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Autore: Yume Kourine    30/11/2015    6 recensioni
Gli anni passano. Le Principesse crescono. Il mondo cambia.
Le nuove principesse sono pronte per adempiere al loro compito, ma le cose sono cambiate!
Tra canzoni, nuovi personaggi e nuove scoperte riusciranno a conquistare la fiducia degli uomini e a riportare il potere del canto nel mondo marino?
[STORIA AD OC] (iscrizioni chiuse... per ora)
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Noelle, Nuovi personaggi, Seira, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I

Essere una star

 

Tre mesi dopo...

 

Per qualche assurdo motivo era una fredda giornata di Aprile, come se l'inverno avesse preferito restare ancora un po' nelle isole di Okinawa: insisteva con le piogge, sbuffava fredde correnti d'aria e circondava con il suo gelido abbraccio Ginowan, considerata la città più movimentata e la più artistica di tutta l'isola.

Non a caso, Kohaku aveva gli auricolari nelle orecchie e stava ascoltando la top 10 della settimana, quella che includeva le canzoni più ascoltate e apprezzate.

Le scappò un colpo di tosse però non avvertii freddo, anzi una piacevole e calda emozione si stava espandendo per tutto il corpo.

“Bene! Siamo arrivati finalmente alla prima posizione! Nessuno è riuscito a smuovere Purple Star e il suo strabiliante singolo, uscito da sole tre settimane! Vai Purple, ancora una volta sei tu la Regina della Top 10!”

Lo speaker sembrava esaltato quando annunciò la canzone, che partì con l'intro composta di violini divenuto ormai una melodia quotidiana, la colonna sonora dei cittadini.

Gli occhi di Kohaku iniziarono a brillare mentre le sue mani strinsero forte il suo mp3: in quel momento sentì di poter riuscire a realizzare il suo sogno. Credeva di poterlo toccare, lo percepiva tra le sue mani.

Un tocco leggero sfiorò il naso della giovane che sobbalzò presa dallo spavento.

“Di nuovo con le cuffie nelle orecchie, eh?” Kohaku si tolse gli auricolari e arrossì, poi concentrò lo sguardo sul viso di un ragazzo. E non un ragazzo qualsiasi...

“La prossima volta arriva puntuale, Mail. Lo sai che potrei rimpiazzarti con la musica” lo rimproverò Kohaku, poi scoppiò a ridere.

Il ragazzo sbuffò e si sistemò il cappello da cui sbucavano alcuni ciuffi ribelli, di un brillante rosso fuoco.

“Attenta, potrei davvero ingelosirmi” le sussurrò Mail, poi avvicinò le sue labbra a quelle fredde della ragazza. Fu un bacio rapido ma era riuscito a trasmettere un piacevole calore sul volto di Kohaku. “Adesso però divertiamoci e godiamoci il tuo ultimo giorno di vacanza” affermò Mail prendendo per mano la ragazza.

“Non me lo ricordare! Devo ancora finire i compiti di matematica!” si lamentò Kohaku mentre si sistemò l'elegante coda. Mail non poté resistere alla tentazione di sfiorare quei lucenti e profumati boccoli dorati. Non avrebbe mai smesso di dirlo: la sua ragazza aveva i capelli più belli di qualsiasi altra ragazza che conosceva.

“Noto che hai usato lo shampoo che ti ho regalato” affermò Mail, sorridendo compiaciuto.

“È inutile che ti vanti! E poi non cambiare discorso! Sono seriamente preoccupata per matematica!”

“Lo sai che adoro i tuoi capelli” sussurrò Mail mentre avvicinò due ciocche al suo naso, poi le baciò.

Kohaku arrossì violentemente e iniziò a insultare, con affetto, il suo ragazzo. A volte si tormentava con molti dubbi e ripensava al passato, a quando era proibito di innamorarsi di un essere umano e del pericolo di trasformarsi in schiuma di mare.

Già, perché Kohaku non era una sedicenne come tutte le altre. Lei è una sirena, per la precisione una Principessa Sirena in missione per salvare la Terra e il Mare.

“Allora... ti va di fare un giro al centro commerciale? Sto morendo di freddo” balbettò Mail sistemandosi nuovamente il cappello.

