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Autore: glins    19/01/2016    1 recensioni
Faberry! What if?
Storia che segue gli avvenimenti della season 6, ma basandosi sulla Faberry.
Altre coppie: Brittana, Klaine e Samcedes sicure.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Mercedes/Sam, Quinn/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccoli lì.
 

Ce l'avevano fatta.
 
 
 
Dopo mesi e mesi di duro lavoro, erano arrivati alle Nazionali e potevano ritenersi soddisfatti, anche nel caso in cui non si fossero classificati primi.
 
William si guardó un'ultima volta nello specchio,aggiustandosi la cravatta.
 
Incredibile, era la sua quarta volta alle Nazionali.
 
Si era ritenuto fortunato la prima, ma ancora di più le volte successive, accompagnato da ragazzi eccezionali.
 
 
Kurt, poco più in là, spruzzava un po' di lacca sui suoi capelli già perfettamente acconciati e probabilmente duri come il marmo.
 
Ricordó di aver compiuto la stessa procedura prima di salire sul palco anni addietro, entrambe le volte in cui si era ritrovato alle Nazionali.
 
Al tempo era solo un adolescente, bloccato in quel tunnel in cui l'avevano trascinato l'accettazione di se stesso, il bullismo ricevuto a scuola e il malore di suo padre.
 
L'unica luce alla fine di quel vicolo oscuro era Blaine.
 
Si fermò a pensare come tutto fosse così diverso, seppure così uguale.
 
 
Rachel, affianco a Schuester, si stiró il vestito un paio di volte.
 
Si sentiva finalmente soddisfatta di se stessa.
 
Aveva contribuito a portare le Nuove Direzioni in cima ancora una volta ed era pronta a tornare a New York per frequentare la NYADA e, intanto, prendere parte allo spettacolo di cui l'amico-regista emergente di Mercedes l'aveva resa protagonista.
 
Tutto quello rappresentava un  trampolino di lancio e nel futuro vedeva una grande carriera, oltre che una fantastica bionda al suo fianco.
 
Da quando si era presentata nel campus di Yale, le due avevano deciso di fare coppia fissa.
Non serviva dire di andarci piano, tanto non ci sarebbero riuscite. Si appartenevano da troppo per farlo.
 
E così Rachel Berry aveva una meravigliosa ragazza e un brillante futuro.
 
 
Non poteva desiderare di meglio.
 
 
 
I tre si avvicinarono e guardarono le loro immagini riflesse. Si scambiarono degli sguardi eloquenti.
 
Era arrivato il momento.
 
Uscirono dal camerino e il signor Schuester si piazzò sul palco, davanti ai ragazzi che lo accolsero con pacche sulle spalle e sorrisi emozionati.
 
Kurt e Rachel invece si diressero nei primi posti della platea, dove un ex usignolo ed un'ex cheerleader elegantemente vestiti li stavano aspettando.
 
Poi tutto successe a rallentatore.
 
Uno dei giudici aprì la busta.
 
Sorrise al pubblico.
 
"E i vincitori di quest'anno sono..."
 
Cacciò fuori il cartoncino.
 
Sorrise ancora al pubblico.
 
Si girò verso i ragazzi dei glee club lì presenti.
 
Poi un boato.
Schuester alzò i pugni al cielo, i ragazzi delle Nuove Direzioni si abbracciarono emozionati, alcuni addirittura in lacrime.
 
Will prese il trofeo tra le mani e invitò Rachel e Kurt sul palco con loro.
 
I due si diressero lí sopra sorridendo e saltellando e sollevarono il trofeo insieme al signor Schuester.
 
 
 
Eccoli lì. 
 

Ce l'avevano fatta.
 
 
 
**
 
 
5 anni dopo...
 
 
**
 
 
Kurt e Blaine uscirono dalla metropolitana in tutta la loro caratteristica eleganza.
 
Quel giorno erano stati richiesti in un asilo del centro per intrattenere i bambini parlando di sogni e di musica.
 
Niente di più bello per loro, poter trasmettere alle nuove generazioni tutta la loro esperienza e passione.
 
