Fanfic su artisti musicali > Big Bang
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Autore: xxlollipamxx    23/02/2016    3 recensioni
Pamela ha scritto come vorrebbe che fosse la sua vita, chi vorrebbe che ci fosse ad accompagnarla. Questo però non le basta... vuole andarsene davvero, vuole scappare! E quale meta potrebbe essere migliore della Corea del Sud, di Seoul, di quel posto che tante volte ha sognato?
Uno scontro inaspettato e un nuovo caro amico daranno inizio a tutto, le faranno incontrare due persone importanti...
Il suo cuore e la sua testa lotteranno che per scegliere tra l'amore che ogni ragazza sulla faccia della terra desidera e l'amore che lei ha sempre desiderato: si dice che il cuore ha sempre ragione, ma Pamela ascolterà davvero il suo cuore o si lascerà trascinare da qualcosa di più facilmente raggiungibile e decisamente meno complicato?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P.
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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You won't be able to sleep because of your fluttering heart
 
 
I'm a bad boy
 

Il mio letto, un rifugio sicuro. Mai come questo pomeriggio mi sono sentita così protetta sotto una coperta e con un cuscino tra le braccia. Ho bisogno di restare sola per riorganizzare le idee e niente mi permette di pensare meglio che il mio letto. Di certo questo non è il mio solito letto, quello che sa tutto di me è quello che ho lasciato in Italia, a casa mia, questo di Seoul non mi da consigli, non mi dice cosa fare, non mi rassicura, si limita a tenere lontano il resto del mondo mentre i miei pensieri vagano senza logica intorno a me. Top... Seung Hyun... non dovrei andare troppo avanti con la fantasia, non potrà succedere niente di quello che penso o spero e lui non si innamorerà di me perché non sono quella giusta per lui, in questo MaRu ha ragione, pensandoci ha fatto bene a riportarmi con i piedi a terra. So tutto questo, eppure una piccola scintilla ancora brucia dentro di me, mi dice di non perdere le speranze. Odio quella scintilla, la odio davvero, è lei che non mi permette di andare avanti sul serio dalla prima volta che il mio sguardo ha incrociato il suo attraverso uno schermo. Sono sempre rimasta ancorata ad una piccola speranza di incontrarlo un giorno e quel giorno è arrivato. Ho perso così tanto tempo a desiderare di incontrarlo che non mi sono mai fermata a pensare davvero a cosa avrei fatto dopo; pensieri vaghi, spesso campati in aria o comunque surreali, niente che si sarebbe potuto verificare. Trovarmelo davanti mi ha lasciato completamente incapace di pensare a qualsiasi cosa, ma so che, anche se avessi pensato a cosa fare in quel momento, non sarei stata in grado di farlo a causa della mia esagerata timidezza ed emotività. Seung Hyun non ha di certo bisogno di me, a lui serve una donna che sia a suo agio nelle situazioni più diverse, che abbia un'eleganza da far invidia e che sia sempre impeccabile. Tutto questo io non lo sono: io vado nel panico ogni volta che mi trovo difronte a qualcosa che non conosco in ogni dettaglio e sono abituata ad una vita di provincia dove non c'è bisogno di parlare e comportarsi in un determinato modo, ognuno si mostra nella sua semplicità. Nel mio piccolo paese potevo anche vantarmi di essere la persona con la migliore educazione, le buone maniere, il modo giusto di parlare, il modo giusto di sorridere, ma, quello che era il meglio nel mio paese, sono sicura che non sia il meglio in questa nazione.

Pensare mi fa male, eppure non posso smettere di farlo... è più forte di me. Pensare riesce a farmi piangere ogni volta, questa compresa, fa sempre sfuggire qualche lacrima ai miei occhi, lacrime che non sono altro che la realtà che torna a bussare sulla mia spalla a volte sottoforma di un amico che te la sputa crudamente in faccia ed altre come un pensiero che torna a galla nel momento meno opportuno.

