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Autore: FrerardWay    29/01/2016    1 recensioni
Gerard, insieme ai genitori e al fratellino Mikey, si trasferisce a Belleville e qui dovrà ricominciare la sua vita: sarà alle prese con il liceo, nuovi amici, nuovi amori, musica e soprattutto, My chemical romance.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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L'aria primaverile e profumata dei primi di maggio creava un'atmosfera magica, facendo tremare lievemente i petali di rose sparsi sul prato; anche i fiocchi di raso annodati alla sedie subivano l'effetto del vento, cosa che faceva impazzire il meticoloso Mikey,  che si ero autoproclamato nostro wedding planner, con tanto di scaletta organizzativa.
-Em, metti via e vieni qui- lo richiamai bonariamente
-non posso!! Quello stronzo di Pedicone non ha ancora portato le prese per le casse e per ora non c'è la musica!! E dov'è il prete?! DOV'È?!- la famosa venetta sotto il suo occhio vibrava spasmodicamente.
Mi avvicinai a lui e gli poggiai un braccio attorno alle spalle, cercando di calmarlo -Mikey, apprezzo molto tutto quello che stai facendo, ma rilassati! Sarà tutto perfetto, fidati! Guardati intorno, è magnifico- 
Lo vidi far passare lo sguardo sull'ambiente circostante, cominciando dal piccolo prato accogliente, dove erano stati posizionati un minuscolo altarino, circondato da un arco di rami intrecciati, con fiori incastonati ovunque, per poi passare al laghetto li accanto, dove il sole appena nascente si rispecchiava, creando deliziosi giochi di luce, e infine soffermarsi sul gazebo bianco sotto il quale avevamo allestito la zona pranzo.
Emise un lungo sospiro -ma ci staremo tutti?-
-siamo in 24, fratello, ci stiamo alla grande- lo rassicurai 
-mm okok, controllo un'ultima volta i posti assegnati al tavolo e poi basta, tu intanto preparati, signor Iero- mi canzonó, spingendomi via
-no caro, è Frank che prende il cognome!!- gli urlai entrando nel piccolo stabile adibito alla preparazione;
avevamo deciso così, Frank era la donna in tutto e per tutto: lui prendeva il cognome, lui veniva aspettato da me all'altare e lui avrebbe lanciato il bouquet.
Cominciai a spogliarmi, osservandomi allo specchio, con l'agitazione che cresceva secondo dopo secondo; i capelli lunghi fino alle spalle, rossi, segno della mia perenne stupidità adolescenziale, la maglia strappata, i jeans neri attillati stile leggins e gli anfibi, che facevano tanto emo...mi tolsi tutto, accarezzando poi il completo nuziale appoggiato alla sedia li accanto.
Mi misi i jeans scuri, che contrariamente al solito non fasciavano ogni mio minimo muscolo, ma erano comunque diversi da ogni completo gessato che i mariti usavano mettere; la maglia bianca non era sbrindellata, ma era seria.
Frankie mi aveva proibito il colore nero al nostro matrimonio, diceva che portava male, infatti la giacca che mi stavo infilando era blu elettrico; completai il tutto con una cravatta rossa, in tinta coi capelli,giusto per non essere così maledettamente seri.
Mentre mi stavo allacciando ai piedi il mio solito paio di all stars, mia madre e mio padre entrarono nello stabile.
-ehi- li salutai con poco entusiasmo; sapevo che erano a disagio li, al matrimonio del loro figlio gay.
-Gerard- cominciò mia madre -siamo così felici per te- sussurrò, ma non era mai stata una buona attrice. Mio padre li in parte annuì.
-è da tanto che non ci si vede eh- commentai.
Effettivamente era da tre anni che non li vedevo, se non rare chiamate e ancor più rare visite della durata di circa 5 minuti, quando passavamo casualmente per Belleville.
-non abbiamo mai potuto dirti quanto siamo fieri di te, infatti! Gerard noi ti amiamo più della nostra vita, sei il nostro adorato primogenito, e siamo felici se tu sei felice- disse mamma tutto d'un fiato. Papà annuì.
-papà non ha studiato il copione? Per questo non parla?- schernii, pur essendo mortalmente serio.
-io...-cominciò lui colpito nel segno -io non sono bravo con le parole...ma concordò con quello che ha detto Donna, ti amiamo tanto- 
Avrei doluto ribattere. Avrei voluto ribatte.
Ma era il mio matrimonio, e non volevo nessuna faccia triste, così mormorai un "ok" e li abbracciai forte entrambi.
Forse un po' mi erano mancati; -vi voglio bene- mi lasciai sfuggire, maledicendomi poi.
-anche noi- mormorarono all'unisono.

