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Autore: A_GleekOfHouseStark    28/08/2015    0 recensioni
Il primo settembre del 2009 la cittadina di Rosewood viene scossa dall'omicidio di Alison DiLaurentis, ma nessuno sa che dietro quel delitto si nascondono proprio le sue migliori amiche. Dopo anni di persecuzioni da parte di -A e interrogatori mirati da parte della polizia le quattro ragazze le quali, stanche della situazione, decidono di fuggire da quella città che, giorno dopo giorno, si era trasformata in una prigione, ma purtroppo il loro piano non si conclude come previsto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aria Montgomery, Emily Fields, Hanna Marin, Sorpresa, Spencer Hastings
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice :3
Questa volta le metto in alto: prima di tutto, grazie per aver letto questa storia perché se siete arrivati fin qui vuol dire che un po' di curiosità ve l'ho messa :D poi volevo dirvi che questo epilogo non è assolutamente spoiler, in quanto era già stato scritto tempo fa e io sono ancora alla 5x25 quindi non ho idea se il personaggio che ho scelto come -A combacia o meno con quello della serie. In ogni caso no spoiler!
Grazie ancora per aver letto!
Kisses -A_GleekOfHouseStark



Epilogo
Dopo gli interrogatori, le confessioni vere o mendaci che fossero e i crolli emotivi, il detective Holbrook era finalmente venuto a capo di quel mistero che da anni lo ossessionava. Avrebbe messo la parola fine chiudendo Spencer Hastings in prigione con l'accusa di omicidio e le sue amiche per concorso e favoreggiamento. Solo il processo avrebbe stabilito quanti anni di carcere le ragazze avrebbero scontato, ma era sicuro che la colpevole dell'omicidio e coloro che l'avevano coperta avrebbero visto la luce del sole da dietro le sbarre per parecchi anni e nemmeno il miglior avvocato del mondo poteva impedirlo.
Anche la cittadina di Rosewood era soddisfatta della risoluzione del mistero: alcuni si mostrarono felici per l'incarcerazione delle quattro ragazze, le quali dovevano pagare per ciò che avevano fatto, altri ne furono sorpresi perché non credevano che esse potessero essere in grado di compiere un gesto del genere e altri, come i loro genitori o Toby (l'ex fidanzato di Spencer, i due si erano lasciati da ormai un anno a causa delle continue bugie di quest'ultima) erano entrati in una spirale di negazione e autocommiserazione per non aver mai capito cosa le quattro stessero nascondendo.
Tra i membri della prima categoria si trovava senza ombra di dubbio -A, il loro persecutore che aveva reso una questione personale il vendicare l'assassinio di Alison, usando spesso metodi terribili e spietati. Dopo averle piegate per anni era riuscito a spezzarle definitivamente e anche se questo significava portare a compimento il suo obiettivo primario, aveva perso il proprio giocattolino per consegnarlo alle autorità e non più alla mera giustizia privata.
La sua ultima missione però era stata facile: sapeva che se le avesse consegnate tutte alla polizia, in qualche modo avrebbero lasciato trapelare la verità e così era stato. La Hastings, l'assassina, era dietro le sbarre così come le sue complici. Quelle stronzette gli avevano reso il lavoro facile dopotutto.
Mentre il telegiornale annunciava l'arresto, -A era nel suo covo intento a smantellare il frutto di cinque anni di lavoro e fare i bagagli per sparire dalla circolazione dato che il suo compito era ufficialmente terminato.
Aveva vinto.
In ogni caso avrebbe vinto e lei ne era consapevole da tempo.
Anche le sue vittime lo erano.
Impacchettava quei pochi effetti personali che aveva, distruggeva prove incriminanti e controllava che la fuga fosse organizzata per bene. Tutto con una calma quasi snervante, per godersi al meglio la voce della giornalista che annunciava la fine dei giochi con le quattro stronzette.
 
Le ragazze le avevano addirittura inconsapevolmente fornito un biglietto di sola andata per scappare da Rosewood, poiché ella era a conoscenza del loro piano per andare in Costa Rica e aveva deciso che dopo aver avuto la conferma del loro arresto si sarebbe imbarcata al posto delle sue vittime.
"Alison non era una santa, Aveva fatto del male anche a me ma l’avevo sempre perdonata. Non meritava di morire in quel modo. Nessuno lo merita." pensò mentre spegneva la televisione. Poi, con una certa soddisfazione, gettò una alla volta le felpe nere nel camino, conservando solo quella che stava indossando, e concluse quel tetro falò con il cappotto rosso. Una volta terminato, uscì dal covo e si diresse verso la pista aeroportuale, dove il jet privato degli Hastings la stava aspettando. Una volta arrivata riconobbe subito l’aereo che l’avrebbe portata lontana da quella città che odiava con tutta sé stessa.
“Parte da sola signorina Hastings?” Le domandò l’addetto che si trovava alla base delle scale del jet.
“Purtroppo sì, le mie amiche non verranno.” Rispose lei. Anche spacciarsi per Spencer era risultato più facile del previsto dato che la ragazza non aveva mai avuto occasione di volare su quel jet poiché era stato un recente acquisto di Peter.
“Buon viaggio signorina. Mi saluti i suoi genitori quando tornerà.”
“Lo farò senz'altro.” Mentì lei mentre si avviava verso l’interno del velivolo.
Era piuttosto grande e sembrava abbastanza comodo per poter volare un paio d’ora senza che lei accusasse alcun malessere. Una volta seduta e dato istruzioni per partire definitivamente, la ragazza si tolse finalmente la felpa nera. Era rimasta piacevolmente sorpresa dalle poche domande che le i collaboratori le avevano posto e dal fatto che nessuno l’avesse riconosciuta; d'altronde il suo volto era stato sui giornali e telegiornali per parecchio tempo, vicino alla scritta ricercata per omicidio, quindi aveva temuto che qualcuno potesse collegare il suo viso a quello che i media avevano trasmesso ma nessuno lo aveva fatto.
L’assassina del detective Wilden, la torturatrice delle quattro ragazze più chiacchierate di Rosewood era ancora una volta a piede libero, pronta per la sua ultima fuga.
Mentre decollavano sulle labbra di Cece Drake si dipinse un sorriso rilassato: in Costa Rica nessuno l’avrebbe cercata.
   
 
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