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Autore: _Giuls17_    18/02/2016    2 recensioni
E' il compleanno di Clary, ma tutto ciò che noi conosciamo tramite City of Bones, verrà sovvertito dall'arrivo di Valentine Morgenstern a casa di lei, proponendole una dolce e allettante proposta: conoscere il Mondo Invisibile, conoscere suo fratello, conoscere se stessa.
Cosa deciderà di fare Clary? Proseguire sulla retta via o deragliare assieme al padre?
C2: Lei mi ha mentito per tutta la mia vita, non mi ha mai raccontato la verità, né su mio padre né su mio fratello.
C3:Clary, tu sei mia sorella e io non ti posso solo volere bene, a modo mio io ti amo...
C10:-Clarissa!- Jonathan si girò e urlò il nome verso il lago, come se lei potesse sentirla e solo allora Jace decise di agire e con la spada colpì quel punto sulla schiena
C12: Si girò di lato ed osservò il suo Marchio del parabatai sbiadito, proprio vicino all’orecchio.
C14:-Io…Ho paura, c’è questo rumore, c’è qualcosa dentro la mia testa.-
C18:-Eri morta? Clary come hai potuto tenermelo nascosto ! E tu Jace, che hai da dire?- *
La verità è che mi manchi.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Jonathan, Valentine Morgenstern
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Who am I?
 
Clary aprì gli occhi e per un momento la luce fu anche troppo accecante, li richiuse e riprovò più lentamente.
Stentava ancora a mettere a fuoco ma riconobbe i colori dell’Istituto, era tornata.
Appoggiò una mano sul materasso e fece leva per mettersi seduta, le doleva la testa e il corpo le faceva male; vide la garza sporca di sangue e la sfiorò con le dita.
Solo in quel momento ricordò.
 
-Jonathan.-
Lui era vivo e lei lo aveva assecondato per tutto il tempo.
-Cos’ho fatto…-
Si passò una mano tra i capelli, cercando di placare i ricordi che per tutto quel tempo aveva represso, cercando di metterli in ordine ma soprattutto provò a calmarsi, e a cancellare l’immagine di suo fratello, ma lui era sempre lì.
Lì che l’aiutava ad alzarsi durante un allenamento, che le indicava cosa leggere per migliorare le sue rune, lì che diceva cosa avrebbe fatto e lì che la baciava.
Si portò le mani vicinò alla bocca, le sfiorò e le allontanò con disgusto, con quelle stesse labbra aveva baciato Jace, aveva permesso a Jace di restare, di metterlo in pericolo.
-Clarissa.-
Il suo nome esteso le fece venire un brivido lungo la schiena, lui, e solo lui la chiamava in quel modo ed ebbe paura che fosse tornato.
 
“Tornerò a prenderti, Clarissa.”
 
E lo avrebbe fatto, sarebbe tornato per lei, anche se si fosse trovato all’inferno, Jonathan Cristopher Morgenstern sarebbe andato a prenderla.
-Clary?-
Girò lo sguardo e il viso di sua madre si rilassò, ma nonostante tutto niente per lei era cambiato, rimaneva sempre la donna che le aveva mentito, sempre la donna che l’aveva separata da suo fratello.
-Sei sveglia, i Fratelli Silente non sapevano quando sarebbe successo, per via di… Insomma.-
-Jace.- sussurrò.
Si accorse in quel momento del dolore alle corde vocali e si passò una mano sulla gola, lentamente.
-Voglio vedere Jace.-
-Prima devono dirti una cosa.- sua madre si scostò e fece passare uno dei Fratelli Silente.
Si mise dritta e per la prima volta capì quanta influenza avesse avuto suo fratello su di lei, era diventata fiera, temeraria, era una Morgenstern, non aveva più niente dei Farchild, era Clarissa Adele Morgenstern, figlia della Stella del Mattino.
 
*
 
Osservò il cielo di New York dal suo letto, l’avevano trattenuta per ore, le avevano raccontato la verità.
Quella verità che aveva percepito non appena aperto gli occhi.
 
Il Fuoco Celeste…
 
-Clary!-
La sua voce la riportò al presente e vide Jace farsi avanti, sorrise, era lei e lui non l’aveva lasciata andare neanche per un secondo, aveva lottato e aveva perso, ma era rimasto al suo fianco, anche con Jonathan.
-Ti amo.- sussurrò, asciugandosi le lacrime.
Glielo aveva già detto eppure adesso sapeva di essere lei, padrona del suo corpo e del suo destino, tutto era diverso.
-Anche io ti amo, piccola.- avvicinò la mano al suo viso ma lei si allontanò, lentamente.
-Perché?-
-Non te l’hanno detto?- chiese, guardandolo, nonostante le lacrime gli impedissero di vederlo bene.
-No, cosa?-
-I Fratelli Silente credono che dentro di me ci sia il Fuoco Celeste… Quando mi hai colpito con Gloriosa, il suo potere si è riversato dentro di me. È il fuoco del Paradiso.-
-Non voglio ricordare, ho bisogno di dimenticare quel momento.- disse lui, sedendosi vicino al letto.
-Non puoi farlo, Jace. Mi hai salvato la vita.-
-Ti ho ferita Clary.-
-Non capisci…- chiuse gli occhi e cercò di respirare, da quando si era svegliata il mondo non sembrava più lo stesso, lei era diversa.
 