Dopo aver portato le New Directions alla vittoria qualche anno prima, i due si erano finalmente sposati con una cerimonia intima ed elegante.
 
Erano presenti tutti i ragazzi del Glee e i loro parenti più stretti.
 
Nonostante i precedenti, anche Dave aveva partecipato,  con un grande e sincero sorriso sulle labbra.
 
Un completo elegante grigio e papillon nero per Blaine, con Sam e Tina come testimoni, mentre per Kurt un completo blu con cravatta azzurra, intonata ai suoi occhi, e Rachel e Mercedes al suo fianco.
 
Dopo il matrimonio erano andati in luna di miele in Messico, per poi tornare a New York.
 
Avevano fittato un appartamento e Kurt aveva proseguito gli studi alla NYADA.
 
Blaine invece inizió a frequentare vari corsi di ballo, canto e recitazione, mentre si dedicava ai suoi studi umanistici alla NYU.
 
Era andata così per anni, finché non erano diventati i massimi esponenti del movimento LGBT, grazie ai loro riadattamenti di alcuni spettacoli.
 
Stavano addirittura lavorando ad un progetto tutto loro.
 
La salita era stata abbastanza difficile in realtà, ma con un po' di fortuna e tanta volontá erano riusciti a farcela.
 
Ora erano sposati da cinque anni, facevano la differenza nel mondo, abitavano in un grande appartamento di un lussuoso palazzo di un quartiere quasi alla periferia di NY, dove avebbero potuto crescere al meglio la loro bambina in arrivo dall'Africa.
 
E chi lo sa, magari anche altri piccoli bambini.
 
 
 
Perché, a volte, i sogni diventano realtà. 
 
 
**
 
 
Santana stava ancora analizzando delle pratiche nel suo grande ufficio a vetrate, quando qualcuno entrò senza bussare dalla porta di vetro.
 
Alzò lo sguardo immaginando già chi fosse, nessuno tranne lei si permetteva di entrare senza bussare, ma sorrise comunque ampiamente quando la sua ballerina attraversò saltellando l'ufficio, poggió il pranzo che le aveva portato sulla scrivania e si andò a sedere sulle sue gambe.
 
"Ciao" disse Brittany.

"Ciao amore" rispose Santana baciandola dolcemente.
 
"Lavori ancora?" Chiese la bionda accennando alle carte sulla scrivania. 

"Sì, c'è un caso abbastanza complicato... ma posso fare una pausa per la mia donna" disse la latina baciandola più profondamente.
 
 
Andava sempre così,  Santana mollava anche un caso che riguardasse il presidente degli Stati Uniti per dedicarsi a Brittany.
 
Inizialmente le due erano tornate a New York e avevano cominciato a frequentare la Columbia.
 
Dopo un po' però, entrambe si erano accorte che Brittany non era poi molto interessata agli studi di giurisprudenza, psicologia o che altro e Santana capí che averle chiesto di seguirla ovunque, era stato un gesto egoista.
 
Così, mentre la latina iniziava il secondo semestre con i suoi studi di legge, la bionda entrò alla Julliard.
 
Andò in questo modo per qualche anno, tra la scuola e il lavoro, Santana era cameriera e Brittany dava ripetizioni di matematica, per raccogliere quei soldi che servivano per cibo e bollette.
 
All'ultimo anno dei loro studi però, ad entrambe furono offerte grandi opportunità: a Brittany era stato proposto di lavorare in uno show off-Broadway come ballerina, a Santana di fare da assistente ad un noto avvocato, amico del suo professore di legge che l'aveva presa sotto la sua ala protettiva.
 
Certo questo non garantiva ancora una grande stabilitá economica, ma erano consapevoli di trovarsi su un trampolino di lancio.
 
Di fatti, una volta laureate, la mora iniziò a lavorare e guadagnare come un vero e proprio avvocato nello stesso studio in cui era assistente,  divenendo sempre più nota, mentre la bionda partì con Mercedes per il secondo tour di quest'ultima.
 
Tour durato tre mesi.
 
Non fu un periodo facile per la coppia, ma di certo fu ancora più difficile quando Brittany partì, poco dopo, per ben sette mesi, ingaggiata come ballerina da niente poco di meno che Beyoncé.
 
