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Autore: Fwooper    01/10/2015    1 recensioni
[Nicolas Rogers]
Nicolas è ormai giunto alla metà della sua vita, Nia invece ha da poco fiito l'università. entrambi escono da una storia difficile. entrambi hanno bisogno di un segno del destino per ricominciare.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Cosa pensi di me? >> Parole sussurrate nel buio della notte, parole che sembravano chiedere conferme del perché erano lì, << In che senso? >> il respiro di lui si alterò leggermente e ricominciò ad accarezzarle la schiena come quando si era addormentata,  << Perché sei qui?, nel senso cosa ti ha colpito di me? >> Lo sguardo della ragazza vago per la stanza e aspettò un attimo prima di rispondere,  << Io mi sono sentita attratta da te dal primo sguardo che ti ho rivolto. Non so il perché ma sembrava che tu mi avessi lanciato un incantesimo. >> lui alzò gli occhi al cielo e sorrise approfittando del fatto che non potesse vederlo << Mi sembra una spiegazione molto razionale, una volta ero un potente stregone. >> Lei si alzò sul gomito e lo guardò negli occhi, anche nel buio poteva distinguerne il colore azzurro. << In un altra vita? Chissà magari eravamo destinati a stare insieme, e io invece ho sposato un principe qualunque >> Il discorso prendeva una strana piega infantile e lui rise guardandola negli occhi << Chissà, io volevo. >> Dei rumori dall'altra stanza lo fecero zittire si alzò a sedere mentre Nia si coprì con un lenzuolo nascondendosi dietro di lui, la porta si aprì e la stanza fu inondata dalla luce fredda che proveniva dal salone. << NICOLAS! Hai fatto un disastro! Sul mio tavolino da caffè! Ma come ti salta in mente di lasciare del gelato lì? >> si interruppe guardando l'uomo che cercava di trattenere le risate e guardando meglio si accorse di una figura raggomitolata dietro di lui e inclinò la testa di lato per capire di chi si trattasse << Scusa Riccardo, prometto che non succederà più >> Il suo sorriso era colpevole e Riccardo non rispose restando con le mani attaccate ai fianchi. << Ci credo Nicolas altrimenti lo pulirai con la lingua! Non mi presenti la signorina che è con te? >> Nia alzò appena la testa e mosse una mano nella sua direzione e Riccardo sospiro ricambiando il gesto. Dopodiché lanciò un occhiataccia a Nicolas e chiuse la porta con un tonfo. Nia baciò una spalla di Nicolas << La scena invece di essere disgustosa sarebbe carina,sai, riesco quasi ad immaginarti che lecchi un tavolino da caffè ricoperto da gelato. >> Lui si girò e la guardò negli occhi << Mi stai per caso prendendo in giro? >> lei lo guardò negli occhi e poi rise dandogli un bacino sul naso << Non potrei mai. Ma che ora si è fatta? Dovrei tornare in albergo! >> Lui la guardò e poi guardò la sveglia sul comodino << Sono le quattro. Ed è ufficialmente il mio compleanno. Sono nato il sei marzo. >> Lei sorrise e gli appoggiò le mani sulle spalle con energia riportandolo verso di se e baciandolo sulle labbra. << Buon compleanno! Sei un trentaseienne molto sexy.  >> Lui sorrise e arriccio il naso, si sentiva leggermente in colpa ma non disse niente, e lei riprese a baciarlo dolcemente. << Mi accompagneresti in albergo? >> lui la guardò per un momento, << Non vuoi restare a dormire qui? Poi domani dopo colazione ti accompagno >> Lei si morse un labbro indecisa e poi si stese coprendosi con il lenzuolo e allargando le braccia perché lui potesse raggiungerla.

