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Autore: namirami    21/04/2016    3 recensioni
"Ora mi è chiara una cosa, Nami-san: ho capito perchè non riesco a smettere di pensare a te, anche se ti conosco a malapena. Ho capito perchè quando ti ho visto ho provato un sentimento che non avevo mai provato per nessuna, perchè mi hai ammaliato più di ogni altra ragazza.
Perchè la tua bellezza nasce da dentro, Nami-san. La tua bellezza è quella di una persona tenace e determinata, che ha superato mille difficoltà, che lotta con tutte le sue forze per le persone che ama, come una leonessa che difende i suoi cuccioli ad ogni costo".
Ciaooooo a tutti nakama!!!
Un piccolo regalo a tutti quelli che amano SanjixNami, una raccolta dedicata a loro che andrà a toccare vari momenti di questo bellissimo manga/anime e che vedrà impegnati i nostri protagonisti alla scoperta dei sentimenti che provano l'uno per l'altra.
Romanticismo, comicità, azione ed erotismo saranno gli ingredienti principali, con una larga dose di nakamaship!
che aspettate? date un occhio e ditemi che ne pensate!
Attenzione: SPOILER!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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20. Ancora insieme
 
(Funny the way love works, isn’t it?)

 
 
“Non è strana la vita? L’universo continua a metterli assieme nell’attesa che si rendano conto di essere fatti l’uno per l’altra”.
Grey’s Anatomy, 9x19.
 
