Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: illshowsyou    29/03/2016    1 recensioni
"Tu e il tuo documentario del cazzo, abbiamo chiuso."
-
"Guardalo e dagli un'altra opportunità."
-
"Che ci fai qui?"
"Ho visto il tuo documentario"
"E quindi? Tanto è un documentario del cazzo"
"Ti amo anche io"
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Jason McCann, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo tre.

Justin

“Hey Justin” ridacchiò nervosa.
Santo cielo è nuda con un asciuga mano addosso che le copre nemmeno metà corpo.
Ma che ci faceva ancora qui?
 
Non riuscivo a non pensare ad oggi pomeriggio.
 
“Per favore non dirlo a Jason, lo dirà alla preside e non voglio finire in punizione.” Disse disperata.
 
Oh, era così adorabile, sembrava mi stesse pregando.
 
“Ti prego, ti prego, ti prego…” mi pregò.
 
Ecco appunto.
Incredibile: era così tranquilla, inconsapevole del fatto che era mezza nuda davanti a me, l’unica cosa che le importava era non finire in punizione, adorabile.
 
“Si okay, okay ma per favore, smettila” ridacchiai.
Ridacchiò anche lei e abbassò lo sguardo, si guardò i piedi e forse solo allora si rese conto della situazione che probabilmente – troppo impegnata a pensare alle conseguenze – non aveva pensato prima.
“Ehm, io…” balbettò.
“N-non ti preoccupare, facciamo finta che non sia successo okay? Tu non hai visto me io non ho visto te!”
Non avrei resistito ancora a lungo a guardarla così.
“Sei un amico, grazie Bieber”
Dopo prese il resto della sua roba e scomparse in bango dove ne uscì poco dopo con i vestiti addosso.
Eri più carina senza.
Mi salutò un’ultima volta con la mano e dopo tornai da Jason.
“Chiuso tutti gli spogliatoi?” mi domandò mentre sistemava le reti di palla a volo.
“S-si” ripensai a quello successo pochi minuti fa.
 
Stavo aiutando Jason semplicemente perché me l’aveva chiesto quindi avevo accettato.
Grazie Jason.
Senza di lui non avrei mai incontrato Andrea in quelle condizioni.
Se non sarei andato io magari sarebbe andato Jason, immaginate?
Per fortuna c’ero io. Io, io e io. Capite?
Non posso far finta che quel momento non sia mai esistito perché è impossibile, l’avevo detto per tranquillizzarla ma non l’avrei mai dimenticato.
Cazzo e se adesso ripenso …
Il suo viso era rosso e le labbra gonfie a causa del continuo torturarsi le labbra; i suoi lunghi capelli castani e bagnati le ricadevano avanti e alcuni erano attaccati alla pelle; L’asciuga mano che aveva era molto corto e le ricopriva giusto le sue parti intime. Tralasciando il fatto che si vedeva la forma della rotondità dei suoi seni al lato superiore, ma dettagli, non che mi interessi ovvio. Cazzo si che mi interessa. Per finire, le sue gambe erano incrociate – segno di nervosismo – ed era adorabile, già detto?
Odiavo Ray, avrei voluto essere al suo posto solo per Andrea.
E adesso non sapevo che fare, se contattarla e mostrarmi indifferente per oggi pomeriggio e invitarla a parlare per il documentario o aspettare domani a scuola.
Mi sentivo troppo in imbarazzo, adesso ogni volta che la vedrò ricorderò sempre questo momento: lei in asciuga mano con le sue splendide labbra torturare e il suo viso rosso.
Quella visione era il paradiso.
Chissà se Ray l’aveva già vista così. Se l’avevano già fatto. Chissà cosa facevano insieme.
Penso di essere geloso.
I miei – meravigliosi – pensieri vennero interrotti dal mio cellulare.
 
Da: Mamma.
Ti ho lasciato il cibo in frigo, sto uscendo per delle commissioni.
A stasera tesoro x
 
Sospirai e posai il cellulare in tasca.
Voglio solo fare un pisolino e svegliarmi direttamente domattina.

