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Autore: DoroTeaH    30/04/2016    3 recensioni
In un universo alternativo Oliver non è un eroe mascherato, Felicity non è
l'assistente diventata sua fidanzata.
Oliver e Felicity si sono conosciuti all'università e a distanza di cinque anni dal college sono sposati e vivono ad Orlando (Florida).
Amici di una vita di Julie e Joel, con cui hanno condiviso l'università, affronteranno la realtà che la vita gli ha sbattuto in faccia.
Cosa porta due persone ad andare avanti nonostante capiscano di commettere un errore? Ma soprattutto, qual è l'errore? Voler cercare a tutti i costi di tener in piedi qualcosa che è lacerato alla base o non cercare in nessun modo di aggiustarlo?
La colpa che attanaglia il cuore, la passione che lo libera.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quel bacio durò solo qualche secondo. Il tempo di lasciare Oliver e Julie sconvolti. In un istante, quella voglia che aveva martoriato i loro pensieri per tutta la notte, sembrava diventato l'errore più grande delle loro vite.
Oliver guardò serio Julie per un attimo, lei invece rivolse angosciata lo sguardo verso il pavimento.
Lui uscì dalla casa per tornare in spiaggia, poi rientrò veloce in casa per prendere la crema che serviva a Felicity e senza guardarla andò via.
In spiaggia, Joel si era posizionato sotto l'ombrellone in compagnia di un buon libro.
Felicity accolse Oliver con un sorriso e lui, con sguardo dolce, le diede una carezza.

Vado a nuotare, tesoro” le disse, e lei gli rispose di fare veloce a tornare da lei.

Gli occhi di Felicity erano così dolci e pieni d'amore, e questo servì a far sentire Oliver ancora più colpevole.

La nuotata, però, lo aiutò a pensare. L'acqua limpida e fresca gli schiarì le idee e si accorse, nonostante l'errore, che trattare Julie con freddezza non sarebbe servito.
Se era stato un errore allora bisognava porvi rimedio; se era stata un'azione senza importanza, allora non bisognava dargliene più di tanta.
Quindi, anche se frastornato dall'accaduto, decise di cercare di rilassarsi e tornare alla sua vacanza senza rovinare le vite di nessuno.
Doveva avere un atteggiamento tranquillo anche con Julie, d'altronde era sua amica e le cose si sarebbero sicuramente risolte.
Si fece mezzogiorno e i tre tornarono alla villetta, dove Julie aveva già preparato il pranzo.
Era preoccupata, aveva visto andare via Oliver con uno sguardo che mai in vita sua aveva visto, ma stranamente al rientro dalla spiaggia le cose erano cambiate.
Il suo viso sembrava più sereno e disteso.

Felicity si avvicinò a Julie e la aiutò con le ultime cose.
Seduti a tavola, le chiacchiere incessanti di Joel aiutarono inconsapevolmente a far passare il pranzo; Julie era sconvolta, ma un'occhiata di Oliver che le accennava un sorriso la calmò immediatamente. Aveva capito che Oliver non la odiava, le rimaneva solo non odiarsi da sola.
Dopo pranzo, Joel chiese a Oliver di accompagnarlo a comprare il carbone per la grigliata prevista per la sera, lasciando così le mogli da sole.

Julie entrò nel panico, ma cercò di non darlo a notare. Quando ormai era sul punto di inventarsi una scusa per lasciare la stanza, Felicity le chiese di sedersi sul divano per poter finalmente chiacchierare un po'.

Ma fu sempre Joel a salvarla, rientrando in casa e scusandosi per non averle chiesto se volessero unirsi a loro. Julie balzò dal divano, diede un'occhiata veloce a Felicity e facendo segno con la testa le disse “andiamo!”
Utilizzò quella tattica praticamente per tutta la settimana. Impegnò le sue giornate con mille cose da fare, risultando frenetica agli occhi del marito e della amica. Seppur decisa a passare sopra l'accaduto con Oliver, ancora non si sentiva a suo agio e cercava un modo per non darlo a notare.
La vacanza era arrivata al termine e entrambe le coppie tornarono alle loro case, allo loro vite apparentemente uguali alla settimana prima, ma profondamente cambiate.


