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Autore: Anonymous_666_    29/09/2015    2 recensioni
Un ragazzo annoiato dalla vita quotidiana avrà finalmente l'opportunità insieme ai suoi amici di entrare in un nuovo mondo misterioso che potrebbe ucciderli da un momento all'altro. Quale mondo avresti scelto con una sola possibilità di cambiarlo? E cosa succederà ai quattro ragazzi? ...
Dal primo capitolo:
[...]Posò lo sguardo sul enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano sul libro. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata.
- Certo, un ragazzo qualunque avrebbe detto "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - [...]I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine ma erano tutte giallastre senza inchiostro sopra.
- Tutto qui? -
- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? "
- Beh, che rispondiamo? -
- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! -
Sulla pagina apparirono anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "si" e ancora "si". [...]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
Non Aprire Quel Libro.




Lorenz era ancora in mezzo al parco, incredulo per la scena a cui aveva appena assistito. 

Aveva sentimenti e pensieri contrastanti nella sua testa. Era confuso e aveva paura per quanto successo al bambino ma, dall'altra parte, la fantasia stava viaggiando come mai aveva fatto e la curiosità di sapere cos'era accaduto avrebbe superato a breve il timore. 

- Quel bambino... è veramente sparito nel nulla. - finalmente si sbloccò e si avvicinò sul posto dove, fino a poco fa, era sdraiato il ragazzino. 

- Ahahahah non ci credo! È pazzesco !!! Non c'è nessun trucco. È sparito. Che sia un altro sogno? Nah troppo lungo. È incredibile. - 

Dopo un momento di entusiasmo tornò serio - Però... Quel bambino sembrava sapere cosa stesse per accadere. Ed era spaventato da quello che conosceva... - posò lo sguardo sull’enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata. 

- Certo, un ragazzo qualunque direbbe: "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - 

Allungò la mano per toccarlo ma, appena lo sfiorò, ritirò indietro il braccio d’istinto come se gli stesse succhiando le energie. Aveva sentito qualcosa che non sapeva spiegare a parole. Si guardò le dita ma non avevano niente di strano. 

Una visione? Mi è sembrato che... Stesse assorbendo la mia forza. 

La paura era tanta ma ormai la curiosità aveva preso il sopravvento. Si fece quindi coraggio e afferrò il libro con entrambe le mani. All’improvviso si sentì il corpo più pesante. La scritta rossa sembrava pulsare e aveva l'impressione che il libro gli chiedesse di aprirlo. 

Devo...leggerlo... 

Posò la mano sulla copertina ma, poco prima di tirarla su, si fermò. 

- No, quel bambino mi ha detto di non farlo. Lo porterò da Mirko. - A fatica, tanta era la tentazione, lo ripose dentro lo zaino - Lui sicuramente saprà cosa fare! - Si risistemò e alzò la gamba per iniziare a correre ma questa gli cadde a terra come se fosse fatta di marmo. 

- Mi sento...pesante... - 

Alzò l'altra gamba ma anche questa ripiombò sul terreno. - Ahahahahahah che figo. Le mie preghiere sono state finalmente ascoltate. Questa era la vita che volevo. Grazie Odino. - 

Sforzandosi e dopo un po’ di tempo riuscì ad abituarsi e a camminare normalmente, senza però poter accelerare il passo. 
Uscito dal parco, guardò il cielo e si accorse che il sole stava per tramontare. 

Cooosa?! Quindi questo significa che la scuola è già finita! Ma più che altro...che ho passato più di sei ore là dentro, com'è possibile? 

Cercò di sbrigarsi ma non riusciva ad andare più veloce di così. A metà strada tra il parco e casa sua si dovette fermare su una panchina.

- Fammi dare solo un’occhiata più da vicino. - tirò fuori il libro e lo guardò con più attenzione. Quella scritta era quasi ipnotizzante, ci passò la mano sopra e la metà a sinistra della scritta divenne verde. 

- Figo... Chissà...cosa c'è scritto... - ancora una volta stava per aprirlo ma qualcuno lo chiamò e rimise di fretta il tomo nello zaino.

