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Autore: vittoriaM20    06/07/2015    4 recensioni
Dal testo:
"Vedrai, quando tutto questo sarà finito, ti sposerò e saremo una vera famiglia." mi sussurrò.
"Ma lo siamo già, Felpato."
Selene Brandon è una ragazza studiosa, orgogliosa e insicura. Sirius Black.. Beh, sappiamo tutti chi è Sirius Black.
I due si incontreranno ad Hogwarts e, tra intrecci e triangoli amorosi, si innamoreranno. Ma troveranno qualche ostacolo: la loro testardaggine e il loro orgoglio non saranno gli unici impedimenti.
Questa non è solo una storia d'amore, ma è anche una storia di coraggio e di amicizia. Una storia in cui la vita dei protagonisti non sarà tutta rose e fiori, anzi: dovranno affrontare parecchie difficoltà e le supereranno insieme. Inganni e bugie tormenteranno le loro vite, ma alla fine scopriranno la verità.
{Questa storia parte dall'epoca dei Malandrini e non ho ancora deciso quando finirà. Sicuramente arriverò alla Seconda Guerra Magica.}
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Regulus Black | Coppie: James/Lily, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Il primo Settembre arrivò in fretta ed io non vedevo l'ora di salire su quel vapore che mi avrebbe portato ad Hogwarts. Arrivata alla stazione di King's Cross, attraversai assieme a mia madre e mio padre il muro tra i binari 9 e 10 per trovarmi subito dopo al binario 9 e 3/4. Il treno rosso era fermo, lì davanti a me. Mio padre mi aiutò a caricare i bagagli e poi dopo averli salutati, abbracciati, dopo che mi fecero tutte le raccomandazioni che tutti i genitori normali farebbero, mi lasciarono salire sul treno appena in tempo. Il viso di mia madre mostrava una certa emozione; infatti sfilò dalla sua borsetta un fazzoletto ed iniziò a soffiarsi il naso mentre singhiozzava. Appena il treno partì mia madre iniziò a sventolare il fazzoletto e a gridare qualcosa che non riuscii mai a capire, mentre mio padre si sbracciava per salutarmi. Anche se ero strafelice di andare ad Hogwarts, i miei genitori mi sarebbero mancanti molto in fondo.

Quando era impossibile ormai vederli, iniziai a cercare un posto per sedermi. Gli scompartimenti erano già tutti pieni di studenti che conversavano e parlavano tra loro animatamente. Io avevo con me Ingo che dormiva nella sua gabbietta e iniziai a farmi prendere dallo sconforto, non conoscevo nessuno!
Stavo iniziando a perdere le speranze di trovare un posto dove potermi sedere, quando sentii un rumore dietro di me.

"Pssst! Brandon!"

Mi girai e vidi Sirius. Non lui. Era proprio l'ultima persona che volevo vedere in quel momento. Ma mi feci forza e lo salutai, cercando di mostrarmi entusiasta.

"Ciao Sirius."

"Ciao Brandon, che ti succede? Ti vedo un tantino sconvolta! E' normale per i primini!" disse Sirius con quella sua solita tracotanza.

"Il mio nome è Selene, comunque, e non sono sconvolta... solo non riesco a trovare un posto dove sedermi, e non vorrei passare tutto il viaggio in piedi."

Mi girai per andarmene quando Sirius disse:

"Nel nostro scompartimento c'è un posto libero! Su coraggio, unisciti a noi! Ti faccio conoscere i Malandrini, i miei compagni di avventure!" disse Sirius entusiasta.
Io spalancai gli occhi, non potevo credere alle mie orecchie: un gesto gentile da parte di Sirius Black era l'ultima cosa che mi sarei aspettata! Mi prese per il polso come aveva fatto quella volta a casa di sua cugina e mi trascinò nello scompartimento dove c'erano tre ragazzi ai quali mi presentò:

"Ehi ragazzi, lei è Selene Brandon, la figlia di una amica di mia cugina Andromeda." precisò Sirius. Ritenevo davvero inutili ed inopportune quelle precisazioni, contento lui.

"Lui è James Potter, il miglior cercatore di Hogwarts" disse indicandomi un ragazzo bruno, con un paio di occhiali tondi e completamente disinteressato riguardo alla mia presenza. Si limitò a lanciarmi un'occhiata da sotto i suoi occhialetti e poi riprese a giocare con il suo boccino.

"Lui invece è Remus Lupin, detto Lunastorta.". Questa volta, invece di ricevere la più totale indifferenza come era successa con James, ricevetti un cordiale e affettuoso saluto: Remus si alzò in piedi e mi strinse la mano sorridendomi. Aveva i capelli castano chiaro e brillanti e rassicuranti occhi verdi; il suo viso era segnato da una profonda cicatrice, ma non la ritenni spaventosa, poichè il suo sorriso dolce e sincero la compensava.

