07/01/2016
5 recensioni 
Chiude gli occhi, lasciandosi cullare dalle rassicuranti fantasie di un mondo migliore.
Tutto questo avrà fine.
Le urla della donna invadono la sua testa, angoscianti rivelatrici di una disperata voglia di fuga. Dietro le palpebre abbassate il macabro scenario si sostituisce al sogno ad occhi aperti: il braccio di un uomo che carica e si abbatte sulla figura rannicchiata in un angolo della stanza
(quel mondo magico decantato da sua madre),
lo sguardo bestiale di un padre che non crede in niente
(l’odore dei libri di magia che penetra nelle vene ad ogni lettura).
Un’ondata di terrore travolge il corpo minuto, sommergendo mente e cuore in una burrasca senza fine.
Ed eccoci qui, alla fine di questa prima drabble! Ho cercato in mille modi di descrivere al meglio delle mie possibilità l'infanzia di Snape...anche se riassumerla in 110 parole è un tantinino azzardato. Non mi sono mai lasciata commuovere troppo dalla notizia del padre violento, dei continui litigi in famiglia, dall'abbandono in cui ha vissuto forse perché lo sentivo sempre così sprezzante nei confronti del mondo da non capire che, effettivamente, era un puro meccanismo di difesa. Anzi no, lui amava sputare veleno, perché era l'unico modo per sentirsi in pace. Io la vedo un pò così, chiedo perdono se magari stravolgo l'idea che vi siete fatti di lui! L'uomo che lui vede nella sua mente è il padre, Tobias, mentre usa violenza sulla moglia Eileen. Severus aveva solo una speranza: ricevere la lettera e andarsene, fuggire da quel violento padre Babbano per rifugiarsi e trovare la serenità in mezzo a persone speciali come lui.
Mi scende quasi una lacrima.
Fatemi sapere qualcosa nei commenti, se vi è piaciuta, se vi ha stomacato l'anima, se volete consigliarmi delle modifiche e qualche aggiustamento...sono apertissima a critiche costruttive ^^