Fanfic su attori > Cast Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: cin75    02/02/2016    6 recensioni
Dalla storia: "... “Io non sono geloso di te , Jared. La mia è….è paura!” lo spiazzò Jensen.
“Paura?!”
“Paura che tu, un giorno possa vedermi come realmente sono e decida di lasciarmi.”...
Il destino ha proprio voglia di rimediare!!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Film, lettere e promesse.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando arrivarono a casa, Jared aiutò Jensen e stendersi a letto , ma non potè non notare che il compagno pativa visibilmente dolore.
“Ehi! hai preso le medicine della mattina, prima di uscire?!” domandò con un tono di rimproverò.
“Ehm!.....”
“Cavolo!! Non dirmi che non hai preso nemmeno quelle di mezzogiorno!!” ed era davvero arrabbiato adesso.
“Di nuovo….ehm?!” cercò di stemperare l’arrabbiatura di Jared.
“Accidenti, Jensen! ma cosa sei ??? un masochista a cui piace soffrire. Lo sai che quelle medicine oltre a farti stare bene, ti sollevano dal dolore e tu che fai? Non le prendi?!” fece con tono retorico.
“Senti, amore mio…” provò a mediare il suo errore.
“Non chiamarmi “amore mio”, quando sono incazzato nero con te!” lo fermò Jared, mentre prendeva le medicine di Jensen dall’armadietto medico nel loro bagno.
“Ok! Ascolta Jay…”
“E nemmeno Jay!!” lo rimproverò ancora.
“Ok! “Tu che ti aggiri nel mio bagno”, va bene?!” lo provocò ironico.
“Smettila, Jensen!”
“Senti…” fece poi il maggiore, richiamando accanto a lui, mentre lui stesso si sistemava meglio sul loro letto.

In quei giorni aveva scoperto che tenere la gamba buona appoggiata sulla fascia di legno che correva lungo tutto il materasso lo faceva stare infinitamente meglio. Così, quando Jared gli si fu seduto accanto, prese quella posizione. Si appoggiò appena allo schienale del letto, distese la gamba malconcia e quella buona la tirò su, il tanto da poterla poggiare sulla sponda di legno. Prese le medicine che gli porse jared e con un sorso d’acqua le ingoiò.

“Ascolta…ho sbagliato a non prendere le medicine, lo so. Ho sbagliato. Ma l’ho fatto solo perché quelle dannate medicine mi stordiscono e io invece volevo venire da te, sul set, perché sapevo che oggi avresti girato quella dannata scena ed ero sicuro che se non mi avessi visto che stavo bene, subito dopo ti saresti rintanato nel tuo camper a struggerti su ciò che ancora ti saresti portato dentro di quel ciak e sull’assurda ipotesi che io magari potevo  essere….” provò a spiegare il motivo per cui non si era preso cura di sé stesso.
“Ti prego, basta. Non dirlo nemmeno!” ed era vero. Jared nemmeno voleva pensare ad un Jensen, quello vero, quello che amava , quello che gli aveva cambiato meravigliosamente la vita, morto.
“Lo vedi. Ho ragione. Ma io sono qui. Sto parlando con te. Eppure tu hai ancora quelle sensazioni addosso.” fece, mentre gli accarezzava il viso e intenerito dalla tristezza che vedeva sul volto di Jared, se lo tirò addosso così da poterlo abbracciare e rassicurare.

Se ne stettero così per qualche minuto. Con Jared appoggiato sul petto di Jensen a godersi il suono dolce e ritmico del battito del suo cuore e Jensen che se lo stringeva forte beandosi del tepore inebriante che il corpo di Jared emanava.

