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Autore: Phoenix12    27/10/2015    1 recensioni
Ehilà!
Eccomi con un'altra NaruSasu, meno approfondita, ma sempre NaruSasu.
Vi starete già disperando vero?
Mi dispiace.
Questa è sicuramente l'idea più strana che mi sia mai venuta in mente.
Innanzitutto, dimenticatevi ogni cosa che sapete su Naruto. Qui è tutto riscritto.
Come si capisce dal titolo, si parla di Sasuke e del segno maledetto.
Praticamente ho riscritto tutta la storia, con delle modifiche che voglio precisarvi:
- qui, come Hokage, c'è Tsunade
- si parte dall'esame di selezione di Chunin
- Konoha e Suna sono già alleate, quindi bene o male vanno tutti più o meno d'accordo
- i personaggi sono più grandi rispetto alla prima serie, circa 16 anni
- i caratteri potrebbero essere un po' diversi (come al solito)
- usano le tecniche che in teoria imparano in shippuden
Quindi, come avrete sicuramente capito, è un intruglio dell'anime -o manga- e la mia contorta fantasia.
Spero che lo apprezzerete^^
Vi prego fatemi sapere che ne pensate.
Buona lettura :)
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Orochimaru, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Naruto prima serie, Più contesti
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Naruto era furioso, non poteva credere che fosse appena successo! L’avevano portato via, e lui non aveva potuto fare niente.
Strinse così tanto i denti da farli stridere tra loro.
Alle sue spalle i suoi amici si stavano interrogando sull’avvenimento appena accaduto, ma nessuno osava chiedergli qualcosa, si vedeva lontano un miglio che si stava trattenendo dal rincorrere il gruppo di Anbu che aveva appena portato via Sasuke.
“Kakashi-sensei, che è successo?” chiese Ino in voce di tutti
Il maestro sospirò, come spiegare tutto senza turbarli?
“Dove l’hanno portato, Tsunade baa-chan?” chiese ad un tratto Naruto
“Non posso dirtelo Narut..”
“Si invece!” gridò il ragazzo voltandosi, mai era stato così arrabbiato.
“È per il suo bene, Naruto.” Cercò di spiegargli Iruka
“NO! Voi lo avete solo portato via!” disse ancora, stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche
“Naruto cerca di ragionare! Se Orochimaru è già riuscito a intrufolarsi qui all’esame senza che nessuno se ne accorgesse, cosa credi che ci voglia per un attacco? Se dovesse tornare ci coglierebbe sicuramente impreparati! Dobbiamo prevenirlo ed evitare più danni possibili. In questo modo almeno, abbiamo la certezza che Sasuke si trovi in un luogo sicuro sorvegliato dagli Anbu. Orochimaru lì non potrà trovarlo.” Disse Tsunade cercando di far ragionare il ragazzo.
Ma quando si trattava di Sasuke, niente riusciva a farlo ragionare lucidamente.
“No invece!” gridò, sentiva le lacrime premere per uscire “L’avrei protetto io! Non permetterei mai ad Orochimaru di fargli del male!”  le lacrime ormai scendevano impetuose da suoi occhi, tanto che i presenti se ne stupirono “Non avrei mai permesso che gli succedesse qualcosa, io.. l’avrei protetto.” Disse con un singhiozzo
Si girò e corse via, lontano dall’arena, corse e corse finché non sentì i muscoli bruciare, finché non gli mancò il fiato, e solo allora cadde a terra, esausto, stremato dalla corsa e dalla sfuriata appena fatta.
Si guardò attorno e riconobbe il campo dove si allenava insieme al suo team, insieme a Sasuke.
Gli passarono davanti agli occhi le immagini dove Orochimaru gli addentava il collo e gli lasciava il segno maledetto, vedeva la sua faccia contratta in una smorfia di dolore, gli Anbu che lo portavano via..
Si prese la testa tra le mani e rimase fermo dov’era.
Avrebbe scoperto dove l’avevano portato, l’avrebbe rivisto e riabbracciato, lo avrebbe baciato e stretto tra le braccia, lo avrebbe guardato negli occhi e gli avrebbe promesso di proteggerlo, perché nessuno gli avrebbe mai fatto del male.