"E lui è Peter Minus" disse Sirius presentandomi un ragazzino molto basso, con la pelle sporca e il naso a punta. Peter subito puntò i suoi occhi piccoli e acquosi su di me e mi prese la mano e la baciò.
"Selene se hai bisogno, per qualsiasi cosa..." mi disse prima di essere interrotto da Sirius che invece disse di lasciarmi in pace. Mi sedetti di fronte a Remus che ancora mi stava sorridendo e Sirius si sedette di fronte a James e iniziò a parlare con lui di non so quali scherzi che avevano intenzione di fare ad un povero ragazzo. Notai che Remus stava guardando Ingo che dormiva placidamente nella sua gabbietta e mi chiese

"Come si chiama?"
Era chiaro che voleva cercare di mettermi a mio agio.

"Si chiama Ingo" risposi a Remus sorridendo.

"Bel nome! Sei agitata per la cerimonia dello smistamento?"

"Mmh, no. Dovrei esserlo?!"

"Se per te è indifferente in quale casa verrai smistata, no."

Gli risposi con un sorriso mentre Sirius, che aveva sentito ciò che Remus mi aveva detto fece, una smorfia di disapprovazione.
Quando il treno si fermò alla stazione di Hogsmeade, chiesi a Remus cosa avrei dovuto fare, e lui fu molto contento di aiutarmi e mi spiegò che una volta scesa dal treno avrei visto un alto uomo, Hagrid, il custode delle chiavi e dei luoghi di Hogwarts, e che avrei dovuto seguirlo. Ringraziai di cuore Remus e vidi anche che Sirius, James e Peter guardarono me e Remus ridacchiando. Ero così nervosa che non avevo voglia di capire per quale motivo stessero ridendo di me.
Feci come mi aveva detto Remus e mi avvicinai al mezzo-gigante. Hagrid era alto forse più di due metri, ai miei occhi sembrava troppo per essere vero. Aveva un aspetto trascurato, ma dietro quella barba nera e incolta si nascondeva un viso tutto sommato 'dolce'.

"Buonasera Signore!"

"Ciao, e tu chi sei?" mi rispose Hagrid.

"Sono Selene Brandon, una studentessa del primo anno, mi è stato detto di seguire lei..."

"Brandon? Sei mica figlia di Febus Brandon?"

Feci cenno di sì e Hagrid sorrise.

"Per la barba di Merlino! La figlia del buon Febus, che piacere conoscerti Selene! Conosco tuo padre, un brav'uomo, davvero! Dammi del tu, e si certo, ti hanno detto bene, devi seguirmi se sei del primo anno. PRIMO ANNO, SEGUITEMI!"
Hagrid già mi piaceva. Diceva di conoscere mio padre e ciò mi faceva sentire già un po' a casa.
Tutti gli studenti del primo anno salirono su delle barche che ci condussero all'entrata del castello. Entrammo nel castello e trovammo un'alta strega con il cappello a punta, aveva un'aria austera.

"Buonasera e benvenuti ad Hogwarts. Sono la Professoressa McGrannit. Fra poco avrà luogo la cerimonia dello smistamento. Ognuno di voi sarà smistato in una delle quattro case di Hogwarts: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Prego seguitemi."

L'ansia che non avevo avuto per tutto il giorno iniziò ad attanagliarmi ed ad aumentare man mano che mi avvicinavo al tavolo dei professori, davanti allo sgabello dove era poggiato il Cappello Parlante. Guardai in alto e vidi il soffitto incantato che mostrava il cielo stellato: mia madre, quando ero piccola, mi aveva sempre parlato con molta enfasi di questo soffitto; ora riuscivo a capire il motivo di così tanto entusiasmo. Mentre facevo queste osservazioni mi accorsi che eravamo già tutti fermi e la McGrannit aveva già smistato due studenti. Poi sentii chiamare il mio nome

"Brandon, Selene, Elizabeth."

Le gambe mi tremavano, ma mi feci coraggio e andai a sedermi sullo sgabello. Il Cappello iniziò a parlare..

"Chi abbiamo qui? Oh una Brandon! I Brandon da secoli sono Grifondoro... Ma tu? Una ragazza molto intelligente, un grande cervello, ti piace studiare, anzi ADORI studiare! Sei anche una ragazzina molto saggia per la tua età.. saresti perfetta per Corvonero. Come tua madre d'altronde...Ma il tuo grande coraggio e la tua lealtà non sono qualità da sottovalutare..."
Inevitabilmente arrossii. Ora tutta la scuola sapeva che ero una "secchiona". Perfetto. Il Cappello fece una lunga pausa, sembrava indeciso in quale casa smistarmi. Dopo quattro minuti e mezzo non si era ancora deciso smistarmi in Grifondoro o Corvonero. Iniziavo ad essere stanca e giuro che stavo quasi per svenire a causa della tensione. Poi il Cappello Parlante disse:
"Davvero difficile. Moolto difficile. Sarà meglio....GRIFONDORO!"
Dopo ben sei minuti il cappello si era deciso a smistarmi in Grifondoro. Il tavolo dei leoni Rosso-Oro iniziò ad applaudire e mi accolse calorosamente al loro tavolo, che ormai era anche il mio. Finalmente.
Remus con un braccio mi fece segno di sedermi accanto a lui e così feci. Di fronte a me era seduta una ragazzina dai capelli rossi; James la stava tormentando e lei aveva un'espressione infastidita ed annoiata sul viso. Appena mi vide di fronte a lei trovò una scusa valida per ignorare James e si presentò

"Piacere sono Lily Evans!"