Kohaku annuì e, dopo aver stretto un ciondolo a forma di conchiglia, prese per mano il giovane e accelerò il passo.

Voleva godersi quel momento fino all'estremo. E sentire il singolo di Purple Star durante la sua uscita con Mail rese quell'istante ancora più emozionante.

 

“Questa era Purple Star, gentile ascoltatori! Incredibile come una ragazza di soli diciannove anni abbia raggiunto tali mete in solo un mese di attività! Purple Star, nome d'arte di Alexia Kanovy, sta già lavorando al suo primo album e noi moriamo dalla voglia di sentirlo e comprarlo! Forza Alexia, noi di Radio 6 siamo sicuri che avrai un successo internazionale! Bene passiamo al prossimo artista...”

Kohaku si era persa nelle parole dello speaker e Mail fu costretto a darle un nuovo pizzicotto per farla riprendere.

“Sei proprio brava a perdere la concentrazione” le fece notare Mail mentre sorseggiò il suo cappuccino.

La ragazza si scusò e sorrise.

“È davvero così popolare questa “Purple Star”, eh?” chiese lui guardandosi attorno: vi erano parecchie ragazzine che indossavano una maglia con stampata una grande stella viola mentre alcuni negozi avevano sincronizzato Radio 6 per ascoltare il singolo d'esordio di Purple Star, chiamato appunto “Purple Star”.

“Certo! È un'ondata di freschezza! Il mercato musicale ha proprio bisogno di un'artista come lei! Un giorno la supererò, stanne certo!” Mail notò un certo entusiasmo nelle parole di Kohaku così scoppiò a ridere.

“Sicura di voler diventare una cantante?”

“Come?”

“Sai... è un mondo difficile da gestire e c'è molta competizione, aggiungi stress e fan fuori di testa... Insomma non fa parte di te, una ragazza dolce e tranquilla.”
Kohaku sospirò poi i suoi occhi azzurri incontrarono lo sguardo verde di Mail. Per un breve istante divenne seria.

“Lo so che può sembrare assurdo... ma io voglio diventare una cantante! Voglio che la gente ascolti le mie canzoni e possa trovare in esse una via di fuga e una consolazione. Voglio dare qualcosa al mondo, Mail! Ora però voglio finire gli studi e poi, se andrò tutto bene, mi impegnerò a diventare una celebre artista!”

Mail strinse la mano di Kohaku e poi la avvicinò a sé e le diede molti baci sulla punta delle dita.

“Sono sicuro che il pubblico adorerebbe una star come te”

Kohaku sorrise e arrossì cosa che intenerì Mail.

“Come farò quest'anno senza di te?” chiese Kohaku abbassando lo sguardo, Mail fu stupito di quella domanda e sorrise ingenuamente.

“Ehi, solo perché frequento l'Università non significa che non avrò più tempo da dedicare alla mia fidanzata. Verrò a trovarti nel week-end e nei giorni di vacanza. L'attesa renderà tutto ancora più emozionante, non credi?”

Kohaku si morse il labbro e annuì, non molto convinta.

“Te lo prometto, Kohaku-chan” Mail continuò a baciare la mano della sua ragazza che sorrise.

“Non mi chiami così da molto tempo...”

“Per me resterai sempre la mia piccola Kohaku. Ricordatelo”

I due scoppiarono a ridere e ripresero a sorseggiare la loro bevanda calda mentre il cielo di Ginowan stava cominciando a concentrarsi in una tonalità scura e cupa, la notte stava arrivando.

 

 

 

Non molto distante dalla Tropical Beach vi era un lungo corso, in una delle sue traverse vi era una via e tra le sue abitazioni spiccava un edificio antico, prima conosciuto per essere stato un ospedale, costruito durante la seconda guerra mondiale.

In pochi sanno che in realtà quell'ospedale è diventata una casa discografica, chiamata Seiren, in cui vivono alcune creature leggendarie.

Kohaku raggiunse l'ingresso e, usando il suo ciondolo a forma di conchiglia come chiave, varcò l'ingresso.

“Che giornata” sbuffò a giovane, togliendosi le scarpe. Poco dopo raggiunse il cortile dove si imbatté in una donna dallo sguardo severo e in un ragazzo apparentemente distratto.

