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Autore: L1107    06/05/2016    2 recensioni
“In che cosa non sarei brava, Malfoy?” stavolta la voce le uscì ferma e adirata, il disprezzo per quel Serpeverde le aveva dato la forza necessaria.
“Non sei brava nel Quidditch, non sei brava nell’evocare un Patronus, e non sei brava…” e qui si avvicinò lentamente a lei, costringendola ad indietreggiare contro il muro, bloccandola con il proprio corpo.
“… a fingere” concluse.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 15: CONSAPEVOLEZZE

Non tornerà mai più da te
Non tornerà mai più da te
Non tornerà da te
Mai più….

Draco si svegliò di soprassalto, mentre il cuore gli batteva furiosamente nel petto, si passò una mano sulla faccia prima di rinunciare a dormire. Scalciò con rabbia le lenzuola e scese dal suo letto, andando verso il bagno. Non riuscì a identificarsi con il riflesso che lo fissava da quello specchio, il viso era stanco e tirato, i capelli biondi arruffati e appiccicati dal sudore, la pelle troppo livida, le labbra asciutte e gli occhi vuoti, vitrei, privi della luce che gli aveva accessi, privi di lei, solcati da profonde occhiaie. Non c’era segno di quello che era un tempo, non c’era nessuna traccia della sua consueta presunzione, non c’era traccia della sua forza. Forse è così che ci si sente quando si perde tutto, perché lui non aveva mai tenuto a nessuno, se n’era sempre tenuto in disparte ma non aveva potuto sfuggire alla Granger.

Lei, con i suoi occhi color cioccolato, così scuri e colmi di vita.
Lei, con quei capelli indomabili, come il suo carattere selvaggio.
Lei, con la sua testardaggine e sicurezza.
Lei, con quel suo sorriso illuminato dal sole.
Lei, di cui non ne poteva fare più a meno.