<< Secondo me è impazzita. Non è tornata a dormire in albergo! >> Amanda staccò con un morso un pezzo del suo fagottino al cioccolato dopo aver parlato e poi guardò le altre due. << È meno male che non era niente di serio, chissà se alla fine ha concluso. Spero di si per lei. >> Victoria guardò Isa che aveva appena finito di parlare e si pulì la bocca dai residui di cappuccino << Beh, è maggiorenne. È può fare quello che vuole. Non possiamo rimproverarle nulla, praticamente l'abbiamo spinta noi tra le braccia di Nicolas. >> Amanda bevve un sorso di cappuccino e poi sospirò, << Speriamo le serva per rimettersi in pista e non a incasinarsi di più. >> Victoria prese il cellulare e visto che erano le dieci e trenta decise di chiamarla, al terzo squillo Nia rispose, << Pronto? >> Victoria sorrise e poi con tono da mamma iniziò a parlare << Ma dove diavolo sei finita? È questo il modo di trattarci? Torna immediatamente in albergo altrimenti non ti rivolgiamo più la parola. >> le amiche dall'altro lato del tavolo la guardarono incuriosite per quel cambio improvviso di idee e lei per risposta fece una linguaccia << Oh ma che ora è? Scusatemi torno tra mezz'ora! Perdono! >> Victoria trattenne a stento una risata e poi chiuse la comunicazione con un semplice: "sbrigati". Le amiche la guardarono curiose e lei scoppiando a ridere esclamò << Verrà prima se pensa che siamo arrabbiate. >> 

​Il rumore dei tacchi alti di Nia si sentiva per tutto il corridoio, aveva fatto più in fretta che aveva potuto, chiamando un taxi per non far svegliare Nicolas, e quando aprì la porta della stanza tre cuscini le volarono in faccia facendola vacillare e poi cadere con il sedere per terra. Lei guardò le sue amiche ma vedendo che sorridevano si rilassò << Scusatemi. Mi sono addormentata. >> si alzò e rientrò nella stanza chiudendo la porta e togliendosi le scarpe. << Mi dispiace così tanto. Sono una pessima amica lo so! >> Isa e Amanda la guardarono ridendo e Victoria si alzò raccogliendo le scarpe << No non lo sei. Ti prendevo in giro. Volevamo solo sapere che cosa ti aveva trattenuto lontano da noi. Era un anno che non uscivi con nessuno hai fatto bene. >> Lei sospirò e si tolse il vestito ripiegandolo e si accorse che le sue amiche avevano già fatto le valigie. << devo fare ancora la borsa e ho anche lasciato i collant da Nick! >> posò il vestito nella borsa e dopo aver tolto gli indumenti per quel giorno iniziò a buttare le cose dentro alla rinfusa. << È credi di cavartela così? Con: "Ho dimenticato i collant da Nick?" vogliamo i dettagli. >> dopo aver infilato anche le scarpe col tacco che Vic aveva raccolto nella borsa riuscì a chiuderla con uno sforzo e si  girò a guardare le amiche << Diciamo che ho recuperato un anno di astinenza visto il ritmo con cui io e Fede facevamo l'amore, un anno e più che recuperato. >> Isa la guardò interrogativa e Vic spalancò gli occhi con aria divertità << quattro volte in una notte? Complimenti a Nick! >> e scoppiò a ridere Nia rossa in volto si avviò in. Bagno e si chiuse dentro.  Quando uscì aveva tra le mani il beauty case e guardò le amiche << per caso c'è posto in una delle vostre borse? >> Amanda con aria rassegnata lo prese dalle sue mani e lo depose con cura nella sua valigia. << Ma che diavolo ti è preso? Devi essere più ordinata, il sesso ti fa male. >> Nia sorrise è una volta infilate le scarpe da ginnastica la guardò.<< Beh mi piacerebbe sentirmi così più spesso >> poi prese la borsa e guardò le amiche con aria perplessa << Allora questo giro per negozi? Guardate che alle sei abbiamo il treno per Napoli. >> Isa la guardò prendendo a sua volta la borsa << Ora sarebbe colpa nostra? Dai andiamo altrimenti la butto giù.>> e così dicendo recuperarono tutte e tre le borse e uscirono dalla stanza.