"Piacere sono Selene Brandon!"

"Selene e così sei una testurbante!" mi disse Remus.

"Una che...?!" chiesi imbarazzata, non avevo mai sentito un simile termine.

"Si dice quando il cappello impiega più di quattro minuti nello smistare uno studente." mi spiegò Lily.

"Per te ha impiegato ben sei minuti! E' una cosa molto rara, accade circa ogni 40-50 anni." aggiunse Remus.

"E credo si sia sbagliato stavolta il Cappello, è troppo vecchio ormai." disse James ridacchiando cercando l'approvazione dei suoi amici. Solo Peter rise alla sua affermazione.

"Cosa intendi dire?!" gli chiesi. Sirius nel frattempo mangiava e aveva gli occhi bassi guardando il piatto che aveva davanti a sè.

"Intendo dire che una secchiona non dovrebbe stare nella casa di Grifondoro." mi rispose James con aria di sfida.

"James smettila!" dissero in coro Remus e Lily, mentre Peter rideva ancora divertito.

"Allora dovresti prendere tu il posto del cappello parlante se sei così bravo a capire le persone senza conoscerle o averci parlato per più di un minuto!" risposi prontamente a James. Non avevo voglia di crearmi nemici appena arrivata, ma non riuscii a trattenermi.

"Caspita hai un bel coraggio, una pivella come te non dovrebbe nemmeno parlarmi. Sirius come mai l'hai fatta sedere nel nostro scompartimento? Per caso tieni particolarmente a lei?" disse James.

Sirius alzò il viso stupito e ancora un po' confuso circa ciò che doveva dire guardò prima James e poi me. Poi disse ridendo

"Scherzi James? Non me ne frega assolutamente nulla di quella pivella!".

Molto probabilmente divenni rossa di rabbia, infatti subito Lily mi invitò a spostarci e lasciare James e la sua gang da soli. Mi sentivo profondamente delusa dal loro comportamento, non mi conoscevano per niente e già mi trattavano così. In particolare erano state le parole di Sirius a ferirmi di più di tutte.
Per fortuna c'era Lily che cercò di confortarmi.

"Lasciali perdere, Selene! Sono irrecuperabili!L'unico che ha un cuore in quel gruppo è Remus. Solo che vuole loro così bene che non riesce a rimproverarli ogni volta che si comportano così. Sai, loro non danno tregua ad un mio amico, poverino. Lo chiamano Mocciosus."

"Chi è? E' della nostra casa?"

"No, è un Serpeverde! Eccolo lo vedi? Quel ragazzo con i capelli neri che sta leggendo un libro, accanto a quella ragazza bionda!"

"Oh, capisco! E' solo un tuo amico?" chiesi a Lily. La mia nuova amica arrossì e iniziò a toccarsi nervosamente i capelli.

"Sì, certo. E' solo un mio amico. Io sono l'unica amica che ha."

"Scusami Lily, non era mia intenzione farmi i fatti tuoi.."

"Ma figurati! Anzi domani te lo presenterò!"

Parlai per tutta la sera con Lily, lei fu così gentile da spiegarmi come funzionavano le lezioni e i compiti, mi disse tutti i nomi dei professori e le rispettive materie che insegnavano. Una volta che il banchetto fu terminato, andammo nella sala comune di Grifondoro e con felicità da parte di entrambe scoprimmo che ero in stanza con Lily e un'altra ragazza di nome Alice. Entrambe non nascosero il loro stupore per il fatto che una studentessa del primo anno fosse stata messa in stanza assieme a due del secondo anno, ma non ci badarono più di tanto. Io ero così contenta!
Nella stanza trovai tutti i miei effetti personali e Ingo dormiva già sul mio letto. Pensai subito che la mamma e il papà molto probabilmente ora morivano dalla voglia di sapere come fosse andato il viaggio e soprattutto... in quale casa fossi stata smistata. Così iniziai a scrivere una lettera in cui raccontavo loro tutto e poi chiesi a Lily se il giorno dopo sarebbe stata così gentile da mostrarmi la gufiera e prestarmi il suo gufo per mandare la lettera ai miei genitori. Lei disse che certamente le avrebbe fatto piacere rendersi utile ed aiutarmi. Io, Lily e Alice restammo per un'ora a parlare, sembrava che ci conoscessimo da così tanto tempo! Alice disse che da grande avrebbe voluto fare l'Auror, Lily invece era ancora incerta sul suo futuro, come lo ero anche io. Dissi alle mie nuove amiche che c'erano così tante cose che avrei voluto fare, come la curatrice o l'auror, e che ero ancora indecisa. Loro mi rassicurarono dicendo che era normalissimo e che iniziando a studiare sicuramente sarei riuscita a decidere più facilmente. Piano piano, le nostre palpebre iniziarono a mostrare debolezza e una dopo l'altra iniziammo a sbadigliare. Capimmo che era arrivato il momento di mettersi a dormire, così io presi Ingo e lo infilai sotto le coperte accanto a me.

