Autrice: Con
questo capitolo viene raccontata la storia antecedente alle vicende
narrate, si
riprende dal discorso tra i detective, Shiho, i due stranieri e Jio per
arrivare a un passato lontano dai ricordi ma celato ancora nei cuori!
Fino ad
una richiesta che viene dal cuore, Buona lettura…
«Susan è
per
caso una sfida?» chiese Conan «No Conan non
è una sfida ma la semplice
costatazione che non sei un bambino come gli altri e questo vale per la
bambina
alle tue spalle» «cosa vorresti da noi?»
chiese Heiji «Nulla ma voglio
raccontarvi una storia» «Continua» disse
Heiji «dovete sapere che il padre di
Jio, come il figlio, è un membro dell’FBI e sono
sulle tracce di quella che
viene chiamata Organizzazione in nero, questa organizzazione conta
moltissime
persone anche di notevole spessore o star del cinema e della tv. Fino a
qualche
tempo fa indagavano su un farmaco l’aptx 4869 un veleno in
grado di
ringiovanire il corpo, mi potreste credere pazza ma ne ho le prove e
sono in
questa stanza» Il sangue dei presenti si ghiacciò
e dato il silenzio la ragazza
continuò a parlare «Shio Miyano e Shinichi
Kudo» ora il clima era gelido gli
sguardi di tutti i presenti erano su Conan e Aì
«Un gruppo di infiltrati è
riuscito ad avere le informazioni generali sul farmaco e
l’ultima persona che
ci aveva lavorato, la scoperta ha fatto ghiacciare il sangue a Jio che
ha
voluto informarci» disse Charles «Vedete il suo
nome in codice era Sherry ma il
suo vero nome, ne sono certa, è Shiho Miyano»
disse Susan guardando di fronte a
lei «Come puoi dirlo?» disse Conan
«perché la conoscevo, l’ho conosciuta
circa
sei anni fa» disse la ragazza poi si rivolse alla bambina dai
capelli ramati
«puoi far credere all’organizzazione che sei morta,
ma non alla tua migliore
amica!» «Vedo che non hai perso le tue capacita
deduttive» disse Aì con il
solito tono freddo.
La ragazza si
chinò in lacrime solo allora la bambina dal cuore di
ghiaccio iniziò a piangere
triste per la morte di quel signore che le era stato come un padre
quando era
in America ma felice per aver rivisto i vecchi amici. Conan era rimasto
sconvolto, solo una volta aveva visto piangere Aì ed era
stato quando gli
confidò che Akemi era sua sorella, quella donna che lui non
era riuscito a
salvare. Aì si stava riprendendo aiutata anche dalla
simpatia di Jio mentre
Susan era stretta a Charles che si asciugava le lacrime quando Heiji riniziò a
parlare: «Scusate se interrompo, tu
Susan hai fatto un altro nome. Quello del mio amico Shinichi,
perché?» «è
strano che tu, uno dei pochi che conosce la sua doppia
identità me lo chieda»
«co-cosa?» «hai capito mi sto riferendo a
Conan Edogawa alias Shinichi Kudo»
«Scusa Susan ma dovresti avere le prove» insistete
Heiji «le ho, Ran mi ha
raccontato che Shinichi si fa vedere raramente dopo
l’incontro a tropical land.
Mi ha raccontato che la prima volta che ritornò Shinichi
trovò Conan che beveva
del Paikal, un liquore che permette di cancellare gli effetti
dell’aptx,
inoltre Ran mi ha raccontato dell’arrivo di Aì una
bambina molto scontrosa e
poi una serie di volte in cui Shinichi ricompariva. Avevo capito che
Aì era Shiho
già al nostro secondo incontro, del resto ha lo stesso
carattere di un tempo.
