Sono passati sette
anni da quando Minato era nato e oggi è…
- Papà, svegliati!
Dai che facciamo tardi!- urlò un bambino biondo e con gli occhi azzurri,
buttando giù dal letto il padre, che rimpiangeva la vita da neo sposino senza
un figlio rompiscatole che gira per casa urlando e buttandolo giù dal letto
tutte la mattine. Pensandoci però quel giorno non era un giorno qualsiasi, ma
non gli veniva proprio in mente che giorno potesse essere.
- Dai cinque
minuti!- bofonchiò arrampicandosi di nuovo sul letto e ricominciando a dormire.
- No, è tardi e la
mamma è già giù in cucine che ti sta preparando la colazione!- Minato sapeva
che il punto debole del padre era il cibo e infatti…
- Cosa sta facendo
Hinata?- chiese Naruto con uno sguardo speranzoso.
- Sta preparando
la colazione ora scendi o devo chiamare nonno Hiashi?- a quelle parole il
biondo sbiancò e si precipitò in cucina sperando che quel piccolo diavolo di
suo figlio non avesse già chiamato suo suocero.
Si vedeva lontano
un miglio che era suo figlio, tralasciando l’aspetto fisico, aveva preso ogni
singolo gene del carattere di Naruto, d'altronde anche lui alla sua età era
così: vivace e casinista. Sembrava uno scherzo del destino: lui, Naruto, aveva
preso tutto da suo padre Minato, e lui, Minato suo figlio era sputato lui.
- Buongiorno
cara!-
- Buongiorno
Naruto, dormito bene?-
- Prima che tuo
figlio mi buttasse giù dal letto si!-
- Minato quante
volte ti ho detto di non buttare tuo padre giù dal letto?-
- Non me lo
ricordo!- fece lui con un ampio ghigno e affondando il cucchiaio nell’enorme
barattolo di Nutella (beato lui, SING ndme)
- Che dopo tocca a
me massaggiargli la schiene sennò questa testa bacata non va al lavoro! A
proposito lo accompagni tu Minato a scuola quando vai a lavoro?- Naruto quasi
si strozzò, ecco che giorno era oggi, il primo giorno di accademia di suo
figlio, ma come aveva fatto a dimenticarsene?
- Certo cara-
riuscì ad articolare tra un colpo di tosse e l’altro.
- E’ ora, vi
conviene andare!- la Hyuga diede un frettoloso bacio a fior di labbra al marito
e uno sulla guancia al figlio e gli fece le solite raccomandazioni: comportati
bene, non fare arrabbiare i maestri, non litigare con i compagni ecc…
Un quarto d’ora
dopo Naruto e Minato camminavano a passo lento verso la scuola, o meglio,
Naruto a passo lento e Minato scorrazzando.
Quasi a metà
strada incontrarono, o meglio si scontrarono con due tizzi, altri non erano che
Sasuke, consigliere dell’Hokage, e suo figlio Kishi, diretti verso la scuola.
- Anche a te è toccato?-
chiese il biondo facendo cenno con la testa alla fotocopia di Sasuke in
miniatura.
- Eh già, Sakura
doveva occuparsi di Shio!-
(piccolo
riepilogo: Sasuke e Sakura si erano sposati e avevano avuto due figli Kishi, 7
anni, e Shio 3, il primo fotocopia di
Sasuke,il secondo capelli di lui e occhi di lei. Sakura aspetta un altro
bambino, molto probabilmente femmina. E non dite che nono si sono dati da fare!
Ndme)
Mentre i due
bambini scorrazzavano avanti a loro i due uomini si misero a parlare di una certa
missione e sempre parlottando di questa missione non si accorsero che i bambini
si erano fermati.
- Ehi! Papà siamo
arrivati!- esclamò il moretto.
- Ah già scusate-
fecero in coro i due genitori.
Ai due parve di
essere tornati indietro nel tempo, quando loro frequentavano l’accademia.
Quando Naruto dondolava malinconico sull’altalena appesa al grande albero in
fondo al cortile, e il sesto Hokage si scoprì sorpreso nel vederla ancora lì. E
quando Sasuke cercava di sfuggire alle persecuzioni di Sakura e di Ino in testa
ad un branco di ragazzine che non vendevano l’ora di conoscerlo, per non
parlare del giorno di San Valentino!