“Principessa Kohaku! È in ritardo!” la rimproverò la donna mentre si sistemò gli occhiali.

“Scusami Sheru, è che...” cercò di difendersi la giovane, ma Sheru non volle sentire scuse.

”A quanto pare devo farti un bel ripasso sulle regole della Seiren! Il coprifuoco è alle otto in punto! Sai che ore sono adesso? Le otto e cinque!”

Kohaku sbuffò mentre il ragazzo, che era rimasto in silenzio per tutto il tempo, prese parola.

“Non riesco a credere che queste siano le future principesse sirene. Mi sembrano solo delle ragazzine viziate”

Kohaku ignorò le parole del ragazzo, la sua arma contro le persone fastidiose: non voleva avere niente a che fare con tipi come lui.

“Credimi, Albert, presto queste signorine capiranno l'importanza del loro ruolo” disse Sheru dando le spalle a Kohaku.

“Ormai sono passati tre mesi, Sheru! Sono stanca di aspettare! È da tre anni che sono sulla Terra, so come funzionano le cose e ho compreso la mia missione. Voglio darmi da fare anche io!”

Era la prima volta che Kohaku aveva alzato la voce. Si percepiva dal suo tono alto e diretto che aveva intenzione di darsi da fare, mostro una forte sicurezza.

“La penso come lei”

Sheru si voltò e tenne gli occhi fissi su Mai Aotsuki, la futura Principessa dell'Oceano Atlantico del Sud.

“La situazione non migliorerà se restiamo ferme ad aspettare. Bisogna agire, per il bene dei nostri popoli e delle creature terrestri”

Sheru si massaggiò la fronte mentre Albert si appoggiò contro la parete, tenendo sempre lo sguardo concentrato sulle tre ragazze.

“Sentite” Sheru prese finalmente parola “Purtroppo non abbiamo ancora i fondi necessari per introdurre tutte le Principesse alla carriera di cantanti, è già un miracolo se la principessa dell'Oceano Antartico, Alexia Kanovy, abbia ottenuto un discreto successo qui a Ginowan con quel poco che avevamo.”

“Credevo che anche Hoshi fosse riuscita a sfondare nel mondo della musica” disse Mai, convinta che l'amica avesse ottenuto lo stesso successo di Purple Star.

Hoshi era l'erede di Coco ed, essendo la più grande delle Principesse, era sulla terra da più tempo e per questo considerata la più esperta.

“La situazione di Hoshi è diversa: lei ha vinto un concorso di canto e quindi le hanno finanziato un piccolo tour nei locali di Okinawa. Ha bisogno di tempo per farsi conoscere. Purple Star invece ha avuto la fortuna di farsi molti fan e quindi è stata conosciuta molto più velocemente” proseguì Sheru.

“Avete fondato la Seiren senza avere i fondi necessari?” Mai fu stupita, non riusciva a credere che avessero preso un'iniziativa così grande senza avere gli strumenti necessari.

“Purtroppo tra ristrutturare l'edificio e permetterci le attrezzature non sono rimasti fondi sufficienti per coprire le spese di tutte le principesse. Firmare un contratto e produrre un album non è cosa da niente. Ma grazie alla popolarità di Purple Star sono sicura che il suo album venderà molte copie e a quel punto avremo i soldi necessari per continuare il nostro progetto”.

Kohaku e Mai non dissero più nulla e si guardarono. Dopo essersi scambiate un cenno le due si avviarono nelle loro stanze.

Sheru sospirò e si voltò verso Albert: isolato da tutto, il ragazzo si perse con lo sguardo e con i pensieri nel cielo. Era l'unica cosa che in quel momento potesse confortarlo.

 

 

 

 

“Non è giusto... Sono stanca di aspettare”

Kohaku era immersa in una grande piscina d'acqua salata e si stava pettinando i capelli mentre Mai era sdraiata sul fondale e guardava le luci cambiare colore e tramutare l'acqua in un gioco di riflessi cromatici.

“Hai avuto più notizie da Seira?” chiese la principessa dalla pinna blu mentre giocava con una stella marina.

Kohaku venne colta da un improvvisa agitazione e mille pensieri la travolsero:

“No... E la cosa mi preoccupa. Che sia successo qualcosa?”