Mi sveglio di soprassalto e, senza nemmeno guardare l'ora, vado ad aprire trovandomi unun MaRu in jeans scuri e camicia bianchissima davanti a me, in tutta la sua bellezza. << Mi sono addormentata! >> urlo in preda al panico ricordando all'improvviso il motivo per cui è fuori dalla mia porta prima di correre in bagno a darmi una sciacquata veloce per togliere i segni del sonno. Avevo pianificato tutto: riposarmi sul letto per una mezz'oretta e poi alzarmi, farmi una lunga doccia, lavarmi i capelli, asciugarli con cura, truccarmi con tutta calma e pensare a cosa mettere. Invece come al solito mi ritrovo a fare tutto di fretta?

<< Pensavo fossi pronta già da ore! Non succede tutti i giorni di andare a casa dell'idol che ti fa battere il cuore. >> mi prende in giro facendo ogni tanto capolino dalla porta del bagno per uscirsene con una nuova battuta. Per fortuna i miei capelli sono stranamente ancora a posto e non perdo troppo tempo a sistemarli. Mi vesto in fretta chiedendo al mio amico di scegliere qualcosa per me, mi fido del suo gusto, e finalmente sono pronta per uscire.

In macchina, io e MaRu parliamo poco, lo sento diverso la solito nonostante il piccolo siparietto di poco fa. Non posso sperare che sia sempre allegro e sorridente, ma mi chiedo cosa gli sia successo durante il pomeriggio da farlo essere così serio.

Davanti casa di Top, per un attimo mi manca il fiato. Tante volte ho desiderato di vederla con i miei occhi, tante altre ho sperato di entrarci e guardarla all'interno, ma mai e poi mai avrei mai immaginato che sarebbe successo davvero. Appena entriamo, mi sento subito fuori posto, presto attenzione ad ogni passo che faccio per paura di inciampare e rompere qualcosa... anche quei pupazzi da cui sembra ossessionato, so essere molto costosi e non voglio neanche immaginare quanti anni dovrei lavorare per ripagarglieli. Dopo un rapido saluto, ci fa cenno di accomodarci sul divano, sicuramente costoso anche questo e la sensazione di combinare qualche casino si fa nuovamente spazio in me. Arrivo pure a pensare di poterlo bucare con i bordi appuntiti dello stemma della marca dei miei jeans, cucito sulla tasca posteriore. Si avvia verso chissà dove, presumibilmente la cucina visto che poco dopo torna con una quantità industriale di birre. << Prendo le ultime cose e poi cominciamo questa sfida! >> esclama strizzando l'occhio verso di me. Perdo un battito ma cerco di non darlo a vedere.

<< Ti do una mano. >> affermo non dandogli modo di rifiutarsi. Mi fa sentire ancora più a disagio restare lì seduta ad aspettarlo. Forse occupare la testa con qualcos'altro mi farà bene. Lo seguo in cucina e all'apparenza non mi sembra chissà quale ritrovato tecnologico, ma probabilmente possiede funzionalità che io neanche posso immaginare.

<< Non so cosa ti piace e MaRu oggi non è stato di grande aiuto, quindi spero che almeno le patatine e i tramezzini siano di tuo gusto! >> esclam< in evidente imbarazzo. “Anche il grande Top si imbarazza” penso e ne sono ben cosciente, in fondo è umano anche lui, ma vederlo con i miei occhi è tutt'altra cosa; osservare come si passa le mani tra i capelli, come con l'indice si gratta la piega del naso, come abbassa lo sguardo... è bello da vedere.

<< Mi si sta seccando la gola! >> urla MaRu dal salone e, quando il padrone di casa indossa nuovamente la sua maschera di sicurezza, ci avviamo in sala con il cibo.

Niente va come avevo immaginato. L'imbarazzo è sparito quasi subito lasciando il posto ad una sana competizione. MaRu partecipa nonostante sappia che non riuscirà mai a vincere. Comincia a sragionare già alla terza birra e proprio non ci voleva perché siamo usciti con la sua auto e io non ho mai avuto la patente. << Ehy, grande bevitore, dacci un taglio con queste birre se dopo vogliamo tornare a casa! >> esclamo togliendogli con qualche difficoltà l'ennesima lattina dalle mani.

