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Autore: _Storyteller_    22/07/2015    4 recensioni
Hope Bennett è figlia di una famiglia Purosangue che vive nel quartiere di Wimbledon. E' una ragazza gentile e determinata che ha preso il meglio dai suoi genitori, uno smistato in Corvonero e l'altra in Tassorosso. E' l'anno 1971 e una nuova era di ragazzi si accinge a frequentare Hogwarts, non con qualche sorpresa.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO:
... "Finalmente, il mio turno era arrivato, tra poco avrei potuto scrivere ai miei genitori di essere stata smistata, avrei potuto raccontare loro della mia nuova famiglia e delle conoscenze che avevo fatto sull’Espresso per Hogwarts. Finalmente tutto sarebbe iniziato anche per me."...
...">"...
Genere: Avventura, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sorelle Black | Coppie: James/Lily, Lucius/Narcissa, Rodolphus/Bellatrix
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Sono poche le persone a cui io voglio veramente bene e ancor meno sono quelle di cui io nutro una buona opinione. Più conosco il mondo e meno ne sono entusiasta: ogni giorno che passa mi conferma nel mio giudizio sull'instabilità dei caratteri e sullo scarso affidamento che va fatto su ciò che può apparire merito o ingegno.

- Jane Austen, Orgoglio e Pregiudizio -

 

 

 

 

«Madama Chips cosa possiamo fare?»

 

Quella voce… quella voce la conosco. Madama Chips… sono in infermeria quindi. Non riesco ad aprire gli occhi, non riesco a parlare o a muovere le dita, sono completamente immobile. Riesco a sentire le voci, le loro voci. C’è un gran brusio nell’infermeria. Chi è il malato? Deve essere qualcuno d’importante se tanta gente si è riunita in questa grande sala del castello di Hogwarts.

 

«Non possiamo fare nulla caro. Deve andare al San Mungo. Con la testa non si scherza.»

«Al San Mungo… crede che si sveglierà?»

«Nessuno può dirlo, solo il tempo deciderà la sua sorte.»

 

Il San Mungo. Deve essere davvero grave la situazione. Povero ragazzo o ragazza, non li invidio per nulla. Vorrei alzarmi da questo letto ma ancora non riesco a muovermi, forse Madama Chips mi ha dato una pozione troppo forte che mi ha letteralmente steso.

 

«Bennett mi senti? Sono io, sono Lucius. È ora di alzarsi Miss, non vorrai farmi fare tardi a Cura delle Creature Magiche no? Apri quegli occhi.»

 

Imperativo come al solito. Lucius perché mi stringi così forte la mano? Mi fai male, ma per qualche strano motivo non riesco a dirtelo. Lo sento, sento lo sguardo che hai su di me anche se non sono certa di ciò che mi stia succedendo intorno. Che sia io la persona che a breve verrà trasferita al San Mungo? Non ricordo quasi nulla di quello che è successo. Difendevo Severus dall’attacco di Potter e dei suoi amici quando… niente, solo un grande vuoto riempie la mia testa sostituendo con una luce accecante la parte dei ricordi alla quale cerco di accedere. Mi fa male la testa. Non è più tempo di pensare, ora ho solo voglia di riposare un po’.

 

 

***

 

 

«Hope, tesoro, mi senti? Sono io, sono la mamma. Tesoro mio…»

 

Mamma? Cosa ci fa ad Hogwarts? C’è qualcosa di strano nella sua voce, qualcosa che non sono abituata a sentire. Preoccupazione? Per cosa poi? Ho solo schiacciato un pisolino e adesso sono troppo stanca per aprire gli occhi. Provo a sfiorarle la mano ma non ci riesco, una forza invisibile mi trattiene a letto. Ancora quella sensazione. Per quanto io provi a sforzarmi non riesco a muovere un singolo muscolo. Per quanto tempo ho dormito? Non lo so bene con certezza ma credo sia ora di cena. Non ho fame però, mi sento sazia. Che cosa sta succedendo?

 

«Dottore… sono ormai quattro mesi, non si può fare davvero nulla?»

«Mi dispiace signora Bennett. Abbiamo provato ma c’è qualcosa nella sua mente che le impedisce di svegliarsi. Solo sua figlia può decidere quando aprire gli occhi.»

