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Autore: Lafilledesfleurs96    19/05/2016    1 recensioni
Chanel Hemmings è la classica brava ragazza: bella, dolce ed ingenua, non fuma, non beve e non esce dai suoi canoni di figlia modello.
Harry Styles, suo fidanzato, è il suo perfetto opposto: il don giovanni di tutta la scuola, affascinante e carismatico, ma non abbastanza innamorato... o forse si?
Justin giocherebbe sporco pur di portarsi a letto Chanel, ma perchè tanto interesse attorno a una ragazza che non vuole saperne di lui?
Un mix di risate, gioie, dolori, delusioni, per una fanfiction un pò alternativa....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2 

"Tesoro" senti la dolce voce di mia madre scuotermi dal sonno "Tesoro, svegliati"

Aprii lentamente gli occhi, ma non appena lei aprì le tende, facendo entrare la luce del sole nella stanza, li richiusi di botto mugugnando, ritornando sotto le calde e morbide coperte. La luce del sole a prima mattina mi faceva lo stesso effetto che faceva ai vampiri di twilight.

"Coraggio pigrona, alzati che ti ho preparato la colazione" disse ancora per poi uscire dalla mia stanza e scendere di nuovo al piano di sotto.

"Chanel il bagno è libero. Datti una mossa o ti lascio qui!!" sentii la voce di Luke urlare dal corridoio.

Non c'era niente di più traumatico dopo il weekend del lunedì mattina!

Mi alzai e mi stiracchiai sbadigliando, dopodiché presi la mia roba e mi diressi nel bagno.

Mi feci una doccia veloce, non c'era cosa che mi risvegliasse di più a prima mattina, mi vestii e scesi al piano di sotto dove mia madre già mi aspettava con uova, bacon, toast e spremuta d'arancia. Altro che colazione, era un buffet!

La guardai aggrottando la fronte "Mamma stai scherzando vero?"

"Tesoro in questo periodo ti vedo troppo sciupata"

Io alzai gli occhi al cielo "Tu mi vedi sempre sciupata!"

"Testa di cazzo ti ho detto che sto arrivando!" disse Luke entrando in cucina con il telefono vicino all'orecchio. Probabilmente stava parlando o con Calum o con Ashton.

"No, dammi 5 minuti e sono lì" disse per poi staccare la chiamata "Chanel muoviti che Ashton mi sta aspettando" fece rivolto a me dopodiché prese un paio di toast e ci spalmò del burro sopra mentre io stavo cercando di finire almeno metà della "colazione" che mi aveva preparato mia madre per farla contenta, ma dopo le uova e il bacon, già nel mio stomaco non ci entrava più niente.

"Ciao mà, ci vediamo dopo!" disse Luke uscendo di casa, e dopo aver dato un bacio a mia madre e aver preso la borsa, lo seguii anche io.

Lo "State attenti" della mamma si sentì fino e fuori il viale. La classiche parole che non mancavano mai, perfino prima di andare a scuola. Ma cosa mai poteva succederci a scuola più di morire per il cibo della mensa?!

Salii in macchina e allacciai la cintura. Casa era distante da scuola una decina di minuti, e quando arrivammo, Luke parcheggiò al solito posto.

Il mio liceo, la Wedryton High school, era la seconda scuola più grande di tutta l'Arizona, con più di 1500 studenti che andavano tutti dal più nerd alla più troia.         

Quando scendemmo vidi alcune ragazze guardare Luke per poi bisbigliarsi tra loro. Mio fratello non era il più bello della scuola, ma rientrava anche lui nella lista dei più quotati, e quindi aveva parecchie ragazze appresso, anche perchè era il capitano della squadra di basket.

"Ehi Brò" disse Ashton non appena vide Luke e subito si salutarono battendosi il cinque

"Chanel" fece poi un cenno col capo nella mia direzione

"Ciao Ashton" lo salutai semplicemente.

"Ma com'è possibile che tua sorella si faccia ogni giorno più bella" disse mettendo il braccio intorno alle spalle di Luke che a quelle parole gli diede una leggera gomitata nello stomaco mentre le mie guance si tinsero di un colore più rosa.

"Idiota ti ricordo che è la mia sorellina, perciò fai poco lo spiritoso" fece Luke con tono infastidito "Piuttosto dov'è Calum?"

"Entrerà alla seconda ora, ieri c'è andato giù pesante con la sbronza alla festa di Stacey. Ma a proposito della festa, perché tu non sei venuto?"

"C'era mio fratello a casa e ho dovuto accompagnarlo all'aeroporto" gli spiegò

"Ragazzi io vado, ci vediamo dopo a pranzo" le salutai e diedi un bacio a Luke

"A dopo dolcezza!" Ashton mi fece l'occhiolino

"La smetti!" esclamò Luke

Mi misi a ridere e li superai raggiungendo l'entrata principale della scuola dirigendomi verso il corridoio dell'ala est, dove c'era il mio armadietto. Lo aprii, ci posai dentro il libro di storia e presi quello di matematica.

"Hola Chica" fece Marine venendo alla mie spalle e salutandomi con un bacio sulla guancia sempre mentre ero girata.

"Ehi Chica, come va?" le chiesi sempre intenta a sistemare i libri nella mia borsa

Lei di tutta risposta sbadigliò "Ho un sonno pazzesco! Ma il weekend non poteva comprendere anche il lunedì?!"

"No, perché poi ti saresti lamentata del martedì"

Marine era una delle mie due migliori amiche. L'avevo conosciuta al primo anno di liceo e anche se non eravamo proprio compagne da una vita, eravamo ugualmente inseparabili e stessa cosa valeva anche per Karen. Erano le sorelle che non avevo mai avuto e anche se avevamo tre caratteri completamente opposti, che qualche volta sfociavano anche in brutti litigi, alla fine ci ritrovavamo sempre lì, sempre insieme, sempre unite.

