Serie TV > The 100
Segui la storia  |       
Autore: Dora95    14/09/2015    1 recensioni
Dal testo:
La ragazza non perse altro tempo e spalancò la porta della prigione, precipitandosi dentro prima che le guardie potessero fermala di nuovo.
Quello che vide la lasciò sconvolta.
"No..."
Sentì una fitta al centro del petto, mentre cercava di riprendere a respirare regolarmente. Tra tutti quelli che potevano essere, si trovò davanti proprio lui.
-
Post 2x16. Ho iniziato ad immaginare cosa poteva accadere dopo la seconda stagione e così sono arrivata a scrivere questa fan fiction. Spero vi piaccia. [BELLARKE]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
"It takes ten times as long
to put yourself
back together
as it does to fall apart."
 
"Rimettere insieme i pezzi
richiede dieci volte
il tempo che serve
per crollare."
 
(Suzanne Collins - Hunger Games)
 
Clarke se n'era andata per poter sopravvivere. Sapeva che se fosse rimasta a Camp Jaha non sarebbe riuscita ad affrontare il peso di tutte le azioni che aveva compiuto, a partire dal terrestre che aveva ucciso a sangue freddo quando Anya aveva rapito lei e Finn. 
 
"Finn..."
 
Una nuova ondata di dolore e colpa la travolse, tanto da sentirsi soffocare. Si portò una mano al petto, cercando di recuperare il controllo. 
Erano tre mesi che andava avanti così, cercando di sotterrare i ricordi, di dimenticare tutto quello che era successo. Era troppo debole per affrontare tutto quel dolore e quelle morti che lei stessa aveva causato. Sarebbe impazzita. Non che non stesse rischiando di andare fuori di testa lo stesso....
 
Appena lasciato Camp Jaha aveva passato qualche giorno nella foresta, non sapendo dove andare. Non poteva tornare dai suoi amici e dalla sua famiglia, non lo meritava dopo tutto quello che aveva fatto. Come aveva bandito Murphy dopo la morte di Charlotte, Clarke si era imposta un auto-esilio, perché le cose che aveva fatto erano terribili ed imperdonabili. 
 
"L'ho fatto per il loro bene"
 
Si disse per l'ennesima volta. Si era convinta col passare dei giorni che senza di lei la sua gente sarebbe andata avanti più facilmente. Col tempo avrebbero dimenticato lei e il massacro di Mount Weather che si portava addosso come un fardello. Avrebbero vissuto giorni migliori, senza fantasmi del passato che li venissero a torturare. 
 
"Ho ucciso i loro demoni"
 
Ricordó di come la piccola Charlotte aveva ucciso Wells: per cercare di non avere più incubi del cancelliere che uccideva i suoi genitori era arrivata a compiere la peggiore delle azioni, aveva ucciso suo figlio. Clarke voleva risparmiare questo tormento ai superstiti dell'arca. Voleva solo il meglio per loro e se ciò comportava la sua assenza non avrebbe avuto esitazioni. E così aveva fatto. 
 
"Porto io il fardello, così non dovranno farlo loro."
 
Cercava ancora di proteggerli. Lo avrebbe fatto sempre. Erano la sua famiglia. 
 
###
 
Bellamy si trovava vicino alla recinzione che circondava Camp Jaha, dentro l'accampamento. Prese un respiro profondo, lo sguardo perso nella fitta foresta che si estendeva oltre la palizzata.
Erano passati tre mesi. Più di novanta giorni da quando Clarke se ne era andata via, trascorsi senza neanche sapere se fosse ancora viva, se fosse riuscita a superare l'inverno e tutti i pericoli che si celavano in quel posto che per ora aveva riservato loro solo dolore.   
 
"Dovrebbe essere qui"
 
Si disse per la centesima volta. Perché non era ancora tornata? Come aveva potuto abbandonarli così? Il popolo del cielo aveva bisogno del suo leader, aveva bisogno di lei. 
Dopo tutto quello che avevano attraversato insieme, Bellamy era pronto a ricominciare, a costruire una nuova vita sopra tutte quelle macerie, ma Clarke se n'era andata e con lei anche la possibilità per il ragazzo di trovare finalmente un po' di pace. Non riusciva a non pensare a lei, a dove fosse in quel momento, a cosa stesse facendo. Nel profondo sapeva che non poteva essere morta, in fondo si trattava di Clarke Griffin. Passava ore ed ore a preoccuparsi per lei e questo lo stava lentamente facendo impazzire, perché non c'era niente di concreto che potesse fare per aiutarla, per prendersi cura di lei. Allo stesso tempo era infuriato con Clarke: se fosse rimasta lì con lui avrebbe potuto proteggerla e insieme superare la questione di Mount Weather, ma così non restava altro che dolore, per tutti e due. Bellamy sentiva che gli mancava qualcosa, che gli mancava lei, e ogni giorno che passava la rabbia verso Clarke cresceva, perché riteneva la sua assenza ingiustificabile.
 
"Si sentirebbe meglio se fosse qui, tutti si sentirebbero meglio..."
 
Pensò ad Abby, che dopo la scomparsa della figlia era diventata inavvicinabile ed inconsolabile, pensò ai sopravvissuti dei cento, che si aggiravano per l'accampamento con sguardi smarriti. Nessuno voleva parlarne ma a tutti mancava quella ragazza e Bellamy sentiva bruciare la sua assenza dentro di lui più che mai. Perché non aveva mai dato sue notizie? Non le importava più di loro? Di sua madre? Di lui?...
 
"Non può essere vero."
 
Si rifiutava di pensare che Clarke li avesse dimenticati così, non dopo tutto quello che lei aveva fatto per la sua gente. Ma più il tempo passava più le persone si convincevano di questo e lui era sempre più arrabbiato con lei, perché sapeva che non poteva averli abbandonati, ma allo stesso tempo non riusciva a spiegarsi dove fosse finita. 
Da quando Clarke se n'era andata, Bellamy aveva fatto di tutto per riempire il vuoto che aveva lasciato al campo, cercando di prendere il suo posto come leader, per aiutare i cento sopravvissuti. In fondo sapeva benissimo che la ragazza era insostituibile, ma ogni giorno si svegliava cercando di fare del suo meglio con quei ragazzi. 
 
Cercava ancora di proteggerli. Lo avrebbe fatto sempre. Erano la sua famiglia. 
 
 
 
NOTA: ringrazio tutti quelli che leggeranno questa storia e ancora di più chi lascerà un commento. Mi scuso in anticipo per gli errori grammaticali: se non ne ho ancora fatti state pur certi che ne farò. Spero che questo primo breve capitolo vi sia piaciuto ance se più che altro è un'introduzione. Nei prossimi capitoli scoprirete di più su che cosa hanno fatto Bellamy e Clarke in questi tre mesi. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The 100 / Vai alla pagina dell'autore: Dora95