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Autore: amelia_6    30/08/2015    1 recensioni
Da una rivisitazione della mia vecchia FF "caso chiuso" ho elaborato questa storia :) spero vi piaccia! I personaggi nuovi sono li stessi ma le novità molte di più!
A Beika arrivano due nuovi studenti e con loro anche molti segreti, chi saranno? Nella storia faranno la loro comparsa vecchi e nuovi amici e nemici in quella che sarà la battaglia decisiva contro l'organizzazione. Conan rivelerà a Ran la sua vera identità? riavrà il suo vecchio corpo?
Vi invito a recensire, accetto anche le critiche! Aggiorno settimanalmente :) Buona lettura a tutti
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: Con questo capitolo viene raccontata la storia antecedente alle vicende narrate, si riprende dal discorso tra i detective, Shiho, i due stranieri e Jio per arrivare a un passato lontano dai ricordi ma celato ancora nei cuori! Fino ad una richiesta che viene dal cuore, Buona lettura…

IL PASSATO BUSSA ALLA PORTA

«Susan è per caso una sfida?» chiese Conan «No Conan non è una sfida ma la semplice costatazione che non sei un bambino come gli altri e questo vale per la bambina alle tue spalle» «cosa vorresti da noi?» chiese Heiji «Nulla ma voglio raccontarvi una storia» «Continua» disse Heiji «dovete sapere che il padre di Jio, come il figlio, è un membro dell’FBI e sono sulle tracce di quella che viene chiamata Organizzazione in nero, questa organizzazione conta moltissime persone anche di notevole spessore o star del cinema e della tv. Fino a qualche tempo fa indagavano su un farmaco l’aptx 4869 un veleno in grado di ringiovanire il corpo, mi potreste credere pazza ma ne ho le prove e sono in questa stanza» Il sangue dei presenti si ghiacciò e dato il silenzio la ragazza continuò a parlare «Shio Miyano e Shinichi Kudo» ora il clima era gelido gli sguardi di tutti i presenti erano su Conan e Aì «Un gruppo di infiltrati è riuscito ad avere le informazioni generali sul farmaco e l’ultima persona che ci aveva lavorato, la scoperta ha fatto ghiacciare il sangue a Jio che ha voluto informarci» disse Charles «Vedete il suo nome in codice era Sherry ma il suo vero nome, ne sono certa, è Shiho Miyano» disse Susan guardando di fronte a lei «Come puoi dirlo?» disse Conan «perché la conoscevo, l’ho conosciuta circa sei anni fa» disse la ragazza poi si rivolse alla bambina dai capelli ramati «puoi far credere all’organizzazione che sei morta, ma non alla tua migliore amica!» «Vedo che non hai perso le tue capacita deduttive» disse Aì con il solito tono freddo.

La ragazza si chinò in lacrime solo allora la bambina dal cuore di ghiaccio iniziò a piangere triste per la morte di quel signore che le era stato come un padre quando era in America ma felice per aver rivisto i vecchi amici. Conan era rimasto sconvolto, solo una volta aveva visto piangere Aì ed era stato quando gli confidò che Akemi era sua sorella, quella donna che lui non era riuscito a salvare. Aì si stava riprendendo aiutata anche dalla simpatia di Jio mentre Susan era stretta a Charles che si asciugava le lacrime quando Heiji  riniziò a parlare: «Scusate se interrompo, tu Susan hai fatto un altro nome. Quello del mio amico Shinichi, perché?» «è strano che tu, uno dei pochi che conosce la sua doppia identità me lo chieda» «co-cosa?» «hai capito mi sto riferendo a Conan Edogawa alias Shinichi Kudo» «Scusa Susan ma dovresti avere le prove» insistete Heiji «le ho, Ran mi ha raccontato che Shinichi si fa vedere raramente dopo l’incontro a tropical land. Mi ha raccontato che la prima volta che ritornò Shinichi trovò Conan che beveva del Paikal, un liquore che permette di cancellare gli effetti dell’aptx, inoltre Ran mi ha raccontato dell’arrivo di Aì una bambina molto scontrosa e poi una serie di volte in cui Shinichi ricompariva. Avevo capito che Aì era Shiho già al nostro secondo incontro, del resto ha lo stesso carattere di un tempo. La chiave che mi mancava me la mandò Jio in un e-mail, la struttura di un veleno, l’aptx 4869, che già stavo esaminando con Charles. Così ho fatto due più due e ho capito la vera identità di Conan unita poi a quella bravura di certo non tipica di un bambino di sette anni»  «Sei brava, devo dirlo, non me lo aspettavo» il finto bambino sorrise, un sorriso amaro «Quando ero in aereo mi sono stupito che Ran si fidasse e ti raccontasse di Shinichi, di me, poi nei tuoi occhi ho visto una luce brillare come a infondere sicurezza e mi sono fidato anche io» un'altra pausa come a ripensare a trovare le parole giuste «In casa mia sono sicuro che c’è ancora una mia vecchia foto con Ran e i nostri genitori è stata forse quella che ti ha spinto a chiederti chi ero?» «Sì, hai indovinato; sono andata con una scusa dal dottor Agasa per conoscere meglio la bambina che ero certa di conoscere. Aì non mi ha deluso per tutto il tempo che sono stata lì mi osservava e nei suoi occhi potevo leggere l’odio lo stesso sguardo che Shiho Miyano mi lanciò otto anni fa in America.» «Partendo dalle tue supposizioni sei riuscita a entrare nel cuore di tutti noi per capire il rapporto tra me ed Heiji rispetto a quello che io ho con gli altri!» «Sì, meriti tutta la tua fama giovane detective. Come un’attrice entra nel cuore del personaggio che deve interpretare io sono entrata nei vostri. È difficile imparare ad entrare nel cuore della gente ma sapevo che come c’ero riuscita anni addietro ci sarei riuscita anche stavolta non per cattiveria, per far del male ma per poter capire ed aiutare» le parole di Susan risuonarono nella stanza, lei non guardava più né Conan né i presenti, guardava nel vuoto portando la mente lontano nel tempo…