“Però sai chi sei.”
Lo so, ormai so chi sono.
 
-Quando sono scappata via con Jonathan non ero io Jace, e lo avete scoperto anche voi… Ciò che voglio dirti, anche se non ero io a parlare, io a risponderti, a ridere delle tue batture, io ero lì dentro, una parte di me cercava di sopravvivere, così piccola, così impotente di fronte a Jonathan e al suo potere… Eppure tu sei riuscito a liberare quella parte di me, se tu non mi avessi colpito con Gloriosa io sarei morta, o peggio, sarei ancora con lui.-
-Ti sei fatta un’altra idea di tuo fratello?-
-Lui… Lui è un mostro, lui è il mostro che Valentine ha creato con l’odio e la magia, ma è mio fratello.- allungò il polso e gli fece vedere il bracciale.
 
-“Se non posso muovere i Celesti, muoverò gli Inferi.” Cosa vuol dire?-
-Sta arrivando, Jace. Arriverà e ci distruggerà, se noi, se io non lo salvo prima.-
-Non puoi salvare un’anima così nera, Clary.-
-Posso invece, perché io e lui abbiamo la stessa anima e tu hai salvato la mia.- ammise, si sporse e lo baciò delicatamente, ma percepì subito una scossa e si allontanò.
-Cosa succede se…?-
-Ti tocco? Io… Temo che potrei bruciarti.- allontanò le mani da lui e le sistemò sul grembo.
-I Fratelli Silente hanno qualche idea, a tal proposito?-
-Ci stanno lavorando, ma non so proprio come potranno aiutarmi.-
Jace nonostante tutto le sfiorò una ciocca di capelli e lei si voltò a guardarlo.
-Ho parlato con Imogen, ieri… Mentre aspettavo che tu ti svegliassi.-
-Tua nonna? Maryse gliel’ha detto?-
-Sì, ha… Raccontato tutto a Concilio… Alec e Isabelle sono arrabbiati con lei.-
-Non devono, sono stata io a modificare il cerchio, sono stata io a renderti il padrone di Raziel, non lei.-
-Sei stata tu che ci hai salvato dal Valentine, non dimenticarlo, e per quanto riguarda mia nonna mi ha dato delle lettere, degli oggetti… Erano di mio padre.-
-Come ti senti?-
-Io?... Forse non voglio sapere, ho pensato di avere così tanti padri nella mia vita ma mai nessuno è stato quello giusto, quelle lettere non renderanno quell’uomo mio padre, né me un Herondale.-
-Cosa ti rendono allora?-
-Soltanto Jace, e tu adesso che ti sei ripresa, hai capito chi sei?-
-Sì… Sono una Morgenstern e sarò io a fermare mio fratello.- disse, osservandolo decisa.
 
***
 
Clary camminò lentamente per i corridoi dell’Istituto, con Jace al suo fianco, non ricordava bene quel posto, come se la sua vita passata fosse stata capovoltata e sistemata al contrario, aveva dei ricordi, certo, sbiaditi, confusi e tutto quello non l’aiutava.
Jonathan aveva portato ancora più confusione nella sua vita ma aveva portato, anche, altro: il ricordo di una famiglia.
Il sentimento che dovrebbe legare i fratelli, l’onore, il valore e la lealtà.
Sfiorò la sua runa dietro l’orecchio, percepì i suoi contorni e per la seconda volta seppe che non era più sbiadita, lui era vivo, così come il loro legame, forse non era stata la scelta migliore della sua vita, il suo parabatai era suo fratello, sì, ma era anche il loro nemico, e lei lo avrebbe dovuto fermare.
Si avvicinarono alla Biblioteca, sentì le voci di tutti gli altri, era la prima volta che la lasciavano uscire da quando era tornata, una settimana prima, anche se adesso non le era sembrata una buona idea.
-Forse io non dovrei…-
-Andiamo, non fare la codarda, o dovrai farti una runa.-
Jace aprì la porta e improvvisamente il rumore svanì, tutti la stavano osservando; Clary si strinse le braccia intorno al petto, per difendersi e per non ferire nessuno.
Trovò Maryse e Robert Lightwood, Alec e Isabelle poco lontani, sua madre che non aveva mai lasciato l’Istituto da quel giorno.
-Sembri più informa.- asserì Robert, guardandola.
-Cerco di non bruciare nessuno, in verità.- fece un passo avanti e si ritrovò in mezzo a loro, come se fosse sotto processo, ancora.
-Credimi è così bello vederti fuori da quel letto, adesso che tutto è finito…-
-Finito?!- Clary si voltò verso sua madre e la guardò truce, -Finito? Niente è finito, è appena iniziato. Lui è là fuori e tornerà.-
-Lo sappiamo, Clary, ma adesso cosa possiamo fare?- Maryse per la prima volta le parve stanca e afflitta, anche lei aveva visto con i suoi occhi il combattimento eppure non stava muovendo un dito per fermarlo.
-Aspettiamo, Clarissa.-
-Non chiamatemi in quel modo.- strinse i pugni, troppo forte, -Ve ne prego.- sussurrò subito dopo.
Le faceva male tutto quel ricordare, le faceva male al cuore sapere che ancora una volta aveva perso suo fratello e che ancora una volta c’era una taglia sulla sua testa, non avrebbe retto tutto quel peso sulle sue spalle.
Già una volta li aveva abbandonati, cosa sarebbe successo se lui fosse tornato? Chi avrebbe scelto?
 
