Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    09/04/2016    4 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Era mattino inoltrato, quando Maya si decise a salire in coperta. L'aria salmastra che vi si poteva respirare,diede un momentaneo e lieve sollievo alla pena che portava nel cuore. Guardandosi intorno, vedeva gli uomini dell'equipaggio che si affrettavano per prepararsi alla partenza imminente, acuendo maggiormente la stretta dolorosa nel suo petto.
-Buongiorno Maya...-La salutò Rei, facendola sobbalzare. Era così sommersa dalla tristezza,da non accorgersi della sua presenza sul ponte.-Se cerchi tuo marito, è nella cabina-studio con Karato...-Disse la giovane, con un breve sorriso.
L'altra scosse la testa mestamente:-No...In verità speravo fosse già sceso dalla nave...! Non me la sento di vederlo, in questo momento...-Asserì con voce triste e risentita.
-Devo dedurre che ti ha già informata della sua decisione...-Ribattè Rei, fissando il suo viso pallido e teso.
-Sì...E' così...! Ma io non sono affatto d'accordo!- Aggiunse Maya, con tono cupo.
-Ho bisogno di scambiare due parole con te, in privato...Vieni nel mio alloggio, per favore...-La invitò l'amica, con aria grave.
La ragazza la seguì come un automa, le gambe molli e la testa ovattata. Una volta giunte sottocoperta, Rei si soffermò ad osservarla attentamente:gli occhi tristi e gonfi ed il viso sofferente e bianco, testimoniavano una notte segnata dalle lacrime e dal dolore. Provando una profonda compassione per lei, le prese le mani tra le sue e la invitò ad accomodarsi sul letto.-Ti senti bene?-Domandò, con espressione ansiosa e non ricevendo alcuna risposta, proseguì:-Scusami...è evidente che stai malissimo! Sapevo che ti saresti opposta all'eventualità di ritornare in Europa, senza tuo marito. Ti capisco...io farei la stessa cosa, al posto tuo.-La informò,con sincerità.
-Sì...però Masumi non vuole sentire ragioni! Mi ha giurato che non ci saremmo separati mai più...Ed ora mi manda via...io non voglio lasciarlo...! Non posso! Voglio restargli vicino, condividere con lui anche i momenti difficili! Voglio...voglio che mio figlio nasca con suo padre accanto...!-Rispose Maya, con voce alterata dalla delusione e l'angoscia.
Rei ebbe un sobbalzo improvviso.-Glielo hai detto? Gli hai rivelato che sei incinta?-Chiese allarmata.
La ragazza scosse la testa:-No...!Volevo farlo, ma non me ne ha dato la possibilità! Si è arrabbiato moltissimo...ed è la prima volta che lo fa...Non si era mai comportato in questo modo con me! Mi ha ordinato di partire e che niente gli avrebbe fatto cambiare idea! Mi ha ferita profondamente...!-Spiegò Maya, con voce strozzata.
-E' stato un bene che tu non sia riuscita a dirgli del bambino...-Ribadì l'amica ed all'occhiata stupita dell'altra, aggiunse:-Ci sono delle cose importanti che devi sapere...Ma devi promettermi che mi ascolterai senza interrompermi, finchè non avrò finito...!- Stabilì Rei, mettendole le mani sulle spalle.
-Ho l'impressione che non mi piacerà affatto ciò che mi dirai. Ho ragione?- Domandò la giovane, con sorprendente intuito.
L'altra annuì:-Sì...ma devi restare calma...E' importante per te, per tuo marito e per vostro figlio...!-Concluse, con sicurezza.
-Va bene...Te lo prometto, Rei!- Assentì la signora Hayami, con espressione attenta.

-Ma questo è...è ingiusto e mostruoso!- Disse Maya, dopo che l'amica ebbe terminato di raccontarle tutto:dal ricatto di Takamiya, al piano dei rispettivi mariti per smascherarlo, fino alla loro finta partenza. -Quell'uomo non può pretendere che Masumi sia il suo burattino! Come può essere tanto crudele?! Capisco che sia arrabbiato per la rottura del patto,ma...spingersi a tanto...è...è terribile!-Concluse, con le lacrime agli occhi.
