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Autore: Iwazaru    13/09/2015    3 recensioni
Alexis è una ragazza con un passato difficile;
Un giorno comincia una corrispondenza via e-mail con un uomo di cui sa poco e nulla.
...ancora non lo sa, ma sarà l'inizio del completo stravolgimento della sua vita. Troverà una cosa preziosa, la perderà oppure andrà incontro ad un happy ending?
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Los Angeles, 29 Giugno 2012


In questi mesi le cose sono state difficili e un po' deliranti. Essere incinta è più complicato di quanto avessi mai creduto. Mi fa male tutto e il mio umore è sempre lunatico. Abbiamo cambiato casa. Jared ha trasformato casa sua in un laboratorio per un progetto chiamato VyRt.
Ed io per assurdo non ho ancora avuto modo di fare spese per il piccoletto in arrivo.
Siamo tutti su di giri, il primo bambino della famiglia. Io mi sento così strana all'idea di stare costruendo qualcosa di simile con Jared.
Mi sembra ieri che ci scambiavamo delle e-mail senza sapere nulla l'uno dell'altra.
La nostra casa sulle colline è splendida. Stanze ampie e luminose, il camino, la piscina. Ha due piani e la cameretta di Lucas ha solo le pareti decorate per lui. Non ho nemmeno comprato il lettino. 
Cosa che farò oggi con la mia amica Chris.
Sono comodamente seduta sul sedile del passeggero mentre lei guida verso il più grande negozio per bambini. Jared sa bene che spenderò parecchio, tutto dovrà essere pronto per l'arrivo del nostro bambino. Sono fin troppo 'in ritardo'.
Sono sempre persa nei miei pensieri in questo periodo. Pensavo che tutto sarebbe stato complicato e difficile. Invece tutto quello che ci eravamo prefissati, lo abbiamo fatto senza nessun dramma. Certo è stato faticoso, ci ha preso molte energie, ma allo stesso tempo ci ha dato molto…
Ancora mi devo abituare ad una cosa del genere.
Sua madre, Constance, era sempre presente nei momenti in cui quasi inconsciamente ne avevo bisogno. 
Io e Jared abbiamo litigato molto negli ultimi mesi, c'era bisogno di sua madre a spiegargli che era normale che il mio umore fosse così nettamente fuori toni.

Chris parcheggia e io ritorno alla realtà, con non poca fatica esco dalla sua auto e per la milionesima volta le 'rinfaccio'…
«Potevamo prendere la mia»
«Lo sai che quel transatlantico che vi siete presi, io non lo guido» borbotta lei chiudendo l'auto per poi guardarmi e sorridere.
«Che c'è?» le chiedo curiosa.
«Nulla, è bello vederti con il pancione. Ma allo stesso tempo è strano, eri così magra»
Vero, la mia linea probabilmente faticherà a tornare. Ma non mi importa in questo momento.
«Ci penserò a tempo debito. Adesso spendiamo un po' di soldi» sono emozionata perché saranno cose che faranno parte della nostra storia e della storia del nostro bambino.
Prendiamo due carrelli, convinte che li riempiremo e di fatti curiosiamo fin da subito in ogni angolo del negozio.
«Allora, prima di tutto, voglio scegliere la cameretta per lui»
Chris sorride «Colore?»
«Mh, bianca, le pareti sono celesti e l'altro giorno Jared ci ha messo quelle strisce di carta da parati con gli orsetti»
Chris mi guarda tra il divertito e lo stranito «Jared e gli orsetti» dice ridendo.
In effetti, vista da fuori, dal suo punto di vista in cui Jared è sempre stato un sex symbol, un ragazzaccio per un po' di tempo, deve essere strano pensarlo come papà che ha a che fare con degli orsetti. Invece, ogni volta che io lo guardo, penso a come sarà vederlo fare il padre, mi sciolgo completamente.
Scegliere la cameretta non è cosa facile, ma dopo averne viste fin troppe, mi decido. Chris mi guarda quasi per volermi ringraziare.
Non manca molto alla nascita di Lucas e non voglio che le cose vengano lasciate al caso. La signorina mi spiega che la consegna verrà fatta in una data che concorderò al momento del pagamento e che posso continuare il mio shopping.
Nelle successive due ore, riempiamo i carrelli di vestitini, tutine, scarpine, pupazzi, ciucci, biberon e qualunque altra cosa che mi possa servire. Forse perché è il primo figlio, ma voglio che abbia tutto.
Non nominerò le cifre del conto, perché se solo Jared potesse vedere, mi porterebbe via la carta di credito! 
Tornando a casa, lo sento scalciare, sento che come me, è contento. È normale, giusto? Perdersi un po' a ragionare su come siano andate le cose. Su come io e il mio amico di penna ci siamo incontrati ed è risultato essere un artista famoso. Ripensare a tutte le nostre vicende mi fa sorridere, perché ora siamo arrivati a questo. A costruire una famiglia, anche se involontariamente.

