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Autore: Clef    25/03/2005    0 recensioni
Hermione, al suo sesto anno ad Hogwarts, comincia a cambiare idea su chi sia davvero Draco Malfoy... (Scusate, ma in un impeto di follia a avevo cancellato la fics. Ora la riposto, con un nuovo nick.)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa dell’autrice : scusate, in un attimo di follia avevo cancellato la fics

Premessa dell’autrice : scusate, in un attimo di follia avevo cancellato la fics. E ora la riposto, aggiornata…e con un nuovo nick (sono Ayra, ora Angelee ^^)

 

 

Tu.

Nato dalla famiglia per me peggiore che possa esistere.

Tu.

Un Malfoy.

Ma perché proprio tu?

Perché tu e non Harry, e non Ron, e non Vicktor?

Perché proprio tu dovevi stregarmi con quegli occhi di ghiaccio, che sembrano privi di anima?

Perché proprio tu, un lurido e razzista Serpeverde, dovevi farmi innamorare di te?

Perché proprio tu, un purosangue che mi odia e con cui non avrò mai nemmeno una possibilità?

Perché quel maledetto giorno sei stato gentile con me?

Quel giorno sta all’inizio di tutto. Quel giorno tu, invece di insultarmi come tuo solito mi aiutasti, catturandomi nella tua rete dalla quale non potrò più scappare. Ma cominciamo dall’inizio.

Era un sabato, lo ricordo bene. Sabato 11 dicembre.

Occasionalmente quel giorno i prefetti avevano una riunione.

Mi ero alzata come al solito alle 7.00 spaccate per non arrivare tardi. Mi ero vestita, truccata, lisciata i capelli, per mostrarmi in tutta la mia bellezza a te, che a quel tempo eri ancora il lurido Malfoy. Per farmi ammirare da te, per provocare in te il sentimento (per te disgustoso) d’essere attratto da una Mezzosangue. E invece, buffa coincidenza, accadde il contrario.

Stetti ad aspettare Ron fino alle 7.30, poi, capendo che non ne voleva sapere di alzarsi, scesi nella Sala Grande e vi trovai, per uno strano caso, Malfoy. Solo.

Appena entrai non mi insultò, anzi, mi si rivolse gentilmente. Credevo che il mio intento si stesse attuando e non capivo che in realtà stava accadendo il contrario di ciò che avevo programmato.

“Ciao Gran…Hermione”.

“Beh, come mai questo saluto Malfoy? Come mai non i soliti insulti? Avanti, sto aspettando” dissi, con tono ironico. Poi, vedendo che non mi rispondeva, ritornai all’attacco: “Allora? Come mai solo? I tuoi scagnozzi e il carlino si sono stufati di te o si sono finalmente resi conto di essere troppo idioti per farsi vedere in pubblico?”

“Ah ah ah…comunque la Parkinson mi ha rotto le b***e e Tiger e Goyle saranno ancora a poltrire o a divorare qualcosa da qualche parte…Grang…Hermione, non sono in vena  di litigare, quindi lasciami in pace eh?”

Notai che, stranamente, non aveva la solita espressione strafottente in viso. Anzi, per un momento, sembrò addirittura triste.

“Malfoy…mi sorprendi…”

Perché, non hai mai visto una persona tr…ehm…taciturna?”

“Andiamo Malfoy, sappiamo sia tu che io che tu hai qualcosa che non va?”

“Beh, effettivamente…ehm…volevo dire…cioè, no…”

“Sì, e io sono tua nonna…”

“Ciao nonna!”

“Malfoy…” lo guardai truce. “Andiamo, cos’è che non va?” Per la prima volta in vita mia sentivo di volerlo aiutare.

“Mah…niente…è solo che beh…mio padre mi farà sposare la Parkinson…”

Ma se è tutto qui non dovresti essere così giù!” sorrisi “insomma, tuo padre mica ti può costringere!”

“Veramente sì…non sai quante volte mi ha fatto la Cruciatus per puro capriccio…e poi non è solo questo…insomma, hai presente che tutti dicono che sono un Mangiamorte? Beh, è vero…”

“COOOOOOOOOOOSA?”

“Calma Grang…ehm…Hermione…non lo sono ancora, ma presto lo diventerò…purtroppo…tra tre mesi precisamente, ci sarà la cerimonia per i nuovi adepti…e dato che ormai ho 17 anni…anche se non voglio, devo…io in realtà non sono contro i Babbani ma…”

“No che non devi, insomma…”

Fummo interrotti dall’arrivo del carlino e di Ron. Anche se non avevamo finito il discorso, già qualcosa in me stava cambiando, non pensavo più a lui come allo sporco razzista. Avevo capito che era una persona diversa.

 

  
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