 

Quattro mesi… aprire gli occhi… Dottore. Sono io. Sono io che madama Chips ha spedito al San Mungo, io che causo preoccupazione a mia madre, io… sono io che non voglio aprire gli occhi. Eppure lo desidero così tanto, desidero abbracciare mia madre, vedere come sta Severus, salvare mio padre, rivedere i miei amici. Io desidero tutto questo… eppure i miei occhi non si aprono. Cosa mi blocca? Ora sono troppo stanca per pensarci.

 

 

***

 

 

Buongiorno mondo magico, sono le 11,09 ed io sono ancora rilegata in questo stupido letto. Inizio a soffrire di solitudine, non posso parlare con nessuno, non poso stringere le loro mani, non posso fare nulla. Ascolto, ho imparato ad ascoltare ed ora sono in grado di riconoscere i rumori. Riesco a riconoscere quale infermiere o dottore mi stia visitando in base al suo respiro più o meno pesante, riesco a riconoscere l’orario in base alla confusione che si crea per le visite. Ho imparato tanto anche stando sdraiata su questo letto. Mi somministrano delle pozioni per nutrirmi, hanno un odore terribile ma impediscono alla Morte di farmi visita. Ho paura di morire ma, per fortuna, nessuno è in grado di vederlo.

 

«Eccoci qua. E’ la prima volta che vieni vero Severus?»

 

Narcissa. Riconosco il suo profumo. Ha detto Severus? È la prima volta che mi viene a trovare da quando sono costretta a letto? Non ci voglio credere, stando a quanto dice il medico sono passati più di quattro mesi. In tutto questo tempo ha trovato solo ora la forza di venire?

 

«Non voglio entrare Narcissa. La colpa è mia se è in questo stato.»

«Smettila di dire sciocchezze simili Severus, sappiamo di chi è la colpa anche se non possiamo dimostrarlo.»

 

Lucius. Anche lui è qui. C’è qualcun altro nella stanza, poso sentirlo respirare anche se non saprei dire a chi appartenesse quel respiro pesante. Narcissa mi si avvicina e la sento scostarmi i capelli da davanti al volto, la scuola deve essere finita ed io ho perso l’anno. Vorrei mettermi a piangere ma nessuna lacrima uscirà dai miei occhi e di questo non posso che ringraziare questo maledetto coma.

 

«Francis perché non ti avvicini? Non morde sai?»

 

Francis? Anche Francis è qui? Non mi aspettavo che venisse a trovarmi, non siamo poi così intimi come con Severus e Narcissa. A breve dovrebbe arrivare il dottore. Sono sicura che li caccerà via, non è orario di visite.

 

«Mi dispiace Hope. Dico davvero, non sono riuscito ad arrivare in tempo. Ero li e non ho visto partire nessun incantesimo. Mi dispiace.»

 

Fran non è colpa tua, neanche io sono riuscita a vedere partire l’incantesimo. Amici miei non dovete disperarvi, vi prego. Sorridete, sorridete quando venite qui, fatemi sentire viva e non una malata distesa in un letto di ospedale. Ve ne prego. Lucius, Narcissa vi prego aiutatemi a farlo capire a tutti.

 

 

***

 

 

«Principessa mia.»

 

Non ci posso credere. Non è possibile. Papà? Papà sei davvero tu?

 

«Hope, tesoro, tuo padre è tornato! Avanti Andy avvicinati. Il dottore che la segue dice che lei può sentirci. Vuoi che ti lasci da solo con lei caro? »

 

Non sento arrivare la risposta di mio padre, deve aver annuito. Sento il cigolare della porta e il suo successivo chiudersi a chiave. Ora siamo soli. Papà… papà credevo che tu fossi morto, in tutto questo tempo non ho avuto altro che preoccupazione, papà devi raccontarmi un sacco di cose. Dove sei stato? Come stai? Chi ti ha rapito? Sei riuscito ad ucciderlo? Papà perché non parli?

Mi afferra la mano con entrambe le sue, sono così grandi e calde. Mi è mancato sentirlo vicino a me, mio padre… la mia luce. Qualcosa di umido mi bagna la punta delle dita e il silenzio viene interrotto dai suoi singhiozzi. Prova a parlare ma non afferro una singola parola. Mi sfiora la fronte con la mancina e lo sento abbozzare una piccola risata.

