"Ragazzi mi raccomando sciolti...fate finta di essere due sposini in luna di miele."scherzò Finch attraverso l'impianto cranico con il quale comunicava con loro.
Li stava monitorando da una nave ancorata alla stazione, mascherata da cargo.
"Stai scherzando Finch,la luna di miele in questa topaia?" replicò Shaw piccata
"E' quello che posso regalarvi col budget dell'agenzia!" Ovviamente era vero il contrario,la sezione 31 aveva un buget praticamente illimitato.
Il bar era pieno di alieni tra cui un gruppo di chiassosi Klingon che scolavano vino di sangue a volontà. E seduti a un tavolino c'erano i Lomax che sorseggiavano un te in attesa del trasporto che li avrebbe riportati sulla terra. Ad un certo punto l'atmosfera cominciò a riscaldarsi, i tre Klingon che avevano bevuto troppo cominciarono ad alzare la voce, poi passarono alle vie di fatto spintonandosi, mentre il barista decideva saggiamente di eclissarsi sotto il bancone. Reese e Shaw rimasero immobili non era un loro problema. Poi uno dei Klingon cominciò a spintonare un compagno verso i tavoli degli altri avventori compreso quello dei Lomax
"Hai visto ?" chiese Shaw a Reese.
"Perfettamente, nell'urto il klingon ha fatto un gioco di prestigio, ha lasciato cadere qualcosa,mentre raccoglieva qualcos'altro."gli assicurò Reese.
I Lomax si alzarono e se ne andarono apparentemente seccati dal trambusto, mentre i klingon decidevano di andare a smaltire la sbornia nella direzione opposta.
"Io seguo i klingon, tu i Lomax" ordinò Reese alzandosi.
I klingon nel corridoio avevano subito riacquistato la loro sobrietà.
"Signori, scusate, possiamo scambiare due parole." A Reese poco importava che il corridoio non fosse completamente deserto visto che su Deep space k-7 le risse tra umani e Klingon erano all'ordine del giorno. Nessuno ci avrebbe fatto caso e nessuno sarebbe intervenuto. I klingon erano già spacciati ancora prima che iniziasse la lotta, Reese era il miglior specialista di combattimento corpo a corpo del quadrante! Li disarmò e li stordì con pochi colpi mirati poi senza troppa fatica trasportò i corpi nella vicina toilette dove effettuò una perquisizione accurata e recuperò quello che cercava,un prisma di memoria che conteneva i dati raccolti dai Lomax sulla nebulosa.
"Harold ho i dati" confermò mentre si defilava , senza troppa fretta. Sapeva che Shaw non avrebbe avuto alcuna difficoltà in sua assenza.
Quando Reese raggiunse Shaw lei aveva già provveduto ad ammanettare i Lomax e osservava con ammirazione il contenuto di un sacchettino che aveva svuotato nel palmo della mano.
"Rubini di sangue Ezktram, valgono una fortuna"
"Più leggeri del latinum e facili da rivendere"-intervenne Harold.
"La nostra Ester ha un 'impianto di stoccaggio di memoria intracranico, bio-compatibile e non rilevabile da un comune tricorder medico. Ecco come ha conservato i dati prima di friggere le memorie del computer." riferì Shaw
"Ricordo dei tempi in cui faceva parte dei servizi segreti. Astuta. Riportatemi le memorie e i Lomax sono curioso di sapere cosa hanno rilevato sui romulani che i klingon era disposti a pagare così tanto."ordinò Harold.
"Arriviamo"confermò Reese prendendo sotto braccio uno dei prigionieri e dirigendosi al molo d'attracco con la collega.
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TRE GIORNI DOPO SULL'ENTERPRISE
Il capitano Kirk tutte le mattine faceva una capatina in infermeria per vedere se c'erano novità sul loro misterioso ospite. Quella mattina MCCoy si portò un dito alle labbra facendogli cenno di tacere e lo condusse sulla soglia della stanza dove erano ricoverati i pazienti. Poi gli indicò il letto di Loki. Kirk vide che la luce rigeneratrice a cui McCoy l'aveva sottoposto aveva quasi guarito le ustioni e la pelle era tornata candida e liscia come l’avorio. Il giovane cominciava a rivelare tutta la sua bellezza,che era stata celata dalle sofferenze che aveva patito. Kirk allungò una mano a sfiorarlo e il ragazzò spalancò gli occhi trasparenti come specchi d'acqua. Kirk senti un brivido percorrergli la schiena e fece istintivamente un balzò indietro. Il ragazzo richiuse quasi immediatamente gli occhi vinto dalla fatica e Kirk si chiese perchè avesse reagito in quel modo. Che sciocco, pensò tra se"Ehi Bones , se inizia a parlare chiamami"gli sussurrò allontanandosi .C'erano molte domande che necessitavano una risposta, per la sicurezza della nave,si disse, non certo per sua curiosità personale...no ...no di certo!