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Autore: Jashin99    13/09/2015    0 recensioni
Salve, questa è la mia prima fanfiction, quindi non so se vi piacerà (chissà quante volte avrete letto questa frase); l'ho fatta sull'Aka perché le loro storie mi hanno sempre divertito, e ci ho aggiunto una trama in stile "Notte da Leoni", quindi ne è ovviamente venuto fuori un... deciderete voi se una schifezza o un'opera d'arte, uhm!
Ps: ci ho messo qualche personaggio di One Piece come "sfondo"
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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EPILOGO

Boschi di Konoha...

Il cerbiatto mangiò un filo d'erba, tranquillo.

All'improvviso sollevò la testa, guardandosi intorno: gli era sembrato di sentore un rumore in lontananza.

Non successe nulla.

Tornò a mangiare.

Prese in bocca un altro filo.

TUUUUUUUUUUUUUM

Un suono fortissimo riecheggiò nell'aria.

Per la sorpresa al cerbiatto il boccone andò di traverso.

Iniziò a tossire e a dimenarsi.

Dopo poco, stramazzò a terra, morto.

Rifugio semidistrutto dell'Aka...

La causa di quel rumore erano il maxi impianto stereo che Sasori stava collegando.

Kisame si sturò le orecchie: -Ahi! Sasori! Stai più attento con quel coso!-.

Sasori si girò, col viso frastornato: -COSA?-.

-HO DETTO...- Kisame sbuffò: -...NON IMPORTA!-.

All'interno, gli altri erano impegnati a pulire il salone e spostare le macerie dalla cucina.

Deidara buttò a terra la scopa: -Sono stufo! Non dovevamo fare una festa?!-.

Pain lo fulminò con lo sguardo: -NO CHE NON DOBBIAMO!-.

-In realtà...- Tobi prese dalla tunica un registratore. L'accese.

La voce registrata del dio disse: -Un'altra festa!!!!! Evviva!!!!-.

Pain trapassò il registratore con un ricettore: -Ero fatto!-.

-Sì, per fare una festa!- Replicò Deidei: -Dopo tutti i casini di questi giorni ci vuole! Ma tu sei così noioso...-.

Gli altri membri dell'Aka annuirono e lasciarono le loro scope.

-Tra l'altro...- Continuò il nukenin della Roccia: -...Sasori e Kisame stanno già attivando le casse!-.

Pain divenne rosso e iniziò a fumare dalle orecchie: -Ho detto no!-.

Gli altri gli si avvicinarono minacciosi, ingigantendosi: -Ah sì????-.

Pain divenne piccolo piccolo: -Ehm... cioè...-.

Tornarono a dimensioni normali.

-Uffa!- Borbottò Pain: -Va bene! Ma se poi venite drogati un'altra volta non venite a piangere da me!-.

-Evvai!- Gioirono gli altri.

Un'ora dopo...

TUM TUM TUM TUTUTUM TUM TUTUTUTUTUM

Nel salotto Kisame si dimenava come se stesse glorificando il dio Bacco. [Ehi! Chi è questo Bacco? IO SONO L'UNICO DIO!! Nd. Pain] [Semmai glorifichiamo il grande Jashin! Nd. Hidan] [Vuoi sfidarmi?!?!? Nd. Pain] [Anche ora, dio da strapazzo!!! Nd. Hidan]

E che noiosi che siete! In breve, Kisa stava cercando di ballare seguendo il ritmo, ma i risultati non erano dei migliori...

L'uomo-pesce, sculettando qua e là, disse a Itachi: -Ita-kun! Vieni qui anche tu!-.

Itachi, seduto a bordo pista, scosse la testa: -Il ballo non fa per me...-. [E neanche per te... Nd. Itachi]

Ma non ci furono ragioni, e Kisame, afferrato il compagno per il braccio, lo trascinò al centro del salone e iniziò a ballare il tango con lui.

-Kisame! Smettila!- Protestò Itachi: -E poi non nemmeno un tango!-.

Kisame fischiò. Samehada si avvicinò alla postazione deejay. Spense la musica, vomitò un vecchio giradischi, con il muso sistemò il punteruolo e lo fece partire. Nell'aria si diffuse musica da tango.

-Adesso sì!- Disse Kisame, e riprese a ballare(?).

Nel terrazzo del primo piano, Konan ammirava la luna in cielo.

-Sembra carta...- Disse.

Qualcuno la prese per le spalle.

Konan sussultò e si girò.

-Oh, sei solo tu, Pain.- Si rilassò la donna.

-Solo io?- Ripeté Pain: -Un dio sexy e potente come il sottoscritto non ti basta?-.

Konan scoppiò a ridere: -Ahahah! Pain...-.

Deva la lasciò andare. Si fece triste: -Dev'essere stata dura...-.

