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Autore: saffyj    23/05/2016    9 recensioni
Bella, una ragazza con la testa sulle spalle e dedita allo studio, si troverà nel bel mezzo di un gioco... molto pericoloso!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cotta Pericolosa'
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L'avventura da traduttrice è terminata e da oggi sono di nuovo completamente immersa nel mondo delle scommesse!!!
Ci vogliono ancora un paio di tasselli prima di entrare nel cuore della storia... e stasera ne posto uno!!!
BUONA LETTURA !!!


 

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Sabato 12 dicembre

Sono ancora accoccolata sotto le coperte, mentre ammiro il cielo fuori dalla finestra e ripenso a ieri sera. Il mio cervello continua a ripetermi che ho fatto la più grossa cavolata della mia vita, mentre il mio corpo freme al ricordo del fantastico bacio che io ed Edward ci siamo scambiati.
Continuo a stringere il cuscino e a sospirare al ricordo, quando il campanello mi obbliga ad alzarmi.
Scendo dal letto sbuffando, sarà sicuramente Alice che vuole raccontarmi nei particolari le parti di serata che mi sono persa.
Non guardo dallo spioncino ed apro la porta salutandola.
“Ciao Alice”
“Sbagliato!” la voce di Edward mi coglie impreparata ed il mio cuore perde un battito mentre il mio cervello mi ricorda che sono scalza, ancora in pigiama e con un cespuglio al posto dei capelli. Di primo istinto mi viene da correre in camera a nascondermi, ma farei la figura dell’adolescente alla prima cotta. Quindi, prendendo un profondo respiro e dico la cosa più stupita che mi viene in mente:
“Edward?”
“Risposta esatta!” e mi sorride con il suo sorriso speciale che mi fa tremare le ginocchia “Posso entrare?” mi chiede facendo un passo avanti. Mi scosto per fargli spazio e lo passo ai raggi X mentre entra. Anche di prima mattina è uno schianto!
“Ho pensato di portarti la colazione” mi sorride mentre sventola lievemente il pacchetto che ha in mano.
“A cosa devo l’onore?” chiedo sospettosa.
“Gli amici non mangiano colazione insieme?” risponde confuso guardandomi con gli occhi da cucciolo. Scuoto la testa sorridendo e lo faccio accomodare in cucina. Preparo il caffè cercando di non pensare che l’adone è in casa mia, nella mia cucina… e, dopo avergli passato la tazza, addento il pancake. Squisito!
Mi faccio scappare un mugolio di piacere mentre lo gusto ad occhi chiusi.
“Però non puoi fare così” mi riprende malizioso. Apro subito gli occhi e sento le guance andarmi a fuoco. Copro la bocca con la mano e rispondo innocentemente.
“Scusa, e che è squisito!”
“Non è l’unica cosa squisita che vedo” risponde con voce roca inarcando il sopracciglio e facendo risvegliare completamente i miei ormoni.
Bella! Bella! Lascia a riposo gli ormoni! Ricordati che è Edward Masen, il ragazzo che ha scaldato più letti di uno scaldasonno!
“Tra amici non si fanno certe battute!” lo riprendo come una maestrina prima di scoppiare a ridere. Ma lui non demorde. Si alza continuando a tenere gli occhi allacciati ai miei, e si avvicina con fare predatore bloccandomi tra il suo scultoreo corpo e il tavolo. Mi inchioda con gli occhi colmi di desiderio e con voce roca ribatte.
“E se non volessi essere solo un amico?” mi soffia a pochi centimetri dalle labbra continuando a fissarle.
“Un amico di letto?” ribatto acida. Lui risponde con un’alzata di spalle inclinando leggermente il viso ed avvicinandomisi pericolosamente.
“No, grazie. Non sono interessata” rispondo voltando il viso per non permettergli di baciarmi, ma lui non si demoralizza ed inizia a baciarmi il collo, mentre con una mano mi accarezza il fianco. Il mio corpo viene attraversato da mille scariche, ma stringo i denti e cerco di mantenere la maschera dell’indifferenza… anzi provo a sembrare infastidita.
“Non ti è piaciuto il bacio di ieri sera?” soffia nel mio orecchio facendomi riempire di brividi.
“E a te non è bastato il bacio di ieri sera?” rispondo con voce ferma… o almeno spero.
“No, anzi. Vorrei replicare. Vorrei potermi perdere di nuovo tra le tue soffici labbra” la sua voce sensuale ed il suo naso che accarezza come una piuma la pelle del mio collo, abbattono completamente le mie barriere. Deglutisco cercando di mantenere il controllo, ma appena mi posa la mano alla base del collo e sento il suo alito caldo sulle mie labbra, il cervello va in vacanza ed io mi perdo tra mille emozioni.