“Non voglio lavorare in quella soap senza di te!”
sussurrò Jared senza spostarsi da quella sua posizione. “Non sarebbe lo stesso!”
“Andiamo!! Non fare i capricci. E poi hai sentito Misha??! Mi riporteranno in vita e sai questo che significa?!”
“No, che cosa significa!?” fece con tono mesto.
“Che i nostri due personaggi faranno tanto sesso post-lontananza e questo sai che cosa significa?!” decisamente con più entusiasmo.
“No, che cosa significa?!” e questa volta il tono di Jared era decisamente divertito.
“Che noi due avremo la scusa per provare e riprovare quelle scene in questa camera o in qualche altro posto, finchè non riterremo che siano perfette!!”
“Sei un maniaco, Ackles!” rise ormai sollevato Jared, mentre con le mani accarezzava il corpo del compagno ancora stretto a lui.
“Ah sì!? E allora dimmi perché da quando siamo in questa posizione, il piccolo Padalecki non fa altro che stuprarmi la gamba!?” lo stuzzicò maliziosamente.
“Perché il piccolo Padalecki non vede l’ora di giocare di nuovo con il piccolo Ackles!” rispose altrettanto malizioso Jared mentre spostandosi da dosso a Jensen, iniziò a spogliarlo lentamente.

Gli sbottonò i pantaloni dopo avergli sfilato la cinta e poi glieli sfilò facendo molta cura alla gamba ferita. Alla maglietta ci pensò Jensen che con un rapido movimento ne afferrò i lembi in basso e se la levò dalla testa e poi rimase ammaliato quando quegli stessi indumenti, lasciavano nudo anche il corpo di Jared.
“Che dici…servizio completo?!” fece Jared ammiccando all’unico indumento che entrambi ancora indossavano.
Jensen, con la salivazione praticamente azzerata, annuì. Non riusciva decisamente a staccare gli occhi da Jared e dai suoi movimenti sinuosi e sensuali mentre si sfilava i boxer e poi deglutì ansia ed eccitazione quando, l’amante, ormai nudo e visibilmente eccitato,  gli si avvicinava di nuovo e con tocchi leggeri ma incredibilmente accattivanti, sfilava anche i suoi di boxer , lasciandolo nudo.
“Tu mi vuoi morto!” esalò Jensen, quando Jared iniziò ad accarezzarlo in maniera lenta, cadenzata.

Il giovane gli si sdraiò di nuovo accanto e prese a tracciare una linea infinita di baci lungo il corpo di Jensen, che ansimante, artigliava istericamente le mani alle lenzuola.
Jared, di par suo, sapeva che non avrebbero potuto fare l’amore come piaceva a loro. Completamente, profondamente. Completandosi e toccando l’uno l’anima dell’altro.

Ma la necessità, aguzza l’ingegno. E lui era una ragazzo decisamente intelligente e sapeva che avrebbe potuto rendere quel loro momento comunque di immenso piacere.

Le sue mani percorrevano esperte il corpo muscoloso del compagno, che per quanto potesse ricambiare, data la sua situazione, ogni volta che il viso di Jared era accanto al suo, non si lasciava sfuggire di baciarlo con passione, profondamente. Lasciando che i loro sapori si mischiassero in un bacio intimo e bagnato.
Ma tutto raggiunse un altro livello quando lentamente e sinuosamente, Jared iniziò a scendere lungo il torace di Jensen. Seguendo la linea dello sterno, baciando e torturando i capezzoli che reagirono entusiasti a quelle attenzioni. E poi raggiungendo l’ombelico, mise le mani sui fianchi per cercare di tenere fermo Jensen, che si inarcava , eccitato da quello che gli stava facendo.
“Posso fermarmi e farti riposare come vuole il dottore se vuoi!?” domandò Jared, guardandolo mentre la sua guancia carezzava languidamente il ventre contratto di Jensen.
Il maggiore perse un battito a quell’immagine. Giurò a sé stesso di non aver mai visto qualcosa di così bello in vita sua.
Jared!!! Gli occhi che brillavano di puro piacere, le labbra arrossate dai baci, l’espressione più dolce e ammiccante che sguardo umano potesse avere, il tocco delle sue mani che lo scaldavano e che lo facevano rabbrividire al tempo stesso.
“Giuro che muoio sul serio se ti fermi adesso ma…ma almeno così tornerò come fantasma e potremo avere del fantastico sesso soprannaturale!” cercò di scherzare , ma più che altro per riprendere il controllo da quello che Jared gli aveva scatenato dentro.
“No. Credo proprio che una storia di sesso con Casper non faccia per me!!” replicò ironico Jared mentre riprendeva a baciarlo ormai più che intimamente.

