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Autore: ma_rya76    23/03/2016    1 recensioni
[Artisti vari]
Il sole è alto in cielo, il vento leggero dell'autunno scombussola le foglie ormai spente, e l'aria gelida sta incominciando ad inoltrarsi tra le case di un quartiere non molto a nord di Seoul. Sono le 8.30 di mattina e ed è già cominciata la giornata qui in Corea, i postini sono in giro con le loro biciclette, i tram sono già pieni di persone e una scuola, una piccola costruzione situata in mezzo ad un giardino recintato, sta per accogliere come ogni anno i suoi piccoli bambini. Il suono della campanella attira per un attimo l'attenzione nei passanti, che increduli guardano quel magico arcobaleno di colori che creano i bimbi con i loro sfiziosi cappottini. \Stai attenta mostriciattolo!\...disse un bambino paffutello ad una povera bambina vicino il cancello, la bambini capi poco di quello che le disse, era solamente da poco che era in quella città, ed ancora non conosceva bene quella lingua, ma l'espressione di quel bambino non le piaceva, non le piaceva proprio, si vedeva lontano un miglio che era antipatico e quel primo giorno di scuola non poteva che iniziare nel miglior modo possibile.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il primo giorno di asilo è passato tra presentazioni di allievi e maestre e le assegnazioni dei posti. I bambini la sera vanno a dormire presto eccitati di iniziare realmente quella nuova avventura. Ma quest'anno in quella piccola scuola c'è una classe speciale. Grazie alla presenza della maestra Lee Se Kyung che conosce bene alcune lingue occidentali, tra cui, inglese, spagnolo e italiano, nella sezione dei senior, i bambini cioè che l'anno seguente inizieranno a frequentare le scuole elementari, hanno deciso di inserire dei bambini stranieri che ancora non hanno padronanza della lingua coreana. Tra questi ci sono due gemelli che arrivano da Madrid e cinque bambine italiane che apparentemente non hanno nulla in comune dato che provengono da regioni diverse. Le ore della notte scorrono veloci ed è già un nuovo giorno, molti bambini finita l'euforia del primo giorno di scuola, fanno i capricci davanti il cancello della piccola struttura perché non vogliono essere lasciati dai genitori. Le maestre accolgono tutti con un sorriso, ai più piccoli e ai capricciosi ovviamente devono dare quel attenzione in più. Una volta finito l'orario di entrata il cancello viene chiuso e finalmente si può iniziare con organizzare i piccoli gruppi per impartite le prime nozioni di insegnamento. La maestra Lee prima di iniziare qualsiasi lezione vuole dare modo ai bambini stranieri di instaurare un minimo contatto con il resto della classe, così il primo giorno reale giorno di asilo sarà impiegato a giocare tutti insieme e conoscersi. La povera maestra non sa che quell'anno in quella classe, sarà il più difficile di tutta la sua carriera. I bambini spagnoli conoscevano già qualche parola di coreano e così non hanno molte difficoltà ad inserirsi nel gruppo, basta un pallone e i bambini sono tutti d'accordo nel giocare insieme. Ma le bambine hanno già le prime difficoltà. Annarita litiga con una bambina perché non le vuole dare la bambola, lei dice che ci stava giocando per prima e l'altra afferma il contrario, così Anna Rita finisce con i capelli tirati, si difende spingendo la bambina che finisce con il sederino per terra. La piccola Claudia fa storie perché non vuole sedersi con il bimbo grassottello che già aveva incontrato il giorno prima in cortile. Era stata antipatia a prima vista e anche lui d'altra parte non faceva nulla per essere simpatico ma continuava a farle le linguacce ogni qual volta la maestra non gli prestava attenzione. Così aveva usato tutta la sua forza per spingerlo e farlo cadere dalla sedia. Clelia era tornata dal bagno piagnucolando perché dei compagni le avevano alzato il grembiulino e volevano che gli mostrasse le mutandine, non riuscendo bene a spiegare cosa era accaduto, viene anticipata da quei marmocchi che camminavano in gruppo e che ovviamente si inventato che è stata lei a iniziare a provocarli dando una sberla senza motivo al piccolo jiyong, la testimonianza dei tre contro la sua, logicamente ha la meglio e si ritrova in castigo dietro la porta insieme a Annarita, Claudia e l'impulsiva Cristina che intanto aveva litigato con un altro bambino perché la prendeva in giro a causa del suo strano pranzo "un normale sandwich tonno e pomodoro" che però per un bambino di altra cultura poteva sembrare immangiabile, lei comunque dopo averlo assaggiato non aveva esitato a spiaccicarlo sul bel visetto di Geun Suk. Maria intanto era rimasta imbronciata in un angolo, reduce dai due anni di asilo in Italia dove sempre aveva avuto problemi, aveva deciso di diventare trasparente, non aveva intenzione di interagire con quei bambini apparentemente perfetti che così piccoli si mascheravano già con finto perbenismo. Comunque non aveva potuto fare a meno di notare le ingiustizie rivolte alle sue connazionali e mettendo i buoni propositi da parte stava già pianificando la rivincita delle compagne su quei figli di papà. Anche se a malapena si ricordava i loro nomi, già sentiva in qualche modo di doverle proteggere. Quando dopo pranzo la classe sembra essersi calmata, per la gioia dei bambini la maestra annuncia che andranno a giocare in giardino. Ecco che le piccole straniere vengono prese di nuovo di mira... Annarita sta giocando con le formine, YongHwa che poco distante stava facendo un castello di sabbia inizia a fare delle palle con la poltiglia ricavata con l'acqua e la sabbia e gliele lancia prima dietro ai capelli e quando lei si gira la colpisce in piena fronte. La bambina si stropiccia gli occhi quasi accecata e cerca di contro attaccare, ma un altra bimba le blocca l'attacco parandosi in mezzo. Maria con aria distratta, calpesta il fantastico castello che il bambino aveva appena finito, distruggendolo completamente e quando lui la sta per aggredire lei ad alta voce si inchina e si scusa con aria mortificata e parlando in italiano si offre addirittura di aiutarlo a ricostruire il castello, attirando l'attenzione della maestra che la difende e poi la allontana. Lei si gira a fare l'occhiolino ad Annarita Che intanto era rimasta ferma a guardare la scenetta. La bambina così capisce che è meglio dileguarsi e si allontana anche lei dalla cesta di sabbia. Più tardi si avvicina a Maria che si sta pulendo le scarpe dalla sabbia e si presenta. -"Ciao, io mi chiamo Annarita". -"Lo so!" Afferma Maria. -"Hmm...prima lo hai fatto per me?" -"Non proprio?" -"Beh, comunque ti ringrazio, se non fossi intervenuta mi sarei beccata un'altra tirata di orecchie dalla maestra." Dice sorridendo e porgendole una lecca-lecca. Maria guarda la mano della bambina sorpresa, non era abituata a gesti di gratitudine. Comunque decide di accettare. -"Grazie" dice. -"Sei di poche parole" osserva la bambina, "se ti va di essere mia amica puoi chiamarmi Anny, io ti chiamerò Mary" e corre via. Il secondo giorno di asilo è finalmente finito e i bambini ormai stanchi sono felici di tornare a casa.
  
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