Ci baciamo con passione, il mio corpo vorrebbe di più e le mie mani volano tra i suoi capelli per aumentare il contatto. Mi sento come se fossi in paradiso, emozioni mai provate mi inebriano il cervello ed il mio corpo inizia a scaldarsi come se fossimo in piena estate.
Edward mi tiene il viso incorniciandolo con le sue grandi e perfette mani mentre muove il bacino per farmi sentire la sua eccitazione.
Mi perdo tra le sue labbra mentre le nostre lingue si rincorrono vogliose e le mie mani vagano sulla sua schiena venerandone i muscoli. Gli strofinamento di Edward iniziano ad essere più eccitati. Il nostro fiato è corto ed i suoi occhi sono neri di eccitazione. Prendiamo fiato mentre insinua le sue mani sotto la mia maglietta. La mia pelle si ricopre di brividi e con fatica trattengo un gemito quando arriva a toccare i miei seni. Edward l’Adone, nella mia cucina, che mi bacia e mi vuole… la fantasia inizia a viaggiare libera mentre le mani di Edward mi toccano ogni singolo centimetro di pelle sotto la maglietta. Il mio ego femminile saltella felice. Bella la secchiona che fa eccitare un ragazzo come Edward… Wow! Alla fine non sono proprio da buttare!
Sveglia Bella!!!! Lui vuole tutte! Basta che siano di sesso femminile e siano disponibili.
Il magico momento viene rovinato dal mio cervellino, proprio mentre Edward infila la mano nell’elastico delle mie mutandine… Mi irrigidisco e allontano le mie labbra dalle sue come se fossi scottata, ma lui non sembra rendersi conto del mio cambio di umore e continua a baciarmi il collo, mentre con la mano scende verso il mio centro. Lo allontano facendo forze sulle sue spalle. La sua prima reazione è stringermi maggiormente a lui.
“Edward, aspetta!” gli dico bloccandogli la mano che sta scendendo tra le mie gambe e con una spinta più decisa riesco ad allontanarlo.
“Ma cosa ti è preso?” mi chiede stupito e con le braccia allargate. Ha i capelli scompigliati e il viso è stravolto come se avesse fatto la maratona, le labbra tumefatte dai nostri baci, gli occhi neri come la pece per l’eccitazione… è divino… no Bella, è un porco!
“Cosa è preso a te!” rispondo arrabbiata. Lo ammetto sono più arrabbiata con me stessa che con lui.
“Credevo che anche tu lo volessi” risponde con voce carezzevole e facendomi ritornare tra lui ed il piano della cucina. Ma riesco a sfilarmi passandogli sotto il braccio e a mettermi a distanza di sicurezza.
“Non voglio, Edward.” Rispondo sistemandomi la maglietta e i capelli.
“A me non sembrava…” risponde malizioso sciabolando le sopracciglia “Dai vieni qui, lo so che lo vuoi anche tu!” e allarga le braccia invitandomi a tornare da lui e riprendere da dove ho interrotto.
“Senti. Mi dispiace, non so cosa mi sia preso, ma non posso… non voglio… quindi…” abbasso lo sguardo in imbarazzo, i miei ormoni si ribelleranno, ma la ragione ha il sopravvento “…è meglio che tieni le mani a posto”
Si avvicina con passo felino minando il mio autocontrollo.
“Hai a disposizione Edward Masen, piccola” e si indica con entrambe le mani “Mica vorrai farti scappare questa occasione?” e guardandomi malizioso mi stringe le mani in vita e mi riavvicina al suo corpo ricominciando a baciarmi le guance avvicinandosi sempre di più alle labbra.
“No!” rispondo allontanandolo e facendo un passo indietro. “Senti, se stai cercando una amica di letto, hai sbagliato campanello. Non sono interessata al ruolo e non sono interessata a te” lo so che è una bugia e che Edward è il soggetto dei miei sogni erotici negli ultimi mesi, ma sono comunque sempre Isabella Swan e ci tengo alla reputazione, non voglio essere conosciuta nella nuova scuola come una delle oche di Edward Masen… va bene dar voce agli ormoni, ma l’amore per me stessa è più importante.
“Sei una bugiarda. Da come mi guardi, non ci credo quando dichiari che ti sono indifferente!”
“Mi sei indifferente! Sai usare le mani ed anche le labbra, questo te lo concedo, ma tu, EDWARD MASEN mi sei indifferente. Quindi, se cerchi solo una scopata, sei pregato di uscire da casa mia”
Ringhiando si passa le mani tra i capelli e con lunghe falcate e i pugni serrati dalla rabbia si dirige alla porta.
“Pensaci Isabella. Non ti sono indifferente… e quando lo capirai sai dove trovarmi! ... Spera solo che non sia troppo tardi!”
E sbattendo la porta se ne va.
Cado a terra e inizio a piangere. L’intensità delle emozioni che ho provato in meno di un’ora mi crollano addosso come una valanga. Stavo per farlo con Edward, stavo per trasformarmi nella sua prossima oca…
 