Jensen annaspò letteralmente quando la bocca di Jared lo lambì prima lentamente e poi sempre più ritmicamente. Con un movimento cadenzato e sensuale, il giovane torturava languidamente l’intimità di Jensen che per tutta risposta non faceva che ansimare il suo nome come la più disperata delle preghiere.
Il maggiore abbassò lo sguardo verso il suo amante così intraprendente e premuroso di dispensare piacere e una scarica di puro godimento lo fece tremare. Vedere la testa di Jared danzare così sensualmente su di lui era di un erotico indescrivibile.
E non resistette. Infondo lui non era mai stato un egoista nei loro incontri amorosi. Era la gamba ad essere ko, ma le sue mani funzionava più che bene.

“Fermati…fermati…vieni qui. Torna qui, da me!” pronunciò con un tono che era un misto tra disperazione ed eccitazione trattenuta.
Jared , anche se non proprio convinto, abbandonò quel suo peccaminoso predominio e tornò verso il viso di Jensen e non appena gli fu vicino, un bacio appassionato lo legò al compagno, che con una mano lo teneva stretto al suo viso, accarezzandogli la nuca coperta da quei suoi meravigliosi ma sempre troppo lunghi capelli e  l’altra, invece, usando cautela e delicatezza , la insinuò tra i loro corpi, di nuovo vicini.
Con movimenti mirati, raggiunse anche lui, il desiderio ormai più che esposto di Jared, che si aggrappò istintivamente a lui, quando Jensen strinse appena e iniziò a massaggiarlo.
Jared seguì l’esempio dell’amante e anche lui, coprì con la sua mano, la virilità di Jensen.

I loro movimenti divennero sincroni. Divennero cadenzati e appassionati. I loro occhi, come le loro bocche, non smettevano mai di cercarsi e scambiarsi il piacere reciprocamente. Le mani sempre più appassionate. I gesti decisamente più espliciti ed erotici. La sensazione di umido a lubrificare quelle carezze sensuali. Fin quando quel piacere ultimo ed estremo non li fece tremare , letteralmente, uno tra le mani dell’altro.
Jensen si rilassò, beato, contro il materasso, schiacciando la testa sul cuscino sotto di lu. Jared, si abbandonò esausto e appagato nella posizione in cui era: sdraiato su Jensen.

Erano ancora abbandonati uno all’altro. Con le mani che lentamente e dolcemente ancora si carezzavano le loro intimità che pulsavano appena per ciò che il piacere aveva donato loro e  imprigionate dalla vicinanza dei loro corpi.

Fu Jared a destarsi dal quel momento di puro appagamento. Il giovane si sporse verso il comodino e aprendone un cassetto ne tirò fuori un piccolo asciugamano.
Con delicatezza ripulì , della sua essenza più intima, il compagno. E poi pulì se stesso del piacere di Jensen che gli inumidiva la mano.
Lo fece con calma, in silenzio e ogni tanto guardava Jensen che lo fissava letteralmente in adorazione dato il gesto che il compagno stava facendo con una simile gentilezza.
Quando Jared ebbe finito, non si allontanò da lui, ma si posizionò di nuovo accanto al corpo di Jensen. Trovando quel perfetto incastro con le loro gambe e il loro toraci. Ma comunque, fece attenzione a non arrecare fastidio alla gamba offesa di Jensen.