Mai sospirò e raggiunse l'amica.

“Stai tranquilla, se fosse successo qualcosa di importante ti avrebbe contattata. Probabilmente non c'è niente da dire”
“Tu dici? Allora perché Ren non è ancora arrivata sulla Terra? Ormai sono passati tre mesi dalla cerimonia del passaggio e lei dovrebbe essere già qui. Sono in pensiero per lei...”

“È giovane e inesperta, questo è vero, ma non dobbiamo preoccuparci per lei ma avere fiducia. Quindi godiamoci questo bagno caldo e prepariamoci. Domani ci aspetta una lunga giornata”
“Già... iniziamo la scuola. Eppure mi sembra di aver iniziato le medie soltanto ieri, come passa il tempo.”

“Hai ragione. Adesso siamo studentesse del liceo, manca poco per concludere il nostro percorso”

“Poi potremo concentrarci sulla nostra carriera come Alexy e Hoshi”

Le due si sorrisero e decisero di fare una nuotata per tutta la piscina. Era da molti mesi che non assumevano la forma da sirena, erano parecchio dispiaciute. Anche se amavano gli essere umani non potevano negare la loro natura di creature marine.

Mai aveva una coda brillante, di un lucente azzurro, e i suoi capelli erano diventati simile a una cascata di colori, sul capo partiva un blu oltremare fino a raggiungere un azzurro chiarissimo sulle punte. Gli occhi vantavano lo stesso colore della luna, un argento brillante e seducente.

Kohaku invece poteva affermare di avere una coda splendente come il sole: le squame infatti erano così chiare che riflettevano la luce rendendola più viva grazie alle sfumature arancioni, gli occhi erano sempre di un dolce color ambra e la carnagione era diventata più scura, tipica delle sirene dell'Oceano Indiano.

Avevano una bellezza divina, proprio tipica di creature leggendarie e meravigliosi. La bellezza delle sirene.

Mai raggiunse la superficie e si appoggiò al bordo della piscina. Pensava alla sua cara amica Hoshi, all'imminente inizio della scuola, alla sua tutrice, ed ex principessa, Hanon.

Già... Era da molti anni che non vedeva Hanon. L'ultima volta che aveva avuto l'onore di riceverla era stato il giorno della Cerimonia del Passaggio, quando la Principessa aveva annunciato il suo fidanzamento ufficiale con Nagisa Shirai.

Era riuscita a realizzare il suo sogno di diventare giornalista di moda e stilista a tempo libero ed era andata a vivere nella capitale. In quel momento Mai avrebbe tanto voluta averla accanto: invidiava molto la spensieratezza e l'energia dell'ex principessa, che, nonostante i suoi trentaquattro anni, non la avevano abbandonata.

Mai era sempre stata una ragazza educata, rispettosa e sempre attenta a ciò che la circondava al contrario di Hanon, che era impulsiva, energica e a volte un po' arrogante.

Eppure non smetteva di ammirarla, anzi, pregava di poter diventare un giorno una governante come lei.

Mai nuovamente si immerse in acqua e iniziò a intonare “Dolce Melodia”, la canzone più cara alle principesse sirene.

In quel momento si rese conto più che mai di essere la futura governante dell'Oceano Atlantico, di far parte della nuova generazione di principesse che avrebbe salvato il mondo dei mari.

Un brivido le attraversò la colonna vertebrale...

 

 

 

Sheru entrò in una stanza e raggiunse la finestra dalla quale si poteva ammirare la spiaggia: ogni cosa era avvolta dall'oscura bellezza della notte mentre le tenui luci dei lampioni illuminavano a malapena la strada.

Sheru sospirò e pensò alla posta in gioco della loro missione.

“Non ti preoccupare. Vedrai che ce la faranno”.

Sheru sobbalzò e non appena si accorse della presenza di una donna prese un profondo respiro.

“Siete voi... mi avete spaventata!”

“Scusa, non volevo.” la donna entrò nella stanza: aveva i capelli raccolti in una coda elegante e ordinata mentre il trucco scuro esaltava il suo viso ovale e i suoi grandi occhi chiari.

La Presidentessa sprigionava una raffinatezza che a guardarla sembrava più una divinità che una donna d'affari.

