Serie TV > The Dukes of Hazzard
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Autore: Marzia1969    17/03/2009    4 recensioni
Questa volta il protagonista sarà Bo....e la sua incredibile voglia di dimostrare di essere cresciuto....e non solo di statura....
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bo Duke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché non posso andarmene? Non sarò mica prigioniero qui, vero?” – chiede Bo.

“Beh, prigioniero è una parola grossa, ma in ogni caso, non sei così libero di andartene!” – sono le parole di Anderson.

“Figuriamoci, ho firmato un contratto,ma si può sempre strappare! Anche perché io avrei dovuto lavorare come istruttore di nuoto; qui invece cercate un gigolo… o mi sbaglio?” – Bo alza la voce mentre porge questa domanda.

“Esatto ragazzo, noi qui cerchiamo un gigolo, che, insieme alle ragazze che vedrai fra poco, dovrà intrattenere i clienti e le clienti, MOLTO FACOLTOSI/E! te l’assicuro, che frequentano questo “Centro sportivo” chiamiamolo così. Strappare il contratto? Biondo, prova a leggere quello che hai firmato…” – risponde Anderson in tono di sommo disprezzo!

“Certo, te lo leggo subito: dunque, qui c’è scritto che, se dovessi rescindere il mio contratto prima che sia passato un anno dalla firma, dovrei….COSAAA??? Dico, ma è uno scherzo? O meglio, è una truffa colossale! Io dovrei pagarvi 200.000,00 dollari se dovessi andarmene prima di 365 giorni? Ma mi avete visto? Non ho neppure 20,00 dollari in tasca, figuriamoci 200.000,00. Ma perché non me l’avete detto subito?” – chiede Bo sconsolato!

“Dirtelo subito? Ehi ragazzo, ci hai preso per dei deficienti? Secondo te, noi andiamo a dire ad una persona di firmare un contratto dove c’è una clausola che dice che, in caso di annullamento c’è una penale di 200.000, dollari? E chi sarebbe così stupido da accettarlo? Sono sicuro che, anche un povero idiota di campagnolo come te, avrebbe rifiutato una cosa del genere! Il tuo amico Morrison Perry ci era cascato pure lui, ma una sera, profittando del movimento del locale, se l’è svignata! Stai pur certo che non commetteremo mai più un errore simile, quindi, se pensavi di andartene scordatelo: il locale è dotato di un efficientissimo sistema di videosorveglianza, oltre ad avere dei vigilantes grandi e grossi che ci assicurano che quelli come te se ne stiano buoni. Dunque, chiara la situazione? Sei proprio sicuro di voler andartene ora?”

“No signore….Sono a vostra disposizione…”

Se a Bo avessero detto che entro pochi minuti sarebbe dovuto salire sul patibolo, avrebbe avuto una faccia più allegra…

“Che…cosa devo fare…tanto per cominciare?” – chiede…

“Niente di che per il momento, solo servire ai tavoli, super alcoolici ovviamente ed avere sempre un gran sorriso davanti ai nostri clienti, soprattutto alle signore che non mancheranno di certo di farti la corte. E’ chiaro biondo?” – il tono di Anderson è sempre più sprezzante!

“Sissignore” – risponde mestamente Bo, il quale non può far altro che raccogliere le sue cose e tornare nel suo “appartamento” per prepararsi alla sua prima serata al Madison Center.

Mentre percorre lo stretto corridoio che porta al suo sgabuzzino, Bo dice fra sé:”Ma cosa mi è venuto in mente? Chi me l’ha fatto fare di venire via da Hazzard? Certo, rimanendo alla fattoria, non avrei mai potuto dimostrare di essere un uomo, ma Luke e zio Jesse non me ne avrebbero fatto una colpa!”.

A quel punto delle riflessioni, Bo si blocca, non riesce più a muovere un passo; ad un tratto gli viene un’idea geniale:”Ma certo!! Che stupido, perché non ci ho pensato prima? Luke, zio Jesse, Daisy, la mia famiglia, loro sapranno aiutarmi, loro mi tireranno fuori da questo guaio.

 Zio Jesse, durante gli anni in cui contrabbandava whisky, ha avuto modo di conoscere molti pezzi grossi ai quali ha fatto molti favori senza mai chiedere nulla in cambio: adesso è tempo di riscuotere! Certo, dopo 3 giorni che manco da casa, ho già bisogno dei miei, così, invece di dimostrare che sono cresciuto, ho dimostrato che sono sempre il solito bambinone: Luke ha affrontato una guerra, mentre io…. Pazienza, mi capiranno, sono sicuro!”

Felice del lampo di genio, Bo ritorna verso l’entrata del locale, dal momento che si è accorto che in portineria c’è un telefono, l’unico che era riuscito a trovare in quel luogo fino a quel momento.

Una volta arrivato, si accerta che non ci sia e si avvicina all’apparecchio: purtroppo, dopo pochi secondi, sente la voce di Alan dietro a sé:”Ehi bello, cosa pensi di fare? Vuoi telefonare alla mammina? Fai pure, nessuno te lo proibisce! Sappi però che il telefono è sotto controllo e che tutte le telefonate in entrata ed in uscita, vengono registrate! Sai, al giorno d’oggi, la sicurezza non è mai troppa!” – dice Alan sghignazzando, sghignazzando soprattutto nel vedere l’aria imbarazzata di Bo.