Konan lo guardò, perplessa: -Che cosa?-.

-Diventare Hidan, intendo.- Spiegò Pain: -Mi dispiace, Konan. È colpa mia. Se fossi rimasto sobrio...-.

Konan lo zittì mettendogli un dito alla bocca: -Shhh! Non importa! E poi, non è stato così male...-.

Pain sgranò gli occhi: -Stai scherzando?-.

Konan sorrise, divertita: -Certo che scherzo! Mi è mancato poter far di nuovo questo...- lo prese per le guance e lo baciò.

Pain ridacchiò: -Ho avuto un'idea...-.

Prese Konan in braccio.

Konan lo guardò stupita: -Che stai...?-.

Lui le fece l'occhiolino: -Perché non andiamo in camera nostra (miracolosamente intatta) e così mi dici tutto quello che ti è mancato?-.

Konan lo baciò di nuovo: -Mi sembra un'ottima idea... Ma prima...- scese da Pain: -...sarà meglio che tu renda la stanza accogliente...-.

Pain rise: -Oh-oh! Ho capito... aspettami qui!- e corse via, diretto in camera sua.

Konan lo guardò entrare in casa e tornò a fissare la luna.

Poco dopo, la voce di Pain la richiamò: -Konan! Puoi venire!-.

-Arrivo!- Urlò lei.

Abbassò lo sguardo. Con la carta, modellò una falce a tre punte.

Sorrise.

-Dai! Non riesco ad aspettare ancora!- Gridò Pain.

La falce si scompose in tanti fogliettini che entrarono nella manica della donna.

-Sto arrivando!!- E raggiunse Pain.

Nell'armeria...

-Puh!- Hidan sputò sulla falce. Prese un pezzetto di stoffa e iniziò a strofinarlo sulle tre lame.

-Mmm... il sangue incrostato non viene proprio via...- Borbottò Hidan.

-Ehi, jashinista!- Disse Deidara nel corridoio: -Muoviti! Dobbiamo fare uno scherzo a Zetsu!-.

-E aspetta!- Sbraitò Hidan: -Devo pulire la mia falce!-.

-Ma se non la pulisci mai!-.

-Cazzi miei!-.

-E muovi il culo!!!!-.

-Uffa!- Hidan fece per depositare la falce, ma il suo occhio cadde su un pezzo di carta vicino a lui.

-Uhm...- Hidan allungò il braccio verso il foglietto. Strinse il pugno.

Il foglietto si alzò da terra.

-Cazzo, muoviti!- Urlava Deidara.

Hidan ghignò. Muovendo le dita, trasformò il pezzetto di carta in un aeroplanino. Con un brusco movimento del braccio, lo fece volare oltre la porta dell'armeria.

Pochi secondi dopo, Deidara gridò: -Ahia! L'occhio! Chi è stato?!?!?-.

-Eheh!- Soddisfatto, Hidan sputò di nuovo sulla falce e ricominciò a strofinare.

Nel giardino...

Zetsu passeggiava tranquillo, diretto nella serra: era riuscito a rimorchiare una rosa che gli aveva dato appuntamento lì, come diceva lui, o che stava organizzando il suo omicidio, come sosteneva Hidan.

Quando era quasi arrivato, dal cielo piombò qualcosa, che si schiantò davanti a lui.

Zetsu, per la sorpresa, indietreggiò.

-Sasori!- Esclamò quando si rese conto dell'identità dell'oggetto: -Che stai...?-.

Sasori rotolò sul fianco. Mezzo secondo dopo, Kakuzu atterrò proprio dove si era schiantato il compagno.

-Urr!- Esclamò: -Dannato Sasori! Voglio i miei soldi!!!-.

Sasori gli diede un calcio lì.

-Ah!!- Kakuzu si piegò in avanti, reggendoseli: -Bastardo!-.

Sasori gli puntò contro il dito: -Io non ti devo niente!-.

-Umm...-Zetsu si accovacciò e passò in mezzo ai due: -Non mi interessa! E ora sciò! Ho un appuntamento!-.

Prese la maniglia della porta e la girò. Subito dei tentacoli di lignina lo afferrarono per le gambe.

Zetsu si guardò i piedi: -Porca puttana, Hidan aveva ragioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!- fu trascinato dentro.

Sasori e Kakuzu si guardarono. L'istante successivo, altri due tentacoli li presero ai fianchi.

-Brutto coyone!- Urlò Kakuzu: -Pensi che assoldare una pianta assassina possa fermarmi?!?!-.

Sasori lo fissò: -Tu sei malato.-.

I tentacoli si ritrassero, portando i due nukenin con loro.

Un'ora dopo, ospedale di Konoha...

-VI HO DETTO CHE STO BENE!- Tsunade si staccò le flebo dal braccio.

