Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: AlexStret    24/09/2015    0 recensioni
Rise of Frozen: fanfiction creata per unire il mondo di Frozen con Le 5 leggende. Più precisamente il testo racconterà delle scene sconosciute o ignote, in qualunque modo lo vogliamo definire, in alcuni capitoli ci sara questa "unione" ed in altri no, non mi resta che augurarvi buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 7 Ricordi

Nonostante la voce avesse smesso di chiamare, continuai le ricerche in mezzo al bosco ma niente, senza perdere la speranza continuai, era la prima volta che sentivo richiamare il mio nome da qualcuno dovevo pur arrivare.
L'unica cosa che vedevo erano gli alberi, tutti i rami erano ricoperti di neve cominciai, cosi volai lentamente finché non vidi un gufo, non poteva sicuramente venire da lui, pensai. Cercai e cercai, ma niente, quando decisi infine di smettere, improvvisamente sentì sulla pelle una leggera breza umida di calore, come era possibile in mezzo ad un bosco innevato.
Mi avicinai sempre più, lo capivo perché l'aria stava diventando calda. C'era grande parete calcarea ricoperta di muschio, ma non era del muschio normale perché questo brillava di luce proprio, di una luce di un verde molto chiara anche se debole, tocai con mano la parete rocciosa, ma improvvisamente sentì qualcosa dietro di me muoversi, mi girai subiro a controllare, ma l'unica cosa che poteva fare rumore gli erano i potenti e soprattutto caldi flussi d'acqua che uscivano fuori delle viscere della terra. Guardando in basò vidi solo molti massi ammassati uno accanto al alto, decisi di non farci caso.
Certo che come posto era un po monotono, non fosse per il muschio luccicante, pensai, così mi veni in mente un grande ideea mi volta verso la parete, e con un semplice toccò con la punta del bastone ecco comparire un fiocco, che coprì tutta la parete, mentre la luce lunare gli dava lucentezza nella notte. Ecco adesso va meglio pensai. Scesi infine, toccando il terreno sentì subito caldo ai piedi, ma non troppo, continuai ad avanzare al indietro finché non andai a sbattere contro le rocce di prima, appena mi girai, però:
<< Salve >> disse la pietra, dietro alle mie spalle, indietreggiai subito, tenendo stretto tra le mani il bastone
<< Salve, giovanotto >>
<< Cos...cosa? Ma tu parli? E'... é riesci a vedermi? >>
<< Esattamente come tu vedi me io vedo te >> rimasi fisso a squadralo, era piccolo di statura, ricoperto dello stesso muschio della parete che usava come mantello, dei capelli lunghi molto spessi, anche le sopracciglia erano grandi, ed infine un gran naso. Ma chi o cosa é? << Io sono Granpapa. Noi siamo i troll di pietra dei gayser roventi >>
<< Aspetta noi? >> attorno a me, ecco arrivar rotolando le rocce, trasformandosi in troll di pietra, erano molto simili al Granpapa, il naso almeno era lo stesso
<< OK... >> rimasi sul mio posto
<< Ti abbiamo osservato, gli accanto a quella parete, é ci hai lascito sbalorditi. Chi sei? Dimmi, da dove vieni? >> chiese, sembrava molto saggio
<< Il mio nome é Jack Frost... >> risposi frettoloso, non so se potevo fidarmi di loro, ma continuai non avevano intenzioni ostili, anzi se mai il contrario, erano attenti ad ascoltare cio che avevo da dire, così continuai spiegandoli come sono arrivato da loro seguendo una voce misteriosa, del fatto che non ricordavo nulla eccetto il mio nome. Fini di raccontare, tutto quello che avevo da dire, crollando il silenzio tra noi. Alcuni del gruppo si consultavano tra loro ed alri con il capo della tribù. Il Granpapa stava sicuramente elaborando qualcosa, infine disse:
<< Forse ti posso aiutare a recuperare i tuoi ricordi > rimasi stupefatto riusciva davvero a far ritornare i ricordi persi, cominciò ad avvicinarsi lentamente verso la roccia dove oramai il fiocco era sparito, toccando la parete calcare il muschio cominciò ad accendersi, assumendo varie sfumature di verde, vidi chiudere le sue mani ed avvicinarsi nuovamente verso di me.
<< Avvicinati, ragazzo >> mi abbassai, lasciandoli toccare la tempia chiuse gli occhi, un attimo dopo gli riapri, togliendo la mano delicatamente, si allontanò un poco i suoi lineamenti erano cambiati, sembrava gli fosse costate molte delle sue energie.
<< Vedi... questi sono i tuoi ricordi, Jack? >> tutti i miei ricordi erano sospesi nell'aria, donandomi una visone di tutti i miei ricordi, ma niente che non ricordavo, inevitabilmente capi cosa volesse dirmi, questi erano tutti i miei ricordi?
<< Impossibile... >> doveva esserci del altro << Perché allora ho sentito quella voce? >>
<< Se non si trovano li, c'è solamente un posto dove si possano trovare, ed é nel cuore, nel tuo cuore, Jack >> strinse appena le mani, continuando a parlare:
<< Vedi Jack, nel corso della nostra vita noi, tu, o qualunque essere umano tendiamo tutti ha perdere i nostri ricordi, ma non il cuore, che può imprigionare ogni cosa al suo interno, dalle emozioni fino ai ricordi che si pensavano dimenticati o persi >>
<< Purtroppo Jack, con il cuore non si scherza, ma con la testa si può già ragionare. Affinché il tuo cuore ti conceda i tuoi ricordi, devi darli in cambio altri ricordi, ma potrebbero non essere necessari, devi anche porvare delle emozioni molto intense >>
L'alba vi stava avvicinando, accendendo lentamente l'orizzonte. Cominciai a ricordare, li su quel albero prima di addormentarmi, provavo allegria ricordando i bambini del villaggio giocare. Ora avevo la speranza che un giorno sarei riuscito a ricordare:
<< Granpapa >>
<< Sì, Jack? >>
<< Grazie! >>
   
 
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