“Domani le ragazze iniziano la scuola... Sono un po' preoccupata per le Eredi delle perle verde e indaco, non capisco perché non abbiano voluto vivere qui.”
“Sono ragazze, Sheru. A quell'età vogliono godersi la vita ed essere indipendenti. Lo so bene.”

“Presidentessa...”

“Ti prego Sheru, chiamami Noel” la donna sorrise in un modo così dolce che tranquillizzò la giovane Sheru.

“È che... darle del tu mi sembra scortese e volgare. Dopotutto siete stata la Principessa dell'Oceano Artico!”

“Hai detto bene... sono stata. Ora sono una donna comune, come te. Perciò evitiamo queste futili cordialità, mi mettono a disagio”

“D'accordo, Noel” concluse Sheru imbarazzata. Poi le venne in mente una domanda e, dopo aver esitato, osò porla alla donna “Posso chiederti una cosa?”
“Dimmi”
“La principessa Ren... Come mai non ci ha raggiunti?”

Noel abbassò lo sguardo, poi si avvicinò a Sheru e le sorrise, sperando di tranquillizzarla.

“Non è ancora pronta.”

“Cosa? E perché?” chiese Sheru mostrandosi sconvolta.

“Nella sua testa sono emerse molte domande e dubbi, credo abbia fatto bene a prendersi del tempo per se stessa”
“Ma è un'azione egoista! Abbiamo aspettato lei per poter avviare il progetto Seiren! Se le altre sirene non hanno potuto intraprendere la carriera già da giovani è perché abbiamo rispettato la decisione sua e di Seira!”

“Lo so... È per questo che dobbiamo darle tempo. Lei ha qualcosa che le altre principesse non possiedono, ma allo stesso tempo le manca qualcosa che alle altre è sempre appartenuto.”

Sheru non capì mentre Noel sospirò, ripensando a Seira e a Ren, la piccola principessa dell'Oceano Pacifico del Nord, il regno di Luchia.

“Albert come si trova?” chiese Noelle, cambiando discorso.

“È troppo introverso. Non ha ancora stabilito un contatto diretto con le ragazze. Dubita di loro”

“Come immaginavo... ma sono sicura che presto cambierà idea.” Noel voleva bene a quel ragazzo dallo sguardo assente e dall'animo turbato. "Gli farà bene stare qui. E sono sicura che troverà le Principesse interessanti."
“Lo spero, Noel. Le ragazze vogliono darsi da fare, mi dispiace che debbano aspettare così a lungo.”

Noel rimase in silenzio e fissò il mare, la sua vecchia casa. Sentire quelle parole da Sheru le aveva ricordato l'entusiasmo che avevano lei e le altre principesse alla loro età. Fu in quel momento che ebbe un'idea:

“Organizziamo una sfida!”
“Una sfida?” ripeté Sheru confusa, cercando di capire le intenzioni della donna.

“Le cinque ragazze gareggeranno tra di loro in cinque prove e chi riceverà più recensioni positive potrà sfondare come cantante! Diamo un pizzico di avventura in questo gruppo!”
“Cosa? Ma possiamo permettercelo?” Sheru iniziò a fare mille calcoli nella sua testa e Noel sorrise.
“Certo! Ovviamente la ragazza dovrà faticare il doppio rispetto ad Alexia e Hoshi, ma si può fare. La gente ancora non crede nel vero potere della musica e la Seiren non è ancora conosciuta, perciò abbiamo bisogno di un'altra Idol.”

“Ma con questa sfida le ragazze entreranno in competizione tra di loro! Credevo fosse importante tenerle unite, così non rischiano di allontanarsi, o peggio, odiarsi tra di loro?”
“Il mondo della musica è come un campo di battaglia: richiede concentrazione, fiducia in sé e molta esperienza. Le ragazze devono capire che possono contare solo su loro stesse. E poi non è detto che debbano odiarsi, anzi, questa esperienza potrebbe portare loro a capire i valori dell'amicizia e della professionalità. Chissà, potrebbe svilupparsi qualcosa di interessante”

“Ma...”
“Sheru... devi avere fiducia nelle loro capacità. Sei la loro manager, non dimenticarlo. Credi in loro e loro crederanno in te.”
Sheru perse le parole. Si sentì terribilmente in colpa. Noel, per calmarla, le accarezzò la guancia e nuovamente le dedicò un sorriso dolce e materno.