- LORENZ!!! SEI QUI ALLORA! - 

- Cosa? - erano due suoi amici. Quello che aveva urlato indossava una maglietta gialla, con sopra l'immagine di una rana, e un pantalone jeans con delle catenine ai lati. Aveva i capelli castani lisci corti e sembrava più piccolo di Lorenz. L'altro, che lo seguiva da dietro, portava un pantalone nero da tuta largo e una felpa pesante verde acqua, con il cappuccio alzato a coprirgli i capelli bianchi spettinati. 

- Ehi Taisu...- Il ragazzo, appena arrivò di fronte a lui, gli tirò un pugno sulla testa senza farlo finire di parlare. 

- Eravamo preoccupati. Non sei venuto a scuola e non rispondevi al cellulare. Lo sai che, nel ultimo periodo, in questo paese saranno sparite una decina di persone?! Che stavi facendo? - 

Lorenz, per niente arrabbiato o in colpa, lo guardò con gli occhi che gli sbrilluccicavano.

- Ehi cosa è successo? - 

- Vi racconto a casa mia, venite? - 

- Certo che... Veniamo? Perché al plu... - Taisuke si girò e si accorse solo ora del ragazzo dietro di lui e per lo spavento saltò al indietro. 

- AAAH! Da quant'è che mi seguivi Ghost? - 

- Non stavate venendo insieme? - 

- No, non ho visto neanche lui a scuola ma ormai per lui è normale. - 

- Ahahahah, dai andiamo a casa! - 

Fece un passo, ricordandosi solo ora che non poteva correre. Ma, con suo sommo stupore, si accorse che l'effetto sembrava svanito. 

- Uh... Sono tornato normale... - 

- Ehi, qualche problema? - 

- No, andiamo! - 

I tre corsero di fretta a casa di Lorenz, cercando di aiutare Taisuke che inciampava ogni dieci passi. Appena arrivati, incontrarono Mirko che stava per rientrare. 

- Ah eccoti, sapevo che eri con loro. Però potevi avvertir... AAAH !!! - Lorenz lo prese senza rispondere e, chiudendosi la porta dietro, trascinò tutti e tre in camera sua. 

- Ehi come mai così tanta fretta? - 

Li fece sedere per terra in cerchio, mise lo zaino al centro e si unì anche lui al circolo. 

- Ragazzi. Il nostro sogno oggi si avvererà. - 

- Di che parli? - chiese Mirko. 

- La chiave di tutto è dentro questo zaino. - 

- Hai comprato anche tu la "Zame 720" così che possiamo giocare online tutta la notte anche quando non ci vediamo? - 

- No Tai... - 

- Ah... Uffi. - 

- Parlo di lasciare questo mondo noioso. - 

- COSA?! - gli urlarono tutti al unisono. 

- Stamattina, mentre stavo andando a scuola, ho incontrato un bambino che correva piangendo. Aveva un libro in mano. Così l’ho inseguito per cercare di aiutarlo ma poi, di punto in bianco, il bambino è sparito...- 

- Wooow davvero? - a Taisuke e Ghost s’illuminarono gli occhi, così come a Lorenz. Anche Mirko all'inizio si lasciò scappare un sorriso per poi tornare serio. 

- Dai Lorenz ti avrà fatto uno scherzo qualcuno... - si alzò e prese lo zaino per metterlo apposto ma, appena lo sfiorò rabbrividì e ritirò subito la mano. Lorenz capì quello che gli era successo e cercò di convincerlo - Ora mi credi? -

  - ...Cosa è successo...? Mi sono sentito gelare... - 

- Gelare? A me è sembrato che mi togliesse le energie. - 

- Ehi, fate provare anche noi - Taisuke e Ghost si allungarono per toccare lo zaino ed entrambi, dopo averlo sfiorato, si tirarono indietro.

  - A me è sembrato che scottasse. - disse Taisuke soffiando sulla mano. Anche Ghost ebbe la stessa reazione e acconsentì annuendo con la testa. 