Mentre eravamo ancora davanti agli armadietti ci passò davanti Zayn con la sua nuova fidanzata, tutto trucco e silicone: Kelsie Barton

Marine li guardò con una lieve punta di riluttanza "Non capisco davvero come ho potuto perdere 8 mesi della mia vita con uno come lui" disse scuotendo la testa.

Lei aveva lasciato Zayn prima dell'inizio dell'estate,quando ad una festa lo aveva trovato a letto con un'altra ragazza. Ma lei faceva solo l'orgogliosa, in realtà voleva ancora bene a Zayn ed era difficile per lei, vederlo ogni giorno accanto a quella sottospecie di bambola gonfiabile.

"Marine è lui che ci ha perso, tu vali cento volte di più di quella finta barbie e poi andiamo... che razza di nome è Kelsie, neanche se avessi un gatto sarei così crudele!" dissi cercando di farla sorridere, e infatti ci riuscì.

"Grazie Chan, sei davvero unica e quando se ne accorgerà quell'idiota di Styles non sarà mai troppo tardi"

"Ragazzeee!!" ci chiamò Karen venendoci in contro seguita da Micheal che ci sorrise "Buongiorno girls!" disse il rosso

"Avete letto sul sito della scuola? Oggi invece del purè mangiamo polpette" fece con gli occhi a cuoricino. Karen era una gran golosa, ma nonostante questo madre natura era stata generosa con lei in fatto di fisico. Era slanciata, sottile di vita, aveva i capelli neri come la pece e due occhi azzurri grandi e luminosi.  

"E che differenza c'è se a cucinare a M.ss Rupert, sempre di melma si tratta" affermò Micheal, e non aveva tutti i torti. Micheal era il cugino di Karen, si era trasferito da poco dal sud della Caroline e aveva cominciato solo da settembre a frequentare la nostra scuola. Era un tipo molto simpatico e soprattutto alternativo: cambiava più tinte lui in un mese che qualsiasi altra ragazza della Wedryton.

"No grazie, io passo. Mia madre mi ha preparato il panino con tonno e pomodoro" Marine odiava il cibo della scuola

"E tu invece Chanel?" mi chiese Karen

"Io ho ancora la colazione di mia madre sullo stomaco ma boh... forse assaggerò anche io le polpette" dissi facendo spallucce

"Così ti voglio sorella!" fece entusiasta la mora

"Sorella sbrigati che come al solito per colpa tua facciamo tardi a biologia" disse Marine prendendo per il braccio Karen e cominciando a trascinarla per le scale "A dopo raga"  

"Che hai alla prima ora?" mi chiese Micheal

"Matematica, devo andare nell'ala ovest"

"Che brutta cosa matematica alla prima ora il lunedì"

Alzai gli occhi al cielo "Non lo dire a me. Ci vediamo dopo, d'accordo?"

"Okay, sweetie, a dopo" mi fece l'occhiolino e anche lui si dileguò.

Per andare nell'ala ovest passai per il corridoio secondario, anche se sapevo che avrei allungato ma volevo passare davanti all'armadietto di Harry per salutarlo. Non ci eravamo visti per tutto il weekend, non aveva risposto alle mie chiamate e speravo almeno di incontrarlo lì. 

Inizialmente non vidi nessuno a parte qualche ragazzo, ma quando Harry comparì girando l'angolo il mio cuore accelerò i battiti. Aveva gli occhiali da sole che gli coprivano i meravigliosi occhi verdi e i ricci come al solito scompigliati. Doveva essersi svegliato da neanche 10 minuti.

"Harry!" feci per richiamare la sua attenzione avvicinandomi

"Ehi Piccola!" mi guardò sorridendomi "Come va?" mi chiese mentre si toglieva gli occhiali da sole e li buttava nell'armadietto insieme alla chiavi dell'auto

"Perché non hai risposto alle mie chiamate?" gli domandai con lo sguardo basso

"Ecco.. vedi piccola, ho avuto un po' da fare e... ho lasciato il telefono a casa" fece prendendo dall'armadietto il libro di arte. Come se non sapessi che quelle non erano altro che scuse.

"Ti va se magari dopo..... ecco... torniamo a casa insieme ?" gli domandai un pò esitante ma sempre con una piccola speranza che accettasse

Lui sbuffò "Chanel devo andare con Zayn dopo"

"Ah, ho capito" dissi quasi in un sussurro

"Però ti prometto che domani ce ne andiamo insieme, d'accordo?" annuii a quella che sarebbe stata un'altra promessa non mantenuta

Quando la campanella della prima ora suonò, lui mi alzò il mento con l'indice e il medio stampandomi un leggero bacio a fior di labbra "A dopo piccola" poi sparì dall'angolo in cui era venuto.

Appoggiai la testa sugli armadietti e cercai di trattenere le lacrime, ma perché era così maledettamente difficile? Perché sentivo il cuore scoppiarmi? Perché quel senso di solitudine mi toglieva il respiro?

"Guarda guarda chi si vede"

Justin.




 

 

 

 



 

Eccovi appena pronto il secondo capitolo. Sono felice di aver ricevuto già due recensioni al primo, ne sono davvero lieta perchè non me l'aspettavo e volevo ringraziare per l'appunto le due gentilissima ragazze che si sono prestate a leggerla. Grazie mille ne sono davvero contentissima, spero che vi piaccia anche quetso capitolo 

Un bacio  <3 <3

 

   
 
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