Spaventata, Shizune indietreggiò: -Si calmi! La prego! Sa bene che è rinvenuta da poco dopo lo scontro con Itachi!-.

Tsunade strinse i pugni: -Itachi! Non nominarlo! LO FACCIO A PEZZI!- si alzò e fece per andarsene, ma un paio di medici la agguantarono per le braccia e la legarono al lettino.

-LASCIATEMI, PEZZI DI...- I medici le diedero un sedativo e Tsunade si riaddormentò.

Nell'altra stanza Kakashi sospirò: -Per lo meno sta bene...-.

Improvvisamente, entrò un trafelato Aoba: -Maestro Kakashi! Deve venire a vedere!-.

-Che co...- Kakashi non finì la frase che Aoba già l'aveva portato fuori.

Kakashi, scombussolato, scosse la testa: -Ma che diamine...-.

Aoba indicò il cielo: -Lassù! La luna!-.

Kakashi sollevò la testa: -Oh, questo non va bene...-.

Villaggio della Sabbia...

TUNF

Crocodile cadde a terra, svenuto. Gaara ritirò la sabbia.

-Anf! Anf! Questo qui...- Disse asciugandosi il sangue alla bocca: -...era davvero forte!-.

Poco distante da lui, Kankuro perse la presa su Temari.

-Argh!- Il ragazzo cadde indietro, mentre Temari scattò in avanti, urlando: -Devo andare da Shikamaru!!!!-.

Da una stradina sbucò Maki: -Scusi, Maestra Temari!- disse.

Temari non riuscì a fermarsi in tempo e l'altra la stese con pugno.

Maki si massaggiò la mano: -Ahia!-.

Gaara si avvicinò alle due ragazze.

Maki sussultò: -Maestro Gaara!-.

Gaara guardò la sorella, semisvenuta: -Sembra un jutsu di Itachi. Dovremmo...-.

-Maestro Gaara!- Appollaiata sul tetto di un palazzo, Matsuri indicò il cielo: -Guardi!-.

Gaara seguì il dito dell'allieva.

-Ah.-.

Nel giardino dell'Akatsuki...

Deidara, con l'occhio bendato, guardò il cielo.

-Tobi...- Borbottò.

Hidan roteava la falce, divertito: -Da proprio un altra impressione così lustra!-.

Deidara si girò, furioso: -Tu pensi alla tua falce, mentre la luna...!-.

In quella, arrivarono Deva e Konan.

Dei li squadrò: -Che avete fatto?-.

I due nukenin sembravano stravolti: Konan aveva il trucco sbavato, Pain era sudato come avesse corso le 3000 siepi.

-Ehm... niente!- Risposero in coro.

-Uhm...- Fece sospettoso Deidei: -Ne sono convinto...-.

Ansioso di cambiare discorso, il dio domandò: -Perché urlavate tanto? E cos'è che guardate lassù?-.

-Avrai pure il Rinnegan, ma sei più cieco di Itachi se non vedi...- Deidara si bloccò: -Aspetta: chi è che urlava?-.

-Voi.-.

Hidan e Dei si guardarono: -Noi pensavamo foste stati voi!-.

Pain si grattò la nuca: -E allora chi...-.

-AGAGAHGAHAH!-.

I quattro si girarono.

-Eccolo di nuovo!-.

-E si avvicina!-.

Alcuni cespugli, di fronte a loro, si mossero. Mezzo istante dopo, una creatura balzò fuori.

-L'ABOMINEVOLE NINJA DELLE NEVI!!!- Urlarono.

Kakuzu si guardò in giro: -Dove? Quello mi deve dei soldi!-.

I quattro sospirarono: -Fiu... è solo Kakuzu...-.

- AGAGAHGAHAH!-.

-O forse no!-.

Qualcos'altro sbucò dai cespugli.

-STAVOLTA È DAVVERO LUI!- Gridarono tutti.

-Ah sì?- Kakuzu afferrò la cosa in volo e iniziò a tempestarla di pugni: -DAMMI I MIEI SOLDI!-.

-Smettila!- Urlò la cosa.

-Perché il mostro ha la voce di Sasori?- Si chiesero gli altri.

Sasori cadde a terra, malconcio: -Indovinate...-.

-Ahah!- Esultò Deidara: -L'ho sempre detto che il tuo concetto di arte era abominevole!-.

-AGAGAHGAHAH!-.

-Ancora?- Fecero i sei.

Dai cespugli spuntò Zetsu, che urlava come un pazzo: -AAAAAAAAAAAAAA, ah, siete voi!-.

-Si può sapere perché urlavi?- Domandò Pain.

Da dietro Zetsu spuntarono delle piante cannibali.

-Una domanda stupida e già mi rispondono...- Disse il dio.

Zetsu indietreggiò: -Statemi lontane!-.

-Ahah!- Gioì Hidan: -Io l'avevo detto che quella rosa ti voleva uccidere!-.