-E'una persona potente e pericolosa...Ecco perchè tuo marito ha preso la decisione di assecondarlo...teme che possa mettere in atto le sue minacce. Inoltre...se sapesse del bambino, sicuramente cambierebbe idea, tenendovi con sè. Ma non riuscirebbe ad essere tranquillo e tutto dipende da questo, lo capisci?-Spiegò Rei, con logica irreprensibile.
Maya annuì, con il viso sconvolto dal pianto e dall'apprensione:-Sì,sì. Però...cosa succederà se non trovate le prove in tempo? Masumi...sarà costretto a sposare quella donna...ed il mio piccolo...!-S'interruppe, troppo angosciata per riuscire a proseguire.
-Devi stare calma ed avere fiducia in noi ed in tuo marito...Lui è disperato quanto te, credimi! Non vorrebbe agire come sta facendo, ma non c'è altra soluzione. Adesso devi dimostrare le tue doti di attrice, tesoro...Devi convincerlo che hai accettato la sua decisione e che sei disposta a partire! Solo così riuscirà ad agire con tutta la calma richiesta dalla situazione.!-Le spiegò Rei, con pazienza infinita.
Maya annuì con convinzione, apprestandosi a portare avanti il piano ideato dalla sua amica e da Hijiri. Lo doveva fare per il suo matrimonio, ma soprattutto per il bimbo che portava in grembo. 

Masumi rientrò nel suo alloggio che era quasi buio. Le luce del candelabro gettava una leggera penombra nell'ampio e deserto locale.Solo la presenza dei bagagli in un angolo, testimoniavano il passaggio della moglie nella cabina. Emise un profondo ed angosciato respiro:lei era ancora arrabbiata e ne aveva tutte le ragioni. Quando si erano incrociati sul ponte, quel pomeriggio, Maya gli aveva gettato una sfuggente e triste occhiata, tirando dritto senza rivolgergli la parola. Lui l'aveva seguita con lo sguardo, mortificato e malinconico. Non avrebbe voluto essere tanto brusco quella mattina, ma davanti alle sue proteste, non aveva trovato altro modo per obbligarla a partire. Adesso però, guardando le sue valigie chiuse, l'angoscia ed il pentimento s'intensificavano a dismisura dentro di sè. All'improvviso la porta si aprì e la moglie fece il suo ingresso nell'alloggio. Si fissarono per un lungo momento, poi Maya distolse lo sguardo e dirigendosi verso il catino, prese la brocca dell'acqua e la versò nel bacile per sciacquarsi il viso.
Masumi seguiva i suoi movimenti in silenzio, profondamente agitato cercava qualcosa da dire. Schiarendosi la gola per darsi un contegno, disse:-Vedo che hai...hai già pronti i bagagli!-La voce era bassa ed incerta.
La giovane si asciugò, poi si voltò e senza guardarlo, rispose:-Domattina partiremo presto. Non vorrei che ritardassero la partenza a causa mia!- Il suo tono era impersonale, quasi freddo, l'uomo ne rimase spiazzato. 
-Sì...lo so. Solo che io vorrei...-Iniziò a dire, ma lei lo interruppe.
-Ho fatto quello che volevi, Masumi. Ho ubbidito ai tuoi ordini...!- Disse fissandolo con occhi freddi e privi d'espressione.
-Per favore, Maya...Non è quello che voglio e tu lo sai! E non intendevo parlarti in quel modo, ma tu non volevi capire...!-Ribattè lui, con sguardo implorante, tentando di avvicinarlesi.
La moglie, però si scostò ed avviandosi verso lo sgabuzzino, ribadì piccata:-Adesso ho capito...! Puoi stare tranquillo. Con me lontana ...non avrai altri pensieri e tutto sarà più facile! Ti auguro buona fortuna!- Terminò, chiudendogli letteralmente la porta in faccia, lasciandolo solo ed affranto.
