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Autore: valert96    27/09/2015    0 recensioni
Se Skye ad un certo punto attivasse i suoi poteri ma non riuscisse a controllarli? Chi riuscirebbe a fermarla? e se non si potesse fermare?
Genere: Angst, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6.
 
-C’è del fumo laggiù-esclamò May.
-Proviene da dove portano le orme-sussurrarono Fitz-Simmons.
-Andiamo- li incoraggiò Coulson.
 
Quando arrivarono sul posto, i pompieri stavano spegnendo l’incendio. da quello che riuscirono a scoprire non c’erano state gravi conseguenze, erano riusciti a liberare un uomo dalle fiamme; il padre di Skye.
 
 
Skye camminava da ore, era molto stanca e si rese conto che non sarebbe riuscita a proseguire ancora molto. Così cercò un posto dove fermarsi, ma le gambe le cedettero prima che potesse fare qualcosa. Prima che chiudesse gli occhi intravide una figura che la prendeva e le sussurrava di essere al sicuro, voleva ribattere ma le forze le vennero meno e chiuse definitivamente gli occhi.
 
 
-Cosa le hai fatto?-gli urlò il ragazzo sovrastandolo.
-Oh, io assolutamente niente ha fatto tutto da sola-ghignò beffardamente l’uomo.
Era stato ammanettato ad una sedia e da ore veniva interrogato da Ward, prima da May, poi da Fitz e ancora prima da Coulson senza alcun risultato.
-Non risponderà mai-sussurrò sconsolata Simmons.
-Stiamo solo perdendo tempo-concluse Ward chiudendosi alle spalle la porta della sala interrogatori.
-E’ un pazzo senza controllo ma ci tiene a lei piò della sua stessa vita, ma non sa nemmeno lui dov’è secondo me-disse May.
-Ma non possiamo non fare nulla-esclamò la parte giovane del Team.
-Si ma non possiamo andare alla cieca dobbiamo capire cosa fare-li rimproverò Coulson.
 
 
Quando Skye aprì gli occhi si trovò in una stanza molto carina, i muri erano verdi chiari, era seduta su un letto molto grande sul quale scendeva una zanzariera. L’arredamento era molto semplice un tavolo con uno specchio a destra e a sinistra una finestra da dove entrava la flebile luce del pomeriggio.
 
La porta della stanza era di fronte al letto, e si aprì appena per lasciare entrere un ragazzo alto e biondo, che quando la vide sveglia le sorrise-buongiorno, bella addormentata-la salutò.
Lei in risposta si alzò in piedi sul letto e cercò il coltello che portava alla caviglia ma non lo trovò e il ragazzo rise-cercavi questo?-le chiese mostrandole l’oggetto.
-esatto, chi sei tu?-rispose Skye avvicinandosi in cerca di risposte.
 
Il ragazzo le rilanciò il coltello e lei lo afferrò al volo e glielo puntò alla gola in un solo movimento, lui non si mostrò spaventato –Calmati, io sono Lincoln ti ho trovata svenuta sul ciglio di una strada svenuta. Qui sei al sicuro-le spiegò.
-Come faccio a fidarmi se non ti conosco?-gli rispose fredda afferrando più saldamente il coltello.
-Per questo-gli mostrò le mani da cui nacque un fuoco.
Lei gli fissò le mani e poi lentamente gli tolse il coltello dalla gola.
-Come fai a sapere…-iniziò lei ma lui la interruppe-quando ti ho trovata stavano iniziando ad uscire dal tuo corpo delle scariche elettriche viola, così ho pensato che fosse troppo pericoloso lasciarti allo scoperto, così ti ho portata qui-concluse il giovane sorridendogli.
-Capisco-rispose lei imbarazzata.
 
-e’ stata avvistata ad alcuni chilometri da Atlanta-urlò Simmons entrando in sala riunioni correndo.
-Fa vedere-gli ordinò Coulson.
Sullo schermo del tavolo olografico si materializzò l’immagine di una giornalista, che mostrò un video Skye stava camminando sul ciglio di una strada più sconvolta che mai, si fermò un momento e si guardò attorno. All’improvviso il suo corpo si inizia ad accasciare a terra, ma prima che sbatta la testa qualcuno l’afferra e la porta via.
 
Ward sbattè il pugno sul muro stizzito-non è possibile ci è sfuggita un’altra volta-esclamò.
-Dove sono state girate le immagini?-domandò Coulson.
-A pochi chilometri da Atlanta-rispose Fitz.
-May, segui le coordinate, portaci ad Atlanta-concluse Coulson.
 
Angolo Autrice:
Chiedo venia, per il ritardo ma ho perso l’ispirazione e poi è tornata. Comunque aspetto le vostre recensioni.
A presto, kiss kiss.
  
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