Santana cercava di andare a più concerti possibili per trovarsi con sua moglie anche per una sola notte, ma questo fu difficile quando il tour si spostò dall'altra parte dell'America o, addirittura, dall'altra parte del mondo.
 
Ma entrambe tennero duro e quei sette mesi, in un modo o nell'altro, finirono.
 
 
Brittany, appena tornata, prese una decisione: non voleva più vivere tra prove massacranti e tour estenuanti che non le permettevano di stare con la sua latina.
 
Una parte del suo sogno l'aveva realizzata: aveva lavorato come ballerina professionista, aveva ballato su un palco davanti ad una folla in delirio, accanto ad una delle più importanti icone pop di sempre... era anche più di quanto si aspettasse.
 
Ma c'era un'altra parte del sogno, la più grande e importante, che comprendeva stare con Santana come una vera coppia, una vera famiglia.
 
 
Ed era così infatti che andava da circa un anno: si svegliavano e facevano colazione insieme, uscivano dal loro grande e moderno appartamento alla periferia di New York, poi Santana si recava in ufficio in macchina, mentre Brittany andava all'asilo in cui insegnava in bici, perché "doveva essere un buon esempio per i bambini e non poteva permettere che pensassero che inquinare fosse la cosa giusta".
 
La bionda era assolutamente presa dal suo lavoro, andava d'accordo con i bambini e loro l'adoravano.
 
Era fatto per lei.
 
Nell'ora di punta, quando i piccoli uscivano prima, andava a portare il pranzo a sua moglie, qualcosa di più sostanzioso di quei tramezzini o quelle insalate che mangiava in fretta e furia nel suo ufficio.
 
Dopodiché, nel pomeriggio, teneva lezioni di danza in una palestra, più per piacere che per guadagno.
 
La sera si ritrovavano a cena insieme e poi guardavano un film, parlavano del loro futuro, facevano l'amore o semplicemente restavano l'una tra le braccia dell'altra.
 
Come in quel momento, erano strette l'una all'altra nell'ufficio della mora, finché qualcuno bussó alla porta.
 
 
Santana si staccò con un sonoro sbuffo e disse "Avanti".
 
Due figure familiari attraversarono la porta.
 
"Quinn!" Disse Brittany felice.
 
"Strano che abbiano fatto passare un essere ambiguo come te Berry, ma suppongo che non ti abbiano neanche visto per quanto NON sei alta" sputó la latina, mentre la sua bionda abbracciava entrambe le ragazze.
 
"Santana è sempre un piacere vederti" disse Rachel ironicamente.
 
"Ci puoi scommettere il tuo naso abnorme" rispose la latina, alzandosi per abbracciare le sue amiche.
 
"Allora" iniziò poi appoggiandosi alla scrivania "cosa vi porta a disturbare la mia pausa pranzo mentre sono in compagnia della mia donna?"
 
Brittany le andó a cingere la vita con le braccia appoggiandosi alla sua spalla.
 
"Beh dovremmo chiederti di avviare delle pratiche" disse Quinn con lo stesso sorrisetto di Rachel.
 
"Vuoi finalmente un ordine restrittivo per la Berry?" Chiese scherzando l'avvocato.
 
"Beh Santana non esattamente, anzi, direi che non potremmo avvicinarci più di così" spiegò Rachel, mentre Quinn alzava la mano sinistra per mostrare l'anello di fidanzamento al suo anulare.
 
Un semplice cerchio d'oro bianco, coronato da un elegante smeraldo, che ricordava il colore degli occhi dell'ex cheerleader.
 
Brittany e Santana spalancarono la bocca dalla sorpresa.
 
 
Anche per loro era il momento.
 
 
Dopo le nazionali, Rachel era tornata alla NYADA, che le aveva dato un'altra possibilità, mentre Quinn aveva continuato i suoi studi a Yale.
 
Una volta laureata, la bionda aveva raggiunto l'ebrea a New York, dove avevano iniziato a convivere da subito.
 