Io e Chris entriamo in casa e andiamo al piano di sopra per lasciare tutti i sacchetti in camera di Lucas.
«Non vedo l'ora che arrivi la cameretta, poter preparare tutto…»
Lei sorride e mi affianca «Sarà una bella cameretta e poi, hai una baby sitter gratis proprio qui» miagola lei. Le do una leggera spallata e sospiro.
«Credo di aver bisogno di riposare, è stata una mattinata piena»
«Certo, ci aggiorniamo più tardi?»
«Come sempre, ti chiamo»

Sento la sua mano che mi accarezza i capelli e lentamente apro gli occhi.
«Quanto ho dormito?»
«Qualche ora, avete fatto spese folli tu e Chris, mh?»
Sorrido, il suo sguardo non è di rimprovero, ma è quello di qualcuno che 'tanto lo sapeva' come sarebbe andata a finire.
«Non troppo folli, non abbiamo nulla per un bambino, quindi ci serve tutto» 
Lui sorride e si sporge per baciarmi «Che tutto sia, allora»
Da quando ha capito come rendermi, mi sento tremendamente coccolata ed amata. Ho tra le mani un uomo magnifico e non solamente per il suo aspetto fisico. Una testa dura che però mi ama, lo vedo nei suoi occhi e nei suoi gesti. L'unica cosa che posso fare guardandolo, è sorridere.
«Chris si è già offerta come baby sitter» 
«Non avevo dubbi, questo bambino sarà un po' di tutti a quanto pare»
«Il che è fantastico, avrà tante persone che lo amano»
Mi accarezza il viso e mi sorride «Merito tuo»
«Mh, merito nostro»
«Vuoi fare qualcosa oggi pomeriggio?» mi domanda mentre continua ad accarezzarmi i capelli ed il viso, mi guarda con quegli occhi così intensi che saprei io cosa vorrei fare. Ma non è assolutamente il caso.
«Non saprei, usciamo a fare una passeggiata da qualche parte?»
«Ce la fai? Hai messo su un bel pancione»
«Ehi!» gli tiro un pizzicotto sul braccio e lui lo ritrae ridendo.
«Scusa, scusa, allora passeggiata sia, ma prima vieni a mangiare»
Scendo dal letto che mi sento una mongolfiera, ma non ho aria dentro di me, ma un piccolo Leto che è pronto a conoscere il mondo.
Scendo lentamente le scale e raggiungo la nostra cucina, Jared ha cucinato, mi chiedo come sia possibile che nulla sia andato a fuoco. Mi siedo e lo guardo. È di spalle, intento a finire ciò che ha preparato. Ed io penso solamente a quanto vorrei che quelle spalle fossero sempre lì, ogni mattina.
Si gira e mi porge un piatto in effetti niente male. Persino Lucas pare gradire.
Ridiamo, chiacchieriamo e mangiamo. La nostra complicità è qualcosa che adoro. Non so come abbiamo fatto ad ottenerla, ma non temo né mi vergogno quando sono con quest'uomo.
«La signorina è soddisfatta?» mi domanda divertito.
«Certo, siamo sazi e pieni di energie» 
«Allora decidiamo dove andare, sulla spiaggia?»
«Perché no, mi piace il profumo del mare e la sabbia tra le dita»
Lui riordina mentre io mi vado a preparare. È un'operazione piuttosto lunga, ma alla fin fine ce la faccio. Infilare le scarpe è per lo più complicato, con questo carico da novanta che mi copre i piedi e rende ogni movimento difficile.
Jared prende le chiavi dell'auto e succede tutto in un attimo.
«Ah…Jared! Si sono rotte le acque» dico piuttosto spaventata ed emozionata allo stesso tempo.
Quei suoi occhi blu si spalancano diventando ancora più grandi se possibile. Corre al piano di sopra a prendere la borsa che avevamo preparato per l'ospedale e poi mi aiuta a raggiungere la macchina.
Io sento solo forti dolori e la voglia di urlare.
Avere un bambino è splendido, ma diamine se è doloroso!
Jared guida come un pazzo per raggiungere l'ospedale e nel frattempo mi dice di respirare, io vorrei solamente mandarlo al diavolo. In questo momento respirare è la cosa più difficile al mondo! L'ospedale sembra lontano mille miglia mentre mi tengo le mani sulla pancia e a malincuore seguo il consiglio di Jared: respiro.
Arrivati in ospedale mi aiuta ad entrare mentre mi contorco per non cedere al dolore. 
«Sta per partorire»
L'infermiera sorride «Lo vediamo signore, si calmi, lasci fare a noi…»
Sorrido per un secondo, vedendo Jared estremamente smarrito a quelle parole dell'infermiera. Gli stringo la mano e vengo portata in sala parto.