“Hai ragione. Ti chiedo scusa” disse Sheru, era arrossita.
“Meglio andare a dormire. È tardi e domani ci aspetta una giornata pesante”
“Perché?”
“Alexia ha la conferenza e deciderà a quale sponsor affidarsi. Poi ha un'intervista a Radio 6 e per finire avrà del tempo per completare le canzoni dell'album. Sono così orgogliosa di lei” esclamò Noel, battendo le mani dalla gioia.
“Immagino... è come se fosse tua “nipote”, no?”
“Più o meno... Spero che Karen riesca a venire a trovarla uno di questi giorni. Sarebbe bellissimo e Alexia ne sarebbe felice.”

Noel e Karen non si vedevano da quando avevano preso le loro strade: sembravano essersi separate per sempre e a Noel dava fastidioso essendo loro due sorelle gemelle.

“Ora vai a riposare, Sheru. Ne riparlaremo domani mattina”
“D'accordo. Buona notte Noelle” Sheru si allontanò poi però decise di voltarsi un'ultima volta “Grazie per quello che fai. Te ne sono grata”

Noel sgranò gli occhi, sorpresa e imbarazzata da quelle parole. Sorrise e salutò Sheru con un delicato movimento della mano.

Sheru si allontanò mentre Noel si sedette sulla scrivania per dare un'ultima occhiata ai moduli e a varie testi. La sua attenzione poi cadde su una fotografia e così la donna iniziò ad osservala con cura: raffigurava sette ragazze, di età e di provenienza diversa. Tutte sorridevano e si tenevano per mano.

A Noel scappò una lacrima di commozione, ripensò a quegli anni in cui era una diciottenne allegra e che si portava dentro due avventure indimenticabili e che le avevano stravolto la vita.

Ripensò a Rina, la sua migliore amica, che in quel periodo aveva preso una pausa di riflessione e si era lasciata con Masahiro. Era fuggita in America e aveva iniziato una nuova vita; ripensò a Karen, che aveva deciso di non lasciare il suo regno e di vivere come consigliera di corte in modo da poter tutelare il suo popolo.

Poi ripensò a Luchia. Il suo cuore si colmò di tristezza e malinconia.

Ripensò a Luchia, che era diventata la nuova Regina dei Mari dopo il sacrificio di Aqua Regina per poterla salvare; a Luchia che aveva deciso di vivere lontana da tutto e da tutti assieme al suo Kaito per poter svolgere meglio il ruolo di Sovrana. Da quel giorno di diciannove anni prima nessuno la rivide più.

Noel strinse la fotografia mentre alcune lacrime solcarono le sue guance e scivolarono su essa, bagnando quel gruppo di ragazze sorridenti che ormai era diventato solo un ricordo.
“Luchia, ti prego. Veglia sulla Principessa Ren”


 

Ciao a tutti!

Ecco il primo capitolo, spero vi sia piaciuto!

Se qualcosa non fosse chiaro o se ci fossero errori non esitate a commentare, mi fa piacere e mi serve molto la vostra opinione più sincera.
Ammetto che questo capitolo è stato difficile da scrivere, dovendo introdurre molti personaggi e la situzione.
Chiedo umilmente scusa se non sono riuscita più ad aggiornare ma la scuola mi ha preso tanto tempo per scalette, serie tv e storie da creare =.=. Cercherò nelle vacanze di Natale di darmi da fare e di continuare tutte le storie qua su EFP sperando che la scuola non mi prenda ulteriore tempo e ispirazione ^^''.

Ecco le OC citate in questo capitolo:

Kohaku Michi appartiene a bambolinarossa98

Alexia Kanovy appartiene a kioccolat

Hoshi Kinzora appartiene a Scarlett Blue Sakura

Mai Aotsuki appartiene a Scarlett Blue Sakura

Le altre OC entreranno in scena dai prossimi capitoli, perciò tutti i posti sono occupati.

Ma non disperate! Avrò ancora bisogno di OC in futuro perciò... stay tuned ;)

Grazie per le recensioni e per il supporto, alla prossima

Yume

 

 

   
 
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