Nessuno, perché io lo salverò.
 
-Clary devi capire che lui non è chi credi tu, lui non è il Jonathan che io volevo, che aspettavo, lui è un Demone, lo ha creato Valentine e noi dobbiamo combatterlo, lo dobbiamo fare, lo capisci?-
-Certo che lo capisco!- sbottò contro sua madre, -Cosa credi, che solo perché ero diventata una marionetta tra le sue mani non sarei riuscita ad arrivarci? So cos’ha fatto e sono stata io a uccidere il Demone che possedeva l’Adamas, sono stata io ad accompagnarlo per tutto il suo viaggio e sono stata io a lasciarlo andare ancora una volta!!
Se lo fermeremo, sarà fatto a modo mio, tu non lo conosci neanche.-
-Clarissa, lui deve essere fermato, con qualsiasi mezzo.- sibilò sua madre, il viso contratto dalla rabbia.
-Uccideresti tuo figlio? Mio fratello?- sussurrò, avvicinandosi.
Le prudevano le mani, il Fuoco Celeste la stava animando, eccessivamente e sapeva che così facendo non sarebbe riuscita a contenerlo.
-Se fosse necessario, sì.-
-Lo troverò prima io, e se quel giorno dovesse venire perderai anche me.- rispose, tranquillamente.
Si voltò e dopo aver guardato velocemente Jace uscì di corsa, nessuno l’avrebbe capita.
Come avrebbero potuto? Loro avevano visto il mostro, avevano conosciuto l’aguzzino, il predatore, il nemico, lei aveva visto l’altro volto di Jonathan.
Il volto che lui le aveva mostrato la prima volta che era arrivata a Idris, il volto di un fratello che l’aveva aspettata per tutta la vita, il volto di chi avrebbe lottato per lei.
Percepì le lacrime scenderle lungo il viso, ma non ci badò, si lasciò alle spalle le porte dell’Istituto e corse via, lontano da loro, lontano dal quel destino che stava cercando di cambiare in tutti i modi.
Li avrebbe fermati, tutti, lo avrebbe salvato, poteva farlo, voleva farlo, ormai non avrebbe gettato la spugna per nessuna ragione al mondo.
Si fermò, vicino al ciglio della strada ed osservò il suo bracciale, sapeva cosa significava.
 
“Sta arrivando.”
Bene, perché sto arrivando anch’io.
 
 


∞Angolo Autrice: Buongiorno a tutti, ^^
Il capitolo lo avevo sistemato ieri sera ma ho preferito aggiungerlo oggi, ero troppo stanca e bè diciamo che non ne avevo proprio le forze XD
Veniamo a noi!! 
Allora è un capitolo essenzialmente di pasaggio, perchè da questo momento in poi racconteremo altri fatti, altre avventure che potranno o meno coincidere con Città dl Fuoco Celeste, intanto 
sappiamo che Clary è viva, ed è lei ad avere il Fuoco Celeste, lei che non vuole uccidere Jonathan.
Cosa pensate di questa sua scelta? Può veramente redimere il fratello o si sacrficherà inutilmente per la causa? E sua madre riuscirà a capire i suoi sentimenti?
Bè... Se avete domande o se volete semplicemente lasciarmi qualche commento sarò felicissma di rispondere !!
La prossima settimana il capitolo arriverà dopo venerdi, mi scuso già da ora ma non avrò molte possibilità di scrivere :D
XOXO


 
   
 
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