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Autore: Ria-chan    02/05/2016    4 recensioni
E se... dico solo "e se", un certo "Pollo-kun" fosse provvisoriamente accettato a bordo della Thousand Sunny?
Mi chiedo a quel punto chi perderebbe il senno più in fretta: la ciurma o... il povero Bartolomeo che, infondo, tanto povero non è?
Tra "fanboyismo" acuto, stalkeraggio, disastri e follie omicide, chi la scamperà?
Mah, stiamo a vedere?
"Per ogni storiella ho dato spazio ad un personaggio che, insieme a Bartolomeo, sarà protagonista della scena"
1. Di sogni infranti e soddisfazioni (Sanji)
2. Fuori bordo (Law)
3. La collezione cresce (Nami)
4. Splash! (Zoro)
5. Cannibale (Chopper)
6. Barri Barri (Luffy)
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bartolomeo, Cavendish, Mugiwara, Trafalgar Law, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La collezione cresce
(Nami)


Quando erano scappati a bordo della Thousand Sunny, promettendogli che a distanza di qualche giorno lo avrebbero ricondotto alla sua nave e riconsegnato alla sua ciurma, Bartolomeo non aveva di certo avuto il tempo di recuperare, tirandole via dal muro “delle glorie”, le taglie dei suoi idoli per poi farsele autografare.
Purtroppo proprio no, non vi era stato né il tempo né il modo e poi, comunque, l’essere lì con loro, con la ciurma di Mugiwara in persona, valeva più di mille autografi!
Ma lui… beh, lui un autografo da tutti, per quando avrebbero dovuto separarsi, lo voleva!
Lo voleva eccome!!
Certo, se avessero fatto porto avrebbe potuto facilmente venire in possesso, su qualsiasi isola fossero approdati, di nuove taglie. Ma queste non sarebbero state come le “originali”, quelle che avevano segnato l’inizio di tutto e risalivano a ben tre anni prima.
Beh, si sarebbe accontentato.
Ma poi,  fortuna aveva voluto che, leggermente spiegazzata ma fortunatamente in buono stato, dalla tasca posteriore del pantalone era sbucata fuori una post-card che gli aveva salvato la vita.
Una di quelle speciali che la Marina, nel sorprendere la ciurma di Cappello di paglia per poter avere un riferimento da allegare alle taglie, aveva scattato.
Una di quelle in cui,  la bellissima gatta ladra, Nami-senpai, era ritratta in costume.
“Yo oh!!! Kyaaa!! Che culo!”
Bartolomeo si era stretto quella foto al petto euforico e su di giri e, con la stessa allegria, aveva poi saltellato in giro per la nave alla ricerca di Nami.
“Zoro-senpaaaaaaai, sai dov’è Nami senpai?”
Risposta negativa.
“Luffy-senpai!!! Hai visto…? No no no!! Perdona questo stupido sottoposto! Non volevo disturbarti!!”
“Ah?”
Beh, in ogni caso, se anche Luffy avesse saputo indirizzarlo verso Nami, Pollo-kun se l’era già data a gambe.
“Robin-senpai. Sai dove posso trovare Nami nee-san?”
E finalmente, con la grazia e la dolcezza –apparente- tipica di Nico Robin, questa gli aveva risposto:
“Sta facendo il bagno. Finirà a momenti.”
Inutile dire che a quelle parole le orecchie di Sanji e Brook si tesero; beh, anche se Brook, effettivamente, le orecchie non le ha:
“Bartolomeo-san”
Si era avvicinato, Brook.
“Vieni con noi.”
“Neanche per sogno!! Non accetto che quel…”
“La barriera. Sanji-san.”
“Tch.”
Non gli andava particolarmente a genio, a Sanji, che Pollo-kun dovesse unirsi alla “missione” ma aveva ceduto quando il suddetto galletto li aveva seguiti piroettando: con un deficiente simile c’era poco da discutere.
Entrarono in bagno con cautela ma, nuovamente inutile dirlo, Nami era già lì pronta a svettare quell’attacco di perverso spionaggio.
“Nami nee-san, puoi farmi un aut-“
Volarono oggetti di tutti i tipi in direzione del trio che aveva appena varcato la soglia. E tali oggetti furono anche tanto veloci da non permettere loro di scorgere molto o almeno, per quanto riguarda Bartolomeo, il sig. galletto era prontamente ricorso alla barriera un po’ come movimento meccanico e un po’ vista la mala parata ed era quindi  riuscito, grazie alla sua protezione trasparente, a scorgere se non esattamente le grazie di Nami ma almeno nel cesto della biancheria poco distante un più che noto pezzo superiore di un costume femminile.
In adorazione, sì.
Rispettoso, sì.
Ma fanculo, Bartolomeo era comunque un uomo. Cosa c’era da aspettarsi?
Afferrò quel costume al volo, balbettando uno sconnesso “Na-na-na-NA…mi… ne…e..san…” prima di perdere completamente la lucidità e sciogliere la barriera.
Inutile dire che una boccetta di bagnoschiuma lo colse in piena fronte.
Inutile dire che fu scaraventato fuori dalla porta. E si schiantò sul muro in legno del corridoio esterno.
Ancora più inutile dire che fu messo k.o. all’istante.
E decisamente inutilissimo dire che sul viso aveva un sorriso così ebete che quasi avrebbe spaventato a morte chiunque lo avesse visto.
Ma, del resto, -e cosa ve lo dico a fare- : tra quel pezzo di costume e quel bernoccolo in fronte, Bartolomeo non avrebbe proprio saputo decidere per aver ottenuto quale dei due piangere di gioia. Ma, almeno, che entrambi fossero molto meglio di un semplice autografo lo aveva capito.


 
   
 
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