- Allora? Ci fai vedere cos'è? - 

- Sì - Lorenz prese lo zaino e tirò fuori l'enorme libro.

- Wooow è gigantesco. Sembra vecchio di millenni. Si chiama...DMD? Cosa c'è scritto dentro? - 

- Non lo so. Il bambino, prima di sparire, mi ha detto di non prenderlo e di... Non aprirlo... - 

- E ovviamente tu l'hai preso vero? Ahahahah! Ma allora, a questo punto, apriamolo. - 

- No, aspetta! - Mirko lo fermò -Se è davvero così, dovremo lasciar stare tutta questa storia. - 

- Cosa? - 

- Se quel bambino è sparito, probabilmente noi faremo la stessa fine e non sappiamo cosa ci accadrà. - 

- Appunto per questo dobbiamo farlo. - 

- Lorenz, è pericoloso! -

- Lo so che ci credi anche tu. Lo so perché... Non stai mettendo in dubbio che sia vero ma stai comunque cercando di evitarlo. So che questo è anche il tuo sogno, è l'occasione che abbiamo sempre aspettato. Come puoi scartarla così, senza neanche provarci?! - 

- Perché non sappiamo cosa ci aspetta. È vero, anch'io sono curioso e sto fremendo dalla voglia di cambiare vita. Se davvero questo libro potesse farlo sarebbe davvero fantastico, ma... I nostri sogni si chiamano “sogni” apposta. Sono fatti per riviverli mentre dormiamo, però la realtà è diversa. Nei nostri sogni siamo invincibili ma, nella vita reale, saremo solo dei granelli, uguali agli altri, e non senza nessun potere per resistere a quello che ci circonda. Non trasformiamo quei sogni in incubi... - 

- Forse hai ragione. Ma noi non siamo dei “granelli”. Se rimaniamo insieme, saremo più forti. Davvero vuoi rimanere fermo qui, a sognare, quando adesso hai il potere di materializzare quei sogni? Trasformiamo questi sogni in desideri e raggiungiamoli. Però facciamolo insieme! - rimasero tutti in silenzio. L'unico rumore che si sentiva era quello della tempesta di fuori che era iniziata senza che se ne rendessero conto. 
Mirko si fermò a riflettere, poi si rialzò e si avvicinò al interruttore della camera. Accese la luce e chiuse la porta.

- Tai... Aprì quel libro. - 

- Sì, ahahahahahah !!! - il ragazzo tornò seduto accanto a loro e, una volta pronti, Taisuke aprì lentamente il libro alla prima pagina ma... 

- è bianca... - 

- Non c'è scritto niente... - 

I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine, solo per trovale tutte giallastre senza segni di inchiostro sopra. 

- Tutto qui? - 

- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? " 

- Beh, che rispondiamo? - 

- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! - 

Sulla pagina apparvero anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "sì" e ancora "sì". 

- Wooow, ma sto sognando? È epico. - senza rispondere, Taisuke continuò a girare le pagine che erano ora piene di immagini di un posto buio e isolato da tutto, senza stelle o forme di vita. In fondo c'erano delle didascalie ma erano scritte con un alfabeto che non conoscevano.

- Beh ma... - Taisuke era perplesso e i ragazzi si guardarono - Non è successo niente. - 

- è vero, siamo ancora qui. Che cosa abbiamo sbagliato? - 

- Non chiederlo a me, sei tu che hai visto il bambino. -

Il bambino... 

- Ora che mi ci fai pensare, lui stava scappando e teneva il libro chiuso. Quindi forse non basta aprirlo. - 

- Vuoi dire che dobbiamo correre anche noi...? - gli rispose Taisuke con una faccia stanca solo all’idea. 

- No, tranquillo. Sembrava però che sapesse cosa stava per accadere, come se, in qualche modo, fosse inevitabile. Quindi non avrebbe corso se fosse servito a entrare. - 

- E allora perché scappava? Se era inevitabile, nessuno lo avrebbe potuto aiutare. - gli chiese Mirko. 

- Mmm...Bella domanda... - i ragazzi si misero tutti a pensare ma a nessuno venne in mente una spiegazione. 