Cosa si prova quando si sta per annegare e ti manca il fiato nei polmoni? Dicono che il dolore sia atroce quando l’acqua ti entra in essi, quando non riesci più a respirare, forse era questo che provava Draco in quel momento, perché lei era il suo respiro.
Cosa si prova quando una persona cara muore lentamente davanti ai nostri occhi? Dicono che sia come se una parte della nostra anima venisse strappata via, lasciandoci incapaci di reagire, di pensare o riflettere. Draco si sentiva così, lui, che era convinto di non avere un’anima.
Cosa si prova quando si deve affrontare un’operazione rischiosa, e non si sa se si potranno rivedere i propri familiari? Dicono che la paura sia tanta, talmente acuta da spezzare il respiro, talmente tanto da non avere nemmeno la forza di rimanere in piedi, le gambe non sorreggono. Draco provava anche questo, le gambe tremavano per la forza di sorreggerlo.
Cosa si prova quando si sa che si è consapevoli di essere la causa del male di una persona amata? Dicono che i sensi di colpa logorano il cuore, strappando il miocardio. Dicono che il dolore al petto sia come una fitta continua, che non ti lascia nemmeno un secondo. E Draco provava anche questo, dannazione, era consumato dai sensi di colpi, le fitte erano veloci e continue tanto da costringerlo a scivolare giù al suolo.
Cosa si prova quando si sta per perdere qualcuno a cui si tiene? Oh, qua nessuno dice nulla. Fa’ male, certo, ma non hanno mai parlato del dolore, forse perché non ci sono parole che possano definirlo, forse perché è troppo, troppo da sopportare.
E allora subentra qualcos’altro. Qualcuno la definisce forza, qualcuno coraggio, altri ribellione, altri ancora testardaggine. Questo sentimento può essere definito in tutti e quattro i modi, e forse anche in altri ancora, ma la conseguenza è una sola. Quando non si ha più la forza di lottare, quando non si ha più nemmeno la forza di rialzarsi, allora giunge lei: la speranza o fede, se preferite. E’ come se qualcosa dentro di te si scuotesse, liberandosi dalla gabbia in cui era intrappolato, spiccando il volo e rilasciando un grande calore all’altezza del petto. E’ qualcosa che ti riscalda dentro, qualcosa che ti fa’ stringere i pugni, qualcosa che ti fa’ rialzare, qualcosa che ti dona il sorriso. E questo stava accadendo ora a Draco, il quale si stava lentamente rialzando, con un sorriso sul volto, mentre riacquisiva la sua forza, la sua sicurezza e la sua presunzione.
No, Weasley, ti sbagli. Lei tornerà da me.
Ovvio, era solo una speranza, una futile speranza a cui Draco non aveva mai voluto credere ma a cui ora aveva deciso di credere. Perché quando si perde tutto, si ha bisogno di qualcosa a cui aggrapparsi disperatamente, per potersi rialzare. Non si sarebbe arreso così facilmente, avrebbe lottato per lei, avrebbe lottato per loro. Weasley non la meritava, poteva avere un carattere migliore del suo, ma non poteva definirsi un uomo: nessun uomo tocca una donna senza il consenso di quest’ultima. Non l’avrebbe mai lasciata a quello stupido, non l’avrebbe mai lasciata, non ora, non sarebbe morto… non si sarebbe arreso, avrebbe lottato per sopravvivere, per lei, per loro, per lui stesso.
Fu’ con questa convinzione che si rizzò in piedi, raddrizzando la schiena mostrando un portamento degno di un vero nobile purosangue, degno del nome Malfoy. Avrebbe lottato contro Voldemort, avrebbe giocato al suo stesso gioco, avrebbe usato i mezzi più meschini per sconfiggerlo, come aveva sempre fatto, ma stavolta avrebbe vinto. Adesso si riconosceva allo specchio, adesso era il vero Draco Malfoy.
Uscì dalla stanza velocemente, ben deciso a trovarla dovunque lei fosse, il suo cuore l’avrebbe guidato da lei. Lungo la strada incontrò però la Weasley, la quale lo guardò sorpresa dal sorriso che gli leggeva in volto. Prima che potesse rendersi conto di quello che stava facendo, l’aveva già afferrata per le spalle, guardandola dritta negli occhi.
“Malfoy, ma che diavolo….?”
“Zitta Weasley, non ho tempo da perdere, dov’è lei?” la zittì immediatamente il biondo.
“Secondo corridoio a destra, terzo piano” rispose lei senza indugiare oltre.
Perché lo aveva letto nei suoi occhi, aveva visto di nuovo la luce che brillava più forte di qualunque altra cosa, la stessa luce che aveva sempre emanato lei, senza mai arrendersi e lottando per il cuore di Potter. Erano simili, loro due, anche se non l’avrebbero mai ammesso. Entrambi risplendevano di luce propria, entrambi lottavano per coloro che amavano, entrambi erano amore.
“Grazie”
