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Autore: HachiXHikaru    22/01/2016    2 recensioni
"L'uomo dai capelli castani fece cenno a qualcuno di entrare e la nuova arrivata varcò la porta della classe sotto lo sguardo curioso di tutti; Naruto sobbalzò nel lanciarle una breve occhiata. Quella...
-Piacere, io sono Haruno Sakura-" -Preso dal sesto capitolo-
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Naruto uscì dal letto, convinto che non avrebbe più ripreso sonno. Il racconto di Sakura gli aveva dato parecchio da pensare ed aveva passato quasi tutta la notte insonne. Si vestì continuando a rimuginare e potendo solo immaginare quello che aveva passato la sua amica. Sakura-chan... Sicuramente avrà sofferto molto... Eppure dopo che aveva finito di raccontare loro tutta la storia li aveva pregati di comportarsi come al solito, lei non voleva riguardi speciali solo per quello che aveva passato. Non era l'unica in fondo, no? Bè, per Sasuke non era un problema, lui non si faceva smuovere da niente, però Naruto... Si sentiva leggermente a disagio, ecco tutto. Inoltre si malediceva per non esserle stato accanto quando ne aveva avuto più bisogno, ma dopotutto non la conosceva neppure. Sakura-chan...
Quando il biondino raggiunse la cucina per la colazione Jiraiya lo scrutò interrogativo. La sera prima gli era sembrato strano - era tornato a casa con una faccia non molto contenta - ed ancora non lo vedeva sorridere. Inoltre si era svegliato fin troppo presto per i suoi standard. Gli augurò il buongiorno, abbozzando un sorriso, ma Naruto si limitò a lanciargli un'occhiata veloce per poi prendere il suo ramen istantaneo e mangiare. Ancora oggi Jiraiya si chiedeva come potesse divorare una simile pietanza la mattina presto. Mentre il piccolo Uzumaki assaporava gli spaghetti in brodo l'uomo lo fissava in silenzio sorseggiando il caffè. Aveva già provato a chiedergli cosa avesse la sera prima e non aveva ricevuto alcuna risposta, quindi in quel momento non sapeva bene che fare. Diavolo... Perchè i bambini sono così complicati?
-Jiraiya... Tu come ti comporteresti dopo che... Sì... Insomma... Dopo che un tuo amico ti rivela qualcosa su di sé che non è... Non è tanto... Bello...-
Borbottò il biondo raschiando sul fondo della ciotola di ramen. L'uomo lo fissava con gli occhi leggermente sgranati, poi sorrise, contento che Naruto si fosse in qualche modo aperto con lui.
-Questa cosa è davvero tanto brutta?-
-Bè... Non è piacevole...-
Ammise triste l'Uzumaki.
-E ti da fastidio?-
Naruto spalancò i suoi occhi, facendoli incrociare con quelli di Jiraiya e scuotendo velocemente la testa.
-No, assolutamente no! È solo che... Mi spiace per... Questa persona, ma so di non poter fare niente dato che è successo qualche tempo fa...-
L'uomo poggiò il gomito del braccio destro sul tavolo, posando il volto sulla mano e continuando a guardare il bambino. Ormai era chiaro come il sole che stesse parlando della sua nuova amica, Sakura Haruno.
-Però rimanere in questo stato non sarà piacevole per nessuno dei due, non trovi?-
Naruto abbassò gli occhi. Però...
-Sono convinto che se ti comporterai come sempre Sakura apprezzerà-
Affermò poi e il bambino lo guardò un'altra volta. Era la stessa cosa che gli aveva detto la rosa, però lui, come avrebbe potuto? Camminando verso la scuola continuava a pensare, tanto che per poco non gli venne mal di testa. Perchè sembrava tutto così complicato? Forse sarebbe stato meglio non sapere niente... No. Non sarebbe stato giusto...
-Naruto! Che sorpresa, sei già sveglio?-
Sussultò nel sentire la voce della rosa e la fissò per qualche momento senza sapere cosa dirle. Erano molto vicini al cancello della scuola e lei gli sorrideva. Sakura-chan...