- Forse serve del tempo. Perché non rimanete qui a dormire, ormai si è fatto tardi e oggi non lavoro la sera – propose Mirko.

- Davvero? Grande! Lorenz, accendi subito la console e prepara il mega partitone in quattro! - 

- Non per me, vado a cucinare qualcosa. Avvertite i vostri genitori. - 

- Oh, hai ragione. - Taisuke prese il suo telefonino costosissimo e, per poco, non lo fece cadere, nella foga di mostrarlo ai suoi amici. 

- Ehi Ghost! Tu non chiami i tuoi? - 

Il ragazzo guardò Taisuke e poi alzò le spalline come a dire: "non ce ne è bisogno". 

- Veramente ma tu chi sei... - 

I tre si misero a giocare a uno sparatutto dove Ghost sembrava regnare sovrano. 

- Aaah diamine! Se ne sta lì, zitto e buono, e poi nasconde queste abilità. - 

- Ehi ragazzi, come pensate che sarà una volta entrati lì? - 

- Ahahahah!! Io mi immagino draghi ovunque, valorosi cavalieri che li combattono e principesse da salvare. Poi ci saranno alieni combattuti grazie ad armi super tecnologiche, come spade laser o cannoni al plasma atomici. Il tutto con una nota di steam-punk e western. Oh oh e non dimentichiamo i demoni assetati di sangue che controllano orde di zombie alati, infuocati e muniti di fucili nucleari e...- 

- Tai, credo che tu stia esagerando un pochino... - 

- Eh? E perché? - 

- Ragazzi è pronto - 

In pochi minuti finirono di mangiare e poi, sistemati i sacchi a pelo, si prepararono per andare a dormire. 

- Uffa, volevo giocare ancora un po'! - 

- Il tuo "un po' " equivale a tre ore, quindi fila a letto. - rispose prontamente Mirko a Taisuke.

Nonostante si lamentasse, appena poggiò la testa sul cuscino, si addormentò. Ghost invece era sparito, insieme al suo sacco a pelo. 

Che pazienza... Sarà vero tutto questo? Finora non è successo niente ma se accadesse qualcosa? So solo che cercherei di proteggerli, ma avrò la forza per farlo? 

- Ehi Mirko...Sei sveglio? - la voce di Lorenz interruppe i suoi pensieri. 

- Sì -

- Sei preoccupato vero? - 

- Sì, un po’…ma mi passerà. - 

- Rilassati, ancora non è successo niente. - 

Mirko non rispose per un po'. 

- Lorenz, promettimi una cosa - 

- Sì? - 

- Promettimi che, dopo che ci saremo divertiti, o se le cose diventeranno troppo pericolose, allora ce ne andremo subito da lì - 

- Ahahaha...Promesso. - 

Dopo quella promessa, Mirko si tranquillizzò e riuscì ad addormentarsi. Lorenz invece rimase a fantasticare. 

Che bello! Non ci posso credere. Finalmente avremo anche noi la nostra avventura...E chissà cosa ci aspetta... 

In quel momento, una stana voce iniziò a sussurrare qualcosa. Si accorse che proveniva dal libro.

"Chi tace acconsente!" 

Si sentì improvvisamente strano, come se il suo cuore non battesse più. Vide, dal petto di Taisuke e dall’armadio, uscire due sfere luminose verdi e schizzare via, una uscendo dalla finestra e l'altra attraversando il muro. Un'altra ancora uscì dal petto di Mirko ma questa era rossa e volò anch’essa fuori dalla stanza. Eccitato, Lorenz cercò di alzarsi per svegliare tutti ma sentì le forse abbandonarlo e, di colpo, si addormentò.

I quattro dormirono per svariate ore, anche più del dovuto. Alla fine il primo a svegliarsi fu Mirko. Si alzò di soprassalto e si guardò prima le mani per poi lasciar vagare lo sguardo intorno a sé. 

È tutto normale per fortuna. Forse, alla fine, è meglio così...

Sistemò il suo letto, sperando di svegliare i ragazzi col rumore, ma non si mossero di un millimetro. 