Nessuno.



“Naruto!!”
Sakura fece per inseguirlo ma Kakashi le mise una mano sulla spalla “Lascialo andare Sakura, ha bisogno di restare da solo adesso.” La ragazza annuì tristemente
“C- cos’è successo a Sasuke-kun per far intervenire gli Anbu?” chiese timidamente Hinata
“Avete nominato un certo Orochimaru. Parlate del nukenin?” chiese Shikamaru
“Cosa dovrebbe volere uno del genere da Sasuke?” chiese sospettoso Gaara, lui di Orochimaru ne aveva solo sentito parlare da alcune voci passanti
“È uno dei tre Sennin, giusto Tsunade-sama?” chiese conferma Ten Ten
La donna annuì “Si, un tempo eravamo compagni squadra, insieme a Jiraya; ma ha lasciato il villaggio quando abbiamo scoperto delle sue vere intenzioni..”
“Vere intenzioni? Si spieghi meglio Tsunade-sama” chiese confuso Rock Lee
 Tsunade sospirò “Orochimaru ha sempre avuto una grande ambizione: riuscire ad utilizzare ogni jutsu, diventare sempre più forte, in qualsiasi tecnica.”
“Ogni jutsu di ogni tecnica? Ma è impossibile! Nessuno ci è mai riuscito!” disse sconvolto Kiba
“Per padroneggiare ogni tecnica nel migliore dei modi ci vuole tempo. Un uomo non può aspirare a tanto. Il suo corpo non potrebbe resistere a tanto.” Ragionò Neji
Tsunade annuì “Appunto per questo, Orochimaru ha cercato di impadronirsi di una tecnica proibita, la tecnica dell’eterna giovinezza. Nessuno è mai riuscito ad ottenerla perché è impossibile, bisogna pagare un prezzo troppo alto. Ma lui non si è mai fatto troppi scrupoli, ha fatto molte ricerche, si è impadronito di tecniche segrete, ha fatto atroci sperimenti, tutto per arrivare al suo unico obbiettivo.”
“Ed è riuscito a trovare un modo? Per quel che ne so, una cosa del genere è ancora sconosciuta all’uomo.”
“Ha ragione, Gai-sensei. Nessuno può riuscire a tanto.” Disse Rock Lee guardando il suo maestro
“Alla tecnica decisiva non ci è ancora arrivato, per quanto ne so. Ma è riuscito a trovare un modo per allungare il tempo…”
“E quale sarebbe?”
Tsunade li guardò attentamente, scosse la testa e rispose “Dopo innumerevoli ricerche è riuscito a mettere a punto una tecnica che gli permette di passare da un corpo all’altro. In questo modo riesce a guadagnare sempre più tempo e ad avvicinarsi al suo primario obbiettivo. Ma li servono corpi particolari; con una grande resistenza e una conformazione genetica che permetta di resistere ad una tecnica del genere. Inoltre, sta cercando di mettere le mani anche su un altro potere che gli permetterebbe di fare grandi passi avanti nelle sue ricerche.”
“Lo Sharingan.” Dedusse Neji
“Esattamente. L’occhio che tutto vede e che tutto riflette. Non voglio neanche immaginare cosa potrebbe fare con un potere del genere.”
“O con le abilità di Sasuke.. se dovesse finire nelle mani di Orochimaru..” Kakashi lasciò la frase in sospeso rimarcando il fatto.
“Ma non capisco cosa centri quel segno maledetto ..” chiese confuso Kiba
“Il segno maledetto ti da un grande potere, ma non fa solo quello.” Intervenne Anko “Ti segna dentro. È come se fosse un marchio di appartenenza. In pochi sopravvivono al segno, e quelli che ce la fanno diventano inesorabilmente succubi di Orochimaru. A livelli elevati riesce anche a controllare il tuo corpo, diventi solo una pedina nelle sue mani. Il segno maledetto.. non ti lascia scampo.” Concluse in un sussurro.