<< Lasciami bere!! >> il suo tono è duro e non ammette discussioni. Non l'ho mai sentito parlare in questo modo e non so come reagire. Deglutisco a fatica l'ultimo sorso che ho appena bevuto, i miei occhi iniziano ad inumidirsi... non prendo mai bene quando le persone alzano la voce con me, sono debole sotto questo punto di vista, basta una parola detta nel modo sbagliato o con un tono più alto del solito per ferirmi.

<< È solo ubriaco, non ce l'ha con te. >> sento alle mie spalle. Seung Hyun mi passa una mano delicatamente sulla testa e va poi a togliere dal mio viso quella ciocca che gli e mi impedisce di guardarlo interamente. Annuisce e lui mi porge sorridendo un'altra lattina. << Sei davvero tosta come diceva. >> nota, mentre io vedo i suoi occhi lucidi. Forse è il sonno o forse sta per essere sconfitto sul serio, fatto sta che, vederlo mentre fa uscire dall'asola il primo bottone della camicia che gli stringe sul collo, mi fa prendere fuoco, nemmeno fosse nudo! << O forse no. >> aggiunge poi, probabilmente a causa del mio viso che deve aver preso fuoco. Glielo faccio credere, non mi sogno nemmeno di dirgli la verità e ringrazio la situazione che riesce a nascondere perfettamente quello che provo.

Il leggero russare di MaRu cattura la mia attenzione. Seung Hyun ride e si alza sparendo ancora una volta dietro l'angolo, per tornare poco dopo con una coperta in mano che mette con una cura quasi imbarazzante sul nostro amico ormai svenuto sul divano. << Ormai è proprio andato. >> commenta tornando a sedersi, a terra stavolta, sul tappeto sotto al tavolo. Beve un altro sorso di birra tirando indietro il capo lasciandomi ammirare la bevanda che gli scende giù per la gola. Che dolce sofferenza è poterlo guardare senza potermi avvicinare più di quanto io già non sia. Si, perché siamo entrambi a terra, ai lati adiacenti del tavolo, abbastanza vicini da sentire l'odore della birra uscire dalla bocca dell'altro ma non così vicini da toccarci. L'iniziale paura di toccare qualunque cosa in questa casa mi ha abbandonato dopo il primo sorso di birra, dopo che MaRu ha deciso di sedersi sul tappeto e non sul divano, dopo che Seung Hyun l'ha seguito e dopo che li ho raggiunti anche io trovando la pace sul tappeto più morbido sul quale mi sia mai seduta. Un sottofondo musicale a me sconosciuto accompagna i miei pensieri, facendomi notare ancora di più quanto siamo diversi, quanto ci piacciano cose diverse. Una musica fin troppo sensuale per l'occasione che mi riempie la testa di idee che non dovrei avere adesso. Essere una lattina, ad esempio: non ho neanche mai considerato l'idea, lui sembra interessato a un altro tipo di oggetto inanimato, mentre questa sera inizio a pensarci seriamente visto il modo in cui il mio compagno di bevuta ci sta giocando con le sue dita lunghe, affusolate e perfettamente curate. L'indice picchietta sul bordo della lattina a tempo di musica, i suoi occhi la guardano quasi fosse la donna più bella sulla faccia della terra. Sembra stia pensando a qualcosa di davvero importante e non mi sogno nemmeno di interrompere i suoi pensieri, è così bello da guardare e spero di poter restare così in eterno, avrei potuto farlo sul serio se solo lui non si fosse voltato verso di me arricciando le labbra facendomi arrivare il cuore in gola un po' per essere stata scoperta a fissarlo e un po' perché lui mi fa sempre questo effetto in ogni caso. << Come mai sei qui? >> mi chiede e non so interpretare la sua domanda. Come mai sono lì? Con lui? In questa casa? In questa città? In questo stato? Resto a guardarlo confusa e forse per questo motivo lui si sente di spiegare la sua domanda. << Perché hai deciso di venire qui, intendo. >> poi però non mi da neanche il tempo di rispondere che aggiunge un'altra domanda. << E cosa ti ha spinto a restare? >>. È tutto così inaspettato che devo pensarci un po' prima di dire qualsiasi cosa. Guardo verso l'alto alla ricerca delle parole che credo descrivano meglio come mi sento, guardo MaRu che dorme e poi torno a guardare Seung Hyun con un labbro tra i denti.