Sono le dieci. Devono ringraziare che sia sabato, ma non penseranno mica di dormire fino alle due ?! 

Prese fiato e poi urlò: - FORZA PIGRONI SVEGLIATEVI!!! - ma non ebbe il solito effetto. 

- Ah sì? Mi costringete a fare questo. - Aprì la finestra e poi, con un solo colpo, le imposte. Di fuori era ancora buio.

- Ma che razza si scherzo è que...?! - Mirko spalancò gli occhi, incredulo - Presto svegliatevi! - 

In realtà, i ragazzi erano svegli ma facevano finta di niente. 

Che cosa mi tocca fare... 

- Oh, mio Dio! Un drago enorme! - 

- Cosa? Davvero? - 

- Dove? - 

Lorenz e Taisuke si alzarono di scatto e Ghost uscì dal armadio dove si era nascosto. Entrambi si fiondarono alla finestra, seguiti da Taisuke che, siccome si era alzato troppo velocemente, era ricaduto a terra in preda a un violento capogiro.
La loro espressione cambiò, passando dall’entusiasmo, per l’idea di vedere un drago, alla delusione per il fatto che non proprio nessun drago. Poi, però, su di loro calò la consapevolezza che non c'era più niente accanto a loro e che era ancora buio. 

- WOOW!!! Siamo entrati allora!! Che figata!! Forza, usciamo a vedere! - si vestirono in fretta e si precipitarono di sotto.
Era tutto completamente deserto. A parte qualche casa mezza distrutta qua e là e dei detriti sparsi un po’ d’ovunque non c'era nient’altro. 

- Un libro e un ambiente post apocalittico. Le fantasie del nostro mondo non sono poi così differenti dalla realtà. - disse Lorenz, calciando un sasso. 

- Sicuro di poter chiamare questa realtà? - 

- Beh, una cosa è certa: non è un sogno- rispose a Mirko. Sul suo volto, un sorriso smagliante faceva bella mostra di sé. 

- Fa freddo... - intervenne Ghost il quale, da quando si erano svegliati, non aveva aperto bocca. 

- Già, e non si vede anima viva qui in giro. Però, se quel bambino è arrivato qui come noi, non dovrebbe essere troppo lontano. - 

- Quindi? Che facciamo? Mi sembrate anche troppo tranquilli per delle persone che hanno appena abbandonato il proprio mondo. - 

Taisuke e Lorenz si guardarono, come a cercare la conferma che stessero pensando la stessa cosa. Poi, saltando, gridarono al unisono: -Andiamo a caccia di armi!! - 

- Sul serio? - 

- Certo! È la prima cosa che t’insegna un survival. - 

- Come puoi ragionare come in un videogioco in un posto del genere? È praticamente impossibile che ci siano armi qui in giro - disse Mirko indicando il vuoto intorno.

- Forse è come dici tu...O forse…- Taisuke si avvicinò a una casa e cercò di aprire la porta di scatto per finire la battuta. Ma questa rimase campata per aria, visto che la porta non voleva proprio saperne di muoversi. 

- Eh daiii, apriti! - dopo un po’ di sforzi, riuscì finalmente ad aprirla ma, per la troppa spinta, cadde all’interno. Dopo qualche istante, si rialzò ma, prima che potesse dire qualcos'altro, l'intera casa crollò. 

- Ehi Taisuke! Stai bene?! - Lorenz si fiondò in suo aiuto ma, quando la polvere si diradò, si bloccò rabbrividendo.
Sotto le macerie, oltre a Taisuke, si potevano intravedere delle ali e una coda enorme. Quando il ragazzo si mosse, delle altre rocce franarono, mostrando una parte del muso del mostro. La faccia di Lorenz era un misto di paura e di ammirazione a quella vista. 

- E dai! Aiutatemi! - 

Anche Mirko e Ghost si avvicinarono per aiutare ma, quando Taisuke sembrava finalmente uscito, gli rimase incastrato un piede. 