FLASH BACK

«Ehi Susan stai attenta, dietro di te!» urlò un ragazzo alto circa un metro e settanta dai capelli neri e gli occhi scuri, indossava una divisa scolastica con pantaloni, cravatta e giacca bianchi mentre la camicia era rossa. «Co-cosa» una ragazza che stava correndo all’indietro urtò un’altra ragazza che si stava per sedere su una panchina nel parco. La ragazza aveva i capelli biondi raccolti in una coda che le arrivava a metà schiena gli occhi erano di un marrone molto chiaro simile all’ambra ed erano striati di verde; anche lei indossava la divisa ma diversamente dal ragazzo portava la gonna, la giacca e il fiocco rossi mentre la camicia era bianca. «Scusa non volevo stavo cercando di non perdere l’aquilone» disse la ragazza bionda «per colpa tua ho rovesciato l’acqua sui fogli, accidenti» le rivolse sprezzante uno sguardo vuoto pieno d’odio che traspariva negli occhi azzurri della ragazza circondati da dei ciuffi color del rame. «Ti giuro non volevo» continuò a scusarsi «Erano esercizi di biochimica ora dovrò ricominciare tutto da capo!» «Cosa? Biochimica che meraviglia» «scusa?» «Adoro la chimica è la mia materia preferita infatti vorrei scegliere proprio il corso di scienze a scuola» solo dopo aver ascoltato quel discorso la ragazza dagli occhi ghiaccio notò la divisa simile alla sua che la straniera indossava. «Io mi chiamo Susan De Ginelli e tu sei?» «Mi chiamo Shiho Miyano» «Sei giapponese quindi?» «Sì ma perché?» «ho appena incontrato un ragazzo che andava molto di fretta anche lui giapponese credo si chiamasse Hijiromi Hikaminaru!» «Cosa, quel fannullone di Hikaminaru!» «fannullone?» «è un mio amico, uno dei pochi che sono riuscita a trovare!» esclamò la ragazza dai capelli ramati. «capisco, uhm è lui?» chiese indicando un ragazzo alto circa un metro e ottanta dai capelli neri spettinati e gli occhi blu cobalto.  «Sì in persona!» «Tornando a noi per scusarti ti va di farci compagnia insieme al tuo ragazzo?» «non è il mio ragazzo ma un mio amico d’infanzia si chiama Charles de Mattei» «ok» disse e fece spallucce invitando i due amici a sedersi»

