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Autore: LadyoftheSea    16/01/2009    4 recensioni
Dopo aver letto il libro Death Note: Another Note, sono rimasta affascinata da BB e ho deciso di scrivere una storia su di lui e di L. Spero vi piaccia!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Grazie a chi ha recensito, in particolare a L-chan, sono contenta che ti sia piaciuto il flashback perchè è stato anche uno dei momenti preferiti da scrivere (finora)...
Ecco il primo capitolo!
Ah, ovviamente non possiedo Death Note nè i suoi personaggi altrimenti ora sarei a bere tè con L!


1 - Pensieri


L Lawliet sedeva nella sua consueta posa, ginocchia portate verso il petto, schiena piegata in avanti. Guardava il tavolo di fronte a lui, dove Watari aveva appena lasciato una fetta di torta e tè caldo.
Portò il pollice alle labbra. Doveva riflettere... su cosa fosse meglio per lui e per B. Sapeva che per il momento B doveva rimanere con lui, era la cosa migliore. Ma in futuro? Poteva fidarsi e lasciare libero Beyond Birthday?
Lentamente, prese la tazzina e bevve un sorso. Il tè non gli sembrava buono come al solito. Aggiunse cinque zollette di zucchero.
B era chiuso a chiave in una stanza a pochi metri da lui... probabilmente stava pensando a come riuscire a scappare e far perdere le sue tracce. C'era il 70% di possibilità. L era sicuro che per un po' di tempo non avrebbe tentato nulla, doveva prima raccogliere le idee e progettare alla perfezione un piano se voleva essere certo di non essere rintracciato nuovamente.
L aveva parlato con lui, dapprima riluttante a mostrarsi, ma poi certo che non avrebbe fatto molta differenza: B non avrebbe assoldato un sicario per ucciderlo e nella rarissima eventualità che lo facesse, certamente il killer non l'avrebbe mai trovato. L era troppo in gamba per farsi scovare da un criminale qualunque.
Erano passati solo dieci giorni dal loro primo incontro...

L entrò nella stanza fiocamente illuminata dalla luce della luna. Beyond Birthday era lì, ammanettato alla gamba di un pesante mobile, così che non potesse liberarsi in alcun modo, e inginocchiato in una posa molto simile alla sua. Indossava jeans e una t-shirt e i capelli erano scompigliati e in disordine quasi quanto i suoi.
Se L fosse stato una persona normale, avrebbe rabbrividito nel constatare quanto il ragazzo seduto a così poca distanza si sforzasse di somigliargli. Da quel che sapeva, B era solamente di un paio d'anni più giovane di lui, quindi doveva avere circa vent'anni.
"Io sono L." mormorò, con il suo solito tono strascicato. Funzionò. B alzò la testa e L potè finalmente vederlo in faccia.
La stanza era buia, dopo essere stato portato lì B aveva preferito rimanere nell'oscurità e L non vedeva perchè non accontentarlo. Però quando lo vide in volto fu tentato di accendere la luce, per esaminarlo e capire quanto davvero gli somigliava. Sì, perchè al momento pensava che avrebbe potuto passare per suo fratello, se non addirittura per il suo gemello.
"Io sono B." fu la semplice risposta che provenne dal giovane dai capelli scuri. Poi sorrise freddamente. Sembrava sapere qualcosa di cui L era ignaro.
"Beyond Birthday... suppongo che sia impossibile farti arrestare, poichè ti ho fermato prima che tu potessi compiere qualunque crimine." Cominciò a dire L, inginocchiandosi a sua volta a poca distanza da B. Era quasi come trovarsi di fronte ad uno specchio. L si portò il pollice alle labbra per mordicchiarlo.
"L... chi ti dice che io volessi commettere un crimine?"
L non rispose. Non aveva intenzione di spiegare nulla a B. Non aveva intenzione di dare modo a B di capire la sua logica. Chi dei due avesse capito come funzionava la mente dell'altro per primo avrebbe perso.
"Vorrei un po' di marmellata." Aggiunse B.
Effettivamente da quando era stato portato lì, quella mattina, B non aveva mangiato nulla ed erano ormai le nove di sera. Anche L aveva fame, perciò chiese a Watari di portare della marmellata e del gelato per sè.
B ignorò il pane e le posate e infilò le dita dentro al barattolo. L lo osservò fare una smorfia e commentare: "Marmellata di albicocca, non è proprio la mia preferita..."
Mangiarono in silenzio, ciascuno dei due impegnato a studiare l'altro, ciascuno dei due conscio dell'attenzione dell'altro tutta su di lui. Anche se L capì che B si sforzava di mostrarsi indifferente. "Beyond Birthday-"
"Mi chiamo B." lo interruppe lui.
"B. Vorrei sapere perchè..." stava per dire Perchè mi copi, ma cercò di addolcire la frase: "Perchè imiti il mio atteggiamento?"
B non rispose prima di aver finito la marmellata (si era lamentato del sapore, ma a quanto pareva non era così disgustosa, o forse era davvero affamato). Beyond Birthday rise freddamente. "Dovresti arrivarci da solo, grande detective."