Il giorno dopo fui la prima a svegliarmi, era ancora presto, perciò decisi di vestirmi, presi un libro e feci cenno a Ingo di seguirmi e andai nella Sala Comune con l'intenzione di leggere. Ero convinta di essere la sola sveglia in tutta la torre, ma mi sbagliavo. Trovai vicino alla finestra Sirius che guardava il panorama con uno sguardo vuoto, insolitamente privo di espressione. Non avevo voglia di parlare con lui dopo quello che era successo la sera precedente, per questo senza farmi notare, almeno così credevo, mi girai per tornare nella mia stanza. Ingo invece andò verso Sirius e iniziò a miagolare e strusciarsi sulle sue gambe.

"Buongiorno! Sei anche tu mattiniera come me?!" mi disse Sirius in tono cordiale.

"Buongiorno" risposi io freddamente, cercando di fargli capire che non avevo la benchè minima intenzione di avere una conversazione con lui.

"Mmh, bene! Ce l' hai con me per quello che ho detto ieri sera?" mi chiese.
Lo guardai dritto negli occhi, e la sua espressione cambiò: da divertito si mostrò preoccupato e perplesso.

"Ehi aspetta, ma non hai gli occhi celesti tu?"
Mi alzai e andai a guardarmi nello specchio e notai che i miei occhi erano diventati blu, quasi viola. Infatti la sala comune era ancora molto buia e il sole non era ancora sorto del tutto.

"In base alla luce i miei occhi cambiano colore. Aspetta, ieri sera hai detto che non te ne frega ASSOLUTAMENTE nulla di me, e ora ti interessi anche del colore dei miei occhi. Perdi punti Black, prega che il tuo amichetto Potter non lo venga mai a sapere."

Sirius mi guardò con gli occhi sbarrati, poi scosse il viso e disse "Sai che hai proprio ragione?!"

"Io ho sempre ragione!" dissi.

Sirius si ritirò nella sua stanza ed io fui contenta di ciò. Dopo un'ora Alice e Lily scesero giù in sala comune e insieme andammo in Sala Grande per fare colazione.
Dopo la colazione, come mi aveva promesso, Lily mi accompagnò in gufiera e inviai la lettera ai miei genitori. Io, Lily e Alice fummo costrette a dividerci poichè io avevo la mia prima lezione di Pozioni con il prof. Lumacorno e loro invece avevano lezione di Trasfigurazione.
Mi diressi nell'aula di pozioni, mi sedetti al primo banco e uscii il libro di pozioni che l'anno prima avevo letto e riletto e iniziai a sfogliarlo. Altri ragazzi iniziarono ad entrare, quando ad un certo punto un ragazzo si sedette accanto a me. Mi venne naturale alzare lo sguardo e spalancai gli occhi. Sirius.. cosa ci fa qui? Perchè mi perseguita?! Poi guardai la sua divisa e notai che aveva lo stemma di Serpeverde... Era impressionante quanto quel ragazzo assomigliasse a Sirius, gli stessi capelli, gli stessi lineamenti fini, le stesse eleganti movenze...Stavo impazzendo? Avevo le allucinazioni facevano vedere Sirius ovunque?!
Forse il mio vicino di banco si sentì particolarmente osservato da me e si girò e mi disse

"Ciao, sono Regulus Arcturus Black." Era suo fratello! Mi affrettai a rispondergli

"Piacere sono Selene Brandon." e gli strinsi la mano. Aveva una presa ferma e decisa. Mentre mi scuoteva la mano e mi sorrideva con lo stesso sguardo di superiorità e arroganza del suo fratello maggiore, il Professor Lumacorno entrò in aula.
Il prof. fece l'appello e fu lieto di sapere che ero la figlia di Margareth e Febus Brandon, e lo stesso accadde per Regulus facendo riferimento alla sua illustre famiglia di maghi; poi concluse parlando di Sirius e sperava che Regulus non fosse vivace quanto lo era suo fratello maggiore. La lezione iniziò e il professore ci spiegò le nozioni di base e ogni volta che faceva una domanda io e Regulus eravamo i primi e gli unici ad alzare la mano per rispondere: a turno Lumacorno ci faceva rispondere ed era sempre più meravigliato della nostra preparazione e allo stesso tempo divertito.
Quando la lezione terminò, guardai il foglietto su cui era scritto il mio orario e notai che subito dopo avevo lezione di Erbologia con i Tassorosso. Regulus mi salutò e mi fece l'occhiolino dicendo "Ciao, ci si vede in giro!".

Le lezioni trascorsero velocemente e arrivò subito l'ora di pranzo. Quando entrai nella Sala Grande, Lily e Alice erano già sedute al tavolo dei Grifondoro e avevano avuto la premura di prendermi un posto di fronte a loro. Accanto a Alice era seduto un altro ragazzo sempre di Grifondoro, un certo Frank Paciock che mi fu presentato dalla stessa Alice. Dopo qualche minuto entrarono i Malandrini capeggiati da James, ma vidi Remus dividersi dai suoi compagni di malefatte e si venne a sedere accanto a me.

"Ciao Selene, come sono andate le prime lezioni?" mi chiese Remus.

"Ciao Remus, bene e a te?"

"Tutto tranquillo. Come al solito. Hai fatto amicizia con qualcuno del tuo corso?"