- Fa' piano o lo sveglieremo. - 

- Ma ti pare? Cose così succedono solo nei cartoni. - 

Lorenz aiutò Taisuke a tirare la gamba ma ci misero troppa forza e un’altra parte di macerie crollò, facendo cadere un sasso sulla testa del mostro che si svegliò. 

- CHE COSA DICEVI? FORZA, CORRIAMO!!! - 

Il gruppo di ragazzi iniziò a scappare, approfittando del tempo che impiegò il mostro svegliarsi completamente e per alzarsi. Era alto quasi quanto un edificio a due piani. Aveva le sembianze di un uccello ma, al posto del becco, aveva due enormi fauci. Aveva un paio di ali in pelle che spiegò per levarsi le macerie di dosso, due piccole zampe sul petto e due grandi posteriori e una coda a scaglie che si agitava. 

Lanciò un grido straziante e iniziò a inseguire i ragazzi, lasciando dietro di sé una scia di fumo nero che trasudava da alcuni pori sul suo corpo. 

- Wooow. È un vero drago in carne e ossa. Ed è ancora più spettacolare di come me lo immaginavo, forse però un po' troppo piccolo -

  - Scherzi amico? È ovvio che quella è una viverna. Non vedi che le ali hanno le dita? -  disse Lorenz contradicendo Taisuke.

- MA VI PARE QUESTO IL MOMENTO DI METTERSI A DISCUTERE DI QUESTE COSE?! Per fortuna non sembra che corra molto velocemente. Dividiamoci, così da depistarlo. - 

I tre ragazzi andarono ognuno in una direzione diversa, infilandosi in posti piccoli, dove il muso del mostro non sarebbe potuto entrare, ma Taisuke rimase a correre dritto. 

- Ehi, e io dove vado? - 

- Dannazione Tai, ma sai che significa “dividersi”? - 

Mentre correva però, Tai inciampò e il mostro riuscì così a raggiungerlo. 

- Ehi fermo!- Lorenz uscì dal suo nascondiglio e arrivò per primo vicino al mostro, iniziando a tirargli sassi per attirare la sua attenzione ma senza successo -Sei stupido? Guarda qui! - 

L'enorme creatura non fece caso a lui e, senza troppi preamboli, aprì le sue fauci per divorare Taisuke. Si ritrovò però a mordere il terreno, perché Ghost, con un rapido scatto, era riuscito a raggiungerli e a trascinare via l'amico. 

- Grazie, pensavo che sarei morto. - 

- E perché non ti sei alzato...? - 

Il mostro riprese a correre, puntando ora ai due ragazzi. Con un salto piombò tra di essi, costringendoli così a dividersi ancora. Taisuke rotolò, fino a sbattere contro una casa che il drago colpì con la coda, facendola crollare. Poi, con la bava che colava dalla bocca, si avvicinò a Ghost. Un istante prima che aprisse le fauci però, Mirko lo colpì sul muso con un bastone di metallo che aveva recuperato lì vicino. 

- ALLONTANATI!!! - 

Il mostro gli ruggì contro, come se non si fosse fatto niente e spalancò di nuovo la sua bocca. 

- Presto Ghost, scappiamo!- nonostante loro fossero più veloci, le fauci del mostro li avevano quasi raggiunti. 

- Dannazione... - 

Proprio quando stava per prenderli, una palla di fuoco lo colpì sul muso, facendogli perdere i sensi per qualche secondo. La sfera poi esplose e le fiamme accerchiarono il drago, impedendogli così di uscire. 

- Ma cosa è successo? - 

Dal fuoco uscì una ragazza. Indossava una camicia verde acqua, con una cravattina rossa, un gonnellino blu e degli stivaletti alti neri. I lunghi cappelli rossi le arrivavano fino alle gambe e un ciuffo nero faceva capolino davanti al volto dall’espressione talmente seria che non si riusciva bene a capire se fosse amica o nemica, resta comunque il fatto che metteva paura. 

- Salvate il vostro amico tra le macerie e allontanatevi! – ordinò questa, sguainando due sciabole e gettandosi nuovamente tra le fiamme - A questa feccia ci penso io! -
   
 
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