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Autore: SpecialKlaine    03/06/2016    1 recensioni
Phil era un Deos Amoris, che si traduceva in 'dei dell'amore', ma Phil pensava che fosse molto pretenzioso. Alcune persone facevano l'errore di chiamare tutta la sua specie 'Cupidi', e non era giusto nemmeno quello. Il più famoso di loro si chiamava Cupido; sarebbe stato come chiamare tutte le persone che lavoravano in un negozio 'Stephen' perché il capo si chiamava così.
[Traduzione]
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dan Howell, Phil Lester
Note: AU, Lemon, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Give Me Love - 17

Disclaimers: I personaggi non ci appartengono e il testo è proprietà di - notanotherphanfictionblog -, l'autrice a cui abbiamo chiesto il consenso di tradurre e ripubblicare qui la fanfiction.











Give me love

XVII Capitolo

| capitolo originale |




Phil fu a dir poco sorpreso quando si risvegliò. Si sentiva come se fosse stato colpito da una serie di veicoli uno dopo l'altro, e per ogni minimo movimento, quel dolore di moltiplicava di dieci volte. Però era vivo, cosa che decisamente non si aspettava.

Fu ancora più sorpreso quando realizzò dove fosse, anche se non fu tanto una piacevole sorpresa quanto un terrificante tuffo in una distesa di acqua gelida che gli fece tendere tutti i nervi. Non si aspettava di vedere quel posto ancora per molto e ritornarci, specialmente dopo quello che gli era successo, non era affatto un buon segno.

Il posto era così bianco che gli faceva lacrimare gli occhi, e riusciva a sentire i sussurri delle persone echeggiare intorno a lui, anche se non riusciva a vedere nessuno.

Phil si alzò lentamente, grugnendo nel processo, e riuscì a vedere i lineamenti sfocati delle figure intorno a lui, anche se non riuscì a dire quanto lontane o vicine fossero. In qualunque caso, lo resero nervoso, e fece del suo meglio per cercare di vederle meglio. Ma la sua casa era un posto strano, tutto era distorto, e sembrava assolutamente surreale; i suoi sensi erano attenuati ma intensificati allo stesso tempo, e non riusciva a capire come potesse essere possibile. Phil sentì un rumore iniziare a circondarlo, all'inizio era fioco e distante, ma poi fu sempre più forte e presto realizzò che si trattava del pianto di qualcuno, che stava singhiozzando e gemendo istericamente. Phil si accigliò e si concentrò sul suono, poi il suo cuore perse un battito quando si rese conto di riconoscerlo, di sapere chi stesse piangendo.

Dan.” sussurrò Phil, balzando in piedi e guardandosi intorno freneticamente. Come faceva a sentire Dan? E perché era un suono così chiaro quando tutto il resto era smorzato?

A Phil non importava più di tanto, voleva solo trovare Dan e abbracciarlo forte e farlo stare meglio. Non riusciva a sopportare di saperlo triste, e aveva una terribile sensazione di essere lui la causa del suo dolore.

Il pianto di Dan diventò sempre più forte, fin quando non diventò quasi assordante, e anche se si mise le mani sulle orecchie, con gli occhi serrati, riuscì comunque a sentirlo forte e chiaro.

Basta!” urlò, a nessuno in particolare. Lacrime gli pizzicarono gli occhi, rendendogli la vista sfocata, si sentiva le gambe come se fossero fatte di gelatina e il suo cervello stesse girando. Cosa diavolo stava succedendo?

Ci fu un altro rumore, oltre al singhiozzare interminabile di Dan. Un sussurro, o vari sussurri, che stavano diventando sempre più forti. Phil capì che erano delle persone che stavano parlando, e fu solo quando sentì dei passi che realizzò anche che le persone in questione erano dietro di lui.

Interessante, ha davvero una connessione con l'umano. Prova il suo stesso dolore.” disse una voce, pensierosa.

Bizzarro.” constatò un'altra.