"Sì ho conosciuto Dirk Cresswell di Corvonero, due ragazze di Grifondoro, Jane e Cathrine, e.. Regulus Black di Serpeverde" a quelle parole Sirius, che era seduto qualche posto lontano da noi, si girò di scatto ignorando ciò che stava dicendo James e mi guardò. Io noncurante della sua reazione continuai dicendo "Sembra un ragazzo simpatico e ben educato." Remus guardò prima Sirius e poi mi sorrise, era vistosamente imbarazzato.
Iniziammo a mangiare e alla fine del pranzo Lily disse
"Selene, vorrei presentarti il mio amico Severus, vieni a studiare con noi in biblioteca?"

"Certo" le risposi. Ero molto curiosa di conoscere l'amico di Selene, di cui lei mi aveva parlato così bene.

Una volta arrivate in biblioteca cercammo in lungo e in largo tra i banchi e gli scaffali della biblioteca, finchè non trovammo un ragazzino sommerso dai libri.

"Severus! Ti abbiamo cercato dappertutto!" disse Lily al suo amico che si alzò di scatto quasi fosse stato svegliato da un sonno profondo, si sistemò la divisa e sorrise alla sua amica. Sembrava felice di vederla. Poi volse lo sguardo su di me e mi squadrò da capo a piedi.

"Severus lei è Selene Brandon. La mia nuova amica... quella di cui ti ho parlato stamattina..." disse Lily cercando di incoraggiare il suo amico a presentarsi.

"Piacere, mi chiamo Severus, Severus Piton." disse Severus tendendomi la mano.

Non riuscii a capire se la sua fosse diffidenza o timidezza; gli strinsi anche io la mano e cercai di mostrargli un sorriso rassicurante, che però non ebbe nessun effeto su di lui, perchè rimase serio come una sfinge. Okay.
Tutti e tre ci sedemmo ad un banco ed iniziammo a fare i nostri compiti. Mentre scrivevo sulla mia pergamena e sfogliavo i libri sentivo lo sguardo attento e sospettoso di Severus su di me. Per l'ora di cena io e Lily rientrammo in sala comune per lasciare i libri e per poi andare in sala grande. Durante tutto il tragitto tentò di rassicurarmi che Severus era un ragazzo un po' chiuso e diffidente, ma era sicura che non il tempo saremmo diventati grandi amici. Ne dubitavo.

Tuttavia con il tempo rimasi stupita dal fatto che Severus diventava sempre più amichevole e gentile con me ed iniziammo ad essere buoni amici. Diventava però intrattabile quando veniva preso in giro da James e Sirius. I soliti. Non potevo fargliene una colpa perchè gli scherzi dei Malandrini erano immotivati ed odiosi. Io e Lily cercavamo di consolare Severus, ma inutilmente perchè anziché tranquillizzarlo, non facevamo altro che aumentare la sua frustrazione. In più anche io e Lily che cercavamo in tutti i modi di difenderlo e di persuadere James e Sirius a lasciarlo stare, eravamo diventate le loro vittime preferite. Io ero diventata la secchiona amichetta di Mocciosus e Lily era la sua fidanzatina.
Le lezioni trascorrevano tranquillamente ed ero entrata anche nel Lumaclub. Io, Dirk e Regulus eravamo a detta di Lumacorno gli studenti più brillanti del nostro anno e fu contento di farci entrare nel suo club. Regulus era sempre gentile ed educato, al contrario del suo ribelle fratello.. Continuavamo ad essere vicini di banco durante le lezioni di Pozioni e Lumacorno era divertito ogni volta che vedeva me e Regulus alzare le mani nello stesso istante per rispondere alle sue domande.

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Le vacanze di Natale arrivarono presto e io e Lily saremmo tornate a casa per stare con le nostre famiglie. Severus invece sembrò non avere nessuna intenzione di tornare a casa sua, non aveva voglia di passare un Natale terribile tra i litigi dei suoi genitori. Sia io che Lily lo invitammo a passare il Natale con noi, io chiesi il permesso ai miei genitori che furono più che contenti all'idea di ospitare un mio amico a casa. Ma Severus fu irremovibile e rifiutò i nostri ripetuti inviti.

Stavo scendendo le scale con la mia valigia e Ingo nella sua gabbietta, pronta per partire, quando sentii due ragazzi discutere. Sirius e Regulus erano di fronte a me e litigavano. Sirius era decisamente molto più alto e slanciato del fratello, ma erano comunque incredibilmente simili. A quanto pare Regulus stava cercando di convincere il fratello a passare il Natale a casa loro anzichè andare a casa dei Potter, ma Sirius sembrava non averne la minima intenzione.

"Perchè dovrei tornare a casa per Natale? Per sentirmi dire che non sono degno di portare questo cognome? Per sentirmi dire che dovrei essere come te?!" diceva arrabbiato Sirius.