<< Non so se hai mai provato quel tipo di sentimento che ti prende quando sei circondato da tante cose che non vuoi o che credi di non meritare. Non perché tu abbia fatto qualcosa di sbagliato o perché credi di essere migliore, ma semplicemente perché non sono fatte per te. >> iniziio a parlare e quasi mi stupisco di quanto è facile farlo con lui. << Non stavo bene dove stavo e volevo cambiare aria per un po'. Sarei dovuta restare solo due mesi, ma quello che sapevo che stava succedendo a casa non era qualcosa che ero disposta a vivere. Il mio è un piccolo paese dal quale è difficile uscire. Tornare a casa con quei presupposti voleva dire o accettare quello che la realtà mi proponeva fingendo che tutto andasse bene, cosa che non sono capace di fare nel modo più assoluto visto che sono un libro aperto, o non farlo, chiudermi a riccio e ricominciare da capo. Ricominciare a rimettere insieme i pezzi è faticoso, l'ho fatto diverse volte ed ogni volta sono tornata al punto di partenza e, se devo ricominciare, visto che ero già a Seul perché non farlo qui? E MaRu mi ha aiutato tanto. Posso dire che è grazie a lui se ho la possibilità di restare. >> non dico nulla che lo riguardi per non scoprire le mie carte già messe in bella mostra dal rossore sul mio viso che però può benissimo pensare essere dovuto alla birra e non alla sua presenza vicino a me.

<< Poi se non fossi venuta, non avresti conosciuto il bello addormentato! >> esclama divertito. Il suo sguardo la dice lunga, è una specie di presa in giro e non ne capisco il motivo. Mi scruta e chissà cosa pensa di capire studiando i miei movimenti.

<< Già... non voglio neanche immaginare quanto sarebbe stato difficile senza di lui! >> ammetto. Il suo aiuto per il visto è stato fondamentale, come il suo zampino per farmi incontrare e conoscere la persona che siede difronte a me. Sono molte le cose per cui gli sono grata e non mi basterebbe una vita per ripagarlo del suo aiuto. Aiutare una completa estranea non è una cosa da tutti, io stessa avrei avuto delle riserve nel farlo, ma immagino che una ragazza avrebbe avuto più cose da temere, soprattutto una paurosa e patologicamente propensa a credere al prossimo come me.

<< Ha dato buca a me quando ti ha accompagnato all'Ambasciata. >> interviene il mio unico compagno di bevuta rimasto cosciente. In effetti quella volta avevo intuito che avesse già un appuntamento con qualcuno, ma mai avrei immaginato che il qualcuno in questione fosse proprio lui. << Devi essere una persona davvero importante per lui, se per stare con te ha messo da parte uno dei suoi amici di sempre... >> aggiunge aprendo un'altra lattina di birra. Ne butta giù una dopo l'altra, ormai non è più una gara, sono due birre dietro di lui e non sembra abbia voglia di continuare a giocare. Vuole solo bere.

<< O devo essergli sembrata davvero disperata!>> esclamo sorridendo io per cercare di rendere meno pensante l'atmosfera. Ci riesco perché lui ride. Il suo sorriso da ubriaco è ancora più bello, più sensuale e faccio davvero molta fatica a non perdermi nei miei pensieri. Non risponde, ma si limita a fare una smorfia divertita per poi far toccare la sua nuova lattina con la mia, ancora a metà, per brindare. Il disco è finito, o almeno questo è quello che penso non sentendo più la musica ad accompagnare la nostra serata. << Non c'è più musica? >> domando probabilmente a causa della birra che mi scorre nelle vene al posto del sangue che mi rende più audace. Contrariamente a quanto ha detto MaRu non sono un'alcolizzata, bevo, quello si, ma non più di tante altre persone e sicuramente meno delle mie amiche italiane.

