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Autore: Lois Lane 89    26/11/2015    1 recensioni
Bella cerca di mantenere la pace tra i Cullen e il branco, ma non è una cosa facile. E le cose si complicano quando la famiglia di Edward riceve ospiti e la vita di Bella viene sconvolta da una terribile notizia.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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La mattina seguente, trovai la sua macchina sul vialetto che mi aspettava per andare a scuola.
"Tutto ok? Hai una pessima cera."
"Sto bene, non preoccuparti."
Era assolutamente un bene che Edward non potesse leggermi nel pensiero, altrimenti avrebbe scoperto tutto.
Ma poteva leggere nella mente delle altre persone, così dovetti continuare a fingere con tutti i miei compagni.
A pranzo mi sedetti con Jessica, Angela, Mike e Eric dato che Caius, Garrett e Kate erano al tavolo dei Cullen.
Però all'improvviso, successe qualcosa che non sarebbe dovuta accadere: Jessica notò qualcosa sul mio braccio sinistro.
"Bella, hai la manica macchiata. Penso sia sangue."
Era vero: la ferita si era riaperta.
Maledizione: e c'erano due vampiri che si nutrivano di sangue umano (fantastico).
Presi il mio zaino e corsi in bagno (meno male che avevo messo nello zaino del disinfettante e delle bende di riserva).
Sistemai la medicazione e mi infilai la felpa per nascondere la macchia e uscire dal bagno.
Purtroppo dopo la pausa pranzo avevo biologia, e oltre a Edward c'era Caius in classe.
"Che ti è successo al braccio?"
"Niente. Ho già risolto tutto. Stai tranquillo."
"Come mai ho l'impressione che tu mi stia nascondendo qualcosa?"
"Ti sbagli."
"Non sei mai riuscita a tenermi nascosto niente a lungo. Prima o poi cederai."
Non dovevo cedere: io ero l'ago della bilancia che teneva in equilibrio il patto tra i Cullen e il branco.
Sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale se avessi parlato, e non dovevo permetterlo.
Per tutto il tragitto da scuola a casa mia, nessuno dei due parlò e poi mi lasciò sola.
Ero in bagno a medicarmi la ferita dopo aver buttato via la maglia macchiata e averne indossata una a mezze maniche, quando vidi dalla finestra 

qualcuno che non avrei pensato di rivedere così presto: Jake.
Mi precipitai di sotto uscendo dal retro senza nemmeno fasciarmi il braccio e lo affrontai.
"Che cosa ci fai qui?"
"Bella, non sai quanto mi dispiace per ieri. Non avrei dovuto perdere il controllo."
"Ti dispiace? Mi hai quasi uccisa. E dovresti ringraziarmi che i Cullen ne sono all'oscuro. Se Edward l'avesse saputo non avrebbe esitato: saresti già 

morto."
"Per te sarebbe una liberazione se io non ci fossi più."
"Mi ti ascolti quando parli? Sei il mio migliore amico, e io ho bisogno di entrambi. Se non fosse per me il patto sarebbe già stato infranto. Sto solo evitando 

una catastrofe."
Così dicendo, lui sparì nel bosco e io tornai in casa.
In salotto trovai Edward e Carlisle: il primo era furioso e nascondere il braccio dietro la schiena fu inutile.
"Si è trasformato davanti a te? Avresti dovuto chiamarmi."
"Proprio un'idea geniale. Comunque sto bene. Posso finire da sola la medicazione."
Carlisle fu irremovibile: volle occuparsene lui.
Per tutto il tempo che rimanemmo insieme, anche dopo che Carlisle se ne fu andato, Edward era furioso.
"Smettila. Se ti avessi chiamato sarebbe successo il finimondo e il patto sarebbe stato rotto. Non voglio che succeda. Ha solo paura che mi possa 