La chiave che mi mancava me la mandò Jio in un e-mail, la
struttura di un
veleno, l’aptx 4869, che già stavo esaminando con
Charles. Così ho fatto due
più due e ho capito la vera identità di Conan
unita poi a quella bravura di
certo non tipica di un bambino di sette anni»
«Sei brava, devo dirlo, non me lo
aspettavo» il finto bambino sorrise,
un sorriso amaro «Quando ero in aereo mi sono stupito che Ran
si fidasse e ti
raccontasse di Shinichi, di me, poi nei tuoi occhi ho visto una luce
brillare
come a infondere sicurezza e mi sono fidato anche io»
un'altra pausa come a
ripensare a trovare le parole giuste «In casa mia sono sicuro
che c’è ancora
una mia vecchia foto con Ran e i nostri genitori è stata
forse quella che ti ha
spinto a chiederti chi ero?» «Sì, hai
indovinato; sono andata con una scusa dal
dottor Agasa per conoscere meglio la bambina che ero certa di
conoscere. Aì non
mi ha deluso per tutto il tempo che sono stata lì mi
osservava e nei suoi occhi
potevo leggere l’odio lo stesso sguardo che Shiho Miyano mi
lanciò otto anni fa
in America.» «Partendo dalle tue supposizioni sei
riuscita a entrare nel cuore
di tutti noi per capire il rapporto tra me ed Heiji rispetto a quello
che io ho
con gli altri!» «Sì, meriti tutta la tua
fama giovane detective. Come
un’attrice entra nel cuore del personaggio che deve
interpretare io sono
entrata nei vostri. È difficile imparare ad entrare nel
cuore della gente ma
sapevo che come c’ero riuscita anni addietro ci sarei
riuscita anche stavolta
non per cattiveria, per far del male ma per poter capire ed
aiutare» le parole
di Susan risuonarono nella stanza, lei non guardava più
né Conan né i presenti,
guardava nel vuoto portando la mente lontano nel tempo…
FLASH BACK
«Ehi Susan
stai attenta, dietro di te!» urlò un ragazzo alto
circa un metro e settanta dai
capelli neri e gli occhi scuri, indossava una divisa scolastica con
pantaloni,
cravatta e giacca bianchi mentre la camicia era rossa.
«Co-cosa» una ragazza
che stava correndo all’indietro urtò
un’altra ragazza che si stava per sedere
su una panchina nel parco. La ragazza aveva i capelli biondi raccolti
in una
coda che le arrivava a metà schiena gli occhi erano di un
marrone molto chiaro
simile all’ambra ed erano striati di verde; anche lei
indossava la divisa ma
diversamente dal ragazzo portava la gonna, la giacca e il fiocco rossi
mentre
la camicia era bianca. «Scusa non volevo stavo cercando di
non perdere
l’aquilone» disse la ragazza bionda «per
colpa tua ho rovesciato l’acqua sui
fogli, accidenti» le rivolse sprezzante uno sguardo vuoto
pieno d’odio che
traspariva negli occhi azzurri della ragazza circondati da dei ciuffi
color del
rame. «Ti giuro non volevo» continuò a
scusarsi «Erano esercizi di biochimica
ora dovrò ricominciare tutto da capo!»
«Cosa? Biochimica che meraviglia»
«scusa?» «Adoro la chimica è
la mia materia preferita infatti vorrei scegliere proprio
il corso di scienze a scuola» solo dopo aver
ascoltato quel discorso
la ragazza dagli occhi ghiaccio notò la divisa simile alla
sua che la straniera
indossava. «Io mi chiamo Susan De Ginelli e tu
sei?» «Mi chiamo Shiho Miyano»
«Sei giapponese quindi?» «Sì
ma perché?» «ho appena incontrato un
ragazzo che
andava molto di fretta anche lui giapponese credo si chiamasse Hijiromi
Hikaminaru!» «Cosa, quel fannullone di
Hikaminaru!» «fannullone?»
«è un mio
amico, uno dei pochi che sono riuscita a trovare!»
esclamò la ragazza dai
capelli ramati. «capisco, uhm è lui?»
chiese indicando un ragazzo alto circa un
metro e ottanta dai capelli neri spettinati e gli occhi blu cobalto. «Sì
in persona!» «Tornando a noi per scusarti
ti va di farci compagnia insieme al tuo ragazzo?»
«non è il mio ragazzo ma un
mio amico d’infanzia si chiama Charles de Mattei»
«ok» disse e fece spallucce
invitando i due amici a sedersi»
FINE FLASH
BACK
«Ricordo bene
quel giorno, a quanto pare non mi sbagliavo vi siete fidanzati qualche
giorno
prima della mia partenza» «Sì, ora
Aì mi dici cosa successe dopo quel giorno?»
«entrai nell’organizzazione con il nome in codice
di Sherry e ci rimasi fino
alla morte di mia sorella Akemi. Per fuggire presi il farmaco e grazie
anche al
dottor Agasa diventai Aì Haibara, sapevo che il farmaco era
stato somministrato
a Shinichi Kudo che io confermai essere morto. In realtà
sapevo che era
rimpicciolito e andai a cercarlo» «capisco dunque
ora hai una nuova vita e dei
nuovi amici» «di certo ha dimenticato quelli
vecchi» disse Jio spazientito «No
non vi ho mai dimenticato ma ti ricordo che Susan e Charles sono
cambiati
in questi sei anni
a differenza di te
Jio che ho riconosciuto subito!!» la ragazza rivolse uno
sguardo esasperato
all’amico come aveva fatto molte volte negli anni precedenti.
