusciva a pensare, e che desiderava da molto tempo di fare. Si tirò più vicino e lentamente, e lei fece lo stesso. Quando le loro labbra stavano per toccarsi, un rumore di qualcosa che si stava rompendo li raggiunse dal piano di sotto. Si separarono e scesero le scale. Entrambi non riuscivano a credere a quello che era appena successo.
Quando entrarono in cucina, trovarono Ryan che piangeva perché la sua tazza di latte si era appena rotta. Lo aiutarono a pulire il casino, e Oliver gli preparò un'altra tazza.
Era tempo di salutare. Nessuno voleva, ma dovevano. Dovevano tornare in città e affrontare la realtà, pericolosi criminali.
Il viaggio in macchina, di ritorno in città, fu tranquillo. Nessuno dei due sapeva cosa dire.
Quando raggiunsero l’appartamento di Felicity, Oliver la aiutò con le valigie. Quando furono nell’appartamento lei gli disse di mettere le valigie sul sofà.
Lui era alla porta, cercando di capire quale potesse essere la miglior cosa da dire o fare. La verità era che entrambi non volevano che quello finesse.
“Come ho detto un paio di giorni fa, non posso ringraziarti abbastanza”, lei prese il suo braccio, alzandosi in punta di piedi e dandogli un soffice bacio sulla guancia.
“Ci vediamo domani”
“Va bene”
E con quello lui andò a chiamare l’ascensore. Quando raggiunse la macchina, decise che sarebbe stato in quel momento o mai più. Così fece tutta la strada per l’appartamento di lei ancora. Bussò alla porta. Lei la aprì, sorpresa di vederlo li.
“Oliver, che cosa … “ la bocca di lui era tutta sopra quella di lei. Lei non poteva pensare, e non voleva farlo, voleva soltanto sentire. Lo baciò di rimando come se la sua vita dipendesse da quello. Non potevano fermarsi, ne in quel momento, ne mai. Lentamente lui la portò in camera da letto dove le loro anime e i lori corpi avrebbero finalmente  trovato il loro ritmo. PS. Cosa ne pensate? Fatemi sapere le vostre opinioni! Mi sarebbe piaciuta vedere una Felicity provenire da una famiglia del genere. Anche se credo che la maggior parte del fascino che ha il personaggio sia dovuto proprio al suo backgroud in parte così negativo.
   
 
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