Il maggiore fece un respiro rilassato quando il corpo di Jared lo riscaldò di nuovo con la sua presenza e in quell’abbraccio che i due si stavano di nuovo scambiando , Jensen iniziò ad accarezzargli la schiena con movimenti lenti e pigri.
Jared alzò lo sguardo verso di lui e Jensen notò quasi un velo di tristezza negli occhi del suo adorato amante.
“Che c’è?!” gli chiese dolcemente e Jared tremò a causa della dolcezza che sentì nella voce del compagno, ma negò con il capo. Non voleva rovinare quel magnifico momento.
Jensen, però, lo conosceva meglio di chiunque altro al mondo.
“Jared, piccolo. Che cos’hai?! Ti prego , parla con me!”
“E’ che io…no. Lascia perdere. È una cosa stupida. Io non….”
“Stai ancora pensando a quella stupida scena di quella stupida soap?!” lo spiazzò Jensen e seppe di aver fatto centro quando vide l’imbarazzo sul volto del giovane.
“Te l’avevo detto che era una cosa stupida!” replicò Jared, nascondendo di nuovo il volto dallo sguardo di Jensen.
“Amore mio. Basta!!” lo rimproverò amorevolmente Jensen. “Era una finzione. Solo una finzione. Non puoi continuare a pensarci. Io sto bene e sono qui con te!”
“Lo so, lo so, lo so!!”, ripeteva Jared, cercando più calore  dalla presenza di Jensen. “Scusami!”
“Non devi scusarti di niente. Non con me!” lo rassicurò Jensen. “Ma se la cosa può farti sentire meglio anche io a volte mi sento stupido quando ripenso alla nostra storia.”
“Tu?” fece Jared sorpreso di quell’affermazione e tornando a guardare i meraviglioso verde negli occhi di Jensen. “Perché?”
 “Io non sono geloso di te , Jared. La mia è….è paura!” lo spiazzò Jensen.
“Paura?!”
“Paura che tu, un giorno possa vedermi come realmente sono e decida di lasciarmi.”
“Ma cosa dici, Jensen!?!”e questa volta fu Jared a vedere un espressione turbata sul volto del compagno.

Jensen sospirò affondo deciso a confidarsi. Tante volte si era ritrovato a fare quei pensieri e se tirarli fuori adesso significava aiutare Jared e infondo aiutare anche sé stesso, beh!! avrebbe corso il rischio di sembrare davvero stupido.
“Io sono un pagliaccio…. nemmeno tanto simpatico.”, iniziò. “Faccio battute stupide quando non è il caso. E so che a volte può essere fastidioso il fatto che non riesco a tenere lontane le mani da te, anche quando siamo in pubblico. Sono un casinista e so che un giorno o l’altro tu ti accorgerai di quanto sia sbagliato stare con me e mi lascerai. Ed è per questo che faccio il geloso. Per evitare che qualcuno si avvicini a te, che qualcuno molto meglio di me , ti faccia capire l’enorme errore che hai fatto stando con me. Del tempo che hai sprecato al mio fianco.” quelle parole le disse quasi tutte di un fiato, per paura di perdere il coraggio che gli aveva permesso di pronunciarle. Le conosceva bene, le sapeva a memoria. Se le era ripetute un milione di volte, compresa quel fatidico giorno della scena della gelosia.

Jared avrebbe voluto baciarlo e prenderlo a schiaffi. Ma ancora non aveva deciso in che ordine. Nella sua mente, quelle parole, il modo in Jensen gliele aveva confidate, quella….fu la più bella dichiarazione d’amore.
C’era paura, c’era adorazione, c’era amore sconfinato e c’era follia. C’era l’inizio di una storia e il lieto fine.
Si issò appena così da stare più comodo e poter guardare meglio il compagno accanto a lui.
“Vuoi sapere perché mi sono innamorato di te, Jensen?!” e il maggiore timoroso annuì. “Perché sei un pagliaccio che fa battute stupide, ma mi fai ridere e io adoro ridere. Ti amo perché sei un casinista e io adoro non essere monotono. Ti amo perché non riesci a togliermi le mani di dosso ogni volta che ne hai l’occasione e io amo, adoro, avere le tue mani su di me ogni volta che ne ho l’occasione.”, e sorrise quando vide il volto di Jensen rilassarsi e sorridergli luminoso. Si sporse appena e richiese le sue labbra per un bacio dolce e leggero, quasi una carezza. “Tu sei quello che io non sono. Tu sei la mia perfetta metà. Colui che mi rende completo.”
“Questo fa tanto Jerry McGuire!” ironizzò Jensen, carezzandogli il viso.
“Già. Solo che questa non è la scena di un film di Cruise e quello che dico io è vero, amore mio. Io sono la calma, tu la tempesta. Io sono il tocco romantico, tu la carezza appassionata. Io sono il momento di malinconia , tu la risata cristallina. Noi siamo perfetti insieme Jensen e io ti amo perché tu mi rendi perfetto e io non permetterò mai, ne a te ne a nessun altro di portarmi, portarci, via la nostra perfezione.” Fece con quella dolcezza decisa che Jensen tanto amava.
“Stai dicendo che siamo anime gemelle?!”
“Sto dicendo che al mondo non c’è nessuno che può amarmi come mi ami tu, e non c’è nessuno che può amarti come ti amo io!” ribadì baciandolo ancora ma con più passione.