Andrea

Penso che non riuscirò mai più a parlare con Justin. Troppo imbarazzo.
Volevo ugualmente ringraziarlo per non avermi fatta mettere in punizione, è stato davvero gentile.
Okay, mi aveva vista mezza nuda ma non fa niente giusto? E’ stato uno sbaglio. Mi vorrà sempre come protagonista del suo documentario no?
Tornai a casa e vidi mia madre in filo.
“Esci?” domandai guardandola.
“Si, mi vedo con Phill, torno stasera? Ti dispiace?” mi chiese girandosi.
“Assolutamente no, non preoccuparti” sorrisi.
Ecco, questa era la situazione da quando i miei genitori hanno divorziato.
Mio padre ora vive a Londra mentre io e mamma siamo rimaste qui.
Ha sposato un paio di anni fa una donna che aveva due figlie piccole. Sembrava felice dalle foto.
Mi dispiaceva invece per mia madre che – a causa mia – aveva avuto meno libertà di vita.
Per fortuna però da un anno si vedeva con un uomo: Phill, sembrava felice dopo tanti anni e mi faceva molto piacere. Non potevo di certo tenerla in casa a causa mia, ormai ho 17 anni e stare un po’ da sola non mi avrebbe fatto male, anzi.
La salutai con un bacio sulla guancia e andai nella mia stanza al piano di sopra.
Buttai il mio zaino e la borsa dell’allenamento a terra, accanto la scrivania e iniziai a spogliarmi.
La doccia già l’avevo fatta a scuola quindi era inutile farla di nuovo.
Presi semplicemente una canotta bianca indossandola e presi un pantaloncino corto, o almeno avrei voluto prenderlo: non lo trovavo.
Mi prese il panico quando suonarono il campanello.
Cazzo, oggi non era giornata.
Guardai un attimo l’orologio: 19:20, sicuramente era mamma che aveva dimenticato qualcosa.
Corsi al piano di sotto e col fiatone aprii la porta.
Oh no: Ray.
“Andrea, cazzo ma non puoi venire ad aprire la porta in queste condizioni.” Sbuffò.
“E-ecco io non trovavo il pantaloncino e pensavo fosse mamma” mi giustificai.
Lo guardai e lo vidi avanzare velocemente verso di me. Mi prese i polsi e mi spinse contro il muro.
“Sei bellissima, cazzo.” Sussurrò scendendo con le labbra sul mio collo. “Nessuno è fortunato come me” ridacchio, iniziando a leccare. Disse quella frase quasi con cattiveria, come un dispetto.
“Okay senti, che ne dici se mi aiuti a cercare il pantaloncino?” lo guardai, allontanandolo dal mio collo.
“Perché?” sbuffò, lasciando scendere le sue mani sul mio fondoschiena. “Non puoi rimanere con le mutandine?” e me lo strinse.
“No, sai che odio essere fissata!” borbottai.
“Beh, strano perché tutti ti fissano ogni giorno e sono fottutamente geloso di te, porca troia” mormorò.
Era il secondo che me lo diceva! Quindi davvero mi fissavano tutti? Perché?
“E ti desiderano anche” mi morse il lobo dell’orecchio.
Anche adesso era la seconda volta che mi veniva detto, io però non me ne rendevo conto.
“Ray, che ne dici di vedere un film?” domandai, cercando di distrarlo.
“Okay, ma dovrai rimanere così per me” sorrise prendendomi le mani e baciandomele.
Ecco il suo lato dolce.
“Vado a preparare i pop corn e arrivo, tu metti un dvd qualunque” lo baciai a stampo.

[…]

Quando tornai in salotto con una ciotola piena di pop corn trovai Ray che mi dava le spalle, girato verso la tv.
Posai lentamente la ciotola sul tavolino e mi avvicinai a lui. Posai che mie mani gelide sui suoi fianchi e gli baciai la spalla; con le mie unghie lunghe tracciai la linea della sua spina dorsale e finalmente si girò verso di me.
Mi morsi il labbro e subito mi baciò con passione, prese le mie cosce e mi sollevò. Continuammo a baciarci per qualche secondo quando la tv emise un rumore strano che ci fece girare entrambi dallo spavento.
Ridacchiammo.
“Vado un attimo in bagno” mormorò.
“Ti aspetto qui” sussurrai baciandogli il lobo dell’orecchio.
Okay, non so cosa mia sia preso. Dimentichiamolo.
Mi sedetti sul divano aspettando il mio ragazzo quando il mio telefono vibrò.
 
Da: Numero sconosciuto.
Ciao Andrea, mi stavo chiedendo se domani dopo scuola ti andrebbe di bere un caffè con me e parlare del documentario, che ne dici? Fammi sapere.
Justin x
 
Oh mio dio, oh mio dio. Justin mi ha scritto.
 
A: Justin.
Certo che mi va. Ci vediamo domani a scuola, buonanotte:*
 
Oh. Mio. Dio.
 



Salve salve salveeeee
Come state?
Grazie per tutte le visualizzazioni ragazze :)
Per quando riguarda questo capito forse è un po' troppo corto, ne sono consapevole.
Vedo che la situazione dello scorso capitolo si è risolta senza problemi quindi okay haha
In questo capitolo ci sono un bel po' di dialoghi e le descrizioni sono minime ma vedrò di dirlo a mia cugina.
Scusate se ci sono errori ma appena me l'ha inviato ho fatto copia e incolla qui perché devo uscire e non ho molto tempo.
Al prossimo capitolo:*
 

 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: illshowsyou