Non si erano accorti ancora di me, e pensai sarebbe stato meglio tornare indietro, non volevo sembrare indiscreta e tanto meno volevo pensassero che stavo origliando la loro conversazione, ma un'altra volta Ingo mi tradì ed iniziò a miagolare. I due fratelli si voltarono e mi videro in cima alle scale. Sirius che era ancora in preda alla rabbia mi guardò minacciosamente al contrario di Regulus che invece mi sorrise e mi salutò

"Ciao Selene! Ti prego, aiutami a convincere mio fratello a tornare dalla sua famiglia per Natale!" disse Regulus cambiando completamente espressione: mentre prima aveva un'espressione accigliata e adirata ora invece mi guardava con uno dei suoi sorrisi migliori.

"Oh, mi dispiace Regulus, ma non penso di essere la persona più adatta per persuadere Sirius a fare qualcosa."

Sirius spalancò gli occhi, sembrava scioccato dal fatto che io e Regulus fossimo amici e ci parlassimo. Appena voltai l'angolo sentii che Sirius e Regulus iniziarono di nuovo a discutere.

Nel treno io e Lily trovammo uno scompartimento vuoto e ci sedemmo con la speranza che nessuno ci disturbasse. Le nostre aspettative furono deluse in quanto c'erano altri quattro posti liberi che ben presto furono occupate da James, Sirius, Remus e Peter. Appena Lily li vide entrare alzò gli occhi al cielo e sbuffò scocciata.

"Cosa c'è Evans, volevi stare sola con me?" disse James. Peter scoppiò in una risata sguaiata. Quel ragazzo a volte mi inquietava.

"Per niente Potter." rispose acida Lily.

Per tutto il viaggio io e Lily restammo in silenzio a ci scambiavamo sguardi eloquenti quando ogni volta James diceva qualcosa di stupido. Sirius invece era insolitamente silenzioso, non rideva alle battute del suo amico e giurerei di averlo visto guardarmi più di una volta.
Il treno si fermò Ingo iniziò a miagolare spaventato per il trambusto causato dagli altri studenti che scendevano dal treno. Lily, James, Remus e Peter uscirono dallo scompartimento e io non mi accorsi che Sirius era rimasto lì mentre io cercavo di tranquillizzare il mio gattino. Quando mi accorsi che Sirius era ancora nello scompartimento, sembrò quasi che stesse per dirmi qualcosa, ma rimase in silenzio. Mi guardò dritto negli occhi, poi mi salutò mettendosi sulle spalle lo zaino uscì dallo scompartimento, lasciandomi perplessa.
Mi affrettai ad uscire dal treno mentre Ingo continuava a miagolare, salutai Lily e le augurai buone vacanze e poi cercai i miei genitori.

"Selene, tesoro mio!" sentii mia madre gridare dietro di me. I miei genitori iniziarono ad abbracciarmi e a baciarmi.

"Mamma! Papà! Smettetela non posso respirare così!" dissi protestando alle loro eccessive manifestazioni di affetto.

"Oh hai ragione cara! Febus vai a recuperare i suoi bagagli!" disse mia madre. Mentre mi sistemava i capelli e mi affliggeva con mille domande, vidi Sirius che guardava nella mia direzione.

"Guarda chi c'è lì! Sirius!" disse mia madre.

"Ciao Sirius come stai?" gli disse andandogli incontro.

"Bene Signora Brandon. E lei?" disse Sirius cercando di sorridere ed essere educato almeno con mia madre.

"Tutto bene, ho visto tua cugina ultimamente, il pancione cresce! Passerai con la tua famiglia il Natale Sirius?"

Mia madre non poteva fare domanda più inopportuna.

"No, andrò a casa dei Potter. Ora se non le dispiace dovrei andare. Arrivederci e buone vacanze, ciao Selene!" disse Sirius e se ne andò via seguendo James e i suoi genitori.

Quando arrivai a casa la mamma mi fece fin troppe domande riguardo Sirius e i suoi amici. Fui costretta darle dettagliate informazioni su Remus, Peter, James e le loro famiglie, anche se ne sapevo quanto loro. Mio padre, che ascoltava con attenzione la conversazione tra me e mia madre, disse che conosceva benissimo Charlus e Dorea Potter e gli avrebbe fatto piacere invitarli a casa un giorno durante le vacanze. L'idea mi faceva rabbrividire, avere James e Sirius in casa mia! Non sarei riuscita a fingere di provare simpatia nei loro confronti.

Per fortuna le vacanze passarono velocemente e pensai che i Potter non sarebbero più venuti a farci visita. Ma mi sbagliavo.
Una mattina, dopo tanti giorni di neve, decisi di uscire per fare una passeggiata con il mio cavallo Nerone, con il permesso dei miei genitori. Mia madre però mi costrinse a coprirmi quanto più potevo perchè fuori faceva ancora molto freddo. Mi mancava poter cavalcare libera nei campi, respirare l'aria frizzantina e parlare con Nerone, era l'unico che riusciva ad ascoltarmi senza farmi troppe domande alle quali non volevo rispondere. Dopo circa un'ora di passeggiata decisi di ritirarmi, scesi da Nerone e lo portai nella sua stalla. Iniziai a spazzolarlo come facevo di consueto dopo una cavalcata, ma fui interrotta da mia madre che entrò nella stalla, evitando di calpestare gli escrementi degli animali con il viso basso ed un'espressione schifata sul volto, urlando

"Selene, ma insomma dove ti eri cacciata? Su coraggio vieni dentro, abbiamo ospiti!"