succedere qualcosa mentre sono con voi."
"Comunque hai ragione: non avrei esitato a farlo fuori."
"Edward Cullen che dà ragione a qualcun'altro? Non credo che sia mai successo."
"Falla finita. Vieni qua."
Mi tirò verso di se e mi trovai intrappolata tra le sue braccia: sarei rimasta in quella posizione per sempre se Edward non mi avesse riportato alla realtà.
"Si sta facendo tardi. Dovresti cenare."
"Non ho molta fame. E poi voglio che mi abbracci ancora."
"Bella... per quanto io adori coccolarti, non puoi digiunare."
Lo guardai negli occhi e notai che erano neri e non dorati.
"Da quanto tempo non vai a caccia?"
"Posso resistere ancora per un pò. Non ne sento il bisogno urgente."
"Facciamo così: se vuoi che mangi devi andare a caccia. Non voglio che muori di fame."
"D'accordo. Non andrò lontano. Starò nei paraggi per tenere sotto controllo il tuo amico."
Capì subito che si stava riferendo a Jake e non a Lucas; così uscì dalla porta sul retro e sparì nel bosco.
Tre ore dopo, stavo saltando da un canale all'altro per cercare qualcosa da guardare quando sentì bussare alla porta.
Chi poteva essere? I Cullen e Jake entravano senza bussare.
Spensi la tv e quando aprì la porta mi trovai Lucas davanti.
"Che vuoi?"
"Ti va di andare a fare un giro con me adesso? Così mi fai da guida."
"Non c'è niente da vedere a Forks. E comunque la mia risposta è no. Non uscirò mai con te."
"Sei con il tuo ragazzo?"
"No, Edward non è qui. Ma se ci fosse ti avrebbe già detto di sparire."
"Che cosa ci trovi in lui?"
"Lo amo. Ed è questo ciò che conta."
"E lo ameresti ancora se scoprissi che ti ha tradito con un'altra ragazza?"
"Non lo farebbe mai. Lo amo e la cosa è reciproca. E comunque non sono affari tuoi. Addio."
Gli chiusi la porta in faccia e chiusi a chiave per poi tornare sul divano: vidi Edward con il telecomando in mano.
"Ancora in mezzo ai piedi?"
"Me ne sono liberata. E tu, com'è andata?"
"Tutto a posto. Il cagnolino per ora è tranquillo."
I suoi occhi finalmente erano dorati come il miele e mi strinsi a lui, che non oppose resistenza.
Mi sollevò il viso con la mano ed erano così vicini che i nostri nasi si sfioravano.
"Non ti tradirei mai Bella. Mai e poi mai ti farei una cosa simile."
"Lo so. Stavo per fare una cosa prima che te ne andassi e ti prego di non fermarmi."
"E cioè?"
Appoggiai le mie labbra sulla sua bocca mettendogli un braccio intorno al collo e passandogli la mano tra i capelli.
Mi baciava con delicatezza stando attento a controllare i propri desideri, ma capì le mie intenzioni non appena riuscì a slacciare uno dei bottoni della sua 

camicia con la mano libera: mi bloccò la mano allontanandomi da lui.
"Ti prego no. Ti voglio."
"Bella, io ti amo e di questo non devi mai dubitare. Ma devi capire che potrei farti male. Non possiamo."
"Non mi farai del male. Mi fido di te."
"Non posso. Ed è ora di dormire. Ti porto a letto."
"Sono capace di andarci benissimo da sola. Non importa che vieni con me."
Delusa, mi alzai dal divano e mi chiusi nella mia stanza: ma perchè si comporta così?
Mi ero appena messa sotto le coperte, e muovendomi mi accorsi che non riuscivo a girarmi: Edward era accanto a me.
"Credevo che fossi andato via."
"Non devi pensare che io non ti voglia Bella. Io ti desidero con tutto me stesso, ma non possiamo farlo finchè sei ancora umana. Il rischio è troppo 

elevato."
"Allora sai che cosa devi fare. Trasformami e potremo stare insieme per l'eternità."
"Non posso privarti della vita."
"Vita?! Sono orfana e il mio migliore amico mi ha quasi fatta fuori. Non desidero vivere se non sei accanto a me."
"Ne riparleremo: ora dormi amore mio."
Mi cullò tra le sue braccia e mi addormentai.

TO BE CONTINUED...
   
 
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