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Autore: AlnyFMillen    11/10/2015    2 recensioni
||Spoiler "Le storie perdute"||
La sua anima era come il sole al crepuscolo, oscurato da una spessa coltre di nebbia e rugiada.
"Ricordi quella sera nel santuario di Tarephen? Ricordi?" urlò Nihal mentre altre lacrime sgorgavano inarrestabili dai suoi occhi viola.
"Ricordi?" gridò ancora non ricevendo alcuna risposta.
Sennar la guardò confuso e pensieroso.
"No" rispose infine.
Bastò quella semplice sillaba.
No. Non stava mentendo, lo vedeva dall'espressione sul suo viso.
Nihal cadde in ginocchio e la spada gli scivolò dalle mani per la prima volta di quella nuova vita, tintinnando lontano da lei.
Anche i singhiozzi che la scuotevano fino a poco prima tacquero.
"No" sussurrò lei.
"No! No!" Nihal urlò.
Si rannicchiò a terra serrando le mani sulle orecchie, gli occhi pieni di immagini che lui non avrebbe mai ricordato. Improvvisamente volle strapparsele dalla mente, per non poter più soffrire.
Non si ricordava di lei.
Sennar non si ricordava di lei.
Non c'era più niente da fare: l'aveva perso, e stavolta per sempre.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Aster, Nihal, Sennar, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP. 2:JHAR THOOLAN






"Correte ragazzi!" li spronò la ragazzina dai lunghi capelli blu. "Oh, andiamo femminucce o quel vecchiaccio del proprietario ci beccherà" continuò vedendo che i suoi compagni di giochi battevano la fiacca.
"Tornate qui mascalzoni e vi faccio vedere io!" sbraitò una voce grande ed infuriata alle loro spalle. Baar, un vecchio contadino dai denti mancanti e l' ira furibonda, armeggiava con il forcone impugnato stretto nella sua mano destra, cercando di passar attraverso il suo povero orticello senza danneggiare più di quanto non avesse già fatto quella banda di ragazzini scalmanati. "So chi siete, non potete nascondervi tanto a lungo!" continuò ad urlare.
Barod finì con l'inciampare su di un cavolo e cadde rovinosamente a terra.
"Su alzati pappamolle!" Cercò di rialzarlo per un braccio nonostante fosse il più grassoccio del gruppo e lei la più smilza.
"Non ce la faccio Generale, lasciatemi morire qui" disse l'altro col fiato corto.
"Giuro che se non ti alzi adesso affronterai Baar tutto da solo e dovrai fare il capo dei fammin per il resto della tua vita" minacciò severa Nihal per poi rivolgersi al resto dei suoi compagni di gioco "Voi altri, ritiratevi!". A quelle parole il poveraccio si contorse sul posto rotolando da un lato e poi dall' altro, cercando di rialzarsi ma con scarsi risultati.
Sentendo una mano sulla spalla la mezzelfo si girò di scatto pronta a colpire chi aveva osato un simile affronto nei suoi confronti. Sorrise, però, quando riconobbe chi aveva reclamato la sua attenzione.
"Lascialo stare guerriero, ci penso io a trascinare questo mammalucco" proclamò Sennar con un sorriso. "Scommetto che così..." farfugliò mentre recitava a bassa voce una lenta litania.
Nihal l'osservò curiosa ed assorta.
Un bastone posato accanto ai piedi di Bared si illuminò, trasformandosi in qualcosa di meno lineare e più viscido. Il serpente strisciò fino al viso del ragazzo, che saltò in piedi come una molla e corse via a gambe levate il più lontano possibile dall'oggetto malefico. I due amici risero a gran voce.
Poi il cielo si oscurò. L'aria si impregnò di un odore dolciastro eppure pungente. Pire di fumo di levarono dalle case attorno a loro.
E quel rosso. Rosso ovunque. Rosso di sangue, di fuoco, di morte.
Nihal girò prontamente la testa ma accanto a lei non trovò altro che vuoto. "Sennar?" chiamò con voce malferma. "Sennar?" disse più forte. Mise le mani a conca sulla bocca per amplificare la sua voce "Sennaaaaaar" urlò.
La stoffa di una tunica nera le sfrecciò dinnanzi agli occhi, a soli pochi metri da lei, per poi scomparire dietro una fiammata. "Sennar!" Scattò verso la direzione del suo amico, schivando spezzoni di legno che le piovevano dal cielo cercando di incenerirla. Sentiva le risate dei nemici e le urla dei suoi concittadini avvicinarsi a lei, le fiamme lambirle la pelle e bruciarle i capelli ma non si fermò a guardare indietro. Di nuovo quel pezzo di stoffa le sfuggì dalle mani. Inchiodò quando la trave portante di un tetto cedette e fece così precipitare l'intera abitazione, costringendola a prendere la rincorsa per saltare.
L'atterraggio non fu piacevole perchè cadde dritta sulle ginocchia, facendole sanguinare. Si tirò su a fatica pulendosi le lacrime dagli occhi che le bruciavano per il fumo e portandosi una mano alla bocca, riparando le vie respiratorie e la bocca. Tossì. Riprese la sua corsa. "Sennar!! Sennar ti prego fermati!" riprovò. Ma il suo amico non le dava ascolto. Arrivò infine ad uno spiazzale.
I rumori della battaglia in sottofondo scemarono e divvennero ovattati mentre lei avanzava incantata da quel biancore silenzioso. I suoi passi sembravano rimbombare attraverso i viali della cittadina desertica. Svoltò a destra per uno svincolo ma la visione che le se parò davanti la fece bloccare di botto.
Un viale. Bianco e candido. Silenzioso. Innaturale.
Delle forche. Ai lati della strada.
Dei cappi. Ai lati della strada. Mezzelfi, amici, compagni, conoscenti.
Morti.
In fondo, due sagome. Una, più alta, era caratterizzata da una tunica lacera e stracciata, svolazzante al vento. L'altra, più piccola, la fissava, con grandi e vuoti occhi viola spalancati su quella strage. I suoi stessi occhi.
Nihal cadde a terra. Le ginocchia le dolevano ancora, ma non le importava.
Nihal cadde a terra. Gli sguardi su di lei, quelli che non avrebbero più visto nulla.
Nihal cadde, cadde a terra e non si rialzò. Strinse gli occhi ed urlò come non aveva mai fatto, fino a quando le fiamme del combattimento non si insinuarono e carpirono anche la sua gola. Il mondo si distrusse in tanti piccoli pezzi, fino a quando non si ruppe e cominciò a cadere pian piano, cancellando quella scena straziante. La ragazza si trovò sospesa, svuotata di ogni energia, nel vuoto.