 
“Neh, Sanji-kun”.
“Dimmi, Nami-san”.
“Avresti potuto sposarla. In fondo, era molto carina, e sembrava una bella persona”.
“Già, è vero”.
“E allora, perché no?”.
“Perché me lo chiedi?”
“Così, tanto per parlare”.
Quella domanda riecheggiò nella mente di Sanji, mentre aspirava una più intensa boccata di fumo dalla sua sigaretta.
Erano da poco ripartiti per raggiungere i loro compagni: dopo i lunghi festeggiamenti per il suo ritorno nella ciurma, ora era il suo turno di guardia. E mentre se ne stava sul ponte e rifletteva su quanto successo, era arrivata Nami dicendogli che non aveva sonno.
Una scusa, Sanji l’aveva capito subito. Ma arrivare a capire il perché Nami non riuscisse a dormire, quali fossero i pensieri che la tormentavano a tal punto, quello era molto più difficile.
Di certo lui non avrebbe mai potuto rifiutarle di fare due chiacchiere, era così strano che fosse lei chiedergli di passare un po’ di tempo insieme.
E inevitabilmente erano finiti a parlare di quanto accaduto pochi giorni prima.
“Beh, sarebbe stato complicato. Se avessi voluto rimanere nella ciurma di Rufy, ciò avrebbe voluto dire sottomettersi a Big Mom. E trovare l’All Blue sarebbe stato molto più complicato. E poi dietro a tutto c’erano gli sporchi affari di mio padre, e decisi anni fa di non avere più niente a che fare con lui”.
Nami assentì, trovando più che valide quelle spiegazioni.
Dal canto suo, nemmeno Sanji si sapeva spiegare il perché non l’avesse sposata. Aveva detto a Nami le prime cose che gli erano venute in mente, però anche lui comprendeva che se davvero avesse voluto, avrebbero trovato un modo. Il suo capitano non gli avrebbe mai impedito una tale scelta, soprattutto dopo aver sconfitto l’imperatrice.
Ma, Sanji lo intuiva, c’era un altro motivo, molto più importante. Ed era seduto proprio accanto a lui. Il cuoco nono sapeva perché, però succedeva sempre così: appena vedeva una bella ragazza, gli occhi, le labbra, le sopracciglia, e se avesse potuto il corpo intero si sarebbe trasformato in cuore, sentiva dentro un tale impeto d’amore che avrebbe fatto di tutto per la signorina di turno. Però, così rapidamente come era nato, questa passione si spegneva. Ogni volta che vedeva Nami, tutto cambiava. Sarebbe sempre tornato da lei, ormai lo aveva capito.
Aveva capito che di tutte si innamorava, ma solo una amava con tutto se stesso.
Perché la bellezza di Nami nasceva da dentro, da quella forza che aveva di non arrendersi mai e di continuare a sorridere sempre. Non era solo meravigliosa, era anche stramaledettamente sexy, rischiava di morire dissanguato ogni volta che la vedeva in bikini – cosa che avveniva piuttosto spesso. E soprattutto, amava anche i suoi difetti. Adorava il modo in cui, quando combinavano qualche guaio, li guardava tutti con aria funesta prima di riempirgli di pugni, o quando li sgridava perché non aveva obbedito in modo corretto ai suoi ordini. Col tempo, Sanji aveva capito che con lei sarebbe sempre stato diverso. E quando l’aveva vista, poco prima che iniziassero i celebramenti del suo matrimonio, era successo ancora: gli era sembrata una dea, e si era detto che non avrebbe mai potuto amare qualcun’altra come lei.
“Sei contenta, Nami-san, che non mi sono sposato?”.
“Perché questa domanda?” chiese lei sperando che il buio della notte coprisse il rossore delle sue guance.
“Così, tanto per parlare”.
Pensò bene a che parole usare, Nami. La verità era che così semplice, eppure così difficile da esprimere: era contenta che non si fosse sposato.
Non se lo spiegava nemmeno lei, il perché fosse così sollevata. Non era solo perché avrebbero rischiato di morire di fame – o morire avvelenati con quello che combinavano Rufy e gli altri in cucina – no, non era solo quello. Perché ciò che voleva era non solo che Sanji tornasse, ma anche che non si sposasse.
“Abbiamo iniziato questo viaggio insieme, ci siamo promessi di aiutarci a vicenda a realizzare i nostri sogni. Quando uno di noi è in difficoltà gli altri lo aiutano, è così che funziona”.
Sorrise, Sanji, a quelle parole, che non erano esattamente una risposta alla sua domanda. Ma seppe leggere tra le righe – e soprattutto, tra l’orgoglio e l’imbarazzo della navigatrice – e capì che sì, era felice che non fosse diventato il marito di Pudding.
Forse i tempi non erano ancora maturi per loro.
Sanji era ancora troppo giovane e facilmente influenzabile dai suoi sbalzi ormonali; avrebbe dovuto darle ancora numerose prove del suo amore e di quanto amasse lei come nessun’altra. Solo allora lei si sarebbe potuta fidare.
Nami avrebbe dovuto imparare a mettere da parte il suo orgoglio – una maschera per celare la sua insicurezza – e allora sarebbe stato chiaro come il cielo dopo una tempesta, che l’unico uomo che la amava per come era, l’unico che sarebbe sempre tornato, che l’avrebbe sempre appoggiata, che sarebbe stato sempre al suo fianco, era uno solo.  Solo allora, da astuta tesoriera, avrebbe capito che non poteva lasciarsi sfuggire un tale tesoro.   
Nel frattempo, il destino avrebbe continuato a far sì che si ritrovassero sempre. 



۩  ®   
  
 
Buonasera! Allora, non era questa la storia che volevo postare, ma il capitolo di oggi mi hai ispirato, la testa ha iniziato i suoi voli di fantasia, le mani sono partite, e questo è il risultato! Appena ho visto la foto di Pudding e la reazione di Sanji non ho saputo resistere: scusate! grazie per sopportare i miei sfoghi e per chi ha avuto voglia di leggere!
Immaginate che tutto sia finito bene (Sanji non si è sposato e Big Mom è stata sconfitta); sono molto curiosa di conoscere la storia di Sanji, ma mi sono immaginata (considerando anche quanto dice lui stesso nel capitolo) che suo padre sia un tizio molto interessato a loschi affari e se ha deciso a tavolino questo matrimonio è perché in qualche modo ci “guadagna”, non so bene come (poi si rivelerà che avrò preso una cantonata, molto probabile). Voi che dite?
Ok, detto (o meglio scritto) ciò per provare a farvi capire meglio il background della storia, a voi la parola, grazie mille ai miei recensori!
A presto (prima del prossimo giovedì, ci sta che Oda mi ispiri di nuovo e la storia che ho pronta non la pubblicherò mai XD).
Un abbraccio, nakama!
 
  
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