"Ospiti?" dissi sbarrando gli occhi. Sperai fino all'ultimo di non sentire quello che non volevo ma poi mia madre lo disse

"I Potter sono venuti a farci visita, e con loro ci sono anche James e Sirius! Su avanti, vatti a cambiare e poi vieni in salotto, penso li inviterò a stare per cena!" disse mia madre entusiasta. Poi aggiunse "Ah, cerca di non farti vedere così, vestita da cavallerizza, vatti a sistemare, su!"

Entrai in casa e di soppiatto e attraversai il corridoio in silenzio, passando davanti all' arco che dava nel salotto cercando di non farmi notare dagli ospiti. Ma mio padre, ovviamente, mi notò e disse

"Selene, finalmente sei tornata! Vieni qui, ti presento ai nostri ospiti!". Non potevo dire di no, sarebbe risultato scortese. Così entrai nel salotto e vidi i Potter, James e Sirius che mi fissarono con stupore.

"Buonasera, dovete scusarmi. Ho fatto una passeggiata a cavallo. Vado a cambiarmi, con permesso!" dissi cercando di essere più garbata e cortese possibile.

La signora Potter mi sorrise e annuì con il capo, mentre il signor Potter aveva ancora uno sguardo stupito. Non mi voltai a vedere la reazione di Sirius e James. Andai nella mia stanza e dopo essermi fatta una doccia, mi vestii e mi pettinai più in fretta che potetti. Arrivai in sala da pranzo giusto in tempo per non sentire i rimproveri di mia madre. Ci accomodammo a tavola e mia madre ebbe la brillante idea di farmi sedere vicino ai miei "amichetti" come li chiamava lei. Sirius e James vidi che non riuscivano più a trattenersi dalle risate: come biasimarli! La situazione sembrava imbarazzante anche a me. Tutti si complimentarono con Elmo per la cena che aveva magistralmente cucinato e poi mia madre ci invitò tutti a spostarci nel salone di nuovo. L'attenzione del signor Potter fu catturata dal pianoforte a coda e chiese

"Febus, non sapevo avessi una passione per la musica!"

"Ah, no, Selene ama suonare, e anche cantare. Dovreste sentirla, è un vero usignolo." disse mia madre. Sirius e James si guardarono tra loro e ridacchiarono.

"Oh davvero Selene? Mi farebbe davvero molto piacere ascoltarti." disse la signora Potter.

"Avanti Selene, non farti pregare!" disse James sempre divertito dalla situazione. Mia madre mi guardava ammiccando, non avevo scelta: ero costretta a suonare. Io, proprio io che mi vergognavo a suonare e cantare anche davanti ai miei genitori, ora dovevo suonare davanti a due perfetti sconosciuti e ancora peggio, davanti a Sirius e James! Mi sedetti al piano un po' riluttante e iniziai a cantare e a suonare la prima cosa che mi venne in mente, Weep you no more sad fountains. Quando finii, mi alzai in fretta e stavo per congedarmi dall'allegra compagnia quando la signora Potter si complimentò

"Oh, davvero, che bella voce che hai Selene. Che ragazza virtuosa che è Margareth!"

James continuava a ridere sotto i baffi, divertito da tutti quei comportamenti e complimenti affettati e artificiosi, cerca lo sguardo complice del suo amico, ma Sirius sembrava assorto nei suoi pensieri. Io odiavo queste situazioni e odiavo anche quei modi di fare esageratamente manierati e cortesi che i miei genitori assumevano in queste situazioni. Volevano farmi apparire sempre come la più brava, la più virtuosa, la più intelligente e la più tutto. Agli occhi degli altri sembravo una ragazzina perfetta, ma io non volevo esserlo,-anche perchè non lo ero- non volevo apparire detestabile, volevo essere semplicemente me stessa.
Mentre gli adulti continuavano a parlare, pensavo che quella sera aveva peggiorato ancora di più la mia immagine di saputella e secchiona agli occhi dei due Malandrini presenti.
Poi per fortuna il signor Potter convinse sua moglie ad andare via, poichè si era fatto tardi. Dopo svariati ringraziamenti e inviti che le due donne si scambiarono, io fui costretta a salutare James e Sirius.
Quando se ne furono andati, sentivo dentro di me ribollire il sangue. Dovevo mantenere la calma. Salii di corsa nella mia stanza e mi buttai sul letto. Dopo aver desiderato così tanto di andare ad Hogwarts ora era l'ultimo posto in cui avrei voluto passare il resto dell'anno.