Dopodichè non era riuscito a cavargli di bocca nient'altro. Da quel momento, Beyond Birthday aveva voluto essere chiamato solo 'B', si era nutrito esclusivamente di marmellata, era rimasto taciturno, limitandosi ad osservare L che lavorava ai suoi casi. L non era abituato ad avere persone vicino, se non Watari, quindi non era riuscito a concentrarsi come al solito e nei giorni appena trascorsi aveva risolto il 5% in meno di casi.
Poi, quel lunedì mattina, B aveva chiesto di essere lasciato solo ed L si era reso conto che, pur essendo nuovamente solo di fronte al suo pc, noon riusciva a concentrarsi, sapendo che l'altro era chiuso in una stanza a pochi metri, intento ad escogitare chissà quale trucco. Non che potesse mettere in pratica alcunchè...
L era arrivato a chiedersi se B non fosse un suo parente. La somiglianza fisica era impressionante. Stessa altezza, stessa costituzione fisica (e B pareva persino un po' più magro di lui, la cosa era preoccupante), stessi occhi grandi e scuri... lineamenti del viso pressochè identici. Era davvero difficile distinguerli. B aveva i capelli un po' più corti dei suoi ed occhiaie non altrettanto pronunciate, ma per il resto era come se L si trovasse al cospetto del suo gemello cattivo...
Che stupidaggine. L si alzò e si diresse verso la porta chiusa. Ascoltò, non sapeva nemmeno lui perchè... sicuramente B non si sarebbe messo a parlare da solo.
Indugiò sulla soglia per un paio di minuti prima di pescare la chiave dalla sua tasca destra ed aprire la porta.
La luce improvvisa colpì B come se gli avessero dato uno schiaffo. Lesse, per l'ennesima volta in quei giorni, il nome completo di L e la sua durata vitale. Ghignò. Nemmeno il grande detective poteva sfuggire alla morte.
L credette di aver visto uno strano bagliore negli occhi di B, ma pensò fosse stato uno scherzo giocato dalla luce. Poi, senza riflettere, quasi automaticamente, si sedette vicino a B e gli fece una domanda che lo colse completamente impreparato. "Credo sia giusto sfruttare la tua intelligenza mentre sei bloccato qui. Mi daresti la tua opinione su un caso?"
B rimase in silenzio mentre cercava di razionalizzare ciò che stava succedendo. L... il grande L... voleva sapere la sua opinione riguardo un caso? Voleva il suo... aiuto?
L insistette. "Dopotutto anche tu ti stai annoiando, no? Tutt'oggi, sei lo studente che ha totalizzato il punteggio più alto nei test svolti alla Wammy's House, dopo di me. Penso che guadagneremmo entrambi dal lavorare su questo caso assieme."
Dapprima B provò un moto di rabbia. Lo studente col punteggio più alto dopo di lui. Quindi subentrò l'orgoglio. Infine, la voglia di dimostrare che B poteva essere superiore. Poteva risolvere il caso che L gli avrebbe mostrato. "Ti aiuterò. Ma a una condizione."
L aspettò che continuasse.
"...Voglio altra marmellata."
L sgranò gli occhi ancora più del solito.
"...e questa volta alle fragole."
  
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