Orlando. Ancora giugno.

Felicity e Oliver vivevano in uno splendido quartiere nella periferia di Orlando.
Le loro vite potevano dirsi materialmente appagate. Oliver poteva provvedere alle necessità di entrambi, ma Felicity non sarebbe mai stata felice se avesse dovuto passare le sue giornate a riordinare la casa, così aveva iniziato a lavorare come tecnico informatico.

Il loro matrimonio andava avanti come quello di tutti, tra alti e bassi. Nonostante il grande amore che li univa, soffrivano come tutti della disgrazia delle incomprensioni. Felicity amava parlare, dialogare, aprire il suo cuore a Oliver, lui invece aveva un carattere diverso. Era convinto di doversi fare sempre carico di tutto. A modo suo voleva proteggerla, lei invece vedeva la cosa come una mancanza di fiducia nei suoi confronti. Non capiva evidentemente che lei lo avrebbe sempre appoggiato.

Più volte la cosa era stata motivo di discussione e di forti dubbi da parte di Felicity, che nonostante amasse Oliver, aveva paura certe cose non sarebbero mai cambiate. Sarebbe stata disposta a passare la vita pensando che l'uomo che aveva accanto non le avrebbe mai aperto abbastanza il suo cuore? Si, era disposta a tutto.
Questo era il matrimonio, fonte di immense gioie e allo stesso tempo di grandi quesiti.

Oliver aveva deciso che il bacio con Julie sarebbe stato come mai esistito, eppure aveva portato degli strascichi. Ogni qual volta guardava Felicity non poteva non tornargli alla mente che era stato capace di baciare un'altra donna. Ancora faceva in modo di passarci sopra, ma ancora si rese conto che in fin dei conti non era semplice per niente. E comportarsi in modo disinvolto con la moglie non era facile. Agli occhi di lei sembrava distratto e pensieroso portando Felicity a chiedersi se ancora una volta non le stesse nascondendo qualcosa. Un qualcosa che pensava innocente.


Miami. Giugno ancora.

Joel e Julie tornati a casa trovarono una sorpresa. Una raccomandata informava Joel che la casa editrice da lui contattava aveva trovato interessante la bozza del suo libro. L'emozione era alle stelle. Finalmente l'opportunità tanto desiderata era arrivata.
Cosi la loro vita cambiò leggermente, le giornate si fecero piene per entrambi e il tempo per vedersi si ridusse notevolmente. Seppur il vedersi di meno potesse sembrare motivo di tensione, Julie ne approfittò per riprendere fiato, per ragionare su quel sogno di una notte di mezza estate dai risvolti thriller.
A distanza di più di trecento km i comportamenti erano esattamente li stessi. E non poteva che essere così. Chiunque si sarebbe posto delle domande.

Il loro era un matrimonio sereno, i due erano sempre stati molto complici e mai erano stati tentati da altre persone. All'inizio della loro storia Joel aveva sofferto di un po' di insicurezza, data dal fatto di essersi fidanzato con una bella ragazza. Lui invece veniva visto come il classico secchione, non era atletico, non amava le feste. Eppure era una persona squisita e Julie non gli diede mai modo di dubitare di lei.
Tuttavia, a distanza di cinque anni, qualcosa era capitato.

Julie si chiedeva se sentisse di amare ancora Joel con la stessa intensità, ed era così; si chiedeva se si sentisse trascurata da lui, e non pensò di esserlo mai stata; si chiese se mai avesse provato attrazione fisica per Oliver, e nonostante la prima volta che lo vide i suoi pensieri non furono certamente casti, mai lo vide in modo diverso.
Allora cosa era successo?
I giorni passarono, i pensieri no.
I sensi di colpa si attenuavano, i brividi no.

L'emozione si era trasformata. Ogni volta Julie chiudesse gli occhi sentiva le mani forti di Oliver tenerle il viso, i suoi occhi fissarla, e il suo bacio surriscaldarla. Non riusciva più a toglierselo dalla testa nonostante ci provasse con tutte le sue forze.


   
 
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