Al termine delle vacanze, dovevo tornare alla vita di tutti i giorni ad Hogwarts. Quando salii sul treno sperai di non incontrare subito i Malandrini. Per fortuna incontrai Lily e trovammo subito uno scompartimento vuoto dove sederci. Mancava poco al nostro arrivo ad Hogwarts e per questo decidemmo di andare a metterci la divisa. Io lasciai nello scompartimento Ingo nella sua gabbietta a giocare con un gomitolo di lana. Quando tornai, trovai la gabbietta aperta e Ingo era sparito. Controllai sotto i sedili, ma del mio micino nessuna traccia. Il treno si fermò ed io non avevo alcuna intenzione di andarmene, dovevo trovare Ingo. Lily si offrì di aiutarmi nella ricerca, ora che il treno era vuoto avremmo potuto cercare meglio, ma non volevo che la mia amica si cacciasse nei guai per colpa mia e le dissi di andare. Mi ritrovai sola a vagare nel treno cercando Ingo, con la speranza di sentire il suo miagolio inconfondibile. Dopo mezz'ora di ricerca e aver attraversato la maggior parte dei vagoni, ancora non riuscivo a trovarlo. Poi ad un certo punto sentii un rumore di passi, mi voltai di scatto uscendo la bacchetta fuori dalla mia divisa. Fui stupita di vedere di fronte a me Sirius.

"Cosa ci fai qui?" mi chiese. Non so per quale assurda ragione ma una lacrima calda mi scese sulla guancia.

"Il mio gatto è scappato, ero convinta di aver chiuso bene la gabbietta...Non riesco a trovarlo, mi sento così in colpa!"

Mi sentivo stupida a dare tutte quelle spiegazioni a Sirius. Mi aspettavo che lui mi ridesse in faccia ma invece mi disse
"Dai, non piangere, ti aiuto a cercarlo!"

Con gli occhi gonfi di lacrime lo guardai stupita e lui mi rispose con un occhiolino. Il mio cuore batteva all'impazzata, perchè Sirius mi faceva quell'effetto ogni volta che ci guardavamo negli occhi?!
Ci dividemmo per cercare il mio micio: io proseguii nella direzione che stavo percorrendo verso la fine del treno, mentre Sirius si diresse verso la cabina del macchinista.
Ad un certo punto, dopo un po' di tempo sentii

"Selene, l'ho trovato!" gridò Sirius che stava correndo verso di me con Ingo tra le braccia. Presi il gattino e gli accarezzai la testa mentre faceva le fusa e ringraziai Sirius che mi guardò con un sorriso smaliante.
Insieme tornammo al castello prendendo una carrozza e quando entrammo nella Sala Grande non trovammo nessuno. La cena era già terminata..

"Signor Black, Signorina Brandon. Buonasera!" disse una voce dietro le nostre spalle. La professoressa McGrannit era su tutte le furie.

"Si può sapere dove vi eravate cacciati? Senza il permesso di un insegnante!".

Cercai di giustificarmi raccontandole quanto era successo e che Sirius mi aveva aiutato e non aveva nessuna colpa. La professoressa fu irremovibile e disse che avremmo dovuto comunque avvisare un insegnante.

"Non toglierò dei punti a Grifondoro, ma domani sarete in punizione con me! E ora siete pregati di andare nella vostra Sala Comune, chiederò ad un elfo domestico di portarvi qualcosa da mangiare lì."

Quando entrammo nella Sala Comune di Grifondoro, trovammo James, Remus e Peter riuniti attorno al camino, mentre Lily leggeva un libro su una poltrona. James fu stupito di vederci entrare insieme ma sembrò ancora più stupito nel vedere Ingo nella gabbietta.

"Ma insomma Felpato, dove eri finito?!" esclamò James.

"Ho aiutato Selene a trovare il suo gatto" disse Sirius serio, mentre io spiegavo a Lily quello che era successo con la McGrannit.

"Ma insomma Sirius, ultimamente non fai che rovinare i miei scherzi! E tu lo sapevi. Beh, te la sei meritata la punizione." disse James.

"Sirius tu eri d'accordo con lui?!" ebbe la prontezza di chiedere Lily, cosa che in realtà avrei dovuto fare io, ma non trovai la forza per aprire bocca. Sirius fece il vago ed iniziò a chiedere a James quando ci sarebbe stata la prossima partita di Quidditch. Ma James lo ignorò e rispose alla domanda di Lily

"Ma certo che sapeva tutto! Anzi, è stata sua l'idea."

Ero profondamente delusa, come al solito, e scappai via nella mia stanza mentre nella Sala Comune appariva un Elfo Domestico con la cena per me e Sirius.
Lily prese la mia cena e, prima di seguirmi nella nostra stanza, si rivolse a Sirius e a James dicendo
"Siete irrecuperabili! I vostri scherzi diventano sempre più di cattivo gusto!"


La sera dopo io e Sirius fummo costretti a scontare la punizione della professoressa McGrannit che ci condusse nell'aula di Pozioni dove c'erano una montagna di calderoni da pulire, ovviamente senza magia. Gazza ci avrebbe controllati. Restammo in silenzio per tutta la sera, solo alla fine Sirius si avvicinò a me e disse

"Ehi, volevo chiederti scusa.. mi dispiace! Non pensavo che..."

"Sì, è proprio questo il problema, non pensi, Sirius. Faresti bene a pensare qualche volta. E' gratis." dissi adirata e, dato che avevo finire di pulire i calderoni che mi spettavano, me ne andai lasciando Sirius imbambolato. 
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Ciao a tutti! Questo è il secondo capitolo, spero vi sia piaciuto. Dal prossimo capito entriamo più nel vivo..
Lasciatemi un commento, negativo o positivo che sia, ho bisogno di avere un riscontro! 
   
 
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