FINE FLASH BACK

«Ricordo bene quel giorno, a quanto pare non mi sbagliavo vi siete fidanzati qualche giorno prima della mia partenza» «Sì, ora Aì mi dici cosa successe dopo quel giorno?» «entrai nell’organizzazione con il nome in codice di Sherry e ci rimasi fino alla morte di mia sorella Akemi. Per fuggire presi il farmaco e grazie anche al dottor Agasa diventai Aì Haibara, sapevo che il farmaco era stato somministrato a Shinichi Kudo che io confermai essere morto. In realtà sapevo che era rimpicciolito e andai a cercarlo» «capisco dunque ora hai una nuova vita e dei nuovi amici» «di certo ha dimenticato quelli vecchi» disse Jio spazientito «No non vi ho mai dimenticato ma ti ricordo che Susan e Charles sono cambiati in  questi sei anni a differenza di te Jio che ho riconosciuto subito!!» la ragazza rivolse uno sguardo esasperato all’amico come aveva fatto molte volte negli anni precedenti. «he-he ora ho capito perché Susan ha detto che ti ha riconosciuto subito» Jio sbuffo mentre gli altri presenti si concessero una risata. «Dimmi Susan c’è un motivo perché ci racconti tutto, giusto?» «sì, hai indovinato Conan, non mi interessava  farvi sapere che ero a conoscenza del vostro segreto fino a quando non ho trovato il corpo del padre di Jio giù nella sala da the» «Hai detto che Riusuke era un agente dell’FBI ed era sulle tracce dell’organizzazione?» «No non direttamente, stava indagando su alcuni funzionari del governo giapponese, probabilmente erano all’interno dell’organizzazione» disse Jio «Capisco ma come fate a essere sicuri che ci sia la loro mano?» «ci sono due motivi, nell’organizzazione c’è un serial killer che uccide con il cianuro, nel caffè corretto con il brandy, super alcolico che gli da il nome. Inoltre al ricevimento era presente Chris Vineyard alias Vermouth» disse Susan  «Capisco, come fai a sapere così tante cose sull’organizzazione?» chiese poi Heiji «Aiuto l’FBI dopo che è venuto a conoscenza dell’aptx 4869, Jio ha detto che conosceva due ragazzi futuri scienziati e così io e Charles aiutiamo l’FBI sono ormai tre anni che cerchiamo e raccogliamo informazioni» disse Susan «da quando Sherry ha lasciato, e quindi tradito, l’organizzazione» finì Charles «Ironia della sorte non trovate?» chiese Aì «Sì è proprio uno scherzo del destino!»

Conan però voleva approfondire quello che era successo nell’ultima ora e quindi chiese se la polizia o l’FBI avrebbero mai sospetteranno dell’organizzazione. Ha rispondergli fu Jio «La polizia non di certo, l’FBI forse cercherà nei casi attualmente aperti ma non credo che troverà una pista sicura e chiuderà il caso come Suicidio. Solo se verranno trovate altre prove il caso verrà riaperto» «Vi chiedo un solo piacere» disse poi Susan «Conoscete le persone che si celano dietro questa organizzazione, non si fermeranno mai. Vi prego aiutateci a fermarli» la richiesta era insolita lei una ragazza all’apparenza semplice e tranquilla aiutava l’FBI a dare la caccia a pericolosi criminali e stava chiedendo l’aiuto a due bambini e un adolescente.

Il primo a rispondere alla richieste della giovane fu Conan che accettò e per poi precisare: «ormai posso definirmi anche io un aiutante dell’FBI» «lo so piccolo detective la professoressa Jodie mi ha detto che un giovane e astuto detective li stava aiutando e quando Shuichi ti ha consegnato i passaporti i miei dubbi si sono dissipati» «Sei in gamba Susan non avrei mai detto che eri li» «lo so ero ben nascosta» «Shuichi mi ha detto che sapeva, cosa sa? Gli hai detto tu qualcosa?» «no io non gli ho detto niente, non sapevo ancora nulla di preciso, ma mi ha detto che un suo amico ti ha visto fare qualcosa che ti collega a Shinichi Kudo» Conan capì chi era quell’amico e non chiese più altro «ma non poteva sapere di me» intervene Aì «se ti dicessi Dai Moroboshi? Oppure Rye?» «Il fidanzato di Akemi» «Dai Moroboshi era il nome sottocopertura di Shuichi Akai» «è colpa sua?» gli occhi le si spalancarono «Non essere frettolosa, è stato scoperto e credevano che tua sorella fosse a conoscenza della sua reale identità» «No non ci credo» «Sai Aì, ancora oggi Shuichi è dispiaciuto per quello che successe, dall’ora si veste unicamente di Nero» «Akemi…» Aì Haibara ora era a conoscenza del perché sua sorella era morta aveva incolpato Conan voleva incolpare Shuichi Akai ma non poté, non ce la fece scoppiò solo a piangere maledicendo quei corvi del malaugurio.

Il sole risplendeva su New York e un'altra giornata stava iniziando, come una fedele amica la luna portò con se i segreti della notte facendo comparire su tutti i visi dei sorrisi.

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Pronta per ricevere i pomodori ma prima lasciate che vi dica grazie per aver letto fino a qui. Ora come annuncia l’ultima frase una pausa dai segreti e complotti dei MIB per trascorrere qualche giorno in tranquillità visitando NY ma anche nella bella città americana si nascondono ricordi e collegamenti?

  
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