Tormentavo l'orlo delle mie maniche, tirando i piccoli fili delle cuciture interne, scatenando l'ira di Mikey.
-sono agitato cazzo!!- sibilai fuori dai denti, stretti in un sorriso, rivolto alla piccola folla davanti a me.
Niente telecamere, niente fan che acclamavano la "frerard", niente popolarità, ma solo parenti e pochi amici stretti.
-ah ora sono io che rassicuro te?- ridacchió mio fratello, sistemato sui gradini dell'altare accanto a me; era il mio testimone.
-tu ti preoccupavi per i posti a tavola, io mi preoccupo che il mio forse-futuro marito abbia avuto un ripensamento e ora sia su un aereo diretto in Thailandia!!- strillai a bassa voce, paranoico
-i fan l'avrebbero già avvistato e ci sarebbero già miliardi di post sulla "favola frerard" con un brutto finale- cercò di calmarmi
-vai a controllare su instagram- gli ordinai 
-gerard- disse il biondo esasperato 
-vai veloce, io non ho connessione!!- 
-gerard- ripetè lui, cercando di attirare la mia attenzione 
-ti prego vai a vedereeeee- esplosi terrorizzato
Lui rise, mi prese il volto e mi fece voltare verso destra: il mio piccolo fidanzato faceva capolino all'orizzonte, visibilmente esagitato, sorridente come non mai, accompagnato da Ray.
-oh mio dio, non è in Thailandia- sussurrai mentre l'enorme macigno scivolava via dal mio cuore.
Tutti gli invitati si voltarono verso di lui quando sentirono la musica partire lenta.
Già le lacrime stavano inondando i miei occhi, non mi sarei mai immaginato di poter provare una tale emozione, così intensa, così pura.
Il piccolo mi raggiunse in pochi secondi, quasi correndo, impaziente di sposarmi; fece un cenno a Ray di ringraziamento, salutò i suoi genitori, e si sistemò accanto a me.
Il prete fece segno agli invitati di sedersi, poi cominciò -signore e signori, siamo qui riuniti oggi per celebrare l'amore di questi due ragazzi, Franklin Anthony Thomas Iero e Gerard Arthur Way; sarò onesto, non ho mai celebrato un matrimonio gay, ma non credo ci sarà molta differenza, a parte il "puoi baciare la sposa"- si fermò un secondo, sorridente, poi continuò -non mi dilungherò in futili chiacchiere sulla bibbia o sermoni religiosi, ma lascerò che siate voi a confidarvi l'un l'altro-
Nel mentre il paggetto, uno dei piccoli cugini di Frank, portò il cuscinetto con gli anelli, semplici fedine d'oro bianco.
-forse è banale come cosa- mormorò Frankie timoroso, quasi avesse paura di sbagliare -ma voglio cantare insieme a te, ora...-
-amore- mi uscì involontariamente.
Mi prese la mano e mi infilò la fede nuziale all'anulare, poi cominciò a canticchiare -so long to all my friends, everyone of them met tragic ends...-
Feci lo stesso, con mani tremanti, poi mi unii a lui,commosso-with every passing day, I'd be lying if I didn't say, that I miss them all tonight, and if they only knew what I would say- 
-if I could be with you tonight, I would sing you to sleep Never let them take the light behind your eyes, one day, I'll lose this fight ad We fade in the dark, just remember you will always burn as bright-
Lacrime copiose scesero su entrambi i nostri volti, lacrime di gioia, di felicità e di amore...
Sempre cantando, volsi uno sguardo agli invitati: i miei genitori si erano commossi, e così quelli di Frankie; Mikey non l'avrebbe mai ammesso ma si, stava piangendo anche lui, nascosto dietro la spalla di Ray.
Vidi Melissa, che ci guardava sognante, probabilmente sperando anche lei in un amore così con mio fratello; infine vidi Alexis.
Non pensavo sarebbe venuta, era dal liceo che non la vedevo e si da il caso che non ci fossimo lasciati bene, ma l'avevo invitata per correttezza, ed ora era li, che mi guardava sorridente.
Frankie stava facendo lo stesso, scrutava gli invitati, per poi tornare da me...
Nessuno aveva osato interrompere la nostra canzone unendosi o applaudendo, ma tutti canticchiavano a bassa voce, creando un'atmosfera magica.
-could be with you tonight, I would sing you to sleep, Never let them take the light behind your eyes, I've failed and lost this fight, Never fade in the dark, just remember you will always burn as bright...the light behind your eyes- finimmo all'unisono, perfettamente completi.
-beh...che dire- disse il prete, anch'esso commosso -per il potere conferitomi dallo stato dell'Illinois, vi dichiaro marito e marito!! Potete baciare lo sposo!-
E fu così, sigillammo il nostro amore con un appassionato bacio, che racchiudeva ogni singolo momento trascorso insieme, ogni parola detta e ogni emozione provata...tutti sparirono, rimase solo il nostro amore, contornato dal sottofondo degli applausi dei nostri cari.
-siamo sposati- trilló Frank a bassa voce, abbracciandomi forte forte
-ti amo- sussurrai tra i suoi capelli
-ti amo- ricambiò 
-ed è solo perché ti amo, che ti lascio fare questo, ricordatelo- lo avvertii, posandogli tra le mani un mazzo di rose rosse, perfette, legate da un sottile nastro di pizzo nero elaborato, pronto pronto per essere lanciato.
-siiiii grazie Gee- esclamò esuberante -ragazzee!! Venite qui tutte! O anche ragazzi, si sa mai...-
Tutte le invitate si riunirono dietro a Frankie, che si caricava prima di lanciare il bouquet
-vai sposina- lo incitai divertito.
Finalmente lanciò i fiori, che proiettarono una parabola in aria e poi caddero dolcemente dritti dritti nelle mani di Melissa.

The end



Oddio quasi mi commuovo, ho finito la mia prima fanfictiooon!!😭😭c'è voluto tantissimo impegno e voglia di fare ma alla fine,sono soddisfatta del risultato!! Spero tanto che vi sia piaciuta,e se non fosse,peccato,migliorerò 🤗 anyway,ho già in mente tante belle idee per una prossima storia yee, ci vediamo amici, alla prossima😍😘😘
   
 
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