Phil cercò di sforzare gli occhi per mettere a fuoco le figure alte di fronte a lui, ma continuavano ad andare fuori fuoco, rimanendo delle silhouette sfocate, e l'unica cosa chiaramente visibile erano delle larghe ali che si protendevano dalle lo schiene.

Ho bisogno di vederlo.” insistette Phil, stringendo gli occhi alle persone davanti a lui. Riuscì quasi a riconoscere uno dei loro volti.

Non è possibile, hai già fatto abbastanza danni. Non sei fatto per lavorare sulla terra, non puoi tornare.”

Phil riusciva ancora a sentire il singhiozzare di Dan, e non notò nemmeno le lacrime che stavano scivolando sul suo volto mentre si stringeva le mani e implorava gli esseri davanti a lui.

Per favore, per favore fatemi dire solo addio. Tornerò, farò quello che volete, solo, per favore.”

Gli altri rimasero in silenzio, Phil riusciva a vedere i loro occhi adesso. Lo stavano tutti fissando con espressioni diverse. Alcuni sembravano disgustati, e gli altri erano arrabbiati, tranne uno, che guardò Phil con una compassione sincera, lacrime gli brillavano negli occhi.

Come può provare delle emozioni così forti? Così umane?” mormorò qualcuno dietro di lui. Lo stavano guardando come se fosse un qualche strano animale.

Noi non proviamo amore, non possiamo.” disse un'altra figura, incrociando le braccia e facendo una smorfia nella direzione di Phil.

Io l'ho provato, lo faccio ancora. Io lo amo.” disse Phil con decisione.

Uno degli esseri emise un verso di disgusto e un altro sospirò, scuotendo la testa.

Non puoi tornare, se un pericolo per noi. Hai disobbedito ad ogni regola e hai fallito.”

Phil non credeva di aver fallito, affatto. Aveva dato il massimo per così a lungo, impegnandosi a rendere felici le persone, e poi aveva reso felice la persona più importante nel suo piccolo mondo, la quale aveva fatto lo stesso per lui. Non era questo il caso però, pensò tristemente, Dan era distrutto e Phil lo aveva lasciato senza nemmeno dirgli addio, e il pensiero gli faceva dolere il cuore.

Gli esseri si girarono e si dissolsero nello sfondo fin troppo bianco davanti a loro, sparirono tutti, tranne uno.

Phil sentì una mano sulla schiena, e con un sussulto chiuse gli occhi, aspettando qualche punizione che sicuramente stava per arrivare.

Ti manderò da lui. Avrei momenti, secondi, anche meno. Dirai i tuoi addii, e poi tornerai. Ti aspetterò per riportarti a casa.” Sussurrò qualcuno nel suo orecchio.

Phil alzò lo sguardo, perplesso, e vide che il paesaggio intorno a lui iniziava a cambiare. I muri iniziarono a sciogliersi, e dietro ai muri c'erano abissi di oscurità. Il pavimento iniziò a sparire sotto ai suoi piedi, e cercò di correre via, ma era troppo lento. Phil cadde attraverso il pavimento con un urlo, chiudendo gli occhi e pregando che non avrebbe fatto troppo male quando finalmente colpì il terreno.

*

Atterrò a faccia in giù sui sampietrini di una strada che non riconobbe. Grugnì e stiracchiò gli arti, sedendosi per potersi guardare intorno. Non riconobbe il posto, sapeva che era la Terra, ma non un posto che aveva visitato. C'erano persone ovunque, che camminavano per le strade, anche se nessuno sembrava avere particolarmente fretta come quelli dell'ultima città in cui era stato. Molti passanti lo stavano guardando con smorfie disgustate, quindi si affrettò ad alzarsi da terra e togliersi la polvere di dosso, guardandosi in torno in cerca delle sue cose.

Non aveva molto tempo, e lo sapeva, quindi si affrettò per le strade il più velocemente possibile, inciampando nei propri piedi ogni due passi e cercando di scuotere l'intorpidimento che gli offuscava la mente.

Come diavolo sarebbe riuscito a trovare Dan in una città così grande? Una vocina nella sua testa si chiese se era stato mandato nel posto sbagliato, sicuramente Dan era ancora a casa...?

