Quel
bacio durò solo qualche secondo. Il tempo di lasciare Oliver
e Julie
sconvolti. In un istante, quella voglia che aveva martoriato i loro
pensieri per tutta la notte, sembrava diventato l'errore più
grande
delle loro vite.
Oliver
guardò serio Julie per un attimo, lei invece rivolse
angosciata lo
sguardo verso il pavimento.
Lui
uscì dalla casa per tornare in spiaggia, poi
rientrò veloce in casa
per prendere la crema che serviva a Felicity e senza guardarla
andò
via.
In
spiaggia, Joel si era posizionato sotto l'ombrellone in compagnia di
un buon libro.
Felicity
accolse Oliver con un sorriso e lui, con sguardo dolce, le diede una
carezza.
“Vado
a nuotare, tesoro” le disse, e lei gli rispose di fare veloce
a
tornare da lei.
Gli occhi di Felicity erano così dolci e pieni d'amore, e questo servì a far sentire Oliver ancora più colpevole.
La
nuotata, però, lo aiutò a pensare. L'acqua
limpida e fresca gli
schiarì le idee e si accorse, nonostante l'errore, che
trattare
Julie con freddezza non sarebbe servito.
Se
era stato un errore allora bisognava porvi rimedio; se era stata
un'azione senza importanza, allora non bisognava dargliene
più di
tanta.
Quindi,
anche se frastornato dall'accaduto, decise di cercare di rilassarsi e
tornare alla sua vacanza senza rovinare le vite di nessuno.
Doveva
avere un atteggiamento tranquillo anche con Julie, d'altronde era sua
amica e le cose si sarebbero sicuramente risolte.
Si
fece mezzogiorno e i tre tornarono alla villetta, dove Julie aveva
già preparato il pranzo.
Era
preoccupata, aveva visto andare via Oliver con uno sguardo che mai in
vita sua aveva visto, ma stranamente al rientro dalla spiaggia le
cose erano cambiate.
Il
suo viso sembrava più sereno e disteso.
Felicity
si avvicinò a Julie e la aiutò con le ultime cose.
Seduti
a tavola, le chiacchiere incessanti di Joel aiutarono
inconsapevolmente a far passare il pranzo; Julie era sconvolta, ma
un'occhiata di Oliver che le accennava un sorriso la calmò
immediatamente. Aveva capito che Oliver non la odiava, le rimaneva
solo non odiarsi da sola.
Dopo
pranzo, Joel chiese a Oliver di accompagnarlo a comprare il carbone
per la grigliata prevista per la sera, lasciando così le
mogli da
sole.
Julie entrò nel panico, ma cercò di non darlo a notare. Quando ormai era sul punto di inventarsi una scusa per lasciare la stanza, Felicity le chiese di sedersi sul divano per poter finalmente chiacchierare un po'.
Ma
fu sempre Joel a salvarla, rientrando in casa e scusandosi per non
averle chiesto se volessero unirsi a loro. Julie balzò dal
divano,
diede un'occhiata veloce a Felicity e facendo segno con la testa le
disse “andiamo!”
Utilizzò
quella tattica praticamente per tutta la settimana. Impegnò
le sue
giornate con mille cose da fare, risultando frenetica agli occhi del
marito e della amica. Seppur decisa a passare sopra l'accaduto con
Oliver, ancora non si sentiva a suo agio e cercava un modo per non
darlo a notare.
La
vacanza era arrivata al termine e entrambe le coppie tornarono alle
loro case, allo loro vite apparentemente uguali alla settimana prima,
ma profondamente cambiate.
Orlando. Ancora giugno.
Felicity
e Oliver vivevano in uno splendido quartiere nella periferia di
Orlando.
Le
loro vite potevano dirsi materialmente appagate. Oliver poteva
provvedere alle necessità di entrambi, ma Felicity non
sarebbe mai
stata felice se avesse dovuto passare le sue giornate a riordinare la
casa, così aveva iniziato a lavorare come tecnico
informatico.
Il loro matrimonio andava avanti come quello di tutti, tra alti e bassi. Nonostante il grande amore che li univa, soffrivano come tutti della disgrazia delle incomprensioni. Felicity amava parlare, dialogare, aprire il suo cuore a Oliver, lui invece aveva un carattere diverso. Era convinto di doversi fare sempre carico di tutto. A modo suo voleva proteggerla, lei invece vedeva la cosa come una mancanza di fiducia nei suoi confronti. Non capiva evidentemente che lei lo avrebbe sempre appoggiato.
Più
volte la cosa era stata motivo di discussione e di forti dubbi da
parte di Felicity, che nonostante amasse Oliver, aveva paura certe
cose non sarebbero mai cambiate. Sarebbe stata disposta a passare la
vita pensando che l'uomo che aveva accanto non le avrebbe mai aperto
abbastanza il suo cuore? Si, era disposta a tutto.
Questo
era il matrimonio, fonte di immense gioie e allo stesso tempo di
grandi quesiti.
Oliver aveva deciso che il bacio con Julie sarebbe stato come mai esistito, eppure aveva portato degli strascichi. Ogni qual volta guardava Felicity non poteva non tornargli alla mente che era stato capace di baciare un'altra donna. Ancora faceva in modo di passarci sopra, ma ancora si rese conto che in fin dei conti non era semplice per niente. E comportarsi in modo disinvolto con la moglie non era facile. Agli occhi di lei sembrava distratto e pensieroso portando Felicity a chiedersi se ancora una volta non le stesse nascondendo qualcosa. Un qualcosa che pensava innocente.
Miami. Giugno ancora.
Joel
e Julie tornati a casa trovarono una sorpresa. Una raccomandata
informava Joel che la casa editrice da lui contattava aveva trovato
interessante la bozza del suo libro. L'emozione era alle stelle.
Finalmente l'opportunità tanto desiderata era arrivata.
Cosi
la loro vita cambiò leggermente, le giornate si fecero piene
per
entrambi e il tempo per vedersi si ridusse notevolmente. Seppur il
vedersi di meno potesse sembrare motivo di tensione, Julie ne
approfittò per riprendere fiato, per ragionare su quel sogno
di una
notte di mezza estate dai risvolti thriller.
A
distanza di più di trecento km i comportamenti erano
esattamente li
stessi. E non poteva che essere così. Chiunque si sarebbe
posto
delle domande.
Il
loro era un matrimonio sereno, i due erano sempre stati molto
complici e mai erano stati tentati da altre persone. All'inizio della
loro storia Joel aveva sofferto di un po' di insicurezza, data dal
fatto di essersi fidanzato con una bella ragazza. Lui invece veniva
visto come il classico secchione, non era atletico, non amava le
feste. Eppure era una persona squisita e Julie non gli diede mai modo
di dubitare di lei.
Tuttavia,
a distanza di cinque anni, qualcosa era capitato.
Julie
si chiedeva se sentisse di amare ancora Joel con la stessa
intensità,
ed era così; si chiedeva se si sentisse trascurata da lui, e
non
pensò di esserlo mai stata; si chiese se mai avesse provato
attrazione fisica per Oliver, e nonostante la prima volta che lo vide
i suoi pensieri non furono certamente casti, mai lo vide in modo
diverso.
Allora
cosa era successo?
I
giorni passarono, i pensieri no.
I
sensi di colpa si attenuavano, i brividi no.
L'emozione si era trasformata. Ogni volta Julie chiudesse gli occhi sentiva le mani forti di Oliver tenerle il viso, i suoi occhi fissarla, e il suo bacio surriscaldarla. Non riusciva più a toglierselo dalla testa nonostante ci provasse con tutte le sue forze.