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Autore: Liioisjustchemical    14/09/2015    1 recensioni
Alyssa si è appena trasferita in zona e molto presto conoscerà i suoi nuovi vicini: un gruppo di ragazzi rumorosi e vivaci con cui comincerà a passere sempre più tempo a casa e a scuola. Prendiamo come cupido il vecchio professore di storia e qualche battuta impertinente di Reese e chissà, magari sboccerà qualcosa tra Malcolm e la nuova arrivata...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una mattina particolarmente calda così, dopo una rapida doccia rinfrescante, indossai degli shorts di jeans chiaro che mi arrivavano poco sopra la metà coscia e una maglietta a mezze maniche di colore nero con sopra il logo degli Offsprings.
Scesi a fare colazione ed infilai in fretta le mie scarpe prima di uscire e dirigermi in garage a prendere la mia moto. Mio padre mi aveva trasmesso la passione per le moto da quando ero bambina e mi portava in giro sulla sua vecchia moto da cross, da giovane era un campione nazionale, poi è invecchiato e si è dato alle moto più classiche, come la Harley Davidson che mi comprò per i miei sedici anni.
Adesso ne avevo diciassette e le avevo dato un nome, la usavo tutti i giorni per andare a scuola e spesso mi divertivo a lavorarci su da sola o con mio padre.
Montai in sella ed infilai il casco, dunque partii. Arrivai a scuola pochi minuti dopo, in anticipo come ero solita fare. Alla prima ora avremmo avuto chimica avanzata. Ero riuscita ad entrare nella classe avanzata in quasi tutte le materie e spesso, a lezione, ero assieme a Malcolm.
In poco tempo mi ero fatta qualche amico, ma continuavo a spostarmi da una classe all’altra con Malcolm o a passare del tempo con lui vicino a casa, era una buona compagnia: intelligente, sveglio, sembra un’enciclopedia vivente, ma è molto simpatico e divertente.
Stavamo appunto uscendo da chimica per dirigerci a storia, una materia insulsa che sapeva di stantio. Avevo sempre trovato la storia interessante fino a quando non cominciò a trasformarsi in una sfilza di date e nomi senza la più vaga vena di coinvolgimento.
Entrammo in classe e il professore cominciò a parlare, monotono e a mezza voce come sempre. Si fermò, tuttavia, quando mancavano dieci minuti, cosa alquanto strana e inusuale, da parte sua almeno.
Mi chiesi di cosa si trattasse, ma quando ricominciò ebbi chiaro che forse i continui sbadigli o le testate sul banco da parte dell’intera classe avevano reso l’idea e lui doveva aver capito che c’era bisogno di una svolta. La svolta non era però così interessante come credetti, sebbene fosse, credo, il meglio che un vecchio professore di storia potesse fare.
Di annunciò felice che avremmo pescare da un vecchio cappello a cilindro ammuffito un bigliettino sul quale ci sarebbe stato scritto il tema del nostro progetto e che le coppie si sarebbero formate a seconda del tema pescato.
Io andai quando fu il mio turno e pescai l’epoca romana, mi piaceva particolarmente, a differenza dei classici come la seconda guerra mondiale o la guerra d’indipendenza, triti e ritriti, questo era particolarmente interessante.
Nessuno l’aveva pescato ancora, così attesi un paio di persone. Quando fu il turno di Malcolm, lui si alzò con calma e pescò un bigliettino frugando dal fondo del vecchio cappello.
“Roma” annunciò guardando la classe, i suoi occhi blu incontrarono i miei e mi sorrise, ricambiato.
Ero felice di lavorare con Malcolm, sarebbe venuto fuori un progetto con i fiocchi e mi avrebbe fruttato una bella A.
Non appena la campanella suonò, lo affiancai mentre uscivamo per dirigersi alla mensa per pranzo.
“Bell’argomento, non credi?” dissi sorridendo.
Lui si voltò a guardarmi, ancora una volta quegli occhi blu si fissarono sui miei e le sue labbra si allargarono in un sorriso.
“Già. Verrà fuori un bel progetto” disse annuendo.
“Quando pensi di essere libero, per incontrarci e cominciare a lavorarci su?”
“Anche oggi pomeriggio! Mercoledì e giovedì lavoro al market da mia madre”
“Allora ci vediamo dopo scuola, hai bisogno di un passaggio a casa?”
“Io… no, ti ringrazio. Ci vediamo dopo scuola” disse quando entrammo in sala mensa e notò Brianna che sventolava la mano in alto per invitarmi a sedere accanto a lei.
La raggiunsi e mi sedetti sulla sedia di plastica azzurra.
“Passi molto tempo con Malcolm eh?” chiese alzando un sopracciglio con aria maliziosa.
Il latte al cioccolato che stavo bevendo mi andò di traverso.
Riuscii a rispondere tra i colpi di tosse e le lacrime mentre Anita, l’altra ragazza seduta accanto a me, mi batteva una mano sulla schiena.
“Dobbiamo lavorare assieme per il progetto del signor Ferawell” spiegai.
“Ah già” commentò la bionda alla mia sinistra, Anita, dando un morso al suo panino al burro di arachidi e gelatina alla fragola “ha fatto una cosa simile anche con noi e io sono finita con Reese” disse con aria schifata.
“Chi?” fece Bri guardandola accigliata.
“Hai capito bene…” commentò Anita atterrita.
“Dai non è così male” provai a suggerire per tirare su il morale alla mia amica.
La bionda mi guardò con tanto d’occhi, mentre la mora si voltò nella direzione del citato ragazzo che stava facendo scoppiare il cartone del latte addosso ad una matricola.
“Beh ha un bel fisico, almeno” commentò Brianna osservandolo.



Eccomi qui, prima di tutto vi chiedo scusa per l'assenza, ma non avevo davvero modo di connettermi ad internet ed è stata una sofferenza per me in prima persona, secondo sono davvero davvero felice di notare che la storia sta avendo way way more successo di quanto mi aspettassi.
Scusatemi i flash in inglese, ma sono stanca e non mi viene tutto in italiano, un bacio a tutti e buonanotte.
Leo
  
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