Gli altri bambini gli passavano oltre, dirigendosi nelle rispettive classi, e ancora il biondo non rispondeva all'amica. Non ci riusciva e poi... Non sapeva... Non sapeva come comportarsi. Lei abbassò lo sguardo, dispiaciuta che lui si sentisse così per colpa sua, per quello che gli aveva raccontato. Se lui non si fosse più comportato con lei come prima, Sakura avrebbe perso l'unico vero amico che aveva mai avuto. Perchè deve andare a finire così?
-Ehi che fate impalati davanti al cancello?-
Si voltarono verso il moretto che aveva appena parlato, ma non risposero. Lui alzò un sopracciglio, chiedendosi cosa avessero e, quando intuì il motivo del loro umore, sbuffò scocciato guardando in malo modo l'Haruno.
-Ieri Natsuki è stata proprio inutile... Ma dico, perchè cavolo se la portano sempre dietro?-
Sakura gli mostrò la lingua e Sasuke le fece una smorfia di rimando, per poi lanciare un'occhiata al biondo e ghignare.
-E vogliamo parlare di Kazuma? Cavolo è proprio uguale a te, Naruto, non riesce a vincere mai niente!-
La rosa stava per ribattere, ma Naruto strinse i pugni avvicinandosi un poco all'Uchiha.
-Ma stà zitto, scemo! Kazuma è il migliore proprio come me!-
Sasuke mosse una mano in segno di diniego, avviandosi in classe e dando le spalle all'Uzumaki che cominciò a inseguirlo urlandogli contro. La rosa, intanto, cambiò la propria espressione e da confusa divenne contenta, sentendo dentro di sé il bisogno di ringraziare l'Uchiha, anche se sapeva bene che il moro non faceva tutto questo per lei, ma per l'Uzumaki - dopotutto erano amici anche se non lo avrebbero mai ammesso. In seguito affrettò il passo per raggiungere i due compagni, mentre Naruto le lanciava brevi occhiate, cercando appoggio nel suo tentativo di elogiare le proprie abilità e quelle di Kazuma.

L'opinione generale sulla famiglia Akame-Haruno non cambiò molto nel corso degli anni delle elementari, ma a nessuno dei diretti interessati importò. In fondo Deidara e Sasori si erano fatti degli amici nella scuola media e così anche Sakura; Yahiko e Konan, invece, trovarono piacevole la compagnia del tutore di Naruto, Jiraiya. Lo zio del piccolo Uchiha, invece, lo videro raramente, poiché all'uomo non piaceva molto fare vita sociale - e inoltre doveva occuparsi dei propri affari - mentre il fratello maggiore, Itachi, lo conoscevano per quello che Deidara e Sasori raccontavano di lui quando, a cena, parlavano della mattinata scolastica. Sakura, però, non lo aveva ancora visto.
Il legame tra i tre compagni di scuola si rafforzò sempre di più durante gli ultimi anni delle elementari. Naruto e la rosa si vedevano più che potevano per giocare insieme e quasi sempre si ritrovavano per studiare insieme anche con l'Uchiha, che si avvicinò sempre più agli altri due bambini. Durante le feste Sakura preferiva stare in compagnia del padre dato che non lo vedeva praticamente mai, ma questo - dopo le prime volte - non diede poi così fastidio a Naruto e Sasuke che dopotutto comprendevano i bisogni della bambina.
Intanto, anche se l'opinione degli adulti pareva non mutare, i compagni di classe dei tre cominciarono a rivolgere la parola al biondo e come con lui anche con l'Haruno. Erano ancora presenti diffidenze generali, ma la maggior parte di loro aveva iniziato a prestare meno attenzione a quello che veniva detto e a giudicare le cose con i propri occhi. Uno dei primi che si unì a Naruto e Sakura per giocare fu proprio Kiba Inuzuka. Le bambine erano quelle che rimanevano più in disparte, non vedendo di buon occhio l'Haruno, poiché passava fin troppo tempo in compagnia di Sasuke-kun e molte di loro si fecero crescere i capelli, credendo che l'Uchiha preferisse chi li avesse lunghi dato che riusciva a sopportare la presenza della rosa.
E sotto questo clima Naruto, Sasuke e Sakura si preparano ad affrontare gli anni delle medie.

  
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