Quinn, passo dopo passo, era diventata una bravissima psicologa, ma si era poi dedicata alla scrittura, mentre Rachel aveva seguito la strada del successo a Broadway.
 
Aveva da poco vinto un Tony, per lo spettacolo scritto e diretto da Jesse St. James, di cui era protagonista.
 
All'inizio a nessuna delle due ragazze faceva tanto piacere averlo intorno, ma era un'occasione da non perdere e lo sapevano bene.
 
Le avance dell'ex leader dei Vocal Adrenaline non si fecero attendere e diminuirono quando Rachel gli disse chiaro e tondo di non essere interessata, ma cessarono di netto solo quando Quinn la baciò con molta -troppa- foga, proprio davanti a lui, durante le prove.
 
Jesse allora alzò bandiera bianca ed ebbero un rapporto puramente professionale da allora, mentre lui trovò poi la felicità con la coreografa del suo show.
 
Ed ora eccole, prossime al matrimonio. 
 
Brittany si gettò tra le braccia di Quinn, studiando affascinata l'anello.
 
Santana invece sorrise e scherzó dicendo "sei sicura di volerlo fare Fabray? Vuoi ancorarti a questa nana per sempre?"
 
Le due future spose si guardarono e poi Quinn annuì decisa.
 
"E va bene, così sia!" Esordì prima di abbracciare entrambe affettuosamente e sinceramente felice per loro.
 
 
 
A volte, i sogni diventano davvero realtà.
 
 
 
**
 
 
C'erano veramente tutti.
 
Artie, ormai uno dei migliori registi emergenti, era riuscito ad allontanarsi per qualche giorno dal set del suo nuovo film.
 
In uno dei suoi lavori precedenti aveva incontrato una costumista bionda che gli aveva rubato il cuore e ora vivevano in una casa alla periferia di Los Angeles.
 
Tina invece aveva preso qualche giorno di ferie dall'ospedale, in cui lavorava come infermiera.
 
Viveva a Philadelphia e conduceva una vita tranquilla ed era da poco impegnata con l'affascinante chirurgo Oliver Stock.
 
Mercedes, ormai abbastanza conosciuta nel mondo del pop, viveva in una bellissima villa di Hollywood con Sam, che era diventato musicista della band che accompagnava la ragazza di colore in tutti concerti.
 
Noah invece, ormai capitano della United States Air Force, si era trasferito ad Atlanta.
Ancora scapolo, con una passione per le donne, restava per certi aspetti il solito Puck.
 
Mike aveva frequentato la Julliard come Brittany e una volta ballerino professionista, aveva preso parte a vari film sulla danza, era stato ingaggiato per concerti e spettacoli ed il suo prossimo lavoro comprendeva il tour mondiale di Justin Bieber.
 
Era single, ma ne rimorchiava una dopo l'altra.



Ed erano tutti lì a cantare "I lived" dei One Republic, proprio come ai vecchi tempi.
 
Con Mike e Brittany che si scatenavano; Santana, Puck e Quinn abbracciati; Rachel a cantare a squarciagola con Kurt e Mercedes; Tina che portava Artie in giro per il palco.
 
Ognuno di loro poteva dirsi soddisfatto del proprio presente e puntare ad un futuro pieno di aspettative, e soprattutto ad un futuro in cui tutti erano uniti e felici.
 
 
 
Perché a volte i sogni diventano realtà.
 
 
 
_________________________________
 
Eccomi di nuovo! So che avevo promesso di tornare presto, e ci ho provato, ma purtroppo tra computer difettosi e quant’altro non mi è stato possibile.
 
 
Ad ogni modo, ecco a voi l’ultimo capitolo di questa storia, per quelli che ancora seguono.
 
Mi dispiace che questo viaggio sia finito, è stata la prima storia che abbia scritto, ma posso definirmi  soddisfatta tutto sommato.
 
Detto ciò, spero nelle vostre recensioni e soprattutto spero che vi abbia appassionato un minimo, anche solo da avere il gusto di leggerla nel tempo libero, e magari potremmo vederci con qualche altra storia in futuro, chi lo sa.
 
 
GRAZIE ancora, a tutti e… alla prossima! C:
   
 
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