“Allora, niente telefonata?”

“No signore; dopotutto manco da casa solo da 3 giorni, ho tutto il tempo per farmi sentire più avanti, dato che dovrò rimanere qui per tanto tempo!!”

Bo rimarca molto queste ultime parole, quasi a far capire ai suoi aguzzini che in quel maledetto posto, non è neppure proprietario dell’aria che respira.

Bo si congeda da quella faccia odiosa di Alan e ripercorre per l’ennesima volta il corridoio; ma viene colto da un altro lampo di genio:”Cavolo, qui non si può telefonare, ma fuori di qui sì. Ci sarà pure un bar, una cabina telefonica? Sarà meglio che mi guardi attorno alla mia prima libera uscita!”

Il biondissimo Duke entra nel suo sgabuzzino, disfa il suo borsone da viaggio, quando ad un tratto sente bussare alla porta.

Va ad aprire e si trova davanti un inserviente:”Ciao, tu sei nuovo vero? Io mi chiamo Bob, sono venuto a portarti il tuo abito da lavoro; se hai bisogno di qualcosa…chiedi pure, tanto stiamo tutti sulla stessa barca!”

“Ciao, io sono Beauregard, ma mi puoi chiamare Bo. Sulla stessa barca? Cioè vuoi dire che anche tu hai firmato un contratto come quello che ho firmato io che prevede un risarcimento di 200.000,00 dollari se te ne vai prima di un anno?” – chiede Bo allibito.

“Perfettamente amico! Ci hanno incastrati tutti quanti; purtroppo se ne approfittano di persone che arrivano in questa città per cercare un lavoro, che non conoscono il posto e quindi sono spaesati, per fargli firmare quella porcheria! Dobbiamo aiutarci fra noi: qualcuno pensa di fare una soffiata agli sbirri, ma bisogna stare attenti, perché se va male questi pestano forte. Come è capitato al povero Morrison..”
”Morrisono? Lo conoscevi? Era stato lui a consigliarmi questo posto. Proprio poco fa, Anderson mi ha detto che se l’è svignata profittando del locale affollato e che da allora i controlli sono diventati più severi. Mi ha forse raccontato una bugia?”

“Certo amico! Morrison era riuscito a contattare un agente di polizia che di solito gira nei locali di dubbia reputazione come questo, in borghese. Sembrava che la cosa funzionasse, che fosse riuscito a telefonare eludendo la sorveglianza….invece, al momento di fare scattare la trappola, qualcosa non ha funzionato! Alan, Fred e alcuni dei loro scagnozzi l’hanno preso e portato via e da allora non sappiamo più nulla. Ti dico queste cose perché hai una faccia simpatica e mi sembri una persona sincera, non sei dei loro. Domani ti farò conoscere gli altri ragazzi. A proposito, quale sarà la tua mansione qui?”

“Dovrò servire ai tavoli” – risponde Bo….

“Già….servire ai tavoli, abbiamo cominciato tutti così, ma poi….Beh, ma non voglio rattristarti Bo. Se hai bisogno di me, chiama; il mio sgabuzzino è poco più avanti del tuo”

“Sgabuzzino? Anche tu? Ma possibile che non ci siano stanze decenti qui?”

“Oh certo che ci sono…..ma sono per le ragazze ed i clienti….”

Bo è sempre più spiazzato: quel lavoro gli fa veramente paura, capisce di essere finito in una specie di ragnatela da cui non riesce ad uscire….

“Purchè non circoli anche la droga qui….” – sono le sconsolate parole di Bo.

I ragazzi Duke, avevano imparato da zio Jesse ad evitare la polvere bianca, che “rimbecilliva e portava alla tomba” diceva il patriarca e Bo, all’idea che forse se la sarebbe trovata fra le mani, provava un vero senso di repulsione….

E poi c’era la questione della sparizione di Morrison: purchè non facessero sparire anche lui.

“Chiederò a Bob di indicarmi un posto da dove poter telefonare…”

Intanto Bo prende visione del suo “abito di scena” che poc’anzi gli aveva consegnato Bob: giacca nera, pantaloni neri e camicia gialla, nonché una bottiglietta di gel da spalmarsi sui capelli.

Quando Bo si guarda allo specchio, non si riconosce più: a parte i vestiti che gli sembrano assolutamente ridicoli, non è abituato a vedersi senza i boccoli biondi che gli incorniciano il viso bellissimo…

Quei capelli pettinati all’indietro e così appiccicati, proprio non gli piacciono….

Facendosi schifo da solo, Bo si reca verso l’ingresso del centro ad accogliere i clienti, ad incominciare la sua prima giornata di lavoro a Miami…..

Grazie come al solito alle mie amiche Juli, Lella e Lu. Non so che dire, questa storia sta prendendo una direzione che non immaginavo…..

  
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