 

«Sei cresciuta tanto bambina mia. I tuoi capelli sono così lunghi ora.»

 

Papà… papà ti prego non piangere, io sono qui. Sono qui posso sentirti. Papà… Desidero toccarti, stringerti la mano per farti capire che non sei solo, non lo sei mai stato. La mamma non ha mai smesso di credere, è stata lei a darmi la forza di non mollare, mi ripeteva sempre he tu saresti venuto a trovarmi ed hai mantenuto la promessa. Papà ti prego, non piangere.

 

«Devo raccontarti un sacco di cose. Ma non ora. Principessa mia non ti lascerò mai più. Mai.»

 

Neanche io papà. Neanche io. Qualcosa di caldo inizia a scendere sulla mia guancia. Una lacrima. Non è di mio padre, non ho sentito cadere nulla, il suo viso è ormai lontano dal mio. È mia. È la mia lacrima. Sono riuscita ad esprimere un’emozione. Papà chiama i dottori, fagli vedere quello che stà succedendo.

La sua mano scende a raccogliere la lacrima in una dolce carezza.

 

«Hope… Tu… »

 

 

***

 

 

«Ehy dormigliona quanto tempo vuoi restare ancora addormentata? Non aspettarti baci da nessuno di noi eh! Ormai i capelli ti coprono tutto il volto! Che ne dici Lucius? Li tagliamo?»

«Francis allontana quella bacchetta dai suoi capelli prima che io ti schianti.»

«Suvvia Lucius stavo scherzando, non ti si può dire niente. Sei cambiato in questi tre anni.»

 

Quanto? Tre anni? Non ci posso credere. Sono tre anni che sono addormentata? Come farò adesso con la scuola? Dovrò faticare il doppio… anzi il triplo per mettermi in pari con i miei compagni, sempre che il Preside acconsenta a farmi rientrare. I miei genitori non mi aggiornano mai sul tempo che scorre, a me sembrano attimi quando invece mi accorgo che sono trascorsi mesi. Non voglio più addormentarmi, non voglio più rimanere segregata a letto.

 

«Lui è tornato a trovarla?»

«Se intendi Baelish, si. Ieri l’ho trovato seduto su una sedia intento a guardarla. Che pena. Francis non permettermi mai di ridurmi in quello stato penoso

 

Sei cambiato Lucius, sento che c’è qualcosa di diverso in te. Non so dire cosa ma so che c’è.

 

 

***

 

 

«Hope, tesoro, ti abbiamo mai raccontato il perché ti abbiamo chiamata così?»

«Non credo mia cara, non hai mai voluto raccontare questa storia a nessuno. Secondo me è perché ti vergogni.»

 

Che bello sentirli bisticciare amorevolmente, che bello sentili punzecchiarsi. Mi sembra di essere li con loro. Non mi hanno mai raccontato la storia del mio nome, ricordo solo che una volta mia zia mi disse che volevano chiamarmi Elisabeth, ma poi optarono per Hope.

 

«Sciocchezze caro, è ora che la nostra bambina sappia la verità. Vedi amore, io e tuo padre ci siamo amati dal primo mento che ci siamo visti. Non sapevo di essermi innamorata fino a che non ci fu quel ballo. Quanto tempo ci hai messo per invitarmi.»

«Oh mi scusi signora se ero un ragazzo impacciato alle prese con la sua cotta adolescenziale.»

«Cotta adolescenziale? Andrew Bennett quando torniamo a casa faremo i conti! Dicevo tesoro… Dopo quel ballo mi accorsi di quanto forte era il mio amore per tuo padre. Ci sposammo qualche anno dopo la fine di Hogwarts. Io volevo assolutamente avere un figlio ma… non riuscivo ad averlo. Per quanto io e tuo padre ci provassimo… non riuscivo mai a… beh… credo tu abbia capito. Avevamo perso le speranze, a nulla erano servite le pozioni di vari medici ma un giorno… qualcosa di diverso mi aveva svegliato la mattina, mi sentivo diversa.  Una madre queste cose se le sente. Tu eri e sei ancora la nostra speranza, la nostra Hope.»

 

 

 

***

 

 

«Ci siamo Hope, stiamo per iniziare il quinto anno ad Hogwarts. Quanto vorrei che tu fossi con me, nessuna delle mie compagne riesce a capirmi.»