Aprì gli occhi tirandosi su di scatto. Ancora con il fiatone, si guardò attorno. ‘E'stato solo un incubo’ pensò tirando un sospiro di sollievo. Squadrò lo spazio attorno a se con occhio indagatore.
Si trovava in una sala quadrangolare, ricoperta di specchi a volta affissi sulle pareti circostanti. Ve ne erano di tutti i tipi: bassi, alti, medi, larghi, stretti, lunghi e così via fino a ricoprire perfino il soffito ed il pavimento. Riflettevano il cielo notturno. l'illuminazione era scarsa, quasi nulla, solo una flebile luce proveniente da un punto indefinto della stanza. I muri erano intonacati di differenti colori, in stridente contrasto tra di loro. Le ricordava, in un certo senso... "Sto ancora sognando?" domandò ad alta voce.
"Non era un sogno, cara Nihal" disse una voce.
Nihal sguainò la spada e si mise in posizione eretta, guardandosi nervosamente le spalle.
Dopo un attimo di silenzio, la donna apparve uscendo da uno degli specchi. "Oh, non riconosci neanche più una vecchia amica?" chiese l'anziana mostrando un sorriso gentile. Non era cambiata poi tanto: indossava una tunica bianca stretta in vita dalla cordicella argentata, il medesimo colore dell' ultima volta che si erano incontrate; gli occhi erano di quel blu profondo e la sua figura era contornata da un'aurea soffusa. L'unica differenza era rappresentata dalla gemma grigia, ora rotta, che spiccava sulla sua fronte.
"Non è possibile..." mormorò la mezzelfo "Thoolan?"
Lo spirito la guardò benevola "Jar Thoolan per la precisione, bensì mi senta sempre la cara, stessa guardiana di un tempo. Non ho perso il lume della ragione per rabbia, come Ael né per sete di vendetta e neppure, come successe precedentemente a Gael, per solitudine. Dopo tutto, sapevo sarebbe dovuto accadere tutto ciò. Ma... il tuo futuro invece, è confuso Sheireen. C'è un motivo per il quale sei qui, non è vero?"
Nihal sorrise amaramente. ‘Io invece credo sia scritto, per una volta, ho fatto la mia scelta’ Alzò di scatto la testa verso la guardiana, nello sguardo una luce determinata e decisa. "Accetto. Accetto la tua proposta, voglio che tu mi regali un futuro privo di dolore"







Angolo dell'autrice:Good evening^^ Finalemente eccolo,il secondo capitolo.Con tutta sincerità,mi spiace molto che questo fandom sia lasciato un po'così alla deriva:( POTERE ALLE RECENSIONI!Chi è con me?<< cri cri cri >> Ok,no. Piaciuto almeno un pochino il sonnellino di Nihal?? Spero di si. Ho scritto leggermente di fretta quindi,non so,segnalatemi qualunque errore e passate a farmi un regalino nell'angolo recensioni(caramelle gratis!) Alla prossima, AlnyFMillen
   
 
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