Maya si appoggiò con la schiena all'uscio, chiudendo gli occhi per trattenere le lacrime che minacciavano di sopraffarla. A quanto pareva, era stata molto convincente...! Era riuscita a parlargli duramente e senza alcun cedimento. Non doveva sospettare che sarebbe rimasta in Giappone. Rei aveva ragione:la sua preoccupazione per lei sarebbe stato un intralcio per le sue azioni, si disse spogliandosi e mettendosi sotto le coperte. Dubitava fortemente che quella notte sarebbe riuscita a dormire.

Masumi era steso sul letto, ma non dormiva affatto. Il suo pensiero correva alla moglie che si trovava nella stanza adiacente. Lo aveva praticamente chiuso fuori, quella notte. Se lo meritava e lo sapeva, ma proprio non gli riusciva di assopirsi. Il giorno dopo lei sarebbe partita e non si sarebbero più rivisti per qualche mese, forse addirittura per sempre. Non poteva accettare che si lascessero con rabbia e con rancore. Sospirando spazientito, buttò indietro le coperte e si diresse verso la porta dello sgabuzzino. Girando la maniglia entrò senza bussare. Maya si sollevò di scatto e lo fissò sbalordita. Neanche lei dormiva...non ci riusciva. Con passo deciso, Masumi le si avvicinò e sollevandola tra le braccia la riportò nel loro letto.
-Cosa...cosa fai?-Chiese la moglie, col cuore che batteva all'impazzata.
-Domani partirai...Questa è l'ultima notte che possiamo trascorrere insieme e non intendo passarla dormendo in letti separati!- Rispose, fissandola nei bellissimi occhi neri. Poggiandola delicatamente sul giaciglio, le prese il volto tra le mani:-Ti chiedo perdono per il modo in cui ti ho trattata stamattina...Non avrei dovuto, ma ho troppo paura che possa succederti qualcosa...Ne morirei!- Disse con tono dolce e sincero.-Non desidero che tu vada via! Ma preferisco una lunga separazione, al rischio di perderti definitivamente. Se tu mi rimanessi accanto, non riuscirei ad essere lucido e finirei per metterci nei guai...! Il mio autocontrollo si sgretola, quando si tratta di te! Dovresti essertene accorta, ormai! Ti amo più di chiunque altro al mondo, ragazzina! Sei la mia unica ragione di vita! Soffro maledettamente davanti a questa inevitabile separazione, perchè ti porti via una parte della mia anima...So che sei arrabbiata, ma non negarmi la gioia di dormire tra le tue braccia, stanotte! Se non vuoi...non desideri fare l'amore, lo accetto...però lascia che ti stringa a me ancora una volta...ti prego!-Terminò con voce supplichevole ed accorata. 
Maya cominciò a piangere sommessamente, ascoltando le sue parole. Era la seconda volta che lui le mostrava la propria vulnerabilità. Quell'uomo, all'apparenza tanto sicuro e forte, le apriva la sua anima, dimostrandole che il suo unico punto debole era sempre e solo lei. Suo marito l'amava incondizionatamente, tanto da sacrificare persino la loro felicità per proteggerla. Un'ondata d'amore la sommerse, mentre gli metteva le braccia attorno al collo e con voce dolce ed appassionata, rispose:-Sei tu che devi perdonarmi, amore mio. Perdona la mia testardaggine,ma io ho troppo bisogno di te. Ti amo da morire, mio adorato...Voglio che tu mi stringa forte...! Voglio trascorrere questa ultima notte insieme a fare l'amore...Voglio che questo ricordo, mi riscaldi il cuore, quando non saremo insieme...! Ti prego, amore mio...amami! Amami intensamente...così come anch'io ti amerò, con il corpo, l'anima e la mente!- Concluse, prima di poggiare le labbra sulle sue con ardore.
  
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