            ***

Il suo amore, l'ho sempre sentito, percepito. Mi ha sempre fatta sentire viva. Alle volte mi ha spaventato, perché le mie paure erano troppe, eppure lui le ha prese a due mani e le ha dissolte.
Jared non è un uomo da mille parole in questo genere di cose. È un uomo di sguardi, carezze, gesti. Ed io mi sono sempre sentita amata da lui… Vorrei tanto che lo sapesse.
Lo guardo stringere il nostro bambino con forza e delicatezza. Un piccolo batuffolo rosa che ha bisogno di tutte le sue attenzioni.
Sua madre, suo fratello, Tomo, Vicky e Christine, sono tutti lì per lui, per loro.
Vorrei potergli dire che non sarà facile, ma che avrà mille gioie da Lucas. Che dovrà farsi aiutare, che dovrà essere paziente. Dovrà essere forte.
Ma io lo so, quanto è forte il mio Jared. Un uomo pieno di risorse.
Sua madre lo abbraccia, lo stringe forte. Jared è stato un bambino amato, un uomo amato. Ha avuto così tanto amore nella sua vita, sono certa che sarà un padre magnifico. Sbaglierà, litigheranno, forse si odieranno alle volte, ma saranno uniti.
Vedere quei suoi occhi grandi e profondi, rivolti al nostro bambino, mentre le lacrime gli rigano il viso…è la cosa peggiore che potessi vedere in questo giorno.
Il piccolo Lucas Lee Leto, pesa 3,5kg, ha dei vispi occhioni e qualche capello chiaro. Ha sofferto durante il parto e ora, pulito e con il suo vestitino, avvolto in una coperta azzurra, viene stretto dal calore del suo papà. Jared lo stringe al petto, accarezza la sua schiena e Lucas emette piccoli versetti.
Chris, vicino a lui, piange.
Costance sembra dilaniata dall'impotenza di fare qualcosa, qualsiasi cosa per suo figlio. Persino Shannon ha gli occhi lucidi.
Vorrei dirti amore mio, che il dolore passerà. Che finirà in un angolo di te, permettendoti di ridere ancora, di vivere ancora, di amare di nuovo. Che vedere crescere Lucas, ti strapperà più sorrisi che lacrime.
Ed io, veglierò su di voi ogni istante. I miei occhi saranno sempre rivolti ai miei due ragazzi. Che so, che verranno a trovarmi, mi porteranno fiori, pensieri e lacrime. Ma io avrò nel cuore i sorrisi del tempo che voi vivrete insieme.
Sarò accanto a voi, accanto a te Jared. Trai forza dal mio ricordo e dal ricordo del nostro amore. Lucas è il frutto del nostro amore. Non allontanarlo mai da te solo perché a volte guardarlo potrebbe essere doloroso.
Perché c'è voluto meno di un secondo per decidere. 
«Salvate il mio bambino»
Non avrei mai potuto vivere una vita intera, consapevole che nostro figlio non esistesse più.
Ecco, quello che volevo vedere, tra le lacrime, Jared guarda Lucas e gli sorride.
Ora so, che andrà tutto bene…
   
 
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