 

Narcissa… Narcissa io sono qui con te. Ci sono sempre, puoi venirmi a raccontare tutto quello che vuoi, puoi venire a fare i compiti da me durante le vacanze, puoi fare quello che desideri.

 

«Lascia stare Narcissa, la signorina ha deciso di farci attendere ancora.»

 

Odioso Lucius Malfoy e i suoi toni sarcastici! Come se fosse colpa mia tutto questo! Se solo riuscissi a ricordare… mi manca solo un piccolo pezzo del puzzle per ricostruire tutto. Minus a terra, Remus lo aiuta. Severus che perde i sensi a causa di un incantesimo, io che colpisco James Potter e… qualcosa d’invisibile mi colpisce. Un incantesimo invisibile. Ora ricordo. Ora so cosa è successo quel giorno.

 

«Se fosse per me… ti farei attendere ancora per molto Lucius.»

 

Questa è la mia voce? È così diversa. È delicata e non più squillante come quella di una bambina. Provo ad aprire gli occhi ma sono costretta a richiuderli per la luce abbagliante del sole. Sento due braccia cingermi il collo e due mani stringersi intorno alla mia.

 

«Hope… Hope sei sveglia!»

«Narcissa corri a chiamare un dottore, digli quello che è successo!»

 

Sento Narcissa allontanarsi velocemente dalla stanza lasciandomi sola con Lucius Malfoy. Giro il volto verso di lui e provo a riaprire gli occhi. La sua figura copre la maggior parte della luce così da impedirmi un’immediata e nuova chiusura delle palpebre. È cresciuto. I capelli sono più lunghi di come li ricordavo, gli occhi grigi osservano con attenzione il mio volto e, per un singolo istante, avrei giurato di aver visto un sorriso dolce apparire sulle sue labbra. Non posso che sorridergli, mi è mancato, mi sono mancati tutti.

 

«Buongiorno Miss. Hai dormito parecchio. Quattro anni.»

«Anch’io sono felice di vederti Malfoy.»

 

 

 

 

Angolo Autrice

Bene! Eccomi con un nuovo capitolo di questa storia! Hope è uscita finalmente dal coma dopo quattro anni, il padre è tornato ma a che prezzo? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!

Ho pensato ad un modo per farvi “vedere” i personaggi come li “vedo” io. Quindi, di seguito, vi metterò i link dei volti dei personaggi!

 

Hope Bennett  à https://chivethebrigade.files.wordpress.com/2013/07/cintia-dicker-920-16.jpg

 

Narcissa Black  à http://d2dhmbfc2d3tnr.cloudfront.net/styles/large/s3/articles/amber-heard-jeans-shorts.jpg?itok=ZaYtmp39

 

Lily Evans à http://images5.fanpop.com/image/photos/29300000/Jane-jane-levy-29317584-500-516.jpg

 

Lucius Malfoy à http://imworld.aufeminin.com/story/20150701/emil-andersson-703761_w650.jpg

 

James Potter à https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/76/f7/93/76f793a8d8d8e19a609b5e4db638d41f.jpg

 

Remus Lupin à http://static.tumblr.com/bebf723c10b42d634392c62d436d16d6/chyjruh/6Pwmi8aw6/tumblr_static_tumblr_m7254o150p1qkcmwwo1_500.jpeg

 

Sirius Black à http://www.vokrug.tv/pic/person/1/1/b/b/medium_11bb48e3d4a0c8be6afcd596cf062866.jpeg

 

Peter Minus à http://acritica.uol.com.br/noticias/Mark-Zuckerberg-personagem-milionario-mundo_ACRIMA20101203_0016_13.jpg

 

Severus Piton à http://2.bp.blogspot.com/-wdeEA_UjkcA/ThEyIKQarSI/AAAAAAAAAso/9MFosRHpYng/s1600/Louis-Garrel-shirtless.jpg

 

Leon Baelish à https://41.media.tumblr.com/62f53b104982788d4a7684103afd8dcc/tumblr_mko5xnVckI1s8n7clo1_500.png

 

Francis Lotus à https://cbskearth101.files.wordpress.com/2014/05/461677063.jpg?w=620&h=349&crop=1

 

  
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