Restarono fronte contro fronte per un po’, godendosi il momento di dolce consapevolezza che quelle parole, quella sorta di chiarimento tra loro, aveva portato.
“Un giorno ti chiederò si sposarmi, Jared e tu mi dovrai dire di sì!”
“Un giorno mi chiederai di sposarti e io ti dirò di sì, Jensen!”
 


Circa un anno dopo, Jensen , che già era tornato al lavoro sul set da qualche mese, si apprestava a girare la prima scena con Jared.
La fatidica scena del loro primo incontro dopo il clamoroso rientro di Jensen, il personaggio di Jensen.
Sì, quella cosa dei nomi era davvero stupida e insopportabile!!!
Misha, da regista quale era, diede gli ultimi accorgimenti ai due attori e poi li invitò a prendere le loro posizioni sulla scena.

Jensen avrebbe dovuto suonare al campanello della casa di Jared e il giovane , gli avrebbe aperto rimanendo sconvolto nel rivedere il suo unico amore, redivivo, davanti ai suoi occhi.

Il regista chiuse la porta di scena così che Jared “rimanesse in casa” e Jensen “fuori casa”, ma non appena la finta porta fu chiusa separando i due, Jensen fece cenno ad un assistente di passargli qualcosa.

AZIONE!!!” gridò Misha dalla sua postazione.
Il finto campanello trillò e Jared si avviò per andare ad aprire.
 
La serratura scattò.
La porta si aprì e gli occhi di Jared si spalancarono per la sorpresa.
La sua bocca si schiuse fin troppo anche se alcun suono ne venne fuori se non un respiro strozzato. L’aria dei polmoni gli si fermò in gola e ogni parte del suo corpo si rifiutava di compiere un qualsiasi movimento.
 
Dal suo posto di regia Misha, stentava a tenere la soddisfazione per quella reazione magnifica.
“Perfetto! Questa la teniamo comunque!” sussurrò al secondo regista al suo fianco.
Solo che la reazione di sorpresa non era dovuta alla scena in sé ma al fatto che non appena la porta della scenografia si aprì, Jared si era ritrovato davanti un Jensen, visibilmente emozionato,  in ginocchio con un grande foglio su cui c’era scritto in nero e ben marcato


 
                                                                             “TI STO CHIEDENDO DI SPOSARMI.  DIMMI DI SI!!
 

Dopo quelli che furono momenti di sconcerto comune, Jared finì letteralmente in ginocchio davanti a Jensen e decisamente commosso non potè che rispondere.
“Mi hai chiesto di sposarti. La mia risposta è sì!!”
 

Inutile dire che di lì a poco, uno scrosciante applauso da parte di tutti i presenti, festeggiò il felice momento.
 
Nella finzione scenica quel loro incontro, su quella porta, sopraffatti dalla sorpresa sarebbe andata avanti per giorni. Centellinata fotogramma dopo fotogramma per la rabbia di chi seguiva la soap.
Nella realtà, in una sola settimana , i documenti furono pronti e in un pomeriggio assolato, alla presenza dei loro amici più cari, Jared e Jensen si dichiaravano eterno e imperituro amore.
Quello sincero. Quello vero. Quello che non avrebbe mai dovuto obbedire allo STOP gridato da un regista!!!!
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: cin75