- Ah bei tempi!-
esclamarono all’uniso.
I figli un po’
stupiti dalle loro face perse nei ricordi decisero che era ora di andare e
quindi svegliarono i genitori con il solo modo efficace…
- Ma era proprio
necessario?- Chiese Naruto tutto dolorante.
- Perché l’hai
fatto? Guarda che mi servono ancora, tua madre ha intenzione di fare come
minimo altri tre figli e se me le distruggi come faccio?-
I due bambini si
guardarono compiaciuti e trascinarono i rispettivi genitori per il polso fino
all’entrata dell’accademia. E qui scatta la seconda fase delle ramanzine
- Allora Minato,
non ti cacciare nei guai, non picchiare i compagni, non portare una brutta
pagella a casa, non fare arrabbiare i maestri… e mi sembra inutile continuare
visto che il resto della ramanzina te l’ha già fatta tua madre. Una cosa voglio
dirti: divertiti. L’accademia viene una sola volta nella vita ed è il posto
migliore per combinare guai, quindi approfittane adesso, perché quando
diventerai genin per un tuo errore potrebbe pagare un tuo compagno con la sua
vita. E un ultima cosa: è qui- si guarda intorno sprofondando nei ricordi- che
un ninja si forma. Non è importante la promozione, io sono stato bocciato tre
volte e ora sono Hokage…
- Questo non me lo
avevi mai detto!-
- Me lo ero
conservato per questo momento! Come stavo dicendo l’importante è che ce la
metti tutta e che dopo un fallimento ti devi rialzare e provare finché non
raggiungi il tuo obbiettivo!-
- SI papà grazie
non ti deluderò!-
- Allora Kishi, mi
ricordo ancora quando mio padre mi fece questo discorso, fai il bravo, non fare
arrabbiare i maestri, ma soprattutto: ALMENO PER QUEST’ANNO NON PORTARMI RAGAZZE
CHE VOLGIONO LA TUA MANO O CHE SONO STATE MESSE INCINTE!- perché se è vero che
una cosa il figlio aveva ereditato da lui era la bellezza – e poi… rendimi
fiero di te!-
- SI papà non
preoccuparti per le ragazze, almeno per quest’anno non le vedrai!-
Finiti i discorsi
i due bambini corsero dentro insieme a tutti gli altri che avevano appena
lasciato i genitori.
- Il primo passo
che li condurrà lontano da noi, però sono felice, felice che mio figlio possa
fare le mie stesse magnifiche esperienze!-disse il biondo
- Lo spero!-
aggiunse il moro con un sorriso.
- Minato, hai
paura?- chiese il moretto
- No, oggi
comincia la nostra avventura e io voglio viverla fino in fondo, non c’è posto
per la paura!-
- Si!-
E così anche i
figli dei nostri eroi hanno cominciato l’accademia e la loro lunga scalata
verso gli alti livelli ninja.
Potrei raccontarvi
come andò a finire. Se Kishi tradì il villaggio come il padre, se Konohamaru
riuscì a diventare il settimo Hokage, o Minato l’ottavo. Potrei raccontarvi
tante cose, ma non lo faccio perché questa è un’altra storia.
Siamo arrivati
alla fine, SING (finalmente! ndtutti) spero che vi sia piaciuta questa fic e vi
ringrazio per avermi seguito sin dal primo capitolo.
Ringrazio tutti
quelli che hanno inserito questa fic tra i preferiti:
numb91
playgeneration
sandgaara
sorelline xsv
_Fimmy_
e
anche tutti quelli che hanno recensito.
Colgo l’occasione
per pubblicizzare le altre mie fic:
KISS:
IL PRIMO BACIO NON SI SCORDA MAI… SE TE LO DANNO!
e CHI
SONO IO, KYUBI O NARUTO?
e
quella di mio fratello NARUTO ADVENTURES
continuate
a seguirmi e stavolta, mi dispiace ma non posso dire al prossimo capitolo perché
non ce ne sarà un altro.
Ma posso
dire alla prossima fan fiction
Genio95