***
 
Sono ancora seduta sul pavimento che sfogo tutte le mie lacrime quando suonano alla porta.
Mi alzo come un toro imbufalito, spalanco la porta ed urlo.
“Se non te ne vai subito…” mi blocco nel vedere la faccia sorpresa di Alice.
“Scusa Alice. Credevo fossi un’altra persona. Entra” e mi sposto a lato della porta per farla entrare.
“Chi credevi che fossi?” mi chiede preoccupata entrando e scrutandomi per capire. Scuoto la testa facendo una smorfia sperando di convincerla a non continuare con le domande, ma è Alice e lei non demorde mai.
“Ma stai piangendo!” continua facendomi accomodare sulla sedia della cucina e accarezzandomi dolcemente la schiena. “Bella. Siamo amiche. Cosa è successo?”
Prendo un bicchiere d’acqua, ne offro uno ad Alice, e la invito a sedersi sul divano. Non voglio stare in cucina. Non dopo quello che stava per succedere pochi minuti fa.
“Sono un’idiota!” inizio a testa bassa “Edward è riuscito a farmi cadere nella sua rete”
Alice spalanca la bocca e gli occhi “COSA? Non avrai mica…”
“No, sono riuscita a fermarmi in tempo… ma è stato difficile!”
“Quindi piangi perché ti sei fermata?” chiede confusa ed io nego con la testa.
“Piango perché sono un’idiota. Dovrei permettere ai miei ormoni di farmi volere un uomo più adatto a me.” Piagnucolo stringendo il bicchiere con entrambi le mani e trattenendo le lacrime che spingono per uscire.
“In che senso?”
Sorrido asciugandomi una lacrima che mi è sfuggita. Non è facile esporre cosa pensa la mia testolina. Cerco le parole facendo un sorso d’acqua e provo a spiegarmi... o meglio provo a fare ordine nel turbinio di pensieri che mi invadono la testa.
“Dato che i miei ormoni hanno deciso di risvegliarsi, sarebbe stato preferibile si fossero risvegliati per un ragazzo migliore di Edward. Anche meno attraente ma che ragiona con il cervello ed ha le giuste priorità nella vita. Capito? Potevano farmi perdere la testa per Jacob, o per Mike, o per Erik… non per Edward. Se mi fossi invaghita di Jacob, per esempio, non avrei ceduto al fascino di Edward…” e le racconto tutto ciò che è successo tra me e lui, dalla prima parola al locale all’ultima frase che lui ha detto prima di uscire da casa mia.
Più volte Alice ha scosso la testa o ha sgranato gli occhi, ma non mi ha mai interrotta, e per questo le sono grata, perché è abbastanza imbarazzante rivivere quei momenti.
“Però non capisco!” esclama appena termino il racconto. “Se voleva solo un bacio… perché ti ha portato la colazione?” si alza ed inizia a passeggiare grattandosi la testa. “Nel senso… Ho sentito tantissime storie su Edward, ma non ho mai sentito parlare di galanteria o secondo appuntamento… mi spiego?” nego con la testa perché non ho capito.
“Edward è uno che prende ciò che vuole. Bacia o si scopa chi gli pare, ma sempre e solo una volta.
Il bacio lo ha ottenuto già ieri sera. Quindi secondo il suo schema, oggi dovrebbe essere a caccia della nuova preda, o essere tra le gambe della nuova oca che gli si è lanciata addosso…. Invece lui è tornato…mmmh” si siede sul divano accanto a me. “Qualcosa non torna… capito?”
Sì, adesso ho capito. Edward con me si è comportato in modo anomalo. Ma non mi interessa. Edward deve scomparire dalla mia vita, dalla mia testa, dai miei ormoni e da ogni posto in cui si è insediato.
 

!! ATTENZIONE SPOILER !!
“Voglio esserti amico per farti cambiare l’idea che ti sei fatta di me. Non sono solo un bel corpo…” e si struscia le mani sui fianchi facendo aderire la maglietta mettendo in risalto il petto scultoreo… mi sta provocando! “…sono anche un cervello fino!” e si picchietta la tempia scavandomi nell’anima con gli smeraldi che ha al posto degli occhi. Alice, Rose… arrivateeee!!!!


 
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