Non solo la ringraziò ma le sorrise felicemente, prima di allontanarsi velocemente sospettando che la Weasley avrebbe sicuramente approfittato per prenderlo in giro. E infatti…
“Dev’essere stato colpito da qualche incantesimo quand’era piccolo, quei suoi capelli non possono essere naturali così come il suo cervello!”
Draco percorse velocemente le scale, arrivando al terzo piano. Prese il secondo corridoio per poi svoltare a destra, e lei era lì. A poca distanza da lui, voltata di spalle, ma dovette sentire lo sguardo ardente del Serpeverde fisso sulla sua schiena, perché si voltò. E il cioccolato incontrò il grigio, fondendosi insieme a lui. Aveva già spalancato la bocca per chiedergli che diavolo ci facesse lì, con il viso così arrossato per la lunga corsa, ma non ebbe il tempo di dire nulla. La Serpe l’avvolse stretta tra le sue braccia, e poi le loro bocche si sfiorarono.
Hermione fu’ semplicemente conquistata da quel bacio, dalla gentilezza del suo abbraccio, dalla delicatezza delle sue labbra. Schiuse le labbra lasciando entrare la sua lingua, che le sondò la bocca dall’interno, accarezzandole dolcemente il palato. Ma quando sentì il sentimento così avvolgente, un sentimento che non poteva essere spento da una semplice pozione, quando si accorse che quella mancanza avvertita in quei giorni era ora scomparsa, si staccò da lui immediatamente. La sua mano, già partita per colpirlo, fu’ bloccata da quella di Draco. Il ragazzo la spinse contro il muro, bloccandola, senza tuttavia baciarla di nuovo. Sapeva forse di rischiare troppo, sapeva che doveva andarci piano se voleva che lei si ricordasse di loro. Avvicinò la fronte alla sua, chiudendo gli occhi e respirando il suo profumo. Dio, quanto gli era mancato sentirla contro di sé, quanto gli erano mancate le sue labbra morbide.
“Malfoy, che diamine….?”
La bocca della Grinfondoro fu’ subita tappata dalla mano di lui, mentre i suoi occhi la scrutavano in profondità. Dovette notare l’emozione che aveva scatenato quel bacio in lei, perché sorrise.
“Sta’ zitta Granger, e ascoltami” le disse senza staccare il suo sguardo da quello di lei. Amava il cioccolato.
“Non ti lascerò a quell’insulso Weasley, mi hai capito? Lotterò per sopravvivere e tu dovrai fare lo stesso, lotterò per noi due, ti proteggerò da qualunque cosa accada. Devi solo rimanere in vita, mi hai capito?”
La mano non si era ancora staccata dalla bocca di lei, spaventata dallo strano comportamento del ragazzo e soprattutto dalle sue parole. Si limitò ad annuire, sperando che si allontanasse da lei per permetterle di ragionare, la sua presenza le annebbiava il cervello.
“Bene”
Il ragazzo staccò la mano allontanandosi da lei.
“Malfoy, che diamine vuoi dire?” sbottò la Grifondoro, ritrovando quella sua poca forza.
Il ragazzo sorrise e con passo da predatore si riavvicinò a lei, bloccandola contro il muro.
“Voglio dire, mia cara Grinfondoro, che non ti permetterò di dimenticare” rispose semplicemente prima di allontanarsi, di nuovo, da lei, ma stavolta le voltò le spalle andandosene e lasciandola interdetta.
Che diamine voleva dire quella Serpe? Un pensiero si fece strada nella mente della Grifondoro: possibile che anche lui aveva avvertito la guerra imminente e che avesse compreso che l’unica speranza per vincere fosse rimanere uniti? Infondo si sa, l’unione fa’ la forza, e forse lui aveva compreso finalmente da che parte stare, che Voldemort era pericoloso, si, doveva essere così.
In quel momento un forte rumore scosse l’intera scuola, facendo tremare il pavimento. La guerra era cominciata.

Eccomi qua con un nuovo capitolo, molto interessante lo svolgimento dei fatti non credete? Malfoy ha capito che non può arrendersi senza lottare, non può perderla per mano del rosso. Be', forse era un po' prevedibile, essendo un Malfoy non è abituato a perdere soprattutto non è abituato a farsi battere da Weasley. Che ne pensate di questo capitolo?? Vi è piaciuto?? Mi scuso se ieri non ho aggiornato ma ho avuto vari impegni, spero di aver ripagato la vostra attesa, è venuto un po' lungo in effetti ma spero vi piaccia. Ho ricontrollato ma non so se qualche errore mi è sfuggito, spero di no. Fatemi sapere che ne pensate, altrimenti rimanderò la pubblicazione del quindicesimo capitolo u.u ahahah no scherzo, penso di pubblicarlo domani se riesco, sperando che le visualizzazioni e le recensioni aumentino. Fatemi sapere quindi.
Un bacione e un grazie e tutte coloro che mi seguono.
L1107
   
 
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