<< Ecco cosa c'era di diverso... >> nota lui facendo leva sulle braccia per poi ricadere seduto sul tappeto tenendosi la testa tra le mani. Deve essere arrivato al limite anche lui e lo capisco visto che ha bevuto più di me. << Ti dispiace cambiare disco? Sempre se tu stai messa meglio di me e riesci ad alzarti. Scegline uno che ti piace, sono nel mobile sotto il giradischi. >> propone. Annuisco, mi alzo arrivando davanti a un mobile e prendendo un disco che contiene una canzone aveva postato su Instagram molto tempo fa e che, ascoltandola, mi aveva subito toccato il cuore pur non conoscendola. Ora, però, non so cosa fare. Guardo il giradischi cercando di capire come funziona, ma non riesco a interpretare cosa toccare per primo e la paura di rompere qualcosa e mi volto verso Seung Hyun sperando che mi dia un indizio. Lui è dietro di me e, senza dire una parola, lo vedo cambiare il disco e poco dopo abbiamo di nuovo il nostro sottofondo. Da qui, le sue lunghe ciglia sono vicinissime e la sua bocca socchiusa ancora di più, tanto che mi ci vuole una forza di volontà non indifferente per distogliere lo sguardo, visto il mio attuale libello di sobrietà. Lui torna a sedersi e a me ci vuole qualche secondo in più per tornare in me e seguirlo nuovamente sul tappeto per mandare giù qualcosa di solido.

Abbiamo terminato tutti gli argomenti di conversazione non troppo invadenti della sua privacy o troppo da fan, ci guardiamo senza dire una parola e con MaRu fuorigioco non posso contare neanche sulla mia spalla. Sembra come se ci stessimo studiando a vicenda, come se stessimo cercando di capire quanto più possibile sull'altro solo attraverso il contatto visivo, o più probabilmente lui si sta chiedendo cosa deve fare con me ora che forse ha solo voglia di andarsene a dormire. << Una ragazza come te è meglio che stia lontana da uno come me. >> dice all'improvviso e non ho il tempo di chiedergli il motivo di quella frase un po' perché la mia testa inizia a non essere più in grado di elaborare pensieri sensati e anche un po' perché, se un ragazzo ti dice praticamente di lasciar perdere, tu cosa puoi dirgli?




Buonasera! Credo di essere in ritardimmo, anzi, so che è così, ma scrivendo e scervellandomi per capire come far terminare il capitolo da pubblicare non mi sono accorta che è il successivo quello che stavo scrivendo e che tanto mi dava problemi. Questo era pronto già da tempo e se solo me ne fossi accorta prima l'avrei pubblicato almeno due settimane fa. 
Miei ritardi a parte, come alcune hanno detto, Top è il "cattivo" se stiamo ad ascoltare MaRu ed è per questo che anche questo capitolo vede lui come protagonista e non potrebbe essere altrimenti visto che si fanno ricche bevute in casa sua.. aahhaha 
Il bel "cattivo" Top le (mi) dice di lasciarlo stare, ma voi ci credereste se ve lo dicesse con quei suoi bellissimi occhi? Beh, io no, un po' perché sono romantica fino al midollo e credo che prima o poi il momento giusto arriverà e un po' perché arrivatqa a questo punto credo pure che mi piaccia farmi del male e aspetto di sbatterci la testa.  Qui lui non dice molto, ma quel poco potrebbe essere tutto.... chissà quanto ci vorrà per capirlo.. ahahahah 
Vi informo che il prossimo capitolo è You turn me on, preso dalla canzone Everything, dove il rap di Top mi uccide completamente. 
Detto questo vi lascio con il video di Bad boy, avevo detto che per i video ufficiali vi avrei lasciato il link ed eccolo qui --> 
https://www.youtube.com/watch?v=1qnV55LUFVM
Alla prossima.
P.

 

  
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