-Non è lei!- Replicò Zetsu Bianco.

-È QUELLA MERDA DI SUA MADRE!- Spiegò il Nero.

Le piante ruggirono.

L'Aka si preparò ad attaccare.

-AMATERATSU!-.

Le piante presero fuoco e morirono.

Da dietro di esse sbucò Itachi.

-Grazie, Ita-kun! Ci hai salvati!- Dissero i due Zetsu con le lacrime agli occhi.

-Sì, sì...- Itachi si guardò intorno, preoccupato: -...non è che avete visto...-.

-ITACHI-KUN!- Fece una voce dietro di lui.

-Oh, no...- Borbottò il nukenin della Foglia.

Kisame lo abbracciò: -Ti ho ritrovato! Dov'eri finito?-.

Poi notò gli altri. Si fece rabbioso.

Sguainò la spada: -Chi di voi ci ha interrotti?!?!-.

Tutti indicarono verso l'alto.

Kisame guardò il cielo: -Sbaglio, o quello è...-.

In breve, l'intero mondo aveva il naso all'insù a guardare la luna.

-TOOOOBIIIII!!!- Urlò Deidara: -È CHIARAMENTE OPERA SUA!!!!-.

Deidei iniziò a lanciare bombe a caso: -VIENI FUORI, CRETINO!!!-.

Pain lo stese con un pugno: -BAKA!!! COSÌ CI AMMAZZI TUTTI MENO LUI!!!-.

Itachi fissava la luna: -Dunque è questo lo Tsukuyomi Finale?-.

-Ti pare che questo possa essere il desiderio di qualcuno?- Replicò Sasori.

-...Di Tobi.- Conclusero i due.

Itachi mise le mani a megafono e urlò: -TOBI! SO CHE SEI LASSÙ! SCIOGLI IL JUSTU!!!-.

Sulla luna, il Mangekio Sharingan si abbassò, fissando Itachi.

-Allora è lassù!- Deidara scaglio al cielo alcune bombe, che però svanirono.

-Ma cos...-.

-È inutile.- Disse Itachi: -Questo è il suo mondo. Lo controlla.-.

Deidei ringhiò: -Maledetto...-.

-EHI, RAGAZZI!!!- Una voce in cielo bloccò il commento di Dei: -COME VA?-.

Deidara diventò rosso: -Andrà meglio quando sarai esploso, uhm!-.

-SPERO CHE VI SIATE DIVERTITI IN QUESTI GIORNI!- Continuò Tobi.

Deidara pestò per terra: -Un corno! CREPA! ESPLODI! UHM!!!!-.

-DEIDARA-SENPAI!!!!!!!!!! LO SAPEVO CHE TI ERA PIACIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-.

A Deidei iniziò a uscire fumo dalle orecchie: -Uhm.... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! TOBI!!!!!!!-.

-VEDETE, QUESTA ERA LA PROVA PER IL MIO TSUKUYONI,- Spiegò Tobi: -MA ORA È FINITO IL MIO CHAKRA, E SONO COSTRETTO A RILASCIARLA...-.

-Allora muoviti!!!- Rispose Deidara.

Sasori lo guardò: -Non penso che interrompere così improvvisamente un jutsu sia...-.

-KAI!-.




Deidara riaprì gli occhi. La sua vista era annebbiata.

-Uhm... la testa... off... Aspetta!- Sobbalzò: -Sono ancora...-.

Si rilassò: -Fiuuu, me lo sento ancora...-.

Provò a rialzarsi, ma non riuscì a muoversi.

-Ma che...?-.

La vista del nukenin si nitidificò.

Era legato che sembrava una mummia.

Ma non era questa la cosa peggiore.

CIUF CIUF

Deidara girò la testa verso il rumore. Un treno si stava avvicinando a tutta velocità.

Deidara, allora, si rese conto di essere legato a dei binari ferroviari.

-Oh, no! NONONONONO!!!- Si dimenò cercando di scappare, ma nulla.

CIUF CIUF

-Aspetta! Fermo!- Lo supplicò Deidara, agitandosi come un pazzo.

CIUF CIUF

Il treno era vicinissimo.

Deidara smise di dimenarsi.

Alzò la testa al cielo.

-TOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOBIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!-.




SPLAT



Angolo dell'autore

Cantate inni al Signore, cantate inni! La storia è finita, andate in pace! Ahahah, no dai seriamente, la storia è finalmente finita, vi ringrazio tutti per avermi seguito (e mi sorge la domanda: c'è qualcuno che sta leggendo?) e spero la storia vi sia piaciuta com'è piaciuta a me scriverla; ma non temete, ho già altre fiction che premono di essere pubblicate!

Ci vuole altro per liberarvi di me, dehihihoho!

Alla prossima, XP!

   
 
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