“Era quello che si è attivato durante il suo combattimento con Yoroi?” chiese conferma Shikamaru
Tsunade annuì.
“Una cosa del genere è spaventosa. Non avevo mai visto Sasuke-kun in condizioni simili..” disse Sakura, ripensando a quando Orochimaru li aveva attaccati durante la seconda parte dell’esame.
“È per questo che dobbiamo fare tutto il possibile per tenere Sasuke lontano da Orochimaru. Ne andrebbe della sua stessa vita. Una tecnica del genere ucciderebbe chiunque.” Si fermò un attimo “Posso capire cosa stia provando Naruto in questo momento, ma lui deve anche capire che quando Orochimaru attaccherà lui non potrà fare tutto da solo. So cosa prova per Sasuke e so che non permetterebbe mai una cosa del genere, ma lui non conosce Orochimaru, non sa di cosa è capace.. non si farà nessuno scrupolo per raggiungere il suo obbiettivo..”



“Non avete ancora risposto alla mia domanda.”
“…”
“Dove diavolo mi state portando?!”
“Taci Uchiha. Dovresti ringraziarci piuttosto.”
“Ringraziarvi?! E di cosa? Non vi siete neanche degnati di darmi una minima spiegazione!”
L’Anbu in testa alla fila si fermò e così fecero quelli dietro di loro. Alzò una mano facendo segno di stare zitti.
Intorno a loro il nulla taceva.
Si trovavano in uno spazio aperto, circondato dagli alberi, abbastanza lontano dal centro abitato.
Il capo Anbu fece un cenno con la testa e subito i subordinati composero i sigilli per una tecnica sconosciuta a Sasuke.
L’attimo dopo si trovavano in una struttura piuttosto buia, le parteti rivestite in metallo e i tubi che scorrevano per il soffitto e alcune pareti le davano un senso di mistero.
“Bene, siamo arrivati.”
Sasuke si guardò intorno; arrivati dove? Che ci facevano lì?
“Per il momento dovrai rimanere qui, Sasuke Uchiha.” Disse quello con la maschera a forma di cane
“Prima rispondete alla mia domanda. Perché mi avete portato qui?” disse guardando i due Anbu che gli lasciavano le braccia e si allontanavano di qualche passo
“Per questo.” Disse lo stesso l’Anbu spostandogli leggermente il collo alto della maglia blu rivelando il segno maledetto
“Credo tu sappia che cosa comporta un marchio del genere.” Continuò l’Anbu, Sasuke annuì
“Bene, sappiamo che Orochimaru cercherà di impossessarsi del tuo corpo, dato che ti ha scelto come sua nuova reincarnazione, per questo motivo  non sei più al sicuro. È nostro compito proteggerti e non farti finire nelle mani di Orochimaru, sia per il bene di Konoha che per il tuo.” Disse il capo “Per il momento starai qui sorvegliato dalla mia squadra Anbu, ma prima occorre cercare di limitare i poteri del segno maledetto.”
Sasuke aggrottò le sopracciglia “Limitare? E come?”
“Esiste un sigillo, non bloccherà completamente il marchio, ma dovrebbe riuscire a limitare il controllo sul tuo corpo. È una precauzione che potrebbe tornarti utile quando Orochimaru attaccherà il villaggio.”
Sasuke annuì, non aveva altra scelta, era l’unico modo per riuscire a contrastare il potere di Orochimaru, o almeno così speravano.
“Quando potrò tornare dagli altri?” chiese distogliendo lo sguardo
“Questo non so dirtelo.” Rispose l’Anbu
Avrebbe preferito restare con Naruto e gli altri, si sarebbe sentito molto più protetto tra quelle braccia ambrate.. No! Naruto adesso non era lì, anche se non sapeva dov’era lì.
Doveva solo aspettare e dopo forse avrebbe potuto rivederlo… si fece forza al pensiero di quel perenne sorriso smagliante.
“Quando volete procedere?”
Per un attimo gli sembrò che l’Anbu con la maschera a forma di alce stesse sorridendo “Subito.”

   
 
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