La stanza era rischiarata dal sole, la sera prima aveva dimenticato di chiudere le tende, ma con Nia lì era stato impossibile ricordarsi di qualcosa. Si girò con un sorriso che si spense quando trovò la parte destra del letto vuota, e si alzò a sedere, si guardò intorno ma degli abiti della ragazza non c'era traccia, si alzò e recuperò i boxer dal pavimento e dopo averli indossati uscì in soggiorno, dalla cucina veniva un odore di caffè e vi si avvicinò appoggiandosi alla porta, Riccardo era seduto intento a fare colazione. << Buongiorno Nicolas, e auguri. Nia non viene a fare colazione? >> Nicolas entrò in cucina, prese una tazzina e la riempì di caffè prima di sedersi alla destra di Riccardo << È andata via. Non so nemmeno a che ora. Tu non l'hai vista? >> Riccardo scosse la testa e continuò a spalmare marmellata sulla fetta biscottata che aveva in mano << mi sono alzato dieci minuti fa. Sta notte sono andato a dormire alle cinque a causa del porcile che avete combinato >> Addento la fetta biscottata guardandolo negli occhi e poi bevve un sorso di latte che aveva nella tazza << Mi farò perdonare, magari ti offro il pranzo oggi? >> Nocolas gli sorrise e poi fece uno sguardo dolce e Riccardo lo guardò a sua volta e poi sbuffo nella sua direzione << Va bene Nick, perché ora non vai a chiamarla? Magari ti fai dare qualche spiegazione. >> Nick finì il suo caffè e annuì, alzandosi per posare la tazzina nella lavastoviglie diede una pacca sulla spalla a Riccardo e tornò in camera sua. Recuperò il cellulare dalla tasca dei pantaloni e notò i collant di Nia che erano finiti sotto il letto e prese anche quelli prima di sedersi su di una poltrona e poi controllò il cellulare, due chiamate perse dalla sua ex moglie e tre messaggi. Uno di Marcos suo fratello che gli augurava buon Compleanno, uno da parte di Angela che lo esortava a chiamarla perché Edward e Samuel volevano salutarlo. Era partito da quattro giorni e non aveva mai chiamato. Così prima di leggere l'ultimo messaggio chiamò a casa, dopo due squilli Rispose Edward con il suo solito tono deciso. << Hello dad how are you ? >> sorrise alla parete che aveva di fronte immaginandosi la sua faccia seria << I'm fine Edward and you ? >> beh era vero che stava bene, forse non come se avesse potuto stringerlo tra le braccia << I'm fine Dad, Happy Birthday . When you come back ? We miss you . >> le parole di Edward gli spezzarono il cuore, il suo piccolo ometto sentiva la sua mancanza. << Honey, dad will be back soon , and I will bring a gift to you and one to Sam >> si passò una mano sulla fronte mentre si rendeva conto di essere stato un pessimo padre a non farsi sentire per quattro giorni, << Okay dad I care only that you come back soon >> prese un profondo respiro prima di riprendere a parlare << All right, Ed, May you throw Samuel please? >> il bambino dopo un attimo di indecisione rispose << Sure, happy birthday dad >> non aveva immaginato che sentire i suoi cuccioli lontano gli avrebbe procurato tanta tristezza. << Dad ? Hello! how are you? I miss you so much. I made you a nice gift with my hands! >> La voce di Samuel era più allegra e lo fece sorridere di nuovo spontaneamente,  << Skullcap Hello ! all right . I'll come back soon can not wait to discover the gift you did to me ! >> Il bambino rise entusiasta e poi riprese a parlare. << Dad Happy Birthday and good holiday ! I step on the phone my mother . >> e così dicendo passò il telefono ad Angela. << Ciao Angela come va? >> Aveva cercato di mantenere un tono neutro ma non sapeva se c'era riuscito. << Capisco che tu c'è l'abbia con me e mi sta bene, ma in quattro giorni nemmeno una telefonata ai tuoi figli? Sei proprio stronzo! >> strinse gli occhi e serrò la mascella per non esplodere in un'imprecazione << lo so mi sono già scusato con i bambini ma stavo cercando di ambientarmi. >> Il tono di Angela dall'altro lato era leggermente arrabbiato quando riprese a parlare << Beh stai attento a non ambientarti troppo i tuoi figli hanno bisogno di te! Cazzo cresci Nicolas, non hai più vent'anni. Ne hai quarantaquattro! e una famiglia da mandare avanti! >> Restò in silenzio mentre avrebbe voluto urlarle contro che se non si fosse scopata un ragazzino ora non sarebbero in quella situazione, è invece scosse la testa e con calma rispose << Ho bisogno dei miei tempi per superare il fatto che tra di noi sia finita perché tu hai deciso così. Quindi potresti gentilmente evitare di attaccarmi? >> dall'altra parte uno sbuffo arrabbiato << Buon Compleanno stronzo. >> e la chiusura della comunicazione. Non riusciva a capire perché Angela fosse cosi arrabbiata con lui, non sapeva in che modo l'avesse ferita, ma era sicuro di averlo fatto, perché lei non era mai stata acida con lui in quel modo. Prese un profondo respiro e lesse poi l'ultimo messaggio: "Buongiorno bellissimo. Mi scuso per la mia fuga, ma non volevo svegliarti visto che eri così bello mentre dormivi, e poi non mi piacciono gli addì. Spero tu passi una bella giornata e che tutti si ricordino di farti gli auguri. Sta sera torno a casa. Ancora Buon Compleanno. Nia." Prese un grande sospiro e posò il cellulare sulla scrivania, era finita. Era stata dunque l'avventura di un weekend? Non ne era certo, per lei sicuramente dato il messaggio che gli aveva mandato, ma per lui? Non poteva essersi invaghito di una ragazza che aveva conosciuto solo quattro giorni prima, non era un film, era la vita vera e nella vita vera non ci si innamora in quattro giorni. Si alzò dal letto e con una lenta svogliatezza si diresse verso il bagno per fare una doccia
  
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