«he-he ora ho
capito perché Susan ha detto che ti ha riconosciuto
subito» Jio sbuffo mentre
gli altri presenti si concessero una risata. «Dimmi Susan
c’è un motivo perché
ci racconti tutto, giusto?» «sì, hai
indovinato Conan, non mi interessava
farvi sapere che ero a conoscenza del vostro
segreto fino a quando non ho trovato il corpo del padre di Jio
giù nella sala
da the» «Hai detto che Riusuke era un agente
dell’FBI ed era sulle tracce
dell’organizzazione?» «No non
direttamente, stava indagando su alcuni
funzionari del governo giapponese, probabilmente erano
all’interno
dell’organizzazione» disse Jio «Capisco
ma come fate a essere sicuri che ci sia
la loro mano?» «ci sono due motivi,
nell’organizzazione c’è un serial killer
che uccide con il cianuro, nel caffè corretto con il brandy,
super alcolico che
gli da il nome. Inoltre al ricevimento era presente Chris Vineyard
alias Vermouth»
disse Susan «Capisco,
come fai a sapere
così tante cose sull’organizzazione?»
chiese poi Heiji «Aiuto l’FBI dopo che è
venuto a conoscenza dell’aptx 4869, Jio ha detto che
conosceva due ragazzi
futuri scienziati e così io e Charles aiutiamo
l’FBI sono ormai tre anni che
cerchiamo e raccogliamo informazioni» disse Susan
«da quando Sherry ha
lasciato, e quindi tradito, l’organizzazione»
finì Charles «Ironia della sorte
non trovate?» chiese Aì «Sì
è proprio uno scherzo del destino!»
Conan però
voleva approfondire quello che era successo nell’ultima ora e
quindi chiese se la
polizia o l’FBI avrebbero mai sospetteranno
dell’organizzazione. Ha
rispondergli fu Jio «La polizia non di certo, l’FBI
forse cercherà nei casi
attualmente aperti ma non credo che troverà una pista sicura
e chiuderà il caso
come Suicidio. Solo se verranno trovate altre prove il caso
verrà riaperto» «Vi
chiedo un solo piacere» disse poi Susan «Conoscete
le persone che si celano
dietro questa organizzazione, non si fermeranno mai. Vi prego aiutateci
a
fermarli» la richiesta era insolita lei una ragazza
all’apparenza semplice e
tranquilla aiutava l’FBI a dare la caccia a pericolosi
criminali e stava
chiedendo l’aiuto a due bambini e un adolescente.
Il primo a
rispondere alla richieste della giovane fu Conan che accettò
e per poi
precisare: «ormai posso definirmi anche io un aiutante
dell’FBI» «lo so piccolo
detective la professoressa Jodie mi ha detto che un giovane e astuto
detective
li stava aiutando e quando Shuichi ti ha consegnato i passaporti i miei
dubbi
si sono dissipati» «Sei in gamba Susan non avrei
mai detto che eri li» «lo so
ero ben nascosta» «Shuichi mi ha detto che sapeva,
cosa sa? Gli hai detto tu
qualcosa?» «no io non gli ho detto niente, non
sapevo ancora nulla di preciso,
ma mi ha detto che un suo amico ti ha visto fare qualcosa che ti
collega a
Shinichi Kudo» Conan capì chi era
quell’amico e non chiese più altro «ma
non
poteva sapere di me» intervene Aì «se ti
dicessi Dai Moroboshi? Oppure Rye?»
«Il fidanzato di Akemi» «Dai Moroboshi
era il nome sottocopertura di Shuichi
Akai» «è colpa sua?» gli occhi
le si spalancarono «Non essere frettolosa, è stato
scoperto e credevano che tua sorella fosse a conoscenza della sua reale
identità» «No non ci credo»
«Sai Aì, ancora oggi Shuichi è
dispiaciuto per
quello che successe, dall’ora si veste unicamente di
Nero» «Akemi…» Aì
Haibara
ora era a conoscenza del perché sua sorella era morta aveva
incolpato Conan
voleva incolpare Shuichi Akai ma non poté, non ce la fece
scoppiò solo a
piangere maledicendo quei corvi del malaugurio.
Il sole
risplendeva su New York e un'altra giornata stava iniziando, come una
fedele amica
la luna portò con se i segreti della notte facendo comparire
su tutti i visi
dei sorrisi.
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Pronta per
ricevere i pomodori ma prima lasciate che vi dica grazie per aver letto
fino a
qui. Ora come annuncia l’ultima frase una pausa dai segreti e
complotti dei MIB
per trascorrere qualche giorno in tranquillità visitando NY
ma anche nella
bella città americana si nascondono ricordi e collegamenti?