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Autore: Jordy Klein    03/03/2009    8 recensioni
E se Edward non fosse tornato in New Moon? Se Bella fosse rimasta così, sola e muta,incapace di reagire?Cosa sarebbe cambiato? Ecco una lettera che scrive Bella 10 anni dopo l'addio ad Edward, con il cuore in mano e la certezza che mai la distanza potrà separarli. Ho deciso di continuarla :D E se Edward trovasse la lettera..e qualcosa lo facesse smuovere?Cosa accadrebbe?Potrebbero recuperare il tempo perduto o ormai è troppo tardi?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ti dirò cazzate Edward in questa lettera,ma devo spedirtela

Non ti dirò cazzate Edward in questa lettera,ma devo spedirtela.

Non chiedermi il perché, non lo so nemmeno io,ma ne sento come il bisogno, la necessità di avere perlomeno questo contatto con il tuo essere, dato che ormai il tuo nome è diventato solo un ricordo sbiadito e i tuoi occhi riflessi di sogni da dimenticare.

Se non altro se non la vorrai leggere ti basterà stringere il  pugno per far si che essa diventi solo polvere e le mie parole inutili geroglifici su di un pezzo di carta bianca.

Sai che giorno è oggi?

E’ il mio compleanno, ma forse non ricordi neanche più il mio nome, figurati questa data frivola che ha segnato l’inizio della nostra fine..

Ma forse mi illudo  ancora come una sciocca ingenua che qualcosa di me ti sia rimasta dentro anche se probabilmente incontrandomi, oggi, non sapresti neanche riconoscermi: 10 anni cambiano, lo sai?E con me hanno fatto un mutamento radicale e irreversibile.

Dal tuo lontano addio ogni cosa a me vicina è stata invasa da un velo nero opaco così cupo da oscurare ogni mio affetto, sensazione e volontà.

So che ti arrabbierai appena leggerai questa riga,ma devo dirtelo: non mi sono rifatta una vita, o per lo meno “non ho vissuto” come tu avresti voluto.

Sono partita, fuggendo da un Charly ansioso e da visite inadeguate, scappando in Italia, a Roma, la città che ora posso considerare come la mia “casa”-

I primi tempi sono stati impossibili; la lingua era assurda e sai bene le mie difficoltà nel relazionarmi con gli altri, vivevo in un sottoscala pagato grazie al lavoro di cameriera nel locale “B & J”, vivendo di stenti e mangiando quando mi capitava, riducendomi ad uno scricciolo di 42 chili, poi finalmente mi sono detta:

Posso continuare a vegetare così, come un verme?

Tu non c’eri, mi avevi abbandonata, lasciata fuori al freddo e al gelo, ma dovevo oppormi al freddo, perché se avessi continuato a farlo entrare nelle mie ossa sarei morta, immobile, come una bambola di porcellana che dondolando sul parkè finisce per rotolare e frantumarsi in mille pezzi…

 Così alla fine ho reagito..

E non pensare che io mi sia data di verso per te, Edward, no, l’ho fatto solo per me.

Mi sono iscritta in legge, quasi improbabile per una come me, che non brilla neanche sotto le luci psicadeliche,ma non irraggiungibile, ho trovato casa con due favolose ragazze, Anna e Mary, e ricominciato ad affrontare la vita  con un po’ di grinta e voglia di farcela, di riuscire ad uscire dalla botola in cui mi ero rinchiusa dopo il nostro tragico epilogo.

Sono ormai sette anni che convivo con le ragazze, Anna sta lottando per la tesi di medicina e Mary immagina canzoni con cui avvolge lo studio discografico nel quale lavora, ed io sono impelagata in concorsi per la magistratura.

Mi dispiace, ma devo dirtelo: non amo, anzi non ho più amato dopo di te, e no, non sono mai andata  a letto con nessuno, ingenuamente ancora penso di poter avere la mia prima volta con te e mi ritrovo vergine a 28 anni, fregandomene nella malsana situazione in cui mi trovo.

Ma d'altronde che cosa me ne farei poi, ora come ora, di un uomo accanto a me?

Non ho di certo bisogno di uno che mi porti la colazione al letto, preferisco scaldarmi il latte da me, e non necessito di rose rosse, non voglio nessuna figura grigia al mio fianco, nessuna, eccetto quella imponente eppure sottile di un certo vampiro, lo stesso che mi ha abbandonata 10 anni fa e distrutta, ridotta in mille pezzi, tu Edward, che comunque nonostante tutto quello a cui mi hai relegato rimani la luce nei miei giorni bui, la mia voce quando non ho le forze nemmeno di mormorare e la mia ancora quando di nuovo il buio farà capolino alla mia porta.

Ero, sono e sarò sempre solo tua.

                                                                                                                                                    Bella

 

 

  
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