Gli si formò un nodo allo stomaco quando realizzò che non sapeva quanto era passato. Il tempo scorreva in modo diverso per lui, e mesi, o addirittura anni, potevano essere trascorsi da quando Dan l'aveva visto per l'ultima volta, anche se per lui era stata una questione di minuti.

Phil iniziò ad impanicarsi, sentendo la tensione nei muscoli che gli diceva che stava per essere trasferito di nuovo. Aveva bisogno di trovare Dan, ma dove?

Phil?” disse una voce esitante dietro di lui.

Ovviamente era stato Dan a trovarlo per primo.

Phil si girò verso di lui, e quasi gli cedettero le gambe. Dan era quasi uguale, i suoi capelli erano un po' più corti ed era decisamente cresciuto di qualche centimetro. Aveva uno zaino appeso alla spalla, e la sua pelle era leggermente più scura di quanto fosse prima, ma era ancora Dan, e Phil non era mai stato tanto felice di vederlo. Sul suo volto apparve un sorriso, e asciugò un paio di lacrime che stavano affiorando nei suoi occhi mentre osservava Dan, e riponeva con cura ogni centimetro di lui nei suoi ricordi.

Dan era rimasto lì con la bocca aperta e gli occhi sbarrati mentre ricambiava lo sguardo, e rimasero entrambi in silenzio per un po', osservandosi.

Mi dispiace così tanto.” riuscì finalmente a dire Phil, e Dan si avvicinò e lo strinse in un abbraccio.

Pensavo che non ti avrei mai rivisto.” sussurrò Dan nel suo orecchio mentre lo abbracciava più stretto, scorrendo le mani sulla sua schiena e verso i fianchi, come per controllare che fosse davvero lì.

Phil lo abbracciò altrettanto forte, affondando il volto nei suoi capelli e inspirando il suo profumo, scusandosi ancora e ancora.

Phil non voleva chiedere, ma sapeva che doveva.

Quanto tempo è passato?”

Dan si staccò, e si accigliò leggermente, muovendosi per incrociare le loro dita insieme.

Quasi due anni. Ho passato un paio di mesi a pensare che saresti tornato, credevo – credevo di averti sentito.” Dan sembrava distante mentre la sua espressione si rabbuiava, e Phil gli strinse la mano.

Ma non l'hai fatto, immagino di aver perso un po' la speranza. Non ho mai smesso di pensarti però, mi sei mancato ogni giorno.”

Phil si avvicinò e premette un bacio sulla sua fronte, e Dan sospirò e chiuse gli occhi.

Non posso rimanere. Mi hanno dato la possibilità di venire e dire addio, ma non posso rimanere.” mormorò Phil, circondandolo con le braccia e stringendolo a se. Dan annuì e nascose il volto nella suo collo.

Rimasero in silenzio, entrambi rimanendo abbracciati e cercando di trattenere le lacrime. Phil si sentì in colpa per essere piombato ancora una volta nella vita di Dan, aprendo vecchie ferite che probabilmente erano quasi guarite, ma alla piccola parte egoista di lui non importava. Era così felice di vedere Dan per un'ultima volta.

Stai bene però, vero? Alla fine, per l'università?” Phil fece un passo indietro per mettere le mani sui lati del viso di Dan per guardarlo per bene, e gli angoli della bocca del castano si arricciarono mentre appoggiava la mano su quella di Phil.

Sto bene, davvero. Ho mollato completamente l'università, ed è stata la decisione migliore che io abbia mai preso. Sto ancora viaggiando – ho finito la lista di posti che abbiamo fatto, e poi ho semplicemente continuato, trovando lavori in qualunque città andassi.”

E sei felice?” chiese Phil.

Il sorriso di Dan diventò più ampio, e Phil realizzò di sapere la risposta ancora prima che l'altro parlasse.

Lo sono.” rispose Dan. Phil sapeva che era la verità, conosceva ogni parte di lui, sapeva cosa significasse ogni sorriso, ogni sospiro, ogni movimento, e sapeva che Dan era felice, e Phil era così sollevato che per un momento rimase senza fiato.

Dan?” sentì Phil dire dietro di lui.

I due si irrigidirono, e il viso di Dan si illuminò in un sorriso quando notò la persona dietro Phil. Entrambi abbassarono le mani, e poi Dan allungò le braccia, al che l'altra persona si avvicinò a lui e si appoggiò al suo fianco con un sorriso contento. Phil non fece a meno di notare il modo in cui l'altro lo osservava confuso, guardando Dan in cerca di spiegazioni.

Josh, questo è Phil. Phil, Josh.” mormorò Dan, allontanando lo sguardo sia da Phil che dall'altro ragazzo. Sembrava colpevole, e Phil lo guardò accigliato, guardandolo, finché non realizzò che Josh lo stava fissando.

Josh aveva i capelli castani, un po' più chiari di quelli di Dan, che sembravano un po' troppo perfettamente lisci e arruffati perchè fosse una coincidenza. Era un po' più basso di Dan, anche se aveva la sua stessa figura alta e slanciata, ed era anche più magro di lui. I suoi occhi verde scuro stavano ricambiando il suo sguardo, con un sorriso che riempiva l'intero volto, e Phil non riuscì a non ricambiarlo.

Quel Phil? Il Phil?” chiese Josh, girandosi verso Dan, il quale arrossì, annuendo.

Josh fece un passo in avanti e strinse Phil in un abbraccio ancora prima che l'altro avesse la possibilità di parlare, ma ridacchio e lo strinse cautamente.

Sono così contento di incontrarti! Ho sentito così tanto su di te.” disse Josh con entusiasmo. Gli sorrise ancora una volta e guardò Dan, appoggiandosi alla sua spalla.

E fu lì che Phil realizzò perché Dan sembrava così in colpa.

Josh lo stava guardando come se fosse la cosa migliore che avesse mai visto, e anche se Dan cercava di nasconderlo, lo guardava allo stesso modo. Il sorriso di Josh crebbe e si appoggiò a Dan, circondando la sua vita con un braccio.

Phil fu immediatamente colpito da un miscuglio di emozioni che lo attraversarono ad ondate, e anche se cercava di trattenerle, un nauseante senso di gelosia gli strinse il petto mentre cercava di continuare a sorridere.

Josh stava parlando animatamente di qualcosa, sorridendo, ma Phil non riusciva a sentire, la sua mente era un ronzio di pensieri urlanti, che attutivano tutto il resto. Gli salì una risata isterica al fatto che si pensasse che la sua specie non provasse nulla, anche se la quantità di emozioni che gli stava attraversando il corpo gli fece venire i conati mentre guardava le dita di Josh giocherellare con il bordo della maglia di Dan. Rimise a fuoco la scena quando realizzò che Josh gli stava tendendo la mano.

Vi lascio da soli allora, sono così felice di averti finalmente incontrato, Phil.” disse Josh, scuotendogli la mano sorridendo.

Phil riuscì a sorridergli di rimando e annuì mentre quello si allungava verso Dan per premergli un bacio sulla guancia prima di incamminarsi per la strada.

Mi dispiace.” sbottò Dan un secondo dopo che Josh si allontanò. Si stava stringendo lo stomaco, e i due stavano mantenendo un metro di distanza tra di loro, fissando il pavimento.

Perché ti stai scusando?” chiese Phil di colpo, cercando il più possibile di non suonare velenoso.

Dan alzò un sopracciglio e gli si strinse la mascella.

Perché ho visto la tua faccia. Lo guardavi come se stessi per tirare un pugno a Josh, oppure a me.”

Phil sospirò profondamente, e scosse la testa.

Non potevo farci molto.” mormorò, abbassando lo sguardo.

Quanto tempo è passato per te? Dico, dall'ultima volta che mi hai visto?” disse Dan con esitazione.

Minuti. Mi sono ritrovato a casa e li ho subito implorati di tornare da te. Mi sembra di essere stato nella tua cucina cinque minuti fa.”

Phil alzò lo sguardo per vedere il volto di Dan addolcirsi, e si avvicinò a lui, prendendogli la mano e tracciando linee nel suo suo polso con il pollice.

Oh dio, mi dispiace così tanto.” disse Dan piano.

Ho incontrato Josh ad Amsterdam qualche mese fa. Era lì per tenermi compagnia e basta ma – è adorabile, Phil. Mi piace tanto, e non avrei mai pensato di riuscire a passare una cosa del genere dopo di te, ma mi piace davvero averlo vicino.”

Ti rende felice?” chiese Phil piano. La gelosia aveva iniziato a calare, scomparendo completamente quando vide la bocca di Dan arricciarsi in un piccolo sorriso e i suoi occhi brillare quando parlò del nuovo ragazzo che aveva incontrato

Dan esitò, e poi annuì, prima di nascondere il viso nel petto di Phil e sussurrare scuse.

Phil tracciò cerchi nella sua schiena per calmarlo. La felicità di Dan era sempre stata la cosa più importante per Phil. Doveva andare avanti nel modo migliore possibile con la sua vita una volta che Phil fosse andato via per sempre, e se questo significava che Josh ne avrebbe fatto parte, allora sarebbe dovuto essere così.

Glielo disse, e Dan lo guardò come se stesse per scoppiare a piangere prima di stringerlo in un altro abbraccio così forte da rompergli le ossa.

Il petto di Phil faceva male, la sua testa stava pulsando e i suoi occhi bruciavano per le lacrime trattenute, ma sorrise mentre Dan faceva un passo indietro per guardarlo,e Phil riuscì a vedere il ragazzo felice e sicuro di se che sarebbe sempre dovuto essere. Non era più perso e triste e solo, Dan aveva rimesso in sesto la sua vita, proprio come Phil sapeva che avrebbe voluto, ed era meraviglioso.

Ti amo, davvero.” disse Dan singhiozzando leggermente.

Phil si avvicinò con un sorriso e lo baciò di nuovo sulla fronte, stringendogli la mano.

Ti amerò per sempre, lo sai” disse Phil, e poi sussultò leggermente quando quando sentì la tensione nei muscoli diventare più forte, e si accigliò.

Starai bene, vero?” chiese Dan, aggrottando le sopracciglia per la preoccupazione.

Phil sorrise e annuì, sarebbe stato bene. Dan era al sicuro ed era felice e Phil adesso poteva riposare sapendolo. Dan lo abbracciò di nuovo, e premette un bacio nei suoi capelli, dietro l'orecchio, prima di stringerlo forte e fare un passo indietro. Dan riuscì a sorridergli tra le lacrime prima di andarsene, cercando disperatamente di non guardarsi indietro.

Phil si sedette a gambe incrociate per terra, aspettando di essere portato via. Si stiracchiò, e realizzò all'improvviso di avere la faretra appesa alla schiena, anche se era sicuro che non fosse lì prima. Il suo arco era infilato lì, e Phil realizzò che aveva solo altre due frecce rimaste. Una era quella storta che aveva fatto Dan, la quale tirò fuori sorridendo dolcemente, e l'altra era una normale vecchia freccia che Phil aveva fatto, con la sua firma a cuore intagliata alla fine.

Phil alzò lo sguardo e vide che Josh e Dan erano sulla strada davanti a lui. Josh stava stringendo la sua mano e gli stava dicendo qualcosa sorridendo che fece ridere Dan così forte che Phil riuscì a sentirlo da dove era seduto. All'improvviso l'espressione di Dan si rabbuiò e Josh si accigliò, tirandolo in un abbraccio, e Phil ebbe la terribile sensazione che fosse colpa sua se Dan era triste, di nuovo.

Phil abbassò lo sguardo verso l'arco e la freccia appoggiate al suo ginocchio, e poi di nuovo verso Josh e Dan. Josh lo stava facendo ballare mentre gli cantava forte, cercando di rallegrarlo e ignorando tutti gli sguardi che stava ricevendo mentre Dan ridacchiava tra le lacrime e nascondeva il viso nella sua spalla. Anche Phil stava sorridendo, anche se sentì un paio di lacrime scendergli sul volto, verso il mento. Scosse la testa e strinse gli occhi, poi prese un respiro profondo e posizionò l'arco e la freccia, tendendole verso ai due.

Phil fece un paio di respiri profondi, e aspettò che Dan muovesse la testa per appoggiare la fronte su quella di Josh, sorridendogli. Tirò indietro la freccia e chiuse gli occhi mentre la lasciava andare. La sentì tagliare l'aria, e poi sentì un tonfo quando colpì il suo obiettivo. L'aveva puntata perché attraversasse il petto di Josh e dopo quello di Dan, e sospirò di sollievo quando realizzò di avercela fatta.

Sentì lo stomaco rivoltarsi e le mani iniziare a tremare mentre dei puntini bianchi iniziavano ad apparire nella sua vista, e l'ultima cosa che vide fu Dan che si avvicinava per baciare Josh, proprio quando le luci accecanti lo ingoiavano, facendolo sparire di nuovo nel nulla.

*

Phil era contento.

Non era felice, non proprio. Si era lasciato dietro la felicità, con Dan, ma stava bene, proprio come sapeva che sarebbe stato. Dormiva la maggior parte del tempo, passando le giornate a riposare, solo perché sapeva di poterlo fare, ed era fantastico. Non era mai tornato di nuovo sulla terra, non doveva più lavorare, poteva finalmente essere in pace. Non stava nemmeno più male, si era già dimenticato come fosse il dolore costante, e decisamente non gli mancava la vita nel suo piccolo garage abbandonato nel quale aveva passato così tanto tempo.

Aveva addirittura della ali vere adesso, che erano cresciute in fretta finché non avevano raggiunto la sua altezza ed erano magnifiche come aveva sempre pensato che sarebbero state. Il suo unico rimpianto è di non averle mai potute far vedere a Dan, anche solo una volta.

Era sollevato di aver accoppiato Dan, davvero. Adesso aveva qualcuno che si sarebbe preso cura di lui e lo avrebbe amato per tutta la sua vita, dato che Phil non avrebbe potuto farlo, e Dan avrebbe ricambiato Josh allo stesso modo . Lo faceva sentire molto meglio l'idea che Dan fosse al sicuro, e soprattutto, felice.

Sorrise tra se e se e fece girare la freccia storta con intagliato il nome di Dan tra le dita. Avrebbe amato Dan ogni giorno fino alla fine dei tempi, e a volte gli mancava così tanto che faceva male. Ma nonostante tutto, Phil era felice per la piccola quantità di tempo che gli era stata data insieme a lui, perché Dan gli aveva insegnato come provare emozioni, come vivere e come amare, e Phil gliene sarebbe sempre stato grato.

Note:

Bene, dopo avervi uccisi tutti con una delle ff più strazianti che io abbia mai letto, volevo ringraziare le nostre recensitrici simpytimpy e fare un piccolo disclaimer: pubblicheremo traduzioni una volta a settimana, sempre il venerdì, su ship quali: Phan, Malec, Saphael, Klaine, Crisscolfer e altri, dipende da quante altre migliaia di serie tv a settimana scopriremo, tutte munite di ship slash ovviamente. Per un po' non faremo long, purtroppo “Give me love” mi ha riaperto vecchie ferite che stavano guarendo (non picchiatemi per la citazione) dall'ultima volta che l'ho letta, quindi ci saranno os a gogo. Detto questo, a venerdì prossimo

-gas



Eeeee... arrivo anche io.

Io lo so, io sento le lacrime che cadono sulle vostre tastiere, penso abbiano più o meno lo stesso suono delle mie.

È stato divertente, dolce e alla fine anche triste, ma è stato bello, davvero.

Ci tenevo un sacco a ringraziare tutte le persone che hanno recensito la storia, che l'hanno inserita nelle preferite, ricordate o seguite e anche tutte le persone che hanno letto in silenzio fino ad ora e che, magari, leggeranno in futuro.

Comunque ci si rivede Venerdì prossimo, forse in un altro fandom